Chi sono?

Già bella domanda!

Potrei iniziare col dire che:
-Io sono Sara. Ma dicendo questo direi solo il mio nome.
-Che sono casalinga. Ma si tratta solo di una collocazione nel mondo del lavoro.
-Sono una moglie? No, si tratta solo una dichiarazione del mio stato sociale.
-Una madre. Nemmeno, è un fatto biologico e un legame, non  fa di me chi sono...
-Una donna obesa... Macché, è la semplice dichiarazione sulla mia salute...
-Impulsiva, allegra e collerica? Ma è il mio carattere influenzato da qualche gene e da qualche fatto successo nel passato.

Dopo anni di ricerche su me stessa, dopo tanta psicanalisi e viaggi introspettivi alla domanda Ma io chi sono? non so rispondere... Qualsiasi cosa io dica di essere è un etichetta che non fa di me chi sono ma solo cosa sono: Sara, moglie casalinga, una allegra impulsiva collerica mamma obesa. Ecco cosa sono... ma non dice assolutamente chi sono! Forse farei prima a dire chi non sono! Non sono magra, non sono sveglia, non sono immortale, non sono intelligente... ma anche qua casco affibbiandomi delle etichette!

Ma un bel giorno tutto cambia quando leggendo il libro Mangia Prega Ama una parola ha catturato la mia attenzione. La parola è a
Antevasin, o colui che vive sul confine.
Nei tempi antichi, era una descrizione letterale. Indicava una persona che aveva lasciato la frenesia della vita mondana per andare a vivere ai margini della foresta, dove abitavano i maestri spirituali. L'antevasin non era più un abitante del villaggio, non aveva una casa e una vita regolare. Ma non era ancora un trascendente, uno di quei saggi che vivono nel folto di boschi inesplorati, nella piena realizzazione della vita spirituale. L'antevasin stava dunque sul confine: poteva vedere tutti e due i mondi, ma guardava verso l'ignoto. Ed era uno studioso. Anch'io vivo su quel limitare, sul confine sfuggente tra il mio vecchio modo di pensare e il mio nuovo modo di comprendere, continuando senza sosta a imparare. E’ un confine che si sposta in continuazione, anche se tu avanzi nei tuoi studi e nelle tue realizzazioni, la misteriosa foresta dell'ignoto rimane sempre a qualche metro da te. E devi viaggiare molto leggero per continuare a seguirlo. Ho passato così tanto tempo, negli ultimi anni, a domandarmi cosa dovevo essere. Una moglie? Una madre? Un'amante? Una zitella? Un'italiana? Una golosa? Una viaggiatrice? Un'artista? Una yogi? Adesso so di non essere nessuna di queste cose, almeno non completamente. Sono solo un'antevasin, né questo né quello, una cercatrice sul confine sempre in movimento della magnifica, temibile foresta del nuovo”.

Ecco chi sono, una donna alla perenne ricerca , destinata a vagare nell'eternità!


Ma rimango sempre io e sempre Vostra!

Ps. Qua sotto siamo io e io mio amatissimo Tomo





2 commenti:

  1. Non ho trovato tracce dei tuoi viaggi (ancora), ma la tua descrizione mi ha colpita profondamente.
    Avrei potuto usare le stesse parole.
    Eccomi, sono Claudia. Mamma, moglie, amica, casalinga ma scrittrice freelance, allegra, obesa.
    No, dai. Diciamo in sovrappeso.
    Eccoti le mie etichette.

    P.S. Non ci credo nemmeno un po' che tu non sia intelligente.
    E adesso continuo a curiosare "in casa tua".

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    1. Le tracce delle mie esperienze all'estero le trovi nelle etichetta " la mia vita in Brasile" "la mia vita in Dominicana", e così via. Se hai tempo e ce ne va parecchio, puoi curiosare lì!
      Non sarò ignorante nel senso lato ma so di ignorare parecchie cose, così tante che a volte mi sento davvero tanto ignorante!
      La tua descrizione mi è molto affine, anche sull'obesità, sono dimagrita parecchi chili in questo ultimo anno, ora sono pure io in sovrappeso!😂
      Mi piace la tua curiosità, e adoro che lo di faccia " a casa mia"!
      Ti abbraccio!❤️

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