Niente di allegro oggi, solo riflessioni e punti di partenza.
Da parecchie notti faccio solo incubi, mi sveglio alla mattina tutta rotta, come se avessi lavorato tutta notte! Mi sveglio così rattrappita che quando mi stiracchio mi fa male ovunque. Per fortuna non devo andare al lavoro perché mi alzo più stanca di quando sono andata a letto.
Di cosa si tratta? Nei miei incubi perdo tutto, perdo cose. Perdo mezzi, opportunità, persone.
Ogni santa notte perdo qualcosa... In un supermercato ho perso la borsa, poi un’altra volta ho perso mio marito, poi ho perso un indirizzo, ho perso un appuntamento, ho perso un aereo, ho perso vestiti, documenti, scarpe e lezioni di matematica. Questa notte ho sognato di perdere mio figlio ed è stato il peggior incubo di sempre.
Sono andata a leggere qua che volesse dire e ne è venuto fuori un vero e proprio disastro emozionale.
Spesso sognare di perdere qualcosa porta sensazioni ambivalenti: ci si può sentire in colpa per avere perso qualcosa di prezioso, si può sentire l’angoscia per il senso di possesso frustrato oppure sentire sollievo per essersi sbarazzarti di qualcosa che non si desidera più o la cui presenza è divenuta inutile e ingombrante (cosa che non si ammetterebbe mai).
In effetti quest'anno ho perso tanto; amici, sicurezza, libertà, autostima. C'è stato l’infarto del mio Tomo, una pandemia, e la reclusione, ma soprattutto ho peso il controllo su tutto. Da quando ho memoria ho sempre avuto la mania del controllo e in verità l'ho sempre saputo. Infatti mi aspettavo che prima o poi avrei dovuto farci i conti.
Ho sempre creduto che le cose arrivano per insegnarci qualcosa, tutte le esperienze che viviamo servono ad una crescita personale ma se la lezione non si impara subito, questa va via via peggiorando finché, nell’esasperazione, noi non apprendiamo gestire meglio al nostra vita.
Sono sogni legati allo stress, alla fretta, alla paura di non avere il
controllo sulla propria realtà ed hanno il potere di provocare grande
paura e grande ansia.
Ecco, io ho perso il controllo sulla mia vita, tutto questo caos ha fatto si che io non abbia il controllo su nulla. Le giornate vanno come vogliono e io ora devo imparare a lasciare andare. Tra una settimana potrò tornare in Italia? Non lo so. Lo spero, ma non lo so. Riuscirò a fare il vaccino? Non lo so. Riuscirò a farmi qualche giorno di ferie? Non lo so. A dicembre potrò finalmente rivedere mio figlio? Non lo so! Portò portare alla fine i miei progetti? NON LO SO, NON LO SO, NON-LO-SO!
Non so più nulla e il programmare non è più un lusso che posso permettermi. Sono consapevole che i problemi sono altri ma questo è un mio problema che devo assolutamente risolvere. La mania del controllo ha scombinato fin troppo la mia esistenza ed ora è arrivato il momento di mollare il colpo.
Anche questi sogni sono legati al bisogno di emergere nella società e di
realizzarsi
attraverso attività riconosciute ed approvate, ma spesso
indicano anche la necessità di
evadere dalla routine o di dare spazio ad
aspetti di sé rinnegati e anticonformisti.
Devo imparare a riempire i miei spazi di me, di riconoscere le mie capacità senza il bisogno che qualcuno lo sottolinei. Devo riprendere in mano la mia realtà e lasciare che il mondo faccia ciò che vuole, tanto io non posso fare nulla se non la mia parte.
Devo sfruttare il mio tempo in qualcosa di costruttivo. Ma non in senso materiale ma in qualcosa di spirituale, di più profondo... ora non ho più scuse!
So che tra un paio di anni vedrò questo periodo con un’epoca di grandi cambiamenti e di crescita ma io non voglio aspettare tanto, io voglio farlo da subito. Voglio imparare a vivere senza mania di controllo e voglio imparare a respirare senza sentire dolore e voglio vederlo ora. Lo devo a me stessa!
Voglio sognare di perdere qualcosa ma di ritrovarla
E’ un’immagine frequente quanto quella di sognare di perdere qualcosa ed attiene alla fase di simbolica rinascita e di nuova creatività che può verificarsi dopo il senso di perdita e di vuoto.
Sono sogni positivi ed
incoraggianti che portano in evidenza le risorse del sognatore che non è
stato annientato dalla paura e dall’angoscia della perdita, ma che ha
saputo reagire e ritrovare nuova forza e un nuovo significato in quello
che sta vivendo.