Musica nelle orecchie, la spiegazione! "Praticamente tutti abbiamo dei tarli musicali che frullano per il capo. Secondo i ricercatori servono a ricordare". Amelia Beltramini, 22 ottobre 2010
Vi ricordate il post dove parlavo delle mie stranezze?
Ecco, se non vi ricordate di cosa parlo cliccate su questo link: Le mi stranezze non finiscono mai e se volete delle risposte continuate a leggere qua sotto...
Che bello, non sono del tutto strana, almeno non per questo sintomo della musica nelle orecchie!!
Fiiuuu... per sta volta sono assolta!!!!
Ecco la spiegazione scientifica:
L’anno scorso un ragazzo di 21 anni si è rivolto disperato agli psichiatri del Central Institute di Kanke nel Jharkland indiano: da 5 anni gli frullava in testa l’intera colonna sonora di un film hindi, quasi 3 minuti di musica con fino a 35 replay al giorno. Un caso che si è rivelato persino resistente ai farmaci. Fortunatamente il suo è un caso estremo, di solito non è necessario ricorrere alla chimica: il tarlo dell’orecchio, o öhrwurm (così lo chiamarono i ricercatori tedeschi a fine ’800, o earworm per gli inglesi), è molto comune.
Ma che cos’è? Perché si “appiccica”? Come farlo sloggiare?
Affari di cervello. Tanto per cominciare l’orecchio c’entra poco: si tratta di “parassiti” musicali del cervello: nel 1987 una rivista li definì “agenti musicali cognitivamente infettivi”; successivamente furono rinominati Mir o Musical imagery repetition cioè “Ripetizione di immagini musicali”.
Il fenomeno è comune: il 98,2% delle persone sa di cosa si tratta. Lo ha rilevato 8 anni fa un giovane studente di Cambridge, Sean Bennett, intervistando per mail 4 mila persone di 52 nazioni diverse di età compresa fra 17 e 71 anni. Più esposti sono i giovani che ascoltano molta musica, con particolare incidenza fra i mancini.
Continua...
Ora chi come me ha questo problema può stare tranquilla e può urlare al mondo: Allora.. chi è la strana adesso? ;-)
Ciao belle gente strana!!!