mercoledì 1 giugno 2022

In viaggio con me [4°Parte]

In Viaggio con me è un viaggio introspettivo, perciò Vi chiedo una cosa sola: non pretendo che mi crediate, voglio soltanto che lo prendiate in considerazione. Per fare questo però ci va mente e cuore aperti.
Perciò se la cosa non vi interessa e vi fa sentire a disagio, per favore, chiudete la pagina e cercate qualcosa che Vi sia più affine.

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Il viaggio continua, ma questa è la parte di storia  che faccio più fatica a condividere. Forse perché anche io all'inizio ho fatto fatica a capire cosa mi fosse successo davvero. Anche perché sono sempre stata scettica verso quello che non riesco a capire razionalmente... E visto il mio grandissimo scetticismo, come potevo comprendere quello che è accaduto?

Come scritto in precedenza, qualcuno mi ha dato dell'invasata, altri dell'Anticristo, qualcuno ha ipotizzato che dentro di me viva il diavolo. E vi dirò di più, all'inizio anche io ci ho creduto, sapete?
Poi però ci ho riflettuto,  dopo ciò che è accaduto, non era ne rabbia, ne il risentimento o la cattiveria a farla da padrona, (se del demonio si fosse trattato sarebbe così non credete?) ma è solo tanta pace, l'amore e la benevolenza a farsi spazio in me.
Perciò ho capito che quello che mi è successo probabilmente ha una matrice divina. E a chi mi chiede di dimostrare la mia esperienza, rispondo che non devo dimostrare nulla, che è solo la mia esperienza, e se uno vuol crederci bene, altrimenti pazienza, la storia rimane quella che è.
 
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Eccomi di nuovo ricadere in un abisso che conosco ormai bene! Le cose belle finiscono e a me non sta bene!
Le Twin Tower son cadute e dopo la disperazione di ciò che è successo; i morti, la paura di una guerra imminente e la disperazione mondiale, ecco che fa capolino la crisi economica. Ormai l'azienda non può più permettersi di tenere i tecnici italiani,e così si torna tutti a casina!
 
La luce dentro al tunnel

Quando ricevo la notizia, inizio a piangere, un pianto continuo e incontrollato. Piango per ogni sciocchezza, mentre mangio, mente cammino e mentre parlo, prima di andare a letto e al mio risveglio! Ecco che la disperazione si impossessa di me, ancora una volta...
Capita che un giorno, per commissioni, sono in giro con Esmeralda. Magnanima, presa da pietà per la mia famiglia, mi porta con lei e solleva tutti dal mio piagnisteo.
Lei parla e io piango, lei chiede e io piango, lei mi abbraccia e io faccio ciò che mi viene meglio; piango!
Sono ore ormai che questa storia va avanti, vorrebbe accompagnarmi a casa, ma ho gli occhi talmente gonfi che ha paura che Tomo si spaventi. Così chiama casa e avvisa che ci fermeremo fuori a cena.

Siamo a tavola e io son li che ancora frigno. Ad un certo punto Esmeralda sbotta:
-Ti prego Sara, adesso basta! Si può sapere che cos'hai? -
-Non lo so.... sento un macigno sul cuore e non riesco a respirare, (sempre piangendo) mi sento una fallita, faccio schifo come moglie e ancor di più come madre! Mi sento cosi inadeguata, così fuori posto... odio come mi sento, vorrei stare meglio ma... mi sento cosi  male!-
-Senti... sono giorni che penso a questa cosa; io ti porto da una Macumbeira... bisogna assolutamente capire che ti sta succedendo... non è normale che tu stia così male!-
-Portami dove vuoi... basta che tutto questo dolore passi! Non ne posso davvero più. A volte sento che sto impazzendo!-
La serata continua, ma nei momenti di silenzio mi chiedo che cosa sia una "Macumbeira"... e alla fine  lo chiedo.
-Si tratta di Donna Olinda, fa riti di magia bianca... magari ti aiuta!-
-Ok.. andiamo... ma non dire nulla al Tomo... non so come la pensa a riguardo... ok?-
Non ho mai approfondito sul significato di Macumba... da qualche parte ne ho sentito parlare ed era associato a magia nera ma Esmeralda mi ha parlato d'altro... Per dirla tutta, ciò che ha in mezzo la parola riti magici, cerimonie e rituali non hanno mai avuto molta presa su di me.. anzi, proprio per niente! Ma la mia amica dice che male non fa... ok si può fare!

Non volevo dire nulla a nessuno, mi sembra una cosa così assurda che preferisco fare le cose di nascosto. Poi succede che il giorno dopo a tavola (che coincidenza) alla TV parlano proprio di magia bianca... Mmmh, quasi quasi mi butto...
-Senti Tomo... che ne diresti se io mi rivolgessi ad una di... queste persone... ti darebbe fastidio?-
-Cioè... che tipo di persone?-
-C'è questa amica di Esmeralda. É una Macumbeira e pratica magia bianca... lei dice che mi farebbe bene, visto nelle condizioni in cui sono.. tu che ne pensi?-
- Be', se Esmeralda dice così dovresti andarci! sicuramente male non fa, al limite ti sei fatta un giro.-
-Ok, allora vado?-
-Ma sì, avi! Ma... vuoi andarci da sola o vuoi che venga con te?-
Wow, questa si che è una sorpresa... devo essere messa davvero male! Lo scettico per eccellenza non pone dubbi sulla parola magia bianca e Macumbeira. Le cose sono due:o ha perso la sua consistente diffidenza o così disperato per me, che decide di per accettare senza porsi troppe domande! E poi, non avendone ma parlato, questo slancio mi sorprende ancora di più!

Ci mettiamo d'accordo per il sabato pomeriggio successivo. Il Fanciullo, all'epoca tredicenne, lo lasciamo a casa, passerà la giurnata con degli amici. All'ultimo momento decidono di aggregarsi anche  Dario e Nilia, (anche loro devono tornarsene a casa, ma nessuno ne fa tragedia come me!)
Siamo in cinque e con l'auto di Esmeralda ci avviamo.

Donna Olinda

Arriviamo così in questa favela. La povertà è tutta lì, case di mattoni e fango e le strade sono di terra. Tutto intorno tanta povertà ma, nonostante tutto, si percepisce pace e gratitudine, il che accresce ancor di più il mio disagio. Io sono così fortunata, perché non riesco ad essere felice? 
La casa di Donna Olinda è povera come tutte le altre. Ci sta aspettando e appena bussiamo al suo portone viene ad aprirci.
Entriamo in quello che sembra un garage, cemento in terra e pareti bianche. A destra appeso c'è un quadro con il viso di una donna e sotto di esso una piccola mensola con dei fiori freschi, il quadro si trova tra due porte che no so dove pertino. Alla mia  sinistra vedo una tenda che fa da divisorio. Donna Olinda prende delle sedie pieghevoli, tutte diverse tra loro e di un colore indefinito e ci fa sedere in semicerchio. Io siedo alla destra di Esmeralda e vicino a me Nilia. Donna Olinda invece rimane in piedi di fronte a noi, il suo sguardo ci scruta, uno ad uno.
Arriva a me e si sofferma quel tanto che io scoppio a piangere. Esmeralda mi da una gomitata e mi guarda come per dirmi; adesso basta però!! Io le restituisco lo sguardo: non ci riesco!  Lei continua a guardarci...

Mah, io resto tanto scettica... questa guarda e io piango... non è poi così diverso dalle mie giornate dove io piango e il resto del mondo sta a guardare!

Donna Olinda, guardando il quadro, ci parla di Donna Maria. Si tratta del suo spirito guida, una donna morta 400 anni prima e che la guida nelle sue pratiche benevole. Io rimango dubbiosa, anzi, il dubbio aumenta col passare dei minuti.
 
Donna Maria

-Ok, è arrivato il momento.-
-Di fare cosa?- Chiedo con la baldanza e la maleducazione di chi non crede a nulla.
Un'occhiataccia da Esmeralda mi mette a tacere!
-Ok... scusa!-  
Viene spostata la tenda dove ci si rivela un grande altare che occupa un'intera parete! É pieno di mensole e sopra di tutto: Padre Pio, Papa Giovanni XXIII, Papa Giovanni Paolo II, Gesù, un'infinità di crocefissi di tutte le fogge e dimensioni e un sacco di immagini che al momento non riconosco. Immagino siano i santi della religione che pratica Donna Olinda. Ovviamente io continuo nel mio pessimismo!

Attraversiamo la stanza e andiamo a sederci su una panchetta... ora abbiamo l'altare alla nostra sinistra. Entra Donna Olinda che è un donnone ben messo: pettoruta e florida come una classica Mamy Bahiana, è vestita di bianco così come il suo copricapo; un gélè di pano da costa.
Si mette davanti al suo altare, si fa il segno della croce e inizia a bisbigliare parole a noi poco chiare. Vedo che Esmeralda le si mette dietro... 
E io, boh... 

Ad un certo punto ecco che davanti a noi, tutto d'un colpo, succede l'incredibile; quel donnone florido, alto e pasciuto si trasforma in un donnino piccolo, fragile e piegato in due... É talmente piegata che Esmeralda le deve sostenere per evitare che cada.

Io vedo questa trasformazione e non credo a ciò che vedo... scruto il viso dei miei compagni d'avventura e riconosco il mio stesso sguardo basito degli altri tre. Guardo Tomo, che è sicuramente più pragmatico di tutti ma anche lui sembra non credere a ciò che sta vedendo. Immagino di essere in preda ad una allucinazione, ma non c'è fumo e non abbiamo bevuto nulla. Dentro di me continuo a ripetermi; ma che  sta succedendo? Anche Dario e Nilia sono sbalorditi da quello che stnno vedendo.
Siamo tutti talmente stupefatti che nemmeno notiamo che Donna Olinda, che non è più lei ma si è trasfigurata in Donna Maria, o almeno così che si è presentata, si è seduta su di una sedia di vimini in un angolo della stanza e ci guarda incuriosita.
Esmeralda ci invita a sederci. Non faccio in tempo a mettermi comoda che donna Maria dice:
-Iniziamo da te- Indicando me... 
-E ti parava che iniziava da qualcun altro!-
 Battuta idiota, visto il disappunto mostrato da  Esmeralda. Così mi alzo e mi avvicino.

Sono in piedi di fronte a Lei che mi invita a sedermi su di un piccolo scanno di legno... Mah, chissà che ha intenzione di fare? Il mio scetticismo è alle stelle ma, dentro di me, non riesco a negare il fatto che quella che ho di fronte ora non è la stessa donna che ci ha accolto al nostro arrivo! La situazione ora è davvero seria e sto perdendo la mia strafottente baldanza!
 
La liberazione

Tomo viene invitato a sedersi vicino a me. Donna Olinda/Maria mi prende le mani e, santa madre, inizio a piangere, piangere e piangere ancora. Non riesco a più a smettere, mi gira la testa e mi sento mancare... Ora però inizio a preoccuparmi sul serio!
Sento urlo, così forte e  pieno di dolore che non riesco a credere che sia uscito da me! Ad un certo punto mi sento stringere la gola, oh merda! Non respiro, non respiro... NON RESPIRO! Cerco allora di liberarmi dalle mani di Donna Maria che mi tengono stretta...
-Lasciami lasciami ti prego ... soffoco... lasciami le mani ti prego... sto soffocando!-
Mi lascia le mani e così le porto al collo. Cerco di stappare ciò che mi stringe... mi graffio il collo per togliere ciò che pare mi stia strozzando... Ho le mani alla gola ma non c'è nulla che mi stringe nonostante io lo senta. Continuo a passarmi le man sul collo, devo liberarmi di quel capestro! Allora abbasso lo sguardo e noto una cosa strana; che non ho più i miei vestiti! In quei secondi noto che non ho più i miei jeans e la mia maglietta ma ho una tuta beige con le maniche della felpa rifilate con tagliacuce... ma che cazz...
Io però continuo a non respirare, sento che se non tolgo quello che mi soffoca potrei morire ... Sono in uno stato confusionale, sono presente ma mi sento trascinare via, sempre più lontano. seppur debolmente sento donna Maria dire frasi che non capisco e noto che son tutti agitati. Esmeralda mi si mette dietro e mi sostiene la schiena, sento Maria che dice: essa menina tem... non capisco il seguito... Arriva una signora che da una mano a Donna Maria nei suoi magici riti.
Una luce si accende e io non voglio. Dentro di me penso solo: -Lasciatemi qua, lasciami stare, spegnete quella maledetta luce e lasciatemi in pace, vi prego!
[Voglio solo essere lasciato in pace, voglio rimarne qui, ma qualcuno cerca di portarmi via...vi prego no!]

Donna Maria con le mani mi getta del''acqua sul corpo, un liquido che non identifico ma sento che ha un odore strano ma piacevole. Continuo a ribellarmi, più il tempo rallenta e si dilata più la mia paura aumenta. Sento che entrambe le donne ora parlano unisono... ripetono in simbiosi un rituale, quasi un mantra, una cantilena, che si fa via via sempre più alta... Quando le voci raggiungono il culmine io urlo. Urlo e cado all'indietro spinta da qualcosa dentro di me e... wwwooom... sento finalmente che quel "qualcosa" è uscito dal mio petto e io, stremata e semincoscente, mi appoggio ad Esmeralda. Oh santa pace divina... che cos'è mi è successo??

Donna Maria mi prende le mani e tirandomi a se mi rimetto seduta. Mi guardo attorno e vedo Tomo che mi guarda, il suo sguardo è preoccupato e nello stesso istante sollevato del fatto che sembra tutto finito. Poi vedo Donna Maria che mi guarda soddisfatta.. ma ha delle domande da farmi e io ne ho qualcuna per lei.
-Cosa mi è successo?-
-Aspetta un attimo, prima io... Mi chiedevo se c'è stato qualcuno nella tua famiglia o vicino a te che è morto di morte improvvisa?-
-Mmmh... non saprei, non al momento. Fammi pensare..  Sì, anni fa c'è stato Agostino ma era cancro, i miei nonni ma erano malti... no, nessuno che io sappia o ricordi...-
Guardo Tomo in cerca di aiuto e improvvisamente ricordo della visione  riguardo ai miei vestiti. Abbasso lo sguardo e controllo come a come sono vestita; ora ho di nuovo i miei jeans e la mia maglietta con la scritta di Rio di Janeiro... della tuta non c'è più ombra e...
-Oddio... Antonio!!-
-Che Antonio??- mi chiede Tomo.
-Ma si... Antonio! Quel mio collega in tessitura, quel disegnatore... quello che si è... oddio Tomo... quello... quello che si è... si è impiccato nella soffitta di casa sua, ricordi? Era militare ed essendo gay non sopportava la leva e poi... e poi si è... ucciso...-
Come sono arrivata a lui? Il suo modo di vestirsi! Ricordo che veniva al lavoro sempre con delle tute, amava indossarle in tutte le fogge, con coloratissime scritte sul davanti e tutte rigorosamente con le maniche rifilate a tagliacuce. Mi sono sempre chiesta da dove venisse la sua avversione ai polsini! Io all'epoca lo trovavo eccentrico ma era sempre così dolce e tenero che ho iniziato ad amare lui e tutte le sue strane tute.
-E tu, sei andata al suo funerale?- Mi chiede Donna Maria.
-Sì, certo che sì, era una mio amico... -
-E sei entrata nel cimitero?-
-Sì, ma sono scappata via subito, Quando è stato messo nel loculo non sono riuscita a reggere le urla di sua madre, erano così angoscianti che non sono riuscita a rimanere... ho dovuto andarmene-
-Ora posso rispondere alla tua domanda...-

Non ha ancora detto nulla ma io inizio a comprendere.

-Devi sapere che noi siamo spiriti coscienti, ma a volte quando il corpo muore di morte improvvisa, lo spirito non lo capisce. É così confuso che appena vede un corpo aperto come il tuo, ci si ficca dentro... proprio come è successo a te. Hai avuto uno spirito ospite per tanti anni e non deve essere stato  per niente facile per te...Perché quando va tutto bene è ok, ma se c'è qualcosa che non va, l'ospite inizia a scalpitare perché non ha il pieno possesso di te e li inizia la rabbia, la frustrazione e la cattiveria...
Il tuo spirito ora è con te ma purtroppo non avete più la stessa connessione. Quando c'è conflitto con un'altra entità lo spirito primario viene dislocato. Questo sarà un compito arduo ma vedrai che con un po' di impregno riuscirai a connetterti con Lui...-
Non è che io capisca tutto ciò che mi sta dicendo, anzi...
-E tu, voi, che avete fatto?-
-Io, con l'aiuto di Donna Gina ti abbiamo tolto lo spirito di Antonio, ora lui dovrà andare nel nosso lar... per rimediare ai suoi sbagli. Deve imparare che non è così che si fa, che non può occupare un corpo che non gli è stato assegnato e dovrà studiare molto. Ma adesso sei libera...
Ora però guardami che devo pulire la tua anima dai residui di quella di Antonio...
-
Io ci provo a guardarla negli occhi ma non ci riesco, il suo sguardo fruga, si insinua e scava in profondità...
-Guardami Sara...-
-Non ci riesco...-
-Guardami per favore!-
E' uno sforzo immane. Dentro di me sento una forza invadere le viscere del mio essere, propagandosi per portare luce. É un supplizio immane rimanere connessa a lei, ma finalmente tutto finisce.
-Ho ancora una domanda...- Dico io - Ho sentito la parole trance... ma io ricordo tutto...-
-Sì, in teoria tutto doveva succede col tuo corpo addormentato, ma tu sei rimasta vigile tutto il tempo. Hai uno spirito molto forte che ti ha voluto sveglia. Sì, ti ha ritenuto abbastanza coraggiosa da supportare tutto ciò che è successo. Il momento di crescere ora è alla tua portata, sta a te farlo o meno. Tua è la scelta...-

Torno al mio posto sfinita, svuotata e incredula. Sono ancora parecchio scettica sull'accaduto e dentro di me attendo lo spettacolo che farà anche con gli altri! Invece verrò delusa, non succederà più nulla di così eclatante.
A Tomo farà un quadro generale di cose che so già e su quello che succederà nelle sue prossime ere. A Dario e Nilia, con gioia, dirà che c'è un piccolino in arrivo. Loro ridono sostenendo che non c'è nessun piccolino in arrivo! Verranno presto smentiti. Una quindicina di giorni dopo scopriremo che Nilia è incinta!

Esmeralda ci fa accomodare nella stanza dove eravamo prima e dopo pochi attimi torna Donna Olinda nella sua forma ufficiale; il bel donnone che abbiamo visto al nostri arrivo.
Prima di andare via chiediamo cosa dobbiamo per il disturbo. Donna Olinda ci dirà che lei non ha bisogno di nulla ma se abbiamo abiti smessi, cibo avanzato o altro possiamo darlo ai poveri della favela.
Ancora confusi per ciò che abbiamo visto e vissuto ringraziamo e ci avviamo verso casa.
In auto, sulla via del ritorno, nessuno dice nulla. Ancora non crediamo a ciò che è successo. Io per prima mi sento così sciocca e così incredula che penso di essermi inventata tutto...
Siamo sinceri, come può essere reale ciò che abbiamo visto e ciò che io ho vissuto?
Qualcosa però è successo...
 
Bene, per ora penso che basti... alla prossima settimana.
 

14 commenti:

  1. La Divina Commedia è divisa in tre cantiche, il Signore degli anelli è una trilogia, la Tosca è un’opera in tre atti, i Quadri delle facoltà di Klimt erano tre, dello stesso numero sono le Ballerine di Claudio Ghiggia.
    Non solo ti metti sullo stesso livello ma addirittura vai oltre, non ti sembra di esagerare? A meno che il tuo obbiettivo sia raggiungere il numero di “libri” della Recherche di Proust (7) …
    Scherzi a parte, ottimo lavoro.

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    1. Vorrei eguagliare La Saga di Guin è ciclo fantasy composto da 123 libri e si classifica come la più lunga saga letteraria mai pubblicata al mondo, ma mi fermerò prima... o almeno credo. ;-)
      Grazie del complimento, è un lavoro impegnativo, devo ammetterlo ! Sebbene io l'abbia raccontato a più persone, scriverlo lo rende più reale e questo fa presa su di me! Immagino che arrivare alla fine di questo percorso, che non ho raccontato a nessuno, sarà ancora meglio... O almeno lo sarà per me!

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  2. Ma che bella esperienza !!! Avrei voluto anch'io essere lì con te e provare
    tutto quello che hai provato tu , anche il pianto e il dolore .
    Masochista ? Forse , ma per certe esperienze vale la pena soffrire .
    Spero ora tu stia bene . Aspetto il resto del racconto .
    Abbraccio stretto stretto . Laura

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    1. Masochista? Un po' sì cara Laura. 😉
      Sono stati anni durissimi, sia per ciò che ho vissuto tra la morte di Antonio e da quando se ne andato, sia per il tempo che ci è voluto per riconnettermi col mio spirito. Mi ci sono voluti anni e ho rischiato di perdermi più volte. Certo, la mia vita è stata sicuramente "vivace" e adesso sono felice, ma 25 anni sono stati davvero troppi!
      Sì, adesso sto bene, dopo l'ultimo episodio, che è successo poco più di un anno fa, sono finalmente connessa e mi sento me stessa.
      Certo, un'esperienza che mi ha fatto quantomeno "crescere" obbligandomi a pormi delle domande e trovando risposte importanti!
      Forse sì, alla fine posso dire che ne è valsa la pena, dai!
      Un abbraccio a Te e grazie per il tuo entusiasmo!
      Ti abbraccio forte anche io! ❤️

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  3. Meriti la mia stima anche solo per il fatto che conosci la Saga di Guin XD
    Ti sto leggendo con attenzione, anche se aspettavo la fine del tuo racconto per commentare. Di certo questo quarto episodio è molto interessante.

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    1. Grazie della stima ma la conosco solo perché me ne ha parlato mio figlio, nella sua mega biblioteca virtuale c'è anche questa. Mi ha chiesto se fossi interessata, ma per leggere 123 libri mi ci vorrebbero più di una decina di anni senza leggere nient'altro, davvero troppo! 😉

      Il racconto è comunque in molte parti perché il percorso per arrivare alla "fine" è stato lungo. Scriverlo sta portando a galla tanti ricordi che ho voglia di approfondire.
      Non sentirti in obbligo a commentare, non è fondamentale allo scopo. Certo, i vostri interventi sono stimolanti, ma non voglio che vi sentite obbligati a farlo! ❤️
      Ciao Guchi!

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  4. Che dire ?
    Penso che nonostante tutto sia stata un bella esperienza..magari da non ripetere..io più che spirito "cattivo " lo definirei spirito che cercava pace ..e cercava di passare oltre..spero adesso sia libero.. .
    Abbraccio💖

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    1. Donna Olinda era abbastanza arrabbiata con Antonio. Secondo lei gli spiriti sono coscienti e sanno benissimo cosa fare e non fare. Il suicidio, di per sé, è condannato severamente, e se dopo questo deprecabile atto, si arreca danno ad altri l'assoluzione immediata non è contemplata, se non dopo aver appreso l'errore. Ovvio, io non mi sono mai arrabbiata con lui, sprovveduto come lo sarei stata io, ho compreso e perdonato.
      Lo spero anche io, visto il tempo intercorso magari si sarà già incarnato, e magari riuscirà, questa volta, a vivere e ad affrontare i problemi più serenamente...
      Un abbraccio a Te! ❤️

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  5. Che ne sappiamo del mondo? Io poco ma volgo lo sguardo attorno con curiosità.
    A mercoledì. Ciao.

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    1. Il tuo è un bellissimo modo di avere il mondo! 😍
      A presto!

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  6. Questo sì che è strano cara Sara.
    Sembra una tipica sceneggiatura da film, anche un tantino datata direi. 😉
    Mi dispiace di tanta sofferenza subita ma per fortuna ti sei ripresa.
    Attendo il seguito e ti abbraccio.

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    1. Basata su una true story di vent'anni fa... una sceneggiatura adeguata ai tempi, no?
      Quella sofferenza mi ha portata ovunque, un'esperienza unica, ancora oggi ringrazio! ❤️
      Un abbraccio a te e a presto!

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  7. Che esperienza incredibile! Come dici tu, come può essere reale? La definirei una esperienza "sciamanica", ma sembra più una strana forma di ipnosi. Ad ogni modo, se tu ora stai bene e hai abbandonato quell'inquietudine che ti faceva stare male, meglio così. 😉

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    1. Ancora ora non saprei dare un nome a ciò che è successo. In verità ho smesso da tempo di cercare spiegazioni a ciò che mi è accaduto. É successo e basta.
      Certo, la strada per "ritrovarmi" è stata lunghissima, più di vent'anni, ma la consapevolezza è stato un gran bel premio! :-D
      Ciao Rossella!

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