mercoledì 23 dicembre 2015

Un cuore di Randagia...


Questa foto l'ho postata qualche giorno fa su FB. Ero appena tornata da un giretto in zona con Tomo... in verità eravamo andati a fare la spesa e ci si lamentava della lentezza di alcuni soggetti!
-Certo che dovremmo smettere di lamentarci di tutto- mi dice Tomo- dopotutto se fossero come noi non ci piacerebbero per altri motivi...-
-Già, li vorremmo diversi e poi ci starebbero antipatici... dovremmo aggiustare il tiro... io per prima!-
Fatta questa considerazione continuiamo il nostro giro in silenzio... dopo un po':
-Sai una cosa Tomo...-
-Cosa?-
-Mi sa che con la decisione di venire a vivere qua mi son fatta il regalo più bello che potessi farmi!-
-Di che regalo parli?-
-Del fatto che mi sono regalata una Vita!-
Tomo sorride e io con lui!
-Certo, devo aggiustare ancora qualcosa per goderne appieno, ma ci son quasi! 

Questo mio cammino ha inizio parecchi anni fa, proprio qua in Sud America ma non me ne sono accorta se non dopo l'esperienza di vita Dominicana durata due anni. 
Nel 2007 ho iniziato a prendere coscienza, ho letto, studiato e sperimentato. Negli anni a venire mi son persa tante di quelle volte che più volte ho temuto di non riuscire più a ritrovarmi! Mi son scontrata con chi mi diceva che era inutile cercare che le risposte sarebbero rimaste inattese, che dovevo accontentarmi, che tanto sarei tornata sui miei passi frustrata più di prima. Con chi mi diceva di volare basso che almeno la caduta sarebbe stata meno dolorosa. Mi hanno dato della matta, della visionaria, e della sognatrice folle. Tanto sei come noi... rilassati e vivi la vita che ti è stata data senza troppe pretese mi hanno anche detto ma io non mi sono mai arresa! 
Ho cercato un Maestro per anni e anni, e non ho mai smesso finché sul mio cammino mi è stato donato Maestro Chen! Da li in poi c'è stato tanto lavoro duro, ma la consapevolezza che vivere in modo diverso era possibile si è fatta lentamente strada! 

Prima di partire per venire qua sono passata a salutarlo e Lui dopo un bacio sulla fronte mi ha detto: sii serena.. te lo puoi permettere! Lo so ho risposto, e così sarà!
Ed eccomi qua adesso, dopo aver impacchettato il mio regalo!

Nei giorni che son son seguiti, dopo la chiacchierata con Tomo, ho lavorato su questo, sulle cose che non mi piacciono e che faccio fatica ad accettare. 
Ho cercato innanzitutto capire il perché, ma ho dovuto spostarmi per l'ennesima volta per poterli vedere la situazione da un lato diverso... e gira e rigira ho trovato il punto esatto!
Ecco il perché del fatto che mancasse il fiocco, mi dovevo mettere alla prova sul campo per essere sicura di esserci riuscita... e così è stato!

La carta è stata messa, il fiocco anche! Ora con assoluta consapevolezza posso dire che sto vivendo la vita come ho sempre voluto fare. 
Anni fa mi ero prefissa un obbiettivo e ora l'ho raggiunto! Ma questa è solo una tappa... una delle tante! Non mi fermo perché ora che ho capito che tutto è possibile, voglio fare in modo di vivere tutto! Voglio di più e ancora di più! Voglio una vita randagia dove le regole sono solo dettate dal mio istinto, dove i limiti sono solo i miei e dove la vita è considerata Vita solo da me senza giudizi ma solo tanta esperienza!

Un altro anno volge al termine e tirando le dovute somme posso dire con la gioia nel cuore e la pace nell'anima che è stato un anno meraviglioso... duro ma meraviglioso! Non voglio parlare delle ansie e delle paure che hanno preceduto questo momento, ma voglio ricordare e me e a chi legge che non è stato facile, e sopratutto ho capito che dal nulla nulla arriva!

E allora che il mio augurio Vi giunga gioioso e sincero: auguro a tutti che possiate seguire il vostro istinto, che possiate realizzare quello che veramente la vostra anima desidera, che possiate essere davvero ciò che nel vostro intimo desiderate davvero! Ma sopratutto che non abbiate più il freno della paura e possiate arrivare un giorno a dire: ecco, è esattamente qua che volevo arrivare! 
Ve lo auguro con tutto il mio cuore... un cuore da randagia!

domenica 6 dicembre 2015

Chi mi conosce bene lo sa...

Chi mi conosce bene lo sa, sa bene benissimo cosa faccio quando mi sento davvero a casa, e di case ne ho cambiate un sacco... ma non è sempre stata la stessa cosa...

Nella mia vita adulta ho vissuto in un sacco di case, dodici per la precisione, solo dodici da quando mi sono sposata... ma non in tutte c'è stata la stessa passione.
In qualcuna ci ho solo abitato, in altre ci ho vissuto. La differenza non sarà netta ma nel mio vivere la differenza c'è, eccome se c'è!

E' una sorta di feeling che nasce fin da subito, ma non so il perché! Anzi, ora che lo sto scrivendo mi sa che l'ho capita! In effetti è successo solo in tre volte: la prima volta è stata la nostra prima casa che abbiamo avuto a Bergamo, la seconda è stata la casa di Los Patos in Repubblica Dominica e la terza questa qua a Paracuru in Brasile... tutte e tre le case si accomunano perché son le uniche tre dove Tomo ed io ci siamo "stati dentro" tutti e due, al cento per cento!!

La prima l'abbiamo sistemata insieme, abbiamo cercato i mobili e gli accessori, e in ogni cosa, anche nel più semplice dei suppellettili c'eravamo dentro noi due.
La seconda è stata anche più dura. La costruzione di una casa in quel di Santo Domingo è stata l'avventura più dura e appagante in assoluto. Creare qualcosa dal nulla e farlo assieme è stato molto bello... fosse stato anche per fare il ferma porte!
Poi c'è questa che non era da costruire ma era totalmente da arredare e anche qua l'abbiamo fatto con nulla... tanta fantasia e pochissimi soldi!
Tutte le altre le ho arredate io da sola e la soddisfazione è stata la metà. 

E allora vi chiederete: cosa accomuna queste tre case? Che ogni volta che mi son sentita veramente a casa... ho messo fiori freschi sul tavolo! ^_^


mercoledì 2 dicembre 2015

Un toro sulla via!

Immagine dal web... ero senza Nikon!
Il proposito di ogni mattina è quella di andare a piedi a prendere il pane da Luanda, ma siccome ogni mattina il sole spacca già dalle sette, ci scappa la voglia. Ma questa mattina è nuvoloso e decidiamo di uscire e fare questi benedetti 700 metri, ci avviamo! Ci portiamo anche Nabu, farà bene anche a lui!

Preso il pane e il lievito, ci avviamo verso casa, quando dalla strada Tomo vede delle nuove costruzioni. Attirato, come un pensionato da nuovi cantieri, entriamo  in  una strada di terra totalmente assolata (il sole ha deciso di far pulizie in cielo) e Nabu trotterella vicino a noi. Ci fermiamo e Tomo mi mostra un appezzamento di terreno dove a suo dire si riuscirebbero a costruire due case, io ribadisco che in quella metratura ci entrano sì due case ma lunghe e strette, proprio come si usa da queste parti e a me in verità  non piacciono per nulla! Lui ribadisce e io rispondo, lui dice e io ribatto... Va avanti per un bel momento finché ci scappa l'occhio e vediamo venire verso di noi un giovane toro...
-E' un toro o una mucca- Mi chiede Tomo
-A occhio e croce mi sembra un toro... ma che vuole da noi?- 
Domanda stupida lo so, ma era per creare un diversivo al mio cervello che già stava cercando un posto dove nascondersi! Individuo un cartellone pubblicitario abbastanza basso da potermi nascondere in caso di attacco... Sinceramente mi sta venendo da ridere immaginando me in infradito scappare dietro al riparo con Torello che mi rincorre con le sue corna aguzze...
Conto anche sull'aiuto di Nabu ma lui è di tutt'altro avviso e continua ad annusare in giro e segnare il territorio come se la terra fosse tutta sua! 

Ripieghiamo su una fuga tattica.., il Torello è fermo che ci guarda fisso e noi ostentiamo una tranquillità che in effetti non abbiamo. Ma a quanto pare riusciamo a convincerlo che a noi di lui non importa e prendendola larga ci arriviamo sulla strada principale. 
-Ok... ci siamo!-
No, non ci siamo perché  il Torello ha deciso di seguirci. Noi acceleriamo il passo e lui... accelera il passo. noi attraversiamo la strada e lui... attraversa la strada. L'attraversa con una calma impressionante e tra gli strombazzamenti delle auto e i suoi muggiti sembra che guadagniamo terreno, ma lui con due balzelli recupera ciò che aveva perso!

-Ecco... ci manca solo questo: immagina di veder correre due rimbambiti e un cane a gambe levate con un toro che li insegue... potrei aggiungere questa ulteriore nota al mio già lunghissimo curriculum di esilaranti figure... -
Sto ribadendo il concetto col fiato corto continuando a guardarmi alle spalle che  a quel punto il nostro fan, probabilmente annoiato da 'sti due bianchi obesi con un cane altrettanto obeso, decide di deviare il suo cammino e tagliare nei campi!
-Bom, se ne andato- 
Dico io che rossa in faccia, sto grondando sudore come fosse l'unico scopo nella vita.
-Possiamo rallentare il passo- Dico io... anche perché onestamente non ce la faccio più!

A quanto pare anche Nabu è scoppiato, appena dentro il portone del residence, alla prima ombra presa, si sdraia a terra... vorrei imitarlo ma io ho un po' più di dignità di lui e con fatica faccio i cinquanta passi che mi dividono da casa!
Entro e mi attacco alla bottiglia di acqua come se ne andasse la mia vita!
-Scoppiatella eh! mi dice Tomo che non ha nemmeno una goccia di sudore sulla fronte...
-Nooo, ma che dici... devo solo reidratarmi...- 
Ovviamente mento sapendo di mentire ma cosa volete, ho sempre quella rispettabilità da salvaguardare, e lo farò finché avrò fiato e... acqua da bere!!
^_^

giovedì 26 novembre 2015

La nostra casa!

Sono due settimane che siamo arrivati, e oggi la casa ha preso una forma vivibile! Arrivati i mobili vi domanderete... sì, ma i mobili che ci sono arrivati non sono quello che ci si aspetta da una donna abituata alla vita moderna.

I mobili non sono altro che due scaffali di acciaio... tipo quelli che in Italia si usano in cantina! Ne abbiamo presi due dal negozio del paese. Non li avevano a portata di mano e così ieri sera è arrivato il camion... Un camion davvero con tre scaffali già belli che montati!
Uno è stato messo nell'antibagno che mi fa da dispensa e l'altro in camera che fa da armadio dove appoggiare biancheria intima, magliette, pantaloncini, tovaglie, lenzuola e salviette. per appendere le camice c'è una nicchia nel muro... in bella vista! Come comodino c'è il sopra della cuccia di Nabu dove ci sta tutto quel che serve!

La cucina non è ovviamente una componibile, non mi serve! Per ora ci sono due piastre elettriche per cucinare, un lavandino che non uso, (uso quello fuori in lavanderia, è più comodo e posso buttare acqua a piacimento!) un banco da lavoro e un frigorifero che adoro: ha il dispenser dell'acqua fresca sullo sportello! Mi sento tanto figa ad appoggiare il bicchiere per poi sorseggiare la mia bevanda freschissima senza aprirlo!  :-D
Ora stiamo studiando come mettere delle mensole per appoggiare tutto il resto... ma Tomo ha già qualche idea!!

Non abbiamo il divano ma c'è un letto che funge allo scopo e lo si usa solo per star sdraiati nei pomeriggi torridi quando non si riesce a stare fuori! Di fronte al letto c'è un altro scaffale a tre ripiani dove ci sono foto, libri, il mio giardino zen, candele e incenso e sul muro la mia collezione di cappelli... che per ora è solo all'inizio! Già perché ogni volta che andiamo in visita da qualche parte il cappello lo dimentico sempre a casa e allora devo ogni volta ricompralo! Tra i cappelli sul muro ho attaccato delle farfalle di plastica coloratissime che fanno tanto estete! (Come se non bastasse il sole a ricordarcelo!) A destra dello scaffale c'è un materassino giallo che ogni volta che lo guarda mi fa canticchiare: You'll catch 'emsurfin' at Del Mar. Ventura County Line. Santa Cruz andTrestles. Australia's Narabine. All over Manhattan, and downDoheny way. Ev'rybody's gone surfin'. Surfin' U.S.A.

Quando il sole si abbassa verso l'orizzonte, ecco che fuori sotto il portico abbiamo due bellissime amache dove passiamo le  serate tra chiacchiere e sbirciate al pc e ad ascoltare la brezza che rumoreggia tra le foglie di palme! Li si trova anche un tavolo di plastica bianco e quattro sedie verdi dove mangiamo colazione pranzo e cena.La tovaglia a quadretti multicolor da un bell'effetto e accompagna colori delle amache!

Fuori dalla cucina c'è la lavanderia dove si trova un lavandino e una doccia, la famosa doccia all'aperto che io adoro tanto
Poi c'è il bagno che è un bagno come tanti ma è senza bitet... ma che non ci manca perché a fianco al water c'è una doccetta  che funge benissimo allo scopo!

La cosa che voglio comprare subito è un forno.  Ho voglia di fare torte, pane e lasagne... la cucina italiana da tanto da fare e io ho voglia di farlo!

Tutti si meravigliano di quasta mia nuova passione, infatti in questi giorni ho fatto il tonno sottolio e la marmellata di arance amare! 
Il tonno l'abbiamo preso appena pesacato al mercato del pesce e leggendo come si fa l'ho preparato! Quello che non c'è stato nei vasi lo userò domani per fare il riso all'equadoregna, con questo tonno verrà una bontà!

 








Ecco, la nostra casa ora è così, senza fronzoli e pretese... più o meno come la vita che ci accingiamo a fare. Per ora è così e mi piace tanto, domani chi lo sa... dopotutto il mio cuore non è fatto per vivere in un solo posto, il mio paese è il mondo intero! -Viaggiare con Lentezza

martedì 24 novembre 2015

Come vivere in Brasile! Ecco le info direttamente da chi ci vive! ;-)

Questo post è stato più volte editato e aggiornato!

Visto che il cambio è ballerino, i prezzi sono in continuo mutamento, preferiamo mettervi il LINK CAMBIO VALUTA*, così da avere i dati precisi in tempo reale.
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Ciao a tutti Voi che chiedete informazioni dettagliate su quanto costa vivere in Brasile, quali lavori poter fare per vivere, informazioni e raccomandazioni, da leggere assolutamente!

venerdì 20 novembre 2015

Connessioni... no, non parlo di wi-fi!

E incredibile la sensazione di quando ci accorgiamo quanto ci è mancato qualcosa solo nell'attimo in cui lo ritroviamo! E in questi giorni mi son resa conto di quanto mi mancassero tante cose!
Mi mancava camminare a piedi nudi... per carità, nella vita prima di questa in casa camminavo sempre scalza, in casa però! Qua dove vivo ora la strada è di terra battuta e sovente mi ritrovo a camminare per strada senza ciabatte! Ha un che di ancestrale camminare sentendo ogni sasso, ogni granello, ogni rametto sotto i piedi... Sentire la sabbia bollente di giorno e tiepida la sera quando cala il sole! Mi fa sentire totalmente connessa con Madre Terra!

Per non parlare del fare la doccia all'aperto... wow, questa sì che è un'esperienza! Ovviamente ho quattro muri per la privacy... ma il cielo è tutto mio! E in queste sere limpide e con luna crescente alzare gli occhi al cielo sotto un'acqua naturalmente intiepidita dal sole del giorno, non ha pari! Il connubio acqua tiepida e vento fresco crea l'esperienza degna di essere vissuta! Ah come mi è mancato tutto ciò! 

A pensarci bene basterebbe così poco per vivere... Certo, per noi abituati a tutto, se quel tutto manca ci vien meno il respiro. Hanno creato nuove necessità facendoci credere che senza quelle non si possa vivere! Io ho ancora tantissimo da apprendere, ma noto che in me si sta aprendo una nuova prospettiva! Lentamente sto cambiando angolazione, guardo Tutto da altri punti di vista che ampliano la mia consapevolezza! Consapevole del fatto che sono qua, che sono presente e che godo delle stelle sopra di me in una doccia notturna, la terra calda sotto i miei piedi e i sapori della frutta maturata senza sforzo! 

Vi chiederete se questa è davvero vita... be', ancora non lo so, ma spero che lo diventi presto, perché tutto questo ha un bel vedere, un buon sentire e un fantastico sapore!


mercoledì 18 novembre 2015

La lontananza!

Prima di partire mi son chiesta più volte quale sarebbe stata la sensazione dominante una volta arrivata... pensavo a tutto e pensavo al peggio! Anche se so che il peggio arriverà, questa sensazione mi è nuova: la lontananza!
Mi sento lontana da tutto e da tutti ma non è sgradevole, anzi! La vecchia Sara si sentirebbe in colpa ma la nuova sa che è così che deve essere!
In questi giorni dove il mondo è sottosopra io faccio fatica a sentire il caos! La mia amica Cicera ha detto una cosa vera: en este dia, que bom vivir aqui en Brazil! Ed è verissimo!
Ho letto molto a riguardo e mi son fatta la mia idea, ma non voglio parlare di questo... e tra le tante cose che ho letto questa mi ha colpito più di tutte: 
Dobbiamo fare viaggiare chi, in questi giorni di lutto e di orrore, incita alla guerra e all'odio, vedendo in questi l'unica soluzione possibile. 
Dobbiamo dispiacerci per loro, perché vivono dentro scatole chiuse e non capiscono che il problema è proprio ciò che loro credono essere la soluzione: la religione, la xenofobia, il patriottismo, la bigotteria. Se soltanto potessero viaggiare e capire che siamo fatti della stessa materia, che proveniamo tutti dalle stelle, che non esistono confini fisici, ma solo mentali e che la guerra è il fallimento più grande a cui possiamo aspirare per risolvere conflitti e differenze fra nazioni. (Viaggiare con lentezza)
Non so se questo potrebbe servire a qualcosa, ma di sicuro si riuscirebbe a capire che il mondo è fatto di essere umani imperfetti come lo siamo tutti ma non per questo degni di essere uccisi solo per il fatto di essere nati nel paese sbagliato... 

Ma come ho detto prima,  tutto questo le sento lontano, molto lontano e probabilmente non è vero che la lontananza è solo un limite mentale... o forse alla fine sì! Sta di fatto che in questa mia prima settimana brasiliana chi la fa da padrona è il distacco, lo spaesamento e la lontananza.
Mi sono anche chiesta se fosse giusto così, e come sempre a domanda puntualmente arriva la risposta: Viaggiare insegna lo spaesamento, a sentirsi stranieri nella Vita, anche a casa propria, ma essere stranieri fra stranieri è forse l'unico modo di essere veramente fratelli. Per questo la meta del viaggio sono gli uomini! (VcL)

Così ho deciso: adesso mi godo il momento, visto che le sensazioni cambiano al ritmo della mia trasformazione, farsi domande è inutile e continuare a controllare il timone come ho sempre fatto è sbagliato! Così ho risolto col vivere in modo diverso da come fatto fino ad ora; adesso la vivo da marinaio che non controlla le vele, voglio proprio vedere come continuerà questa mio viaggio chiamato Vita!

martedì 20 ottobre 2015

Cerco un attimo che valga una Vita!

Sono stanca e sono produttiva, sono infastidita e sono divertita, sono attiva e sono passiva, sono forte e sono fiacca, sono ora e sono adesso!

In verità non sentivo la necessità di scrivere e come sempre non so cosa ne verrà fuori, ma voglio scrivere per non perdermi nel turbinio della situazione, scrivere così... a futura memoria!!

Mancano ventidue giorni alla partenza e qualcuno meno quando lascerò questa dimora. Ho preparato quasi tutto ormai... forse ho iniziato troppo presto visto che questa mattina ho dovuto andare a rovistare nelle valige alla ricerca di biancheria intima!
A volte immagino a quando sarò là, nella mia nuova casa... al mio primo risveglio con la nuova sensazione di non avere più  un posto dove tornare (Sono anni che vado via tre mesi ma son sempre tornata). Una sensazione conosciuta nelle mie esperienze di vita all'estero, ma nuova se la metto a paragone a questo mio nuovo modo d'essere e di vivere! E poi cerco di immaginarmi a quando chiuderò la porta a questa mia vita, salirò in macchina e me ne andrò sapendo di non tornare più!

Sinceramente non vedo l'ora! Non vedo l'ora di lasciare tutto e iniziare a vivere sul serio! Rimanendo qua con questo stile di vita sento che sto perdendo il meglio che la vita ha da offrire. Voglio di più, non un "di più" in senso materiale, ma più in senso umano! Voglio vivere con persone che la pensano come me, avventurieri della vita che amano ciò che fanno e fanno ciò che amano!

Sono stanca di vedere gente triste con lo sguardo spento. Voglio vivere in un posto dove si è felici di vivere nonostante tutto, dove la speranza è ancora viva ed il sorriso è un comune stato d'animo!
Voglio vedere gente in piazza  dove i bambini giocano sotto lo sguardo di genitori attenti ma non ossessivi, dove la gente sa ancora trovare gusto alla condivisione!

Voglio una Vita degna di questo nome, una Vita piena di sogni! E là, dove il sogno che non si realizza ce ne un altro pronto a essere messo in atto, senza nessuno che mi dica che devo accontentarmi  perchè ho già tanto, che a forza di volere non otterrò mai nulla... 
No, io dico NO a questo modo uniformato e obsoleto di pensare... questo modo andrà bene ad altri ma non a me. Io non voglio più alibi per continuare a non vivere, non voglio nascondermi dietro a mille scuse che mi impediscono di respirare. Voglio godere di ogni attimo senza sentirmi un alieno e voglio abbracciare senza sentirmi continuamente respinta perchè qua non si usa!

Voglio Vivere, Respirare, Ridere, Godere, Abbracciare e Gioire tutto quanto... nonostante tutto! E a chi mi chiederà cosa cerco, la mia risposta sarà come quella di Casanova: Cosa cerco? Cerco un attimo che valga una Vita!

Un saluto a Voi anime in continuo mutamento!



sabato 10 ottobre 2015

... e la magia si ripete!

Non è una novità, dopo diciassette traslochi questa cosa non dovrebbe più sorprendermi... invece mi stupisco ancora! L'avevo scritto quattro anni fa all'ultimo trasloco ed è successo ancora! 

Avevo deciso di lasciare la casa così com'era, con libri, oggetti, quadri alle pareti e oggetti personali, fino a fine mese. La mia mente voleva tenere tutto immutato, come se non stesse succedendo nulla!
Ma la mia anima è di un'altra opinione e sa benissimo che qualcosa sta succedendo e, come accade ormai da tempo, ha avuto la meglio!

Ieri, presa da nuovo slancio, ho preso delle scatole è ho iniziato a vuotare tutto! Ho fatto la scatola da dare a mio fratello, quello per mia sorella, per mia mamma, da portare via e da lasciare per prossima volta... In un pomeriggio la casa sì è spogliata di me... si è spogliata di noi! Ora alzo gli occhi e... io, noi non ci siamo più! E ancora una volta son sorpresa della leggerezza che provo!

Son sempre più convinta che la casa siamo noi, in qualunque posto noi andiamo, fosse in montagna o al mare, a Reykjavìk o Wellington... la casa la portiamo con noi! Ha  un vago sentore di reincarnazione: la casa è il guscio che ospita il nostro corpo, come il corpo è il guscio che ospita la nostra anima... togli il guscio, ma rimaniamo sempre e solo noi... anche quando cambiamo destinazione! ... scrissi quattro anni fa, e oggi  è ancora così!

Ora i muri sono nudi, le mensole spoglie e i mio essere è ritornato dove è sempre stato; dentro di me!
Ho di nuovo rischiato di farmi bloccare in una situazione che ormai non c'è più. Il cambiamento è in atto e non posso, anzi, non voglio fermarlo! Finché tutto rimaneva così non riuscivo a coglierlo, cambiando  la prospettiva cambia la visione e la consapevolezza ha la meglio!

C'è un'alta casa che mi aspetta oltre oceano, ed è vuota anche quella, è solo in attesa di noi! In questo momento mi sento solo io, mi sento priva di guscio (sensazione gradevole in questo frangente) visto che la mia vita è chiusa in qualche scatola... 
Una casa vuota qua, e una casa vuota là... solo un anima con un corpo! Se ci si pensa è bellissimo che sia così, la certezza che l'essenza non è ne il luogo ne la destinazione... ma solo l'adesso!


giovedì 8 ottobre 2015

Ray LaMontagne in Let It Be Me... Lascia Che Sia Io

Al mio migliore amico!



Lascia Che Sia Io

Potrebbe arrivare un momento
Un momento nella vita di tutti
Dove nulla sembra andare nel modo che si vuole
Dove nulla sembra riuscire correttamente.

Potrebbe arrivare un momento
Dove ti sembrerà di non riuscire a trovare la tua strada
Per ogni porta contro la quale ti imbatterai
Ti sembrerà come te la stiano sbattendo in faccia.

E' proprio in questo momento che ti servirà qualcuno al quale chiamare
E quando le tue speranze sono perse
E ti sentirai come se non riuscissi più ad andare avanti
Lascia che sia io 
Se è di un amico del quale hai bisogno
Lascia che sia io 
Ti sembra come se ogni volta che torni a casa
Tu sia sempre a tasche vuote, senza soldi
Non importa a chi ti rivolgi, ti senti come tu non avessi un posto dove stare
Cerchi di metterti in comunicazione con qualcosa e ti rifiutano.

Ora, ricordo anche io tutto molto bene
Come ci si sente essere tutto solo
Ti senti come se avessi dato tutto
Solo per un piccolo posto che puoi chiamare tuo.

E' proprio in questo momento che ti servirà qualcuno al quale chiamare
E quando le tue speranze sono perse
E ti sentirai come se non riuscissi più ad andare avanti
Lascia che sia io 
Se è di un amico del quale hai bisogno
Lascia che sia io

Lascia che sia io 
Se è di un amico del quale hai bisogno
Lascia che sia io 

lunedì 5 ottobre 2015

Caos calmo...

Quanto per la prima volta ho sentito queste due parole messe insieme ho pensato che fosse un'emerita sciocchezza... come fa il caos ad essere calmo? Io o sono in pieno delirio o sono la pace fatta persona... non esiste un caos calmo! 
Non esisteva... fino ad ora!

La cosa fantastica è che me ne rendo conto e guardo da spettatrice questa babele nel mio cervello che, invece di esprimere mentalmente  il concetto come mio solito  da: devofarequestopoiquelloepoiquellaltro,  si è trasformato in; devo... fare... questo... poi... quello... e... poi... quell'altro... E' come se il mio cervello fosse un vinile da 33 giri  si fosse messo a girare a 45!

Tutto scorre lento, indolente e rilassato!

Sarà che ho l'impressione che il tempo non passi più... anche se il tempo stringe sembrano passati mesi a quando mancavano 44 giorni invece è solo passata una settimana... e il 12 novembre, nonostante sia dietro l'angolo,  mi sembra lontanissimo! Lo dimostra la mia ultima conversazione telefonica:

-Ok signora Sara, l'appuntamento è per il 9 ottobre!-

-Il 9 ottobre? (ok, c'è ancora un sacco di tempo... ma mi sembra tanto in la, penso io nella mia povera mente)-
-Sì il 9 ottobre... fra quattro giorni!-
-Fra quattro giorni???-
-Sì...-
-Oh...-
-Già... è tutto a posto?-
-Sì... credo di sì...-
-Allora confermo?-
-Cosa?-
-L'appuntamento...-
-Appuntamento?-
-Sì, quello del 9 ottobre...-
-Certo... 9 ottobre... fra quattro giorni?-
-SI!-
-Ok... certo... confermi pure...-
Ecco... non so cos'abbia pensato la signorina dall'altra parte del telefono, ma immagino che quantomeno io le sia sembra un pochetto stramba!

Ma questa sono io, zero voglia di chiacchierare (incredibile vero), voglia di partire a mille e  con una mente che non vuole saperne di starmi dietro.
E il che va bene per carità! Pensavo che sarei stata in pieno delirio e ansia e invece niente fame nervosa, la sera mi addormento subito, non ho sonno durante il giorno e nonostante debba lasciare una casa  (questo implica che io debba vendere ciò che non posso portare con me, fare le valige scegliendo le cose indispensabili per poi fare delle scatole dove verrà messo quello quello che mi porterò via al prossimo viaggio), chiudere utenze, vendere la macchina e cercarne un'altra per arrivare fino al 12 novembre qualora riuscissi a venderla!!! Ma io continuo a girare a 45 giri... 

Un vero e proprio... caos calmo!!


venerdì 2 ottobre 2015

Il dovere di darsi un limite oltre il quale bisogna semplicemente andarsene

Ieri sera sulla pagina di Katia ho trovato questo scritto... 
Mi ha emozionata perché, a parte il luogo di destinazione e la casa, è lo stesso identico mio vissuto e le mie stesse sensazioni! Si parte con due valige a testa per non soccombere perchè, come dice l'autrice: il dovere di darsi un limite oltre il quale bisogna semplicemente andarsene.



Solo un'altra che se ne va.
Siamo in tanti ad andarcene, ormai è un’emorragia. Io sono solo una di una folla, ma stavolta sono io e non un altro: questo, nella mia sceneggiatura personale, fa la differenza.
Tutto è diverso quando sei tu e non un altro.

Per questo, in Italia lascio un lavoro a tempo indeterminato, una casa, un’auto, la mia famiglia e tutte le certezze, le radici che ho. Parto arrabbiata, con la fretta di chi sente di abbandonare una nave che sta affondando. 
Ogni giorno mi alzo dal mio letto sentendo di subire un’ingiustizia che non sono più disposta a sopportare, con l’unico rammarico di aver stupidamente sperato troppo a lungo di poter in qualche modo, nel mio piccolo, cambiare le cose. 
Me ne vado perché sono stufa di lavorare come un asino e vedermi sottratta la maggior parte del reddito da uno Stato che io considero vergognoso da troppi decenni. 
Sono stanca delle lobby che se la suonano e se la cantano, del sistema che disincentiva l’impresa, dei cugini e fratelli che occupano posizioni strategiche. 
Non sopporto più l’intoccabilità degli incompetenti, il mercato del lavoro mortificante e impazzito. Io e il mio compagno stiamo lasciando tutte le nostre certezze. 
Partiremo con due mutui alle spalle verso una città molto costosa, dove dovremmo guadagnare abbastanza per mantenere le case e i conti italiani (di cui non riusciamo a disfarci) e la nuova vita che ci aspetta. 
Saremo immigrati, e tra non molto sogneremo in una lingua diversa anche se non la sapremo nemmeno parlare come si deve. Io che sono stata sempre molto consapevole delle mie pecche professionali ma anche dei miei punti forti, ora non sono più sicura di niente, perché lasciare tutto significa anche mettersi in discussione come mai prima, affrontare ambienti nuovi, giocare una partita infinitamente più competitiva: nessuno mi dica “ti invidio”. 
Non so come andrà, ma restare a guardare non è mai stata un’opzione. Perché vogliamo fare e vogliamo fare bene, non chiediamo altro che un sistema che ce lo permetta, riconoscimento del lavoro che facciamo, pagamenti puntuali, tasse eque: quello che dovrebbe essere la normalità e che in Italia è diventato un miraggio. 

Prepariamo cartoni e grandi hard disk esterni, installiamo Skype sul telefono di mamma e papà, mettiamo in vendita cose, ne regaliamo molte altre, chiudiamo utenze, scegliamo cosa ci accompagnerà oltre Manica e cosa no. La vita in due valigie. Nelle valigie, i tanti amici. 

Sono felice perché con noi non se ne vanno due disoccupati, ma due che un lavoro ce l’avevano e che l’hanno lasciato a chi ne aveva bisogno. Per il resto, credo che tutte le persone in qualche modo insoddisfatte, arrabbiate, infelici o frustrate da una certa situazione abbiano non solo l’obbligo personale e sociale (perché l’infelicità ha un costo sociale altissimo) di provare in tutti i modi a migliorarla, ma anche il dovere di darsi un limite oltre il quale bisogna semplicemente andarsene: da un sentimento, da un luogo. 
Ad un certo punto occorre cambiare treno. Così. 

Testo originale Elenatorresani:

mercoledì 26 agosto 2015

Wanderlust! Una sindrome o una passione?

Qua sotto c'è il mio profilo FaceBook e i molti che son passati (e se ne sono andati) mi hanno chiesto cosa significasse la parola Wanderlust che ho sotto il nome!
Non ricordo esattamente dove io l'abbia sentita per la prima volta, ma da qual giorno l'ho fatta mia!
I sintomi son quelli... sintomi di una sindrome che a quanto sembra nasce agli albori del mondo e rimane registrata del nostro DNA!
QUA la spiegazione che ho trovato nel web e rende l'idea di cosa sia questa bellissima sindrome... bellissima almeno per me!



A seguire invece un bellissimo test che ho trovato nel web per capire se si è davvero un Wanderlust... mi sono permessa di dire, bonariamente,  la mia!

I punti dal 1 al 17 sono di Valentina di Viaggiare Libera , gli altri 8  li ho trovati navigando nel web!

E Voi... anche Voi siete così?

1- La gente diversa da te pensa che sei un po’ pazzo, fortunato e pieno di soldi.
Sul fatto che sia sia pazza hanno anche ragione, tutta in quadro non sono. La fortuna non esiste noi siamo le nostre azioni e  piena di soldi no, (magari) quelli pieni di soldi sono diversi!

2- Dopo un periodo prolungato di tempo senza viaggiare amici e familiari ti invitano a partire il prima possibile perché sei insopportabile.
Sì... più o meno è così!

3- Ti propongono un lavoro d’ufficio a tempo indeterminato e ti prende un tic nervoso.
A me il tic nervoso viene alla sola parola lavoro!

4- Mentre parli non ti viene in mente immediatamente una parola in italiano e la dici in un’altra lingua.
 In verità direi che succede un sacco di volte!

5- Tornato da un viaggio continui per settimane a toccarti la pancia per verificare che ci sia la money-belt.
In verità no... anche perchè essendo che viaggio sempre in compagnia al limite la money-belt la porta il mio Tomo!

6) Prima di fidanzarti metti subito in chiaro che viaggerai sempre con o senza compagno a seguito.
Ho un compagno di viaggio che è come me (Hiphip.. urrà!)!!

7) Lavori per mettere da parte i soldi il tuo prossimo viaggio.
Veramente non lavoro ma ho un compagno che ci pensa per tutti e due! (Grazie Amore Mio!) Ma risparmio su tutto, eccome se lo faccio!

8- Le pareti di casa sono tappezzate di mappe e planisferi e il tuo temperino è a forma di mappamondo.
Ho un altante geografico da quando ero alle medie che tengo tuttora sul comodino e mi ha sempre seguito in tutti i miei viaggi... conta?

9- Pensi che fare lo zaino sia una vera e propria arte.
Senza dubbio... una valigia non si improvvisa!

10) Dici “ci becchiamo in Cambogia quest’autunno!” come se dicessi “ci vediamo al bar in piazza domani!”
Be sì... più o meno!

11) Il passaporto è conservato come un oggetto sacro e va custodito come un figlio.
Di più! E' così tanto prezioso che all'estero non lo porto mai con me, rischiando ogni volta delle multe e controlli... ma quella è la chiave della libertà, e guai i chi me lo tocca! (Daigor scuuuusa!!)

12- Almeno una volta ti sei svegliato e non sapevi esattamente dove eri.
Ossignur, un sacco di volte e ogni volta mi trovo seduta sul letto con lo sguardo completamente stupito, "ma dove caspita sono?" Anche se di solito non uso la parola caspita!

13- Lavori per mettere da parte i soldi il tuo prossimo viaggio.
Veramente non lavoro ma ho un compagno che ci pensa per tutti e due! (Grazie Amore Mio!)
Ma risparmio su tutto, eccome se lo faccio!

14- Gli amici che non senti spesso non ti chiedono “Come stai?”, ma “Dove sei?”
Aahahhahaha sì, decisamente sì! La mia amica Pinuccia ha esordito proprio così: Ciao Sara, dove sei?! Fantastica!

15- Indovini il peso di un bagaglio senza pesarlo.
Sì, ci vado davvero vicino!

16- Dici a tua madre che parti per due settimane e lei ti risponde: “Solo due settimane?”
Non lo so... ma stata via "solo due settimane"! ;-)

17- Ti sei fermato per un po’ e hai pensato di smettere, ma ti stavi solo riposando prima di ripartire.
Questo è poco ma sicuro!!

18- Ogni volta che udite le parole partire, road trip, avventura, aumenta il diametro delle vostre pupille.
Già... e ogni volta che guardo Donna Avventura o Wild piango di rabbia... perchè loro sì e io no!! Che nervi!

19- Avete la valigia perennemente aperta e con dentro sempre alcuni vestiti dell’ultimo viaggio.
Aperta sempre, e inizio a mettere via cose da portare con 4/5 mesi di anticipo... appena arrivata  si potrebbe dire!

20- I veri extraterrestri per voi sono quelli a cui non piace viaggiare.
Be' sì... giuro che faccio fatica a comprendere uno che non ami viaggiare... è come se qualcuno mi dicesse che il cucciolo di labrador è brutto... ma comeeeee??

21-Avete amici sparsi in tutto il mondo, la maggior parte di loro probabilmente non la rivedrete mai più.
Togliamo pure il probabilmente e aggiungiamo il purtroppo... persone fantastiche che hanno arricchito me più di quanto abbia fatto io! Che peccato non rivedere più nessuno!

22-La cronologia del vostro computer è abbastanza monotematica: Skyscanner, Volagratis, GoogleMaps, Booking.
Google Mapps era il mio preferito, ora viene superato da Google Heart, e quando ci vado... WOW!
Booking e affini sono appannaggio del Tomo, io voglio arrivare, il come... ci pensa lui!


23-Sei un tipo abbastanza riservato, assolutamente taciturno il mattino presto (dalle 7.00 alle 11.00) ma se becchi uno come te da qualche parte che parla di un viaggio ecco che si accende il bottone magico: lo sguardo si illumina e ti si apre un sorriso grosso così sulla faccia!
Ooooohhh sì! Ma non sul fatto che io sia taciturna, questo mai, ma se becco uno che ha viaggiato come dico io... ecco che divento taciturna e interrompo l'interlocutore solo con domande e domande... e domande!!

24-Collezioni guide di viaggio e non le presti a nessuno.
Non ho guide di viaggi, il web offre di tutto e di più ed è più economico... risparmio su tutto ricordate? 

25 -Pensi che una vita sola non basti
Già! Ma come si  può pensare che possa bastare una sola vita? Mah!

E d'altronde cosa posso dire di più, se è vero che è tutto nel DNA... chi sono io per smentire uno studio così importante... no?

Ciao a tutti Voi anime in cammino!!

sabato 22 agosto 2015

Altri fiori per altri inizi!

Oggi ho sentito l'irresistibile voglia di scrivere nonostante non sappia cosa ne verrà fuori. Non so perchè sto scrivendo e nemmeno se quello che scrivo avrà alla fine un senso, ma come sempre, se non provo non so dove andrò a parare!

E' successo più o meno all'ora di pranzo dell'undici di questo mese.... la decisione presa mi ha dato infinite sensazioni, e le più forti sono state nell'ordine: paura, smarrimento ed euforia.
A distanza di una decina di giorni lo smarrimento è andato, l'euforia si è sopita e a ondate fa capolino la paura. (?)
Succede nei momenti in cui realizzo che la prossima primavera non vedrò spuntare i tulipani, che non sentirò più le campane rintoccare nella valle o quando mi chiedo se sia il caso o no di potare le rose, mi chiedo se a chi mi succederà piaceranno più alte o a cespuglio come è sempre piaciuto a me!

E' incredibile che io mi perda più in queste sciocchezze anziché proiettarmi nel prossimo vicino, vicinissimo futuro! Certo, forse è più facile perdersi in ciò che conosciamo meglio piuttosto che concentrarsi in quello che non è ancora successo.
Ed è in questi frangenti che sorrido ai proverbi che mi vengono propinati: chi non risica non rosica e per contro; chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa qual che lascia ma non sa quel che trova... Sono veri tutti e due... da una parte sai dove sei, e non sai cosa troverai, ma è altrettanto vero che se non provi non lo saprai mai!

Ma in fondo non posso parlare di paura, (ecco il perchè del punto di domanda iniziale!) analizzandomi sento che si tratta di una sorta di vertigine, la stessa che si prova davanti ad un precipizio: il panorama è fantastico, la brezza soffia dolce, i profumi sono inebrianti ma sotto di me c'è il vuoto. Se lo sguardo si perde davanti a me apprezzo tutto, ma se abbasso lo sguardo le farfalle nello stomaco e i brividi nelle gambe sono forti. 
So di saper spiegare le ali e so di saper volare... l'ho già fatto e ho fatto voli incredibili, permettendo ai miei occhi e al mio cuore di vedere e sentire grandi emozioni... Qual'è il problema allora? Onestamente non lo so e forse non è nemmeno un problema... forse è solo il timore è che le mie ali si possano impigliare quando (so che succederà) capiterà di scendere di quota. Vuoi per stanchezza che mi prenderà, vuoi per le novità  che a volte farò fatica a gestire o vuoi perchè so che l'ignoto fa sempre scendere di quota!
Ma come o già detto so cosa vuol dire volare, conosco la sensazione di libertà. Le mie esperienza passate in terre lontane mi hanno insegnato che non esiste solo il piccolo orizzonte che si vede dalle finestre di casa nostra e che oltre a quello c'è tanto di più... conosco la sensazione di nuovi panorami e cieli immensamente stellati... 
So bene cosa mi aspetta e scrivendo ora, sta venendo fuori quella sensazione che era rimasta sopita! In questo momento scompare il pensiero dei tulipani, perchè so per certo ci saranno altri fiori, che non saranno rose e avranno nomi esotici e difficili da pronunciare ma... saranno altri fiori per altri inizi! 

Come sempre scrivere per me ho un effetto terapeutico, tutte le sensazioni che sentivo all'inizio del mio scritto si sono dissolte, magari torneranno, ma voglio stampare bene nella mia mente (perchè è lei a volere il controllo ora) che ora sono in cima a quella montagna, che so volare e sopratutto che la vita mi sta riservando tante sorprese! Fra ottantadue giorni inizia la nostra ennesima avventura... Voglio   viaggiare leggera, abbiamo solo due valigie a testa e la nostra vita deve stare tutta in quei pochi contenitori.

Ho chiuso gli occhi ed ho chiesto un favore al vento: porta via tutto ciò che è inutile. 
Sono stanca di valige pesanti. 
Da adesso in poi solo ciò che entra nelle tasche e nel cuore. 
(Cora Coralina)

domenica 26 luglio 2015

Il matrimonio del mio miglior amico!

Il più bel matrimonio a cui io abbia mai partecipato! C'era speranza, fiducia, passione e tanto tanto amore! Come faccio a saperlo? Beh... perchè io c'ero... ed ero proprio li di fronte a lui!
Sì, perchè il mio miglior amico io... beh, l'ho sposato! Ventinove anni fa ho detto sì a quest'uomo meraviglioso!


sabato 18 luglio 2015

I ponti di Madison County... e oggi?

Oggi pomeriggio, in questo caldo pomeriggio mi sono accomodata sul divano e al dolce soffiare del ventilatore ho iniziato a fare zapping giungendo così ad  un canale che trasmetteva  I ponti di Madison  County... 
Sono sincera, in passato avevo cercato di guardarlo ma l'avevo trovato davvero troppo lento. Oggi, probabilmente avendo io rallentato il passo, l'ho guardato volentieri. Ma non è del film che voglio parlare, ma delle riflessioni che mi si son affacciate alla mente.

Il film è stato ambientato negli anni '60, un periodo davvero difficile per chi voleva vivere l'amore vero e la libertà. Ci si incontrava con il vicino di casa, il cliente delle panetteria, o del tipo incontrato nel bar del paese, e si pensava davvero che l'amore fosse tutto li, tutti erano convinti che era quella la vita che ci si aspettava. 
Non ci si aspettava certo il forestiero di passaggio, che con la sua esoticità bisognava farci i conti per non perdere la testa. A quell'epoca era difficile consentire al proprio cuore la felicità dell'innamoramento. C'erano dei doveri, c'erano delle convenzioni sociali da rispettare e il tradimento era una condanna la bando nella vita di paese ed era così anche la fuga. E allora si lasciava perdere tutto raccontandosi che non si può cancellare una vita intera e costruirne un' altra come se nulla fosse. Oppure Non sempre ciò che vogliamo è bene per noi, dimenticando (?)  tutto e andare avanti per la strada che gli altri avavano deciso per noi. Ma a quell'epoca c'erano tante scuse che... poi scuse non erano, bisognava essere davvero coraggiosi per lasciarsi Vivere. 

Facevo dei pensieri su di lui che non riuscivo a controllare e lui li leggeva tutti, qualunque cosa provassi, qualunque cosa volessi. Lui mi seguiva e in quel momento tutte le cose che avevo saputo di me stessa fino ad allora sparirono. Mi comportavo come un'altra donna eppure non ero mai stata così me stessa prima di allora.

Oggi, per contro, c'è la massima libertà, i divorzi sono all'ordine del giorno, così tanto che l'essere felicemente sposati sembra la più grande  truffa del secolo... così grande che nessuno ci crede. 
E allora visto che l'amore è una truffa non ci si concede più un tuffo nel grande mare del Vivere... no; si vive in superficie, non si assapora più nulla; si assaggia, e non si vede nulla; ci si limita a guardare!

Oggi ci sarebbe la libertà di amare, di fare, di Vivere sul serio ma no... ci si limita a galleggiare!  Lasciarsi andare è troppo difficile; e se poi non va come voglio... sai che sofferenza! è la frase che sento più spesso... E se va male, che faccio, i cocci chi li raccoglie? un'altra frase tipica. 
-Come faccio a lasciare tutto... mica si lascia così per una storia!-
-E se fosse la storia?-
-Non posso saperlo, cinquanta per cento delle possibilità... io non rischio e rimango- 
Ed ecco che qualcuno preferisce vivere la vita a metà tra tradimenti e bugie. Tutti siamo pienamente consapevoli di quanto siano corte le gambette della menzogna... eppure si va avanti a mezzo regime!

Oggi c'è libertà, ora è il momento di tuffarsi, di assaporare, di guardare e di vivere! Proprio adesso, proprio ora c'è quella libertà che ai nostri genitori è stata preclusa! 
E allora, visto che ora è proprio così... cosa state aspettando a Vivere?

Fate quello che dovete fare per essere felici nella vita. Ci sono tante cose belle. 
Siate felici, bambini miei.
Francesca Johnson

Ps. Ovviamente questo mio pensiero vale per tutto ciò che non viviamo!

sabato 4 luglio 2015

Lasciò andare di Ernest Holmes

Versi strepitosi che mi hanno preso il cuore! 
Lasciò andare... c'è frase più bella? No, di meglio non c'è... lasciare andare è liberarsi, è andare avanti, è libertà, è assoluzione! 
Lasciare andare è emancipare, è assolvere, è redimere, è sgomberare, è ripulire, è sprigionare se stessi, è emanare ed  è esalare! Vuol dire sganciarsi, svincolarsi, disimpegnarsi e districarsi!
Lasciare andare è quanto di più importate possa fare ognuno di noi per la vera consapevolezza!
Lasciare andare vuol dire vivere... ma vivere sul serio!



Lasciò andare.
Senza un pensiero o una parola, lei lasciò andare.
Lasciò andare la paura.
Lasciò andare i giudizi.

Lasciò andare la confusione di opinioni che sciamano intorno alla testa.
Lasciò andare l'indecisione in lei.
Lasciò andare tutte le ragioni "giuste".
Totalmente e completamente, senza esitazione o preoccupazione, 
ha appena lasciato andare.
Lei non ha chiesto nessun consiglio. 
Lei non ha letto un libro su come lasciare andare.

Lei non ha pregato le Scritture.
Ha appena lasciato andare.

Lasciò andare tutti i ricordi che la legavano.
Lasciò andare tutta l'ansia che le impediva di andare avanti.
Lasciò andare la progettazione e tutti i calcoli sul giusto.
Non ha promesso di lasciar andare.

Lei non ha scritto la data .
Ha fatto alcun annuncio pubblico 
e messo nessun annuncio sul giornale.

Lei non ha controllato le previsioni del tempo 
o letto il suo oroscopo quotidiano.
Ha appena lasciato andare.

Lei non ha analizzato se lei avrebbe dovuto lasciar andare.
Non ha chiamato i suoi amici per discutere la questione.
Lei non ha fatto un trattamento spirituale.
Lei non proferì una parola. 
Ha appena lasciato andare.

Nessuno era in giro quando è successo.
Non c'era nessun applauso o un coro di congratulazioni.
Nessuno è stato ringraziato.
Nessuno si è accorto di nulla.
Come una foglia che cade da un albero, 
lei ha appena lasciato andare.

Senza nessuno sforzo. 
Senza nessuna lotta.
Ne bene ne male.

Era quello che era, ed è proprio questo.
Nello spazio di lasciarsi andare, 
lei lascia che tutto sia.

Un piccolo sorriso appare sul suo viso.
Una leggera brezza soffia attraverso di lei.
E il sole e la luna splendono sempre.


giovedì 25 giugno 2015

Casalinga disperata? Macché!!

Oggi stavo facendo le pulizie... di nuovo. Ma non ero scocciata anzi, ho sorriso quando mi son ricordata delle parole di tanto tempo fa di una mia vecchi amica che affermava che fare la casalinga fosse frustrante, avvilente e annullante. Tutto può essere, forse per le altre me non per me!
Ma non è del pensiero della mia amica che voglio parlare, ma di quanto mi piaccia questo mio ruolo e di quento mi abbia dato in questi ultimi anni.

Ricordo bene quando lavoravo in fabbrica, facendo turni massacranti per poi tornare a casa stanca morta e dovermi ancora prendere cura di un bambino, una casa e un marito che per quanto aiutasse il peso era sulle mia spalle... Ecco, ditemi voi come potrei considerarmi avvilita e annullata adesso che non devo più fare quella vita? Ora ho tutto il tempo che voglio e posso fare tutto ciò che mi piace!

Oggi ho pulito per l'ennesima volta la casa dove vivo, facendo sempre le stesse cose... tempo fa pensavo che fosse noioso, poi un giorno parlando con Maestro Chen ho capito che la routine come quella di pulire, possa emettere vibrazioni che hanno l’effetto di liberare se stessi, purificando la mente dalle sue tendenze materiali, esattamente come recitare un mantra!
-Wow.. come tenete tutto in ordine Maestro... qua è tutto in ordine e curatissimo- dissi un giorno in visita al Samgha.
-Non farlo significherebbe che non amiamo ciò che facciamo!- mi ha risposto Lui.

Ok, mi son detta al momento... ma se io non riesco ad amare quello che faccio? Come posso godere di qualcosa quando non mi va di farlo? Avrei voluto chiedere al Maestro ma non l'ho fatto, ho voluto capire da sola quelle parole. Ho messo a decantare la domanda fino stamattina... quando la risposta è arrivata.
Non è arrivata con un'illuminazione... ma è fluita pian piano. Poco alla volta ho immaginato di prendermi cura della mia casa come fosse la mia anima, come se pulendo e curando la casa io curassi me stessa! Ho pulito tutto, a fondo e con immensa cura e soddisfazione, ho goduto il pulito e gustato il profumo dei detersivi. Ho goduto del quieora un momento che i più considerano un'enorme rottura.
Ognuno ha scelto la sua strada così come io ho scelto la mia. Lo ammetto, capita a volte in cui vorrei riempire le mie giornate con qualcosa di più stimolante, poi però mi chiedo cosa vorrei fare davvero... e quando la risposta è onestamente non lo so, eccoallora mi fermo. Sì perché ho imparato che devo stare attenta a quello che desidero visto che potrebbe avverarsi! E se si avverasse quello che penso di volere e poi risultasse non esserlo... ecco, sarebbe una bella fregatura!

E poi... se per molteplici motivi io non riesco a soddisfare questo mio desiderio è davvero il caso stare ad avvilirmi  o è meglio cercare di rendere in mio oggi degno di essere vissuto? 
Io ho optato per la seconda ipotesi... sì perchè ora son qua sul divano a scrivere sul mio blog, la casa è pulita e la cena è nel forno. Fermo il ticchettio dei tasti e sento un cane che abbaia, gli uccellini cantano e un bambino fa gol. L'aria è tiepida e c'è il sole, io sono serena, viva e... casalinga!



lunedì 22 giugno 2015

Un problema tutto mio...

Nei miei ultimi post sono stata accusata di giudizio e supponenza... ok, ci sta, se qualcuno legge ciò che vuole succede anche questo... ma non contenta di scatenare le ire dei lettori  parlerò liberamente anche oggi.

Ci son rimasta male... e non per questo fatto. Io non mi aspetto nulla da nessuno per per carità ma una così doppia faccia non me lo aspettavo.
Mi sono abituata (per scelta) a frequentare gente che dice quello che è, e lo è veramente, ho scremato a lungo e quello che è rimasto delle mie frequentazioni è l'autenticità.
Esempio: se incontro qualcuno che dice di fare il medico io ho la pretesa che lo sia, mi rivolgo a lui in quanto professionista e vorrei che facesse il suo lavoro. Così per un insegnate pretendo che sappia fare il suo lavoro e via via per tutti quelli che si professano qualcosa, so chi ho davanti e mi aspetto che lo facciano... troppo difficile?

Ecco perchè ci son rimasta male... persone che mi avevano fatto credere di essere in un modo, (molto buono) per caso (il caso non esiste) scopro che non sono assolutamente così.. Ovviamente potevo immaginare un lato oscuro, tutti l'abbiamo compresa me, ma un buio così pesto non lo immaginavo davvero.

A questo punto, dopo aver peccato di totale ingenuità, (e di continuare a peccare) mi chiedo cosa ci sia di reale. Davvero devo mettere in discussione tutto? Davvero non devo più credere a nessuno? Davvero devo mettere in discussione tutte le parole di fiducia, bellezza, amore e accettazione che mi vengono propinate? 
Non so, forse devo smettere di aspettarmi qualcosa ed è proprio questo il  vero problema, se non mi aspetto nulla nulla mi deluderà... ma a me continua a non piacere!
Che poi a dirla tutta, me la sto raccontando bellamente... lo sospettavo, in verità,  ma speravo fino in fondo al cuore di sbagliarmi! Smetterò mai? Non lo so.. so solo che ci son rimasta davvero davvero male, ma il problema è solo mio e da sola lo risolverò!
Scusate lo sfogo...

mercoledì 17 giugno 2015

Lo chiedo proprio a Voi!


Da giorni partecipo in modo distaccato alla vita quotidiana, volutamente sto prendendo le distanze... l'unico posto dove metto i miei pensieri è la mia Fan Page ...tutto il resto è vita... Sì, perchè è li metto i pensieri positivi che possono nutrire l'anima!

Lo so... è un periodo duro per tutti, la tv, la rete e gli amici sono sottosopra, si parla solo di problemi, omicidi, soprusi, politica e immigrazione. Come farne a meno! E lo capisco per carità, c'è tanta disperazione in giro che non potrebbe essere diversamente, forse... 
Il mio appello lo rivolgo specialmente a chi si definisce Operatore di Luce. Anche per voi come per tutti è una faticaccia rimanere splendenti, ma si dice che chi ha questa capacità abbia ricevuto un dono, bene, allora mettetevi all'opera illuminando il cammino di chi questo dono non ce l'ha!
Impossibile in questo periodo, mi è stato fatto notare... la parola impossibile per un operatore di luce non esiste, non sarebbe tale.

Ieri ho letto una discussione sugli immigrati, li si criticava per le loro scelte, del fatto che comunque son ben vestiti e se hanno i soldi per arrivare qua non sono poi così poveri... ecco, qua vorrei invitarvi ad un gioco di riflessioni. Quando pensate che qualcuno sta facendo una cazzata chiedetevi cosa fareste voi, ma quando vi date una risposta chiedetevi di nuovo sei davvero sicuro/a? 
I più risponderanno: ma certo... e allora io richiedo di nuovo; ma sei davvero davvero sicuro? 
Se farete come ho fatto io la vostra sicurezza a questo punto vacillerà! Nessuno può essere sicuro di una cosa che non ha mai vissuto, e anche qua tutto è talmente soggettivo che, nonostante avrete fatto la stessa esperienza il risultato di quell'azione sarebbe diverso!

E allora cari Operatori di Luce... almeno voi, smettete di gettare benzina sul fuoco. Avete tutti il diritto di essere arrabbiati ma nessuno vi da il diritto di essere cattivi!
Se siete arrivati dove siete è perchè avete avuto un dono (meritato da tante vite ma pur sempre un dono)... non prendetevela con chi questo dono non lo l'ha. Molti sono sprovvisti di mezzi... per quanto voi vi impegniate a fagliela capire non ce la faranno mai. E' qua che inizia il rispetto per chi ancora non c'è arrivato. Un dono è un dono non serve a nulla sentirsi al di sopra degli altri, se non lo aveste avuto sareste al buio anche voi come gli altri!


Ecco perchè voglio insistere con Voi... potrà sembrare presuntuoso da parte mia dire certe cose ma vi assicuro che in me  non c'è ne arroganza ne alterigia, anzi! Ho tanti amici operatori di Luce, ma mai mi son sentita così sola in questa battaglia contro la tristezza! Sento solo rabbia e giudizio a prescindere su tutto e tutti. Proprio questo appello voglio fare: se in questo periodo di energia negativa e buio esistenziale non riuscite a fare luce, va bene per carità, ma cercate  almeno di non gettate ombre... l'universo ve ne sarà grato... e lo sarò anche io! ^_^

Vi abbraccio di Luce!




venerdì 5 giugno 2015

Sognando le fragole!

Ieri notte ho fatto un sogno stranissimo, ho sognato le fragole! C'erano fragole ovunque... e la cosa bella e strana era che erano in casa! 

Il sogno è stato breve ma molto, molto intenso!
La casa è quella della mia infanzia. Ho l'età che ho ora, sto rientrando in casa e vedo che sui gradini le fragole crescono in tantissimi vasi di terracotta, mi ricordo questo particolare perchè ho pensato: benissimo nella terracotta cresceranno meglio, poi arrivando in cima alle scale vedo che crescono addirittura nelle fughe delle piastrelle! Il pianerottolo è pieno di fragole belle, grosse, sode e rosse, con foglie grandi e verdi! Io sono felice e incredula di avere quella fortuna!

Che strano sogno vero, chissà che vorrà dire?

giovedì 28 maggio 2015

Nella mia unicità...

Oggi ero in giro mi guardavo attorno, così...  guardavo distaccata, come una semplice osservatrice e mi sono chiesta; ma chi è tutta questa gente, chi c'è veramente dietro la maschera che si è messa? Purtroppo mi tocca dire che non lo so! Molti ormai hanno messo una maschera... forse troppi!
Recentemente ho incontrato gente che si è presentata come dottore, avvocato, ingegnere... Qualcuno addirittura mi ha detto sono Tizia e sono vegana, oppure sono Caio e... hai visto i miei tatuaggi?
Non ho scoperto nulla di nuovo... è da quando siamo piccoli che ci hanno insegnato a metterla! 
I bambini forti non piangono, ci hanno detto, le bambine brave stanno composte, se vuoi essere accettato devi fare quello che gli altri si aspettano da te. 

Poi crescendo gli amici consigliano; solo i duri si tatuano, oppure non farti calpestare da nessuno, sii stronza! Guarda che le brave ragazze mica stanno fuori tutta notte. Se fai la brava vedrai che lui ti amerà, devi essere sempre bella, magra e truccata e se ti trucchi troppo penseranno che sie una zoccola... E allora ecco che ci sia adegua alla situazione del momento, ci si annulla per sembrare quello che gli altri si aspettano, ma così facendo, nello stesso momento deludiamo quelli che ci vorrebbero diversi.
Dobbiamo essere magri, tonici, giovani e alla moda anche se dentro di noi vorremmo mandare affanculo tutti, ma subito succede che il solo pensarlo ci fa sentire inadeguati. Vedo gente veramente secca che: ma sì... vorrei perdere un po' di chili ancora... altrimenti come mi presento in spiaggia?

Ma bisogna essere anche "intelligenti", bisogna saper parlare di arte, di libri e ripete a menadito ogni autore del presente ma sopratutto del passato, citando quadri e passaggi di autori famosi.
Parlare di impressionismo come se lo mangiassimo. Bisogna saper tutto quello che accade in tempo reale e conoscere i nomi dei vip del momento. Chiacchierare ai vernissage con preparazione e linguaggio forbito... Poi per contro bisogna essere tutti al contrario di tutto, perchè tutto quello citato prima è da sfigati, apparire è nulla e allora diventiamo volgari, sboccati  e ubriachi, e magari anche un po' puzzolenti che lavarsi è contro tendenza.

Abbiamo messo la maschera da tanto tempo ormai che ci siamo dimenticati d'averlo fatto. Siamo dei pessimi attori che recitano una parte che non ci rappresenta e proprio per questo recitiamo malissimo! Ci hanno affibbiato una parte così lontano dal nostro vero essere che stentiamo a riconoscerci! Usiamo continuamente i dottore, ingegnere e avvocato che ormai siamo solo quello, e alla domanda ok ma tu chi sei veramente si va in palla perchè noi ci abbiamo creduto davvero di essere solo quello, convinti che essere avvocati e dottori bastasse per dimostrare di essere noi stessi!
Viviamo per quello che gli altri si aspettano da noi, e se sorge un dubbio ecco che la vocina registrata da anni ripete a pappagallo: guarda che è così che si usa, mica vorrai passare per quello strano!?

Non so voi, ma io so di non essere bella, non essere magra, non essere laureata e nemmeno diplomata.  Non sono ricca, non sono glamour, non sono perfetta e non sono intelligente... so solo che sono io, io senza maschera alcuna! 
Sono io e nulla di più! La mia bellezza sta semplicemente nella mia... unicità!

lunedì 25 maggio 2015

Felicità in solitaria...


Alcune persone pensano che esser soli sia una brutta cosa. 
Ma vi garantisco che ci sono un sacco di vantaggi che emergono una volta che impari ad abbracciare la solitudine!
Qui sotto troverai dieci cose meravigliose che accadono quando si impara a essere felici da soli! 
Fidatevi, ve lo dice una che non sapeva stare da sola... poi però ho appreso! ^_^






1) SARAI RICARICATO
Molto spesso siamo circondati da altre persone e spendiamo un sacco di energia.Cercare di far felici le altre persone, farle ridere, lenire il loro ego, scrutare le loro emozioni e tutte le altre sollecitazioni che scaturiscono dalle comuni interazioni. 
Può essere mentalmente deleterio se sei costantemente connesso con le altre persone. Un po’ di tempo da solo ti consente di ricaricarti e prenderti una pausa dal lavoro emozionale e mentale dell’interazione costante .

2) POTRAI RIFLETTERE MAGGIORMENTE
La tua vita si muove sempre a un ritmo veloce e pazzo. Infatti così veloce che probabilmente sono rare le volte in cui hai tempo per sederti e riflettere sulla tua vita. Stare da solo ti da, la perfetta opportunità, di un poco di auto-riflessione. Dal momento che non stai impiegando tanto tempo per le emozioni e i pensieri degli altri, è il momento migliore per concentrare la tua attenzione verso la tua interiorità. La solitudine ti fornisce il miglior luogo per la riflessione.

3) ENTRERAI IN CONTATTO CON LE TUE EMOZIONI
Quando sei circondato tutto il tempo dalle altre persone, tu stai costantemente provando a leggere, a soddisfare le emozioni delle altre persone. Così tanto che, potresti finire con il perdere contatto con le tue emozioni.
Quando inizi a gioire dello stare solo, otterrai una prospettiva più grande delle tue emozioni.Comprenderai a fondo cosa ti rende felice, cosa ti fa arrabbiare  e cosa ti intristisce. Con questa conoscenza è più facile regolare le tue emozioni. Ma tutto inizia con il capire come ti senti, e questo proviene da un poco di solitudine.

4) INIZIERAI A FARE LE COSE CHE TI PIACCIONO VERAMENTE
Quando sei continuamente insieme ad altre persone, cerchi sempre  il compromesso per trovare le soluzioni che soddisfano l’intero gruppo. Sfortunatamente, le cose che desideri di più, non possono essere sempre in linea con ciò che vuole il gruppo.
Perciò è facile gioire dell’essere da solo una volta realizzato che facendo ciò avrai la libertà di fare realmente le cose che vuoi.

5) DIVENTERAI PIÙ EFFICIENTE
Stare insieme agli altri può essere divertente e di compagnia ma può seriamente minare la tua produttività. Ci sono volte in cui la compagnia degli altri diviene nulla più che una distrazione dal compiere il tuo lavoro. Il tempo trascorso da soli può essere il tempo più produttivo nella tua vita proprio perchè ci sono meno distrazioni e puoi abbassare la testa e metterti all'opera.

6) TI GODRAI DI PIÙ LE TUE RELAZIONI
Quando si trascorre del tempo in solitudine con equilibrio e di conseguenza inizi a essere felice della solitudine, scoprirai che godrai di più delle tue relazioni con gli altri. Ciò perchè il tempo trascorso in solitudine ti conferisce maggior apprezzamento di te stesso. Ma ti consentirà di apprezzare tutte le grandi cose che provengono dalle relazioni con gli altri, molte delle quali, antecedentemente, erano ovvie per te.

7)  TI SENTIRAI PIÙ INDIPENDENTE
Una volta che sei contento di essere solo, ti sentirai veramente  più sicuro delle tue capacità anche nel esser solo. Ciò è naturalmente  collegato al sentirsi più indipendenti. Non sentirai più a lungo l’ansia o il bruciante desiderio di compagnia, una volta imparato a stare solo. Non sentirai più il constante bisogno dell’interazione con le altre persone o l’ansia associata al guardarsi intorno e non vedere nessuno eccetto te stesso.

8) TI PRENDERAI UNA PAUSA DAL CERCARE CONTINUAMENTE
DI RENDERE FELICI LE ALTRE PERSONE
La vita è piena di relazioni, e la maggior parte delle relazioni durano solo se entrambe le persone sono felici. Questo può trasformarsi in un lavoro di scarico a seconda del rapporto, ora tutto ciò non si applica solo ai rapporti sentimentali ma a ogni tipo di rapporto. Una volta che sapete star soli  la felicità dell’unica persona di cui ci si deve preoccupare in quel momento  è la propria.
Ti puoi concedere di fare ciò che ti rende felice anche coinvolgendo qualcun altro.

 9) NON DOVRAI CHIEDERE SCUSA PER OGNI COSA
Quando si inizia a gioire di essere soli, vedrai  subito che la solitudine significa che non c’è bisogno di continuare a chiedere scusa per quello che fai. Molto spesso, facciamo cose che finiscono per sconvolgere le altre persone, o ferirne i sentimenti, e poi ci scusiamo rapidamente. Ma quando sei da solo, non devi chiedere scusa per ogni cosa. Ciò toglie molta pressione da molte situazioni. Si inizia a smettere di indovinare se ogni cosa che dici o ogni movimento che fai potrebbe ferire, offendere o irritare qualcun altro.

10) SMETTERAI DI CERCARE APPROVAZIONE
Spesso sentiamo il bisogno di ottenere l’“OK” da parte dei nostri amici e parenti prima di agire. Cerchiamo costantemente altre persone per un consiglio su ciò che dovremmo fare. Sicuramente, ci sono momenti in cui è non solo preferibilmente auspicabile chiedere un consiglio, ma addirittura necessario. Ma ci sono anche momenti in cui noi siamo perfettamente in grado di agire da soli, invece di chiedere conferma agli altri.
Quando si comincia a passare più tempo da soli, si impara a fidarsi del proprio istinto e a prendere decisioni senza l’approvazione di altri.

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