Oggi pomeriggio, in questo caldo pomeriggio mi sono accomodata sul divano e al dolce soffiare del ventilatore ho iniziato a fare zapping giungendo così ad un canale che trasmetteva I ponti di Madison County...
Sono sincera, in passato avevo cercato di guardarlo ma l'avevo trovato davvero troppo lento. Oggi, probabilmente avendo io rallentato il passo, l'ho guardato volentieri. Ma non è del film che voglio parlare, ma delle riflessioni che mi si son affacciate alla mente.
Il film è stato ambientato negli anni '60, un periodo davvero difficile per chi voleva vivere l'amore vero e la libertà. Ci si incontrava con il vicino di casa, il cliente delle panetteria, o del tipo incontrato nel bar del paese, e si pensava davvero che l'amore fosse tutto li, tutti erano convinti che era quella la vita che ci si aspettava.
Non ci si aspettava certo il forestiero di passaggio, che con la sua esoticità bisognava farci i conti per non perdere la testa. A quell'epoca era difficile consentire al proprio cuore la felicità dell'innamoramento. C'erano dei doveri, c'erano delle convenzioni sociali da rispettare e il tradimento era una condanna la bando nella vita di paese ed era così anche la fuga. E allora si lasciava perdere tutto raccontandosi che non si può cancellare una vita intera e costruirne un' altra come se nulla fosse. Oppure Non sempre ciò che vogliamo è bene per noi, dimenticando (?) tutto e andare avanti per la strada che gli altri avavano deciso per noi. Ma a quell'epoca c'erano tante scuse che... poi scuse non erano, bisognava essere davvero coraggiosi per lasciarsi Vivere.
Facevo dei pensieri su di lui che non riuscivo a controllare e lui li leggeva tutti, qualunque cosa provassi, qualunque cosa volessi. Lui mi seguiva e in quel momento tutte le cose che avevo saputo di me stessa fino ad allora sparirono. Mi comportavo come un'altra donna eppure non ero mai stata così me stessa prima di allora.
Oggi, per contro, c'è la massima libertà, i divorzi sono all'ordine del giorno, così tanto che l'essere felicemente sposati sembra la più grande truffa del secolo... così grande che nessuno ci crede.
E allora visto che l'amore è una truffa non ci si concede più un tuffo nel grande mare del Vivere... no; si vive in superficie, non si assapora più nulla; si assaggia, e non si vede nulla; ci si limita a guardare!
Oggi ci sarebbe la libertà di amare, di fare, di Vivere sul serio ma no... ci si limita a galleggiare! Lasciarsi andare è troppo difficile; e se poi non va come voglio... sai che sofferenza! è la frase che sento più spesso... E se va male, che faccio, i cocci chi li raccoglie? un'altra frase tipica.
-Come faccio a lasciare tutto... mica si lascia così per una storia!-
-E se fosse la storia?-
-Non posso saperlo, cinquanta per cento delle possibilità... io non rischio e rimango-
Ed ecco che qualcuno preferisce vivere la vita a metà tra tradimenti e bugie. Tutti siamo pienamente consapevoli di quanto siano corte le gambette della menzogna... eppure si va avanti a mezzo regime!
Oggi c'è libertà, ora è il momento di tuffarsi, di assaporare, di guardare e di vivere! Proprio adesso, proprio ora c'è quella libertà che ai nostri genitori è stata preclusa!
E allora, visto che ora è proprio così... cosa state aspettando a Vivere?
Fate quello che dovete fare per essere felici nella vita. Ci sono tante cose belle.
Siate felici, bambini miei.
Francesca Johnson
Ps. Ovviamente questo mio pensiero vale per tutto ciò che non viviamo!