giovedì 24 febbraio 2011

La mia vita in dominicana- 1° parte






Era il 2007 e dopo sei mesi di Brasile è scaduto il visto turistico così  decidiamo di andare a trovare una famiglia italiana che che vive In Repubblica Dominicana.
Purtroppo scopriamo che se in Italia vengono considerati delle belle persone, qua scopriamo che non è davvero così

Non c'è il lavoro che speravamo, ma una piccola rendita mensile ci permette di vivere... fino a quando ancora non lo sappiamo, ma decidiamo di vivere alla giornata, a Daigor piace, a me pure e anche a Claudio... optiamo di fermarci nonostante tutto...

Le difficoltà ci sono, Los Patos è lontano da Barahona , (clicca sul paese per vedere dov'è), una cinquantina di chilometri e ci si arriva solo con i loro mezzi... le guague non sono delle più moderne e in alcune si riesce a vedere l'asfalto che scorre sotto di noi e la ruggine regna sovrana! A volte ci si trova ad essere in 20 su un pulmino da 9, con galline, galli e pesci morti a far da corredo!


A Los Patos non si trova nulla.. è tutto a Barahona perciò quando serve qualcosa bisogna assicurarsi di comprare tutto quella volta, non è che si può tornare quando si vuole...   Imparo a fare liste e recupero il recuperabile! Il contenitore del burro diventa il contenitore per i piccoli oggetti, la bacchetta di ferro nei cantieri italiani diventa la barra per il mio armadio. Gli scarti di piastrelle li uso che restaurare il lavandino fatiscente  con un bel mosaico. Recupero pezzi di fil di ferro e chiodi e lacci delle scarpe... le cirniere di pantaloni sono introvabili e mi ritrovo da a scucirle pantaloni da buttare  per sostituirle quando si rompono, così per i bottoni... regola numero uno; non si butta nulla!

Viviamo in mezzo a loro e con loro interagisco, soprattutto con i bambini. Ce ne sono tantissimi, tutti rigorosamente a pieni nudi, i più piccolo sono sempre nudi. Li vedo seduti a terra senza mutandine, dove in terra c'è di tutto; escrementi, sputi e sporco!
Con i più grandi impongo, se vogliono parlare con me,  le scarpe e le mani pulite! Funziona! Tutte le mattine c'è la sfilata per mostrarmi le ciancletas ai piedi e le unghie limpias! Così facendo ottengono; la mia attenzione, un bacio e un abbraccio... ( ci va talmente poco per vedere un sorriso su quei visetti tristi!)


Parlo anche con gli adulti riguardo ai problemi del andare scalzi; c'è la mia vicina, Silvia, che viene da me a farsi medicare le ulcere ai piedi... buchi nella carne marcia che entra un pugno! Quello che vedo fa venire la nausea, tutto quella carne piena di pus, ma forza e coraggio che ce la posso fare. Pulisco con del liquido che mi ha dato il medico della clinica della pelle, mercuro cromo e a volte pomata cicatrizzante... L'ulcera poco alla volta si chiude ma rimane sempre il buco dove spurga tutta quella porcheria!
Ecco, dico, -questa e una delle cause delle ulcere: gli ossuri che si trovano negli escrementi dei cani, che possono entrare nel corpo praticano dei fori nella pelle dei piedi  nudi..- Non so quanto sia vera e corretta la diagnosi ma sembra funzionare.. i bimbi hanno sempre più le scarpe!
Con parecchia difficoltà entriamo in sintonia con il pueblo.. ma non è facile, seppur con pochi soldi a nostra disposizione loro ci vedono come dei ricchi che son li a sfruttarli! Ma le riserve poco alla volta vengono lasciate ed entro nella loro vita... Sempre in punta di piedi, dopotutto li noi siamo solo ospiti!

Ma le difficoltà personali nascono quando manca corrente e di conseguenza l'acqua... settimane senza ne una le l'altra...senza parlare delle battaglie col sindaco...
 



10 commenti:

  1. Mi hai fatto appassionare a questo racconto di vita vera.
    Chissà quanta gente non sa che esiste quest'altra vita. E non solo oltre oceano o oltre europa!
    Un abbraccio!!!!

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  2. Che post, è una meraviglia leggere questi tuoi racconti di vita.
    Grazie cara Sara che ci hai fatto conoscere la vita oltre quella barriera, che molti non conoscono.
    Buona giornata cara amica.
    Tomaso

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  3. no ti prego non ti fermare!!! E' vero quel che dice cosimo: noi ignoriamo letteralmente tante situazioni perché spesso, quando partiamo, vediamo solo la parte superficiale, quella che si fa bella per i turisti. Aspetto altri racconti di vita vissuta.

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  4. ... e son contenta! :-)
    Diciamo che queste storie non tutti hanno voglia di sentirle, a allora io metto qua, se uno vuole legge, legge, se no, passa oltre!!
    Così non rischio di rompere troppo;-)
    Un abbraccio a te!!

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  5. Tomaso sei sempre tanto carino!!
    é la parte della mia vita che amo, nonostante tutto! Se guardo indietro so di aver appreso tantissimo!!
    Buona serata a te caro amico!

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  6. Grazie dell'invito, Monica.. di sicuro domani scriverò altro!!
    Certo, quando racconto quello che ho vissuto a chi c'è stato per turismo mi dice sempre; ma quello io non l'ho visto!
    Già e nessuno te lo farà mai vedere!
    :-)))
    Grazie e a presto!!

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  7. Sara ciao, ti ho sentito fin da subito come una persona ricca e piena di forti esperienze, e questo tuo post ne è la prova. E' vero, noi che ci definiamo turisti cerchiamo sempre le comodità e le solite mete da catalogo, ma spesso non immaginiamo neanche lontanamente cosa si nasconda al di là della recinzione di un villagio turistico o di un centro città! Grazie per la tua testimonianza, continua a raccontare, ci sono persone come me (e penso siano tante) interessate a tutto questo. Ciao a presto.

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  8. Inizio a capire.. Bello, bello, bello, brava.

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  9. Grazie Katia!
    Un baciotto!
    :-)

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