Respirare con l'anima!



Ieri, il 16-06-2025, dopo più di un anno e mezzo, abbiamo finalmente ottenuto il permesso di soggiorno! Evviva evviva e bravi noi 🎉

Un permesso che, in teoria, avremmo potuto ottenere in pochi mesi, se solo l'avvocato avesse gestito la pratica correttamente. Siamo stati noi a dirle cosa fare, ma indovina: lei ha sbagliato tutto. Ha iniziato richiedendo documenti inutili, traduzioni errate, timbri nel posto sbagliato senza accorgersene; ha lasciato scadere i termini, accettato documenti senza verificarli e creato problemi dove non ce n’erano. Per fortuna eravamo già nel sistema e, in Brasile, non esiste il reato di clandestinità. Tuttavia, nonostante questo, non siamo mai stati veramente tranquilli. Anzi, non mi sembrava, ma avevo sempre l'ansia a mille!

Ma non è di questo che voglio parlare. Quello che voglio raccontare è la trasformazione del mio stato d’animo. Ora che tutto è in regola, provo un senso di appartenenza che non ho mai sentito prima, in nessun altro luogo. Mi sento nel posto giusto, come se stessi finalmente respirando con l'anima. È una sensazione meravigliosa che, come già detto, non avevo mai provato. Non in Italia, non in Repubblica Dominicana e nemmeno in Tunisia.

Ed è proprio questo che vorrei far capire a chi si trova a combattere contro il diritto alla cittadinanza, contro il non voler accogliere e discriminare chiunque voglia fare parte di un Paese. 

Per fortuna la mia esperienza è stata diversa: grazie alla mia provenienza italiana, non ho subito discriminazioni. Anzi, quando hanno saputo che avevo ottenuto il permesso, tutti si sono congratulati con me, davvero felici che amassi così tanto il loro Paese da voler restare. Perfino i dipendenti della Polizia Federale hanno condiviso la nostra gioia! Abbiamo chiesto il ricongiungimento familiare e, proprio per questo, non portiamo nulla di speciale: viviamo qui e compriamo solo il cibo. Ora accederemo al loro sistema sanitario e assistenziale senza dare nulla in cambio... eppure, ci accolgono con entusiasmo! Che differenza, vero?

Ma forse il senso di appartenenza non si misura con documenti o diritti burocratici, ma con l’amore che si prova per un luogo, per la sua gente, per la vita che si costruisce lì, giorno dopo giorno. Ora sento che questo Paese è parte di me e io sono parte di lui. 

Respiro, finalmente, con l’anima. ✨💨❤️‍🔥