Post

Ekòs: il suono che risveglia l’anima

Quando ho ascoltato Ekòs per la prima volta, non ho sentito solo musica. Ho sentito il battito della Terra, il respiro degli alberi, il richiamo di qualcosa che avevo dimenticato.   Ekòs non è solo un gruppo musicale: è un rituale sonoro, un viaggio che attraversa l’anima.   In questo articolo voglio raccontarvi chi sono, cosa trasmettono e perché ogni loro brano è un invito a sentirsi vivi. Ecco, ci sono musiche che si ascoltano. E poi c’è Ekòs, che si sente, nel profondo! Ekòs non è solo un progetto musicale: è un viaggio spirituale, un richiamo ancestrale, una danza silenziosa tra cielo e radici. Le loro composizioni fondono elettronica, strumenti tribali e vibrazioni naturali, creando paesaggi sonori che sembrano provenire da un tempo sospeso tra sogno e memoria. Ogni brano è un rituale. I flauti sussurrano storie dimenticate, i tamburi battono come cuori selvaggi, i sintetizzatori avvolgono come nebbie sacre. Ascoltarli per me è come camminare scalzi in una fore...

Non siamo scemi. Siamo peggio. E forse anche meglio...

Forse che sì, forse che no: civiltà, desideri e rivoluzioni

Vivere dentro la foresta: la mia Vita nella Reserva Ibirapitanga

Araldi del Vangelo

Dentro di me già ci sono.

Restare nella domanda.[Terza e ultima parte]

Sopravvivere vivendo. [Parte due]

La mente mente. [Parte prima]

Una riflessione nata mentre pulivo il giardino: l’erba cresce forte dove non dovrebbe, e così anche le persone. A volte la resilienza nasce proprio dove manca tutto.

Cronache di una fossa tappata!

Quando chiami per svuotare la fossa… ma ti risponde la ciurma