Appena sveglia sento l'acqua che cade... nooo piove!!
Bene, son già incazzata di prima mattina! Oggi è il giorno di riposo del Tomo ed è la seconda volta che la pioggia ha deciso di benedire le giornate di riposo! La volta scorsa ne abbiamo approfittato per mettere le zanzariere.. ma non mi è piaciuto per niente!
Ok, piove.. stiamo a casa che possiamo fare sennò.. l'alternativa è un centro commerciale... no grazie!
Pranziamo e mentre lavo i piatti un raggio di sole illumina la cucina! Wow.. che bello!
Il Tomo mi dice che deve andare un attimo in deposito e se quando torna c'è ancora il sole, se mi va, andiamo a farci un giro. Ok, butto li con nonchalance, ma scalpito come un tifoso per il derby!
Dopo mezz'oretta arriva e io son già pronta col giubbotto indossato e casco in testa!
-Ma dai, non dirmi che vuoi andare fare un giro?-
-Noooo, ma che dici?-
-Andiamo va!!-
E così si parte per il lago d'Iseo che si trova ad una 20ina di km da noi.
Ci fermiamo a mangiare un gelato, alla gelateria la Gatta di Sarnico è davvero favoloso e nel frattempo ne approfitto per fotografare i cigni...
Risaliamo in moto e andiamo verso Iseo ma da lontano vedo un monastero che è molto che lo voglio vedere... Cambiamo strada per andare la!
Purtroppo è tardi ed è chiuso, non possiamo visitare l'interno.. dobbiamo accontentarci dell'esterno!
Ma è davvero bello anche fuori! Peccato che dalla statale sotto arrivi il rumore del traffico e la pace venga disturbata!
Ma pochi passi ancora ci rivelano una vista fantastica... le torbiere di Provaglio d'Iseo!
Le nuvole all'orizzonte non promettono nulla di buono, ma la mia reticenza a tornare a casa vuole ignorarle!
L'aria profuma di pioggia e cosi su decide di tornare.. mannaggia!!!
Come previsto... PIOVEEEE!!! Io non ho problemi con la pioggia ma Tomo non è della stesa idea! Ma riusciamo a raggiungere una pensilina e ci ripariamo!
Il Monastero S.Pietro in Lamosa :
La bella chiesa romanica è in posizione elevata e dominante a occidente del paese sulla distesa delle torbiere, da sempre chiamate "lame" e ciò spiega perché si dice "in Lamosa". Furono due fratelli, Ambrogio e Oprando, di nazione Longobarda, come essi dichiararono, a donare nel Dicembre 1083 al monastero benedettino di Cluny una chiesetta con tutti i beni di cui la dotarono a suffragio delle loro anime.
Dodici anni dopo era già sorto contiguo il monastero che, nel 1147, divenne priorato cluniacense. La chiesetta originaria era già stata ampliata. Lo attestano le diverse murature esterne. Accanto alla primitiva absidiola del XI secolo si era aggiunta la navatella laterale romanica. Nuovi ampliamenti si eseguirono nel XIII secolo nella parte che risulta oggi incorniciata in cotto e altri ancora nel cinquecento con l'elevazione dell'abside centrale e dell'ultima cappella. Una lapide in latino ricorda il passaggio, avvenuto nel 1536, della chiesa ai canonici regolari di San Salvatore che officiavano a San Giovanni in Brescia. Oggi il complesso religioso è costituito dalla navata centrale, da quella laterale a nord con quattro cappelle e dal campanile. A sud della chiesa si apre il chiostro. La navata maggiore termina con un coro ad abside fiancheggiato da due altari barocchi insediati in due absidiole. I pilastri e le pareti sono parzialmente coperti di affreschi in buono stato. Negli anni sessanta e settanta del nostro secolo il complesso ha subito gravi danni oltre per le intemperie anche per atti vandalici. Nel 1983 l'antica chiesa e l'antistante cappella fu donata alla parrocchia. Dopo aver provveduto al risanamento del tetto, è nata l'associazione "Amici di San Pietro" che si è già impegnata a restaurare e valorizzare il monastero. Restauri recenti avrebbero messo in mostra opere lignee del Fantoni.
Fonte
Bene, son già incazzata di prima mattina! Oggi è il giorno di riposo del Tomo ed è la seconda volta che la pioggia ha deciso di benedire le giornate di riposo! La volta scorsa ne abbiamo approfittato per mettere le zanzariere.. ma non mi è piaciuto per niente!
Ok, piove.. stiamo a casa che possiamo fare sennò.. l'alternativa è un centro commerciale... no grazie!
Pranziamo e mentre lavo i piatti un raggio di sole illumina la cucina! Wow.. che bello!
Il Tomo mi dice che deve andare un attimo in deposito e se quando torna c'è ancora il sole, se mi va, andiamo a farci un giro. Ok, butto li con nonchalance, ma scalpito come un tifoso per il derby!
Dopo mezz'oretta arriva e io son già pronta col giubbotto indossato e casco in testa!
-Ma dai, non dirmi che vuoi andare fare un giro?-
-Noooo, ma che dici?-
-Andiamo va!!-
E così si parte per il lago d'Iseo che si trova ad una 20ina di km da noi.
Ci fermiamo a mangiare un gelato, alla gelateria la Gatta di Sarnico è davvero favoloso e nel frattempo ne approfitto per fotografare i cigni...
e il panorama...
Risaliamo in moto e andiamo verso Iseo ma da lontano vedo un monastero che è molto che lo voglio vedere... Cambiamo strada per andare la!
Purtroppo è tardi ed è chiuso, non possiamo visitare l'interno.. dobbiamo accontentarci dell'esterno!
Ma è davvero bello anche fuori! Peccato che dalla statale sotto arrivi il rumore del traffico e la pace venga disturbata!
Ma pochi passi ancora ci rivelano una vista fantastica... le torbiere di Provaglio d'Iseo!
Poco più in la c'è una bellissima scaletta...
La scendo e mi giunge finalmente il silenzio!!
Ok, visita finita... ripartiamo per Iseo! Ma appena giunti vediamo che il tempo si sta volgendo di nuovo a brutto... e Tomino vorrebbe tornare a casa.. Io faccio la faccina triste, batto un pochino i piedi e butto li un:
-Ma dai che non piove!!-
-Ok, vedi che sia così!-
Passeggiamo per il lungo lago e notiamo che il lago è davvero pieno! ...be' dopo tanta acqua!
Entriamo nel centro storico.. era tanto che non ci venivamo ed è sempre molto bello e poi essendo giorno lavorativo c'è poca gente.. proprio come piace a noi!
Come previsto... PIOVEEEE!!! Io non ho problemi con la pioggia ma Tomo non è della stesa idea! Ma riusciamo a raggiungere una pensilina e ci ripariamo!
Tomino sembra un un po' bagnato! :-))
Io pure... ma chi se ne importa!!
Mannaggia.. piove un sacco e diventa buio!!
Povera la nostra Aquilotta!!
Attendiamo che spiova e ci rimettiamo in corsa... non ci asciughiamo nel tragitto perché continua a piovigginare... ma arrivo a casa contenta... bagnata fradicia.. ma felice!!
Il mio tomino.. un po' meno! Povero il mio amore! ;-))
La bella chiesa romanica è in posizione elevata e dominante a occidente del paese sulla distesa delle torbiere, da sempre chiamate "lame" e ciò spiega perché si dice "in Lamosa". Furono due fratelli, Ambrogio e Oprando, di nazione Longobarda, come essi dichiararono, a donare nel Dicembre 1083 al monastero benedettino di Cluny una chiesetta con tutti i beni di cui la dotarono a suffragio delle loro anime.
Dodici anni dopo era già sorto contiguo il monastero che, nel 1147, divenne priorato cluniacense. La chiesetta originaria era già stata ampliata. Lo attestano le diverse murature esterne. Accanto alla primitiva absidiola del XI secolo si era aggiunta la navatella laterale romanica. Nuovi ampliamenti si eseguirono nel XIII secolo nella parte che risulta oggi incorniciata in cotto e altri ancora nel cinquecento con l'elevazione dell'abside centrale e dell'ultima cappella. Una lapide in latino ricorda il passaggio, avvenuto nel 1536, della chiesa ai canonici regolari di San Salvatore che officiavano a San Giovanni in Brescia. Oggi il complesso religioso è costituito dalla navata centrale, da quella laterale a nord con quattro cappelle e dal campanile. A sud della chiesa si apre il chiostro. La navata maggiore termina con un coro ad abside fiancheggiato da due altari barocchi insediati in due absidiole. I pilastri e le pareti sono parzialmente coperti di affreschi in buono stato. Negli anni sessanta e settanta del nostro secolo il complesso ha subito gravi danni oltre per le intemperie anche per atti vandalici. Nel 1983 l'antica chiesa e l'antistante cappella fu donata alla parrocchia. Dopo aver provveduto al risanamento del tetto, è nata l'associazione "Amici di San Pietro" che si è già impegnata a restaurare e valorizzare il monastero. Restauri recenti avrebbero messo in mostra opere lignee del Fantoni.
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