martedì 24 marzo 2015

C'è sempre una scelta?



C'è sempre una scelta? Certo che si!

Sì, sono davvero convinta che tutti noi abbiamo una scelta, ma purtroppo non sempre la vediamo.
Parlo di me ovviamente. Nella mia vita me ne son capitate tante è vero, ma ogni volta che mi si è presentata una scelta, io l'ho sempre ignorata... Anche quando son caduta nell'abisso del fallimento non ho visto nulla!

Tutto è iniziato quando ho messo al mondo mio figlio con problemi fisici dovuti ad una malformazione congenita... eccolo lì il primo fallimento ed è come madre. Ero fermamente convinta che se una madre faceva un figlio difettoso, la colpa non poteva che essere sua! (Che idiozia vero?)

Subito dopo arriva il tracollo finanziario, il fallimento come giovane imprenditrice seguito da discussioni con i genitori, hanno dichiarato il fallimento sia come figlia e alla fine anche come sorella... Da lì il passo come amica fallita è stata breve. Alla fine stavo perdendo anche mio marito... il fallimento come moglie avrebbe chiuso una "bellissima" serie!
Avrei dovuto capire fin da allora che era ora di ridimensionare le mie aspettative... ma la voglia  di dimostrare che ero qualcuno è stata più forte! Certo, mi son messa d'impegno a ristabilire la faccenda, mi ci son voluti dieci anni ma alla fine ho rimesso in piedi tutto; la famiglia si è rappacificata, il figlio si è sistemato e col marito è tornato tutto a posto e come amica continuo lavorarci su!

Ma niente da fare, la voglia di dimostrare il mio valore è ancora lì, e sempre più forte! Dopotutto son cresciuta in un ambiante che è quello della maggior parte delle persone, quello dove devi avere soldi, potere e bellezza. Lavoravo per permettermi una bella macchina, vestivo di tutto punto, volevo una bella casa e facevo tre ore di palestra tre volte alla settimana per dimagrire, volevo essere al top. 
Le vacanze dovevano essere belle, a costo di fare debiti per averle e il guardaroba nuovo per la partenza mica poteva mancare! Dopotutto  nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso...

Ecco che arriva la proposta del Brasile, si tratta di un sacco di soldi... perché non farne sfoggio?
Si parte per questa bellissima avventura ma da subito cozzo contro la realtà; mi sento persa è vero, ma non devo cedere, io sono Sara che vive in Brasile ed è la moglie del direttore del reparto tessitura, che oltretutto vive nel residence più esclusivo della zona! Ne ho da riempirmi la bocca vi pare!  Ho voglia di dimostrare al mondo che sono arrivata finalmente! 
Siam sempre lì, nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso...

Qua incontro Esmeralda e Donna Olinda che mi fanno vedere il mio lato oscuro e cercano di liberarmi da esso. Con loro ho vissuto il più straordinario e profondo incontro spirituale della mia vita, quello che avrebbe cambiato nel profondo la mia esistenza. Ma nonostante tutto la scelta che mi si pone non la prendo nemmeno in considerazione. Nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso... o forse adesso si...

La vita decide che mi devo ridimensionare e con la caduta delle Twin Towers il lavoro diminuisce e... tutti a casa. Alla notizia una mia vecchia "amica" mi dice:  
-Ma torni in Italia? Ecco il tuo ennesimo fallimento!- (?)
Già... e come fallita torno a casina con la coda tra le gambe ma con la determinazione di dimostrare che valgo qualcosa... Ed ecco che mi ritrovo circondata dalle stesse identiche persone che ho lasciato alla mia partenza. Son tutti li con lo sguardo di biasimo; povera, ci ha provato un sacco di volte e tutte le volte ha fallito... Ero tornata punto e a capo: nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso...

Investiamo i nostri soldi in un'attività molto ambiziosa, che potrebbe anche funzionare, ma per una serie di inspiegabili (?) coincidenze e tanta ingenuità... fallisce! 
Ma porco schifo, io so di valere tanto come posso dimostralo? La frustrazione aumenta al pari della mia infelicità.  Più ci provo e più vado a fondo... non è possibile, non voglio arrendermi! Mi aggrappo con le mani e con i denti all'idea di quello che voglio diventare; IO  VOGLIO DIVENTARE QUALCUNO, QUALCUNO DA INVIDIARE, AMMIRARE, DA AMBIRE, PIENA DI SOLDI DA FAR SCHIATTARE IL MONDO!

Ma ecco che un bel giorno la vita, (magnanima), mi attira in Repubblica Dominicana con questa lusinga; posso mettere un bar in una delle più belle spiaggi dei Caraibi! WOW ora si che si ragiona, ora sì che vedranno quello che valgo! 
E invece non andrà così, chi mi ha fatto la proposta è più ingordo di me, così tanto che sento odore di ingordigia appena lo vedo! Ma ormai siam li.. tanto vale rimanerci! Cazzarola, vivo ai Caraibi... c'è di che invidiarmi non pare anche a voi?!

Ma ecco che finalmente all'ennesima cantonata inizio ad intravedere qualcosa d'altro, la frase che mi ripetevo come un mantra: nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso, non la sento più... anche perché vicino a me c'è qualcuno che vive in modo diverso... molto diverso, totalmente diverso!

Finalmente capisco che si può vivere senza televisione, senza corrente e senza acqua nel rubinetto. Che si può lavare i panni al fiume, e se ci lavo loro posso anche lavare me stessa. Che basta poco per riempirsi la pancia  e che con un paio di pantaloni sfilacciati e una maglietta con i buchi si vive bene ugualmente. L'auto servirebbe per comodità ma per due anni mi muovo con i mezzi locali che di bello e sicuro non hanno nulla! La casa è semplice ed ha lo stretto necessario, ci sono tante piante e tanti fiori e un panorama da mozzare il fiato!

Ma dovrò tornare in Italia per capire tutto questo! Per mia fortuna quello che ho vissuto nella mia ultima esperienza Dominicana mi è rimasto dentro così nel frattempo l'episodio Brasiliano torna finalmente a galla!

Chi sono? Cosa Faccio? Cosa voglio? Che devo dimostrare? La risposta che accomuna tutte queste domande è solo una: NULLA!
Mi ci son voluti più di vent'anni per capirlo, la vita mi ha posto una sacco di scelte che io ho sempre ignorato... o meglio, forse non ho mai nemmeno visto tanto ero accecata da me stessa!


Il cammino è stato tanto lungo e il lavoro che ho da fare è ancora molto, ma ora che so con certezza che non sono, non voglio e non devo dimostrare nulla, e con questa consapevolezza... io vivo felice! 

A questo punto posso solo fare l'ultima considerazione: mi son resa conto che se la maggior parte della gente continua a cozzare nelle proprie frustrazioni e infelicità, si potrebbe anche dire che non è poi tutta colpa sua. Se continua a farlo forse è solo perché le scelte che la vita offre proprio non le vede. Dai ammettiamolo, è difficile quando le persone che ti stanno vicino vivono come hai sempre pensato che fosse. Ma è anche vero che ad un certo punto della vita bisogna iniziare a vedere la vita coi propri occhi, mettere tutto in discussione e aprire la mente.
Le scelte ci sono, eccome, bisogna solo acchiapparle e una volta prese iniziare finalmente a vivere!

4 commenti:

  1. Cara Sara, non ricordo di aver letto questo tuo vecchio post, forse ancora non ti conoscevo.
    leggendo questo interessante racconto, di tutto ciò che hai fatto e che con ferrea decisione ai fatto.
    Sicuro che non è sempre facile poter scegliere e ritengo che tu abbia saputo fare la cosa giusta.
    Ora credo che tu possa dire di essere serena e dire sono soddisfatta di ciò che ho fatto.
    Ciao e buona serata cara amica, credo che la tua vita si possa anche chiamare avventura.
    Tomaso

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    1. Sì, ci conoscevamo, non dimenticare che sei stato il mio primissimo follower... e non sembra ma noi ci conosciamo dal lontano 2010!! Sicuramente sai stato in giro per il mondo!!
      E' vero, sono serena e soddisfatta, ho fatto e disfatto ma alla fine ho ripreso in mano questa mia bellissima vita che come dici tu, posso chiamare avventura!!
      Ti abbraccio stretta!!
      Grazie!! ^_^

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  2. Un passaggio molto significativo della tua vita che può riflettersi nei (finti) bisogni di ognuno di noi. E' sicuramente un invito a non guardare il dito, ma a volgere lo sguardo verso la luna... Grazie e buon weekend!

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    1. Grazie Pierpaolo e tante belle cose a te!!
      ^_^

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