mercoledì 11 febbraio 2015

Un pozzo come molti...

L'altro giorno ho rivisto, per l'ennesima volta, il film Conversazioni con Dio e come è successo le volte precedenti, anche sta volta ho appreso un poco di più!
Sì perchè noi siamo il cambiamento e ogni volta che rivediamo una cosa la rivediamo da un'altra angolazione. E come sempre dopo aver appreso una nuova lezione,  arriva la riflessione.
A quest' uomo è successo quello che succede a tutti: è caduto ed è precitato nel suo personale fondo. A chi non è successo? E come a tutti, è successo anche a me! Certo, mentre precipitavo non facevo altro che guardare il fondo aspettando di schiantarmi, mi preoccupavo per quando fossi arrivata e quanto male avrei avuto con l'impatto...
Questo volo verso il basso è durato per decine di anni... Quando pensavo che ero arrivata sul fondo, quando pensavo che più giù di così non potevo andare... ricominciava il vuoto sotto di me. Ed io imperterrita non ho fatto che guardare giù. Sia per paura che per rassegnazione, anche quando ero sul fondo... guardavo in basso!
-Non cambierà mai, non si risolverà nulla, nessuno mi vuol bene, tutti mi hanno abbandonato!- Mi ripetevo all'infinito... Mi tiravo di quelle tiritere infinite che finivo per crederci  e le cose di conseguenza succedevano! 
Poi un giorno  ho smesso di tenermi la testa tra le mani, ho smesso di guardare i miei piedi e... ho guardato in su.


Bisogna smettere di commiserarsi, di sentirci sfigati, di pensare che nessuno ci vuol bene. Non serve a nulla. Le persone non amano i piagnoni, ne hanno abbastanza dei loro problemi per preoccupasi anche dei vostri.
Ci son passata anche io, anche io ho abbandonato così come son stata abbandonata!Infatti, proviamo un po' a fare un esame di coscienza. Io stessa ho scritto, mandato messaggi, fatto chiamate senza ricevere una risposta. Il destinatario era troppo preso da se stesso che nemmeno ci ha fatto caso, tanto  io ero li, a che serviva rispondermi. Poi succede che ci si stufa, si cambia, si intraprende un altro cammino e ci si allontana. 
Ed ecco che il destinatario inizia con un pippone tutto suo (che era anche il mio): Non cambierà mai, nessuno mi vuol bene ecc ecc... Per quanto riguarda l'essere abbandonata invece; ero tanto lagna e monotematica che chi avevo di fronte si è preso una tal stufia che anche la metà bastava!

Perché invece di sprecare tanto tempo a stare seduti sul fondo a dirci quanto fa male, quanto siamo sporchi, doloranti e affamati continuando a puntare il dito e dare colpa al mondo, non si cerca di volgere lo sguardo a se stessi e cercare dov'è stato il punto di rottura?
Io nella mia esperienza ho capito che ad ogni azione segue una reazione, certo ho dovuto scavare a lungo, ma prima di tutto ho dovuto assumermi le responsabilità di quello che mi era successo. Solo tornando a ritroso sulle azioni ho visto il punto esatto dove tutto è andato a scatafascio. Non c'è un colpevole, nemmeno io lo sono, se ho sbagliato non l'ho fatto apposta! 

E allora è iniziato il perdono, prima per me e per gli atri è poi stato un gioco da ragazzi. Così è iniziata la risalita del mio pozzo personale!
Le cose accadono, che lo vogliamo oppure no. A volte è una semplice lezione che dobbiamo apprendere, e prima la apprendiamo e meglio sarà per noi.

Avrei ancora molto da aggiungere, ma preferisco non esagerare... magari continuo la prossima volta! ;-)
Ma voglio concludere con una citazione estratta da Conversazioni con Dio:
Esistono molte di queste persone in grado di insegnare in mezzo a voi, come sono sempre esistite, perché non intendo lasciarvi senza chi vi potrebbe istruire, mostrare la giusta via e guidarvi e ricordarvi queste verità. Per quanto chi potrebbe costituire il miglior maestro non sia nessuno al di fuori di voi, ma soltanto la voce del vostro cuore. Costituisce il principale mezzo da Me usato, poiché si tratta di quello più accessibile.
La voce interiore è la voce più sonora con cui ci si possa esprimere, dal momento che è quella più vicina a voi. È la voce che vi dice se una qualsiasi cosa è vera o falsa, giusta o sbagliata, buona o cattiva come voi l’avete definita. È il radar che stabilisce la rotta, manovra la barca, guida il viaggio se soltanto glielo consentite.

Grazie e a presto!

8 commenti:

  1. molto, molto bene ... un sorriso.

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    1. Grazie grazie Massimo! Un sorriso a te!!
      ^_^

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  2. Cara Sara mi piace le tue schiette parole, tu non vai fare il giro ma vai
    al punto!!! complimenti cara amica.
    Tomaso

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    1. Son contenta che la mia schiettezza piaccia... non tutti la pensano come te! ^_-
      Ciao Tomaso!!

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  3. Risposte
    1. Ciao Mel!! Grazie del passaggio e del saluto... io ci aggiungo anche un abbraccio stretto!!
      ^_^

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  4. Quanto condivido ciò che hai scritto!!!
    Un abbraccio Saretta ^__^

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