venerdì 31 agosto 2012

Viaggio con me. C'è sempre una scelta?

Si, sono convinta che tutti noi abbiamo una scelta, ma... nonsempre la vediamo.
Parlo di me. Nella mia vita me ne son capitate tante e ogni volta che mi si è presentata  una scelta... io l'ho sempre ignorata... Anche quando son caduta nell'abisso del fallimento non ho visto nulla.

E' iniziato quando ho messo al mondo mio figlio con problemi fisici dovuti ad una malformazione congenita.. ed ecco il primo fallimento come madre. Ero convinta che se una madre faceva un figlio difettoso, la colpa non poteva che essere sua! (Che scema vero?)
Poi arriva il tracollo finanziario, il fallimento come giovane imprenditrice con seguito a discussioni con i genitori, hanno dichiarato il fallimento sia come figlia che come sorella... Da lì il passo come amica fallita è stata breve. Alla fine stavo perdendo anche mio marito... il fallimento come moglie chiude una bella serie!
Avrei dovuto capire che era ora di ridimensionare le mie aspettative... ma la voglia  di dimostrare che ero qualcuno è stata più forte! Certo, mi son messa d'impegno a ristabilire la faccenda, mi ci son voluti dieci anni ma alla fine ho rimesso in piedi tutto, la famiglia si è rappacificata, il figlio si è sistemato e col marito è tornato tutto a posto... (Come amica ancora ci devo lavorare).


Ma la voglia di dimostrare è ancora lì sempre più forte! Dopotutto son cresciuta in un ambiante che è quello della maggior parte delle persone, quello dove devi avere soldi, potere e bellezza. Nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso...
Lavoravo per permettermi una macchina, vestivo di tutto punto, volevo una bella casa e facevo tre ore di palestra tre volte alla settimana per dimagrire, volevo essere al top. Dopotutto  nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso...
Le vacanze dovevano essere belle, a costo di fare debiti per averle e il guardaroba nuovo per la partenza... Nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso...

Ecco che arriva la proposta del Brasile, si tratta di un sacco di soldi... perché non farne sfoggio?
Si parte per questa bellissima avventura ma da subito cozzo contro la realtà... mi sento persa, ma non devo cedere, io sono Sara che vive in Brasile ed è la moglie del direttore del reparto tessitura,  che vive nel residence più esclusivo della zona! Ne ho da riempirmi la bocca!  Ho voglia di dimostrare al mondo che sono arrivata! 
Siam sempre lì, nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso...

Qua incontro Esmeralda e Donna Olinda che mi fanno vedere il mio lato oscuro e cercano di liberarmi da esso, (e in parte ci riescono!). Con loro ho vissuto il più straordinario e profondo incontro spirituale della mia vita, Ma nonostante tutto... la scelta che mi si pone non la prendo nemmeno in considerazione... Nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso... o forse adesso si...

La vita decide che mi devo ridimensionare e con la caduta delle Twin Towers il lavoro diminuisce e.. tutti a casa. Alla notizia una mia vecchia "amica" mi dice:  
-Ma torni in Italia? Ecco il tuo ennesimo fallimento!- (?)

Già... e come fallita torno a casina con la coda tra le gambe ma con la determinazione di dimostrare che valgo qualcosa... Ed ecco che mi ritrovo circondata dalle stesse identiche persone che ho lasciato alla mia partenza. Son tutti li con lo sguardo di biasimo... povera, ci ha provato un sacco di volte e tutte le volte ha fallito... Di nuovo:  nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso...

Investiamo i nostri soldi in un'attività molto ambiziosa, che potrebbe anche funzionare, ma per una serie di sfortunate coincidenze e tanta ingenuità... fallisce! Ma porc... io so di valere tanto come posso dimostralo? La frustrazione aumenta al pari della mia infelicità.  Più ci provo e più vado a fondo... non è possibile, non voglio arrendermi! Mi aggrappo con le mani e con i denti all'idea di quello che voglio diventare; IO  VOGLIO DIVENTARE QUALCUNO, QUALCUNO DA INVIDIARE, PIENA DI SOLDI DA FAR SCHIATTARE IL MONDO!

Ma un bel giorno la vita, (magnanima), mi attira in Repubblica Dominicana con questa lusinga; posso mettere un bar in una delle più belle spiaggi dei Caraibi! WOW ora si che si ragiona!! Ora si che vedranno quello che valgo! 
E invece non andrà così, chi mi ha fatto la proposta è più ingordo di me, così tanto che sento odore di imbroglio appeno lo vedo! Ma ormai son li.. tanto vale rimanerci! Vivo ai Caraibi.. c'è di che invidiarmi no?!

Ma ecco che finalmente dall'ennesima cantonata inizio ad intravedere qualcosa d'altro... la frase che mi ripetevo come un mantra: Nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso, non la sento più... anche perché vicino a me c'è qualcuno che vive in modo diverso... molto diverso!

Finalmente capisco che si può vivere senza televisione, senza corrente e senza acqua nel rubinetto. Che si può lavare i panni  nel Rio e se ci lavo loro posso anche lavare me stessa. Che basta poco per riempirsi la pancia  e che con un paio di pantaloni sfilacciati e una maglietta con i buchi si vive bene ugualmente. L'auto servirebbe per comodità ma per due anni mi muovo con i mezzi locali che di bello e sicuro non hanno nulla! La casa è semplice ed ha lo stretto necessario, ci sono tante piante e tanti fiori , il panorama è da mozzare il fiato!

Ma dovrò tornare in Italia per capire tutto questo! Per fortuna quello che ho vissuto nella mia ultima esperienza Dominicana mi è rimasto dentro e nel frattempo l'episodio Brasiliano torna a galla!

Chi sono? Cosa Faccio? Cosa voglio? Che devo dimostrare? La risposta che accomuna tutte queste domande è solo una: NULLA!
Mi ci son voluti vent'anni per capirlo, la vita mi ha posto una sacco di scelte che io ho sempre ignorato... o forse non ho mai nemmeno visto tanto ero accecata da me stessa!
Poi un giorno di quattro anni fa, mi sorella mi fa un nome e quel giorno la scelta l'ho vista, l'ho accettata e fatta mia.

Il cammino per me è ancora tanto lungo e il lavoro ancora molto ma ora che so con certezza che  non sono, non voglio e non devo dimostrare nulla. Con questa consapevolezza... io sono felice! 

Alla fine  mi son resa conto che se la maggior parte della gente  continua a cozzare nelle proprie  frustrazioni e infelicità non è per colpa sua... Se continua  a farlo è solo perché la scelta non riesce proprio a vederla, dopotutto...  nessuno di quelli che ha vicino vive in modo diverso...




giovedì 23 agosto 2012

Giringiro col brivido!! Garda, Maniva e Corcedomini!!

14 Agosto 19,30.
-Domani sono a casa!-
-Davvero? Ma dai!!il 15 agosto sei a casa? Bello, dopo anni! ... Ma non mi fai stare a casa vero? E' festa dai... usciamo almeno a mangiare!!-
-Va bene, stiamo in zona però che la catena della moto non è messa bene...-
-Per me va bene... Basta uscire!-

Con questa prospettiva si va a letto, domani è un'altro giorno e si vedrà!
Questa volta mi alzo per prima, preparo la colazione ma litigo con la macchina del caffè che non vuole saperne di darmi... un po' di caffè!

- Che ne dici se andiamo sul Garda?- Butta li in mio Signor Tomo.
-.... Ma non dovevamo stare in zona per via della catena?-
-Ma si dai, è tutta pianura... magari ora scendo è vado ad ingrassarla un po'.-
Fatta la manutenzione si parte... e son già le 10,30!-

Arriviamo sul Garda... è uno spettacolo! E' incredibile il paesaggio... è tutto secco e con quegli olivi sembra di essere in Puglia!
Facciamo delle stradine secondarie e finiamo a San Felice del Benaco.



sabato 18 agosto 2012

Tante notti fa... come oggi... A te mio Fanciullo Viaggiatore, buon compleanno!




-Mamma... mamma... mamma!-
-Che c'è Tatolino... che succede?-
-Ho fatto un brutto bruttissimo sogno, posso venire li con te?-
Il mio piccolino è prigioniero dei suoi demoni e la notte si sveglia in preda ad essi...
-Certo tesoro, vieni...-
-Si!-
Con il rumore dei suo piccoli passetti sul pavimento si tuffa nel mio letto...
-Ti va bene che papà fa la notte...-
Ed ecco che con un gesto ormai collaudato in una giravolta ho la sua testolina sul mio avambraccio.
-Mi fai la sedia?-
-Certo...-
Così si rannicchia nel mio petto prendendo l'altro mio braccio come coperta... alzo le gambe ed ecco che sembra davvero seduto. Lo stringo forte il mio cucciolo... vorrei poter togliere tutto dalla sua mente, ma più di quello che faccio non posso fare se non  stringerlo a me in quelle notti insopportabili.
-Mi canti la canzone?-
-La solita o ne vuoi un'altra?-
-Quella del cielo...-
-Ok.... Quando sei qui con me... questa stanza non ha più pareti me alberi... alberi infiniti quanto tu sei vicino a me, questo soffitto viola no, non esiste più... io vedo il cielo sopra noi... che restiamo qui, abbandonati come se, non ci fosse più... niente più niente al mondo... Suona un'armonica mi sembra un organo che vibra per te e per me... su nell'immensità del cielo... per te.. e per me.. nel... ciel....-

Basta la prima strofa che sento la sua testa farsi sempre più pesante e alla seconda scivola  in un sonno profondo senza più incubi.. il suo respiro si fa pesante e regolare...
-Buonanotte cucciolo... dormi bene...- Sussurro baciandolo sulla testa.

Son Passati tanti anni... ma scommetto che questa canzone ti fa ancora rilassare... Io non sono più con te fisicamente, ma nelle tue notti insonni di giovane uomo, nel mio cuore ti canto ancora quella canzone!

Buon compleanno Daigor!
Ricorda sempre che ti voglio un mondo di bene!
Mamma...


Com'è vero... ogni scarrafone
è bello a mamma soja!



lunedì 13 agosto 2012

Se vi va andate a leggerlo.. merita! Live Love Laugh



Oggi son qua a ripresentare un'altra volta l'amico Flavio col suo blog nuovo di zecca! Ce l'aveva già ma, probabilmente in un periodo di stanca, lo ha cancellato.
Il titolo del blog è bellissimo  Live Love Laugh: Vivere Amare Sorridere.

Metto quello che scrive lui stesso sul suo profilo:
Ciao a tutti! mi chiamo Flavio, ho 20 anni e vengo da Roma! Ex barista, barman, cameriere, pizzaiolo e a breve (finalmente) tecnico informatico. Amo la semplicità, la libertà, l'amore, la musica e il mare. Sono single ma ho voglia di innamorarmi seriamente. Scrivo perchè ne ho bisogno, soprattuto per regalare qualcosa alla gente e a me stesso.

Questo invece è il suo ultimo post:Un salto indietro 


Alcune volte provo ad immaginare come fosse stata la mia vita negli anni '70 e cosa c'è di meglio dei vecchi album di foto, tenuti nel solito scatolone impolverato, per farlo?
Lo prendo e lo apro, dentro ci sono centinaia e centinaia di foto,la gioia nella faccia di due persone alla nascita dei loro figli, ogni sudata vacanza d'estate dopo un anno di lavoro, la ripetitività dei compleanni quasi tutti uguali tra loro,stessa stanza,stessa tovaglia,stessa torta,cambiano soltanto i soggetti man mano che passano gli anni,scruto ogni particolare delle persone che non ho mai conosciuto, come i miei nonni, per capire qualcosa in più di loro. Ognuna mi provoca uno stato d'animo diverso. Tra le tante spicca un album in pelle, col classico odore di vecchio che c'è nelle biblioteche, lo avevo sempre visto ma non ci avevo mai fatto attenzione come oggi.




Allora che ne dite? Io dico solo... Se vi va andate a leggerlo.. merita!

mercoledì 8 agosto 2012

Passo del Gavia...Quando il bello lo trovi per caso!!

Dovevamo alzarci presto per andare a fare un mega giro.. ma siccome sono una dormigliona... non partiamo prima delle... 10!!
-Che strada dobbiamo fare per andare allo Spluga?-
Guardo la cartina...
-Dobbiamo andare per Lovere, poi andare a Edolo, Aprica....-
-Ok...-
Preparo il pranzo che sarà piadina con crudo e formaggio affumicato, the da bere (se si scalda nel bauletto è l'unica cosa che si riesca a bere!). Partiamo per la destinazione...
Arrivati a Boario il mio Tomo ha delle perplessità.
-Ma sei sicura che per lo Spluga sia di qua? Mi sembrava che si dovesse passare per Lecco.. e qua siamo un poco fuori zona...-
Riguardo la cartina...
-Ops... avevi detto lo Spluga vero?... io ho cercato lo Stelvio...-
Come sempre Tomo si fida troppo, e quando c'è una cartina in mezzo.. non dovrebbe farlo!!

-Visto che siam qua, al posto dello Stelvio possiamo andare a Livigno, che dici?-
-Vada per Livigno... ma non farà troppo freddo?-
-Per me no, io ho il giubbotto... tu che ti sei presa?-
Che domande... io sono in maglietta... e niente altro!!
-Ho il giacchetto senza maniche addosso.. non c'è il kway nel bauletto.. assieme al mio maglione?-
-No il tuo maglione non c'è, l'ho tolto quando sono andato al lavoro...-
Insomma, io ci provo con convinzione a dargli la colpa ma non funziona...
-La prossima volta controlla prima di partire le cose che ti servono...-
Fregata... non ho argomenti per ribattere !

Infatti come previsto il freddo arriva ma io non faccio un fiato! ;-) Mi limito a mettere il kway...

Facciamo Edolo e Aprica (il termometro in strada segna 23°... no comment!)
Scendiamo!

...va' che ti trovi nella discesa...

Scendiamo a valle ed a Tirano la temperatura si alza (menomale!)
Andiamo avanti, il panorama è conosciuto...  e la valle non mi piace molto, ma va bene così!
Ci facciamo un monte di chilometri in varie gallerie, (la più lunga è di circa 7,8 km!), e arriviamo a Bormio. E li vediamo un cartello che da come direzione il Passo del Gavia.
-Ci siamo già stati?-
-Sai che non mi ricordo?-
-Andiamo?-
-Andiamo!-



giovedì 2 agosto 2012

Essere o credere di essere? Qua ci andrebbe un coach!

Una cosa certa è che fin da piccoli iniziamo ad apprendere grazie agli insegnamenti che riceviamo...
Le prime parole, i primi passi, i primi disegni dove l'insegnate è il genitore. 
Poi inizia l'asilo con le prime lettere scritte e i primi lavoretti sotto la guida di un'istitutrice. A casa continua l'insegnamento sull'educazione da parte dei genitori,(mica sempre però). 

Si cresce e si va a scuola dove troviamo l'insegnate di matematica, italiano, storia e geografia ecc. Nell'extra scolastico iniziano scuola di nuoto, pallavolo, rugby, hockey e baseball. Sempre affiancati ad  insegnanti preparati ed efficienti. 

Si passa alle superiori e le attività a volte cambiano e si affinano. Si passa a lezioni di informatica, arte, contabilità, enogastronomia e cultura generale. Gli insegnanti continuano a diffondere sapienza e noi apprendiamo sempre di più!

E così ci ritroviamo ad essere adulti preparati ad affrontare il mondo con tutto quello che abbiamo appreso. Siamo diventati avvocati che sanno dipingere, medici che fanno il 740 per conto proprio, operai che che parlano più lingue, mamme che fanno pilates, yudo e cucinano piatti degni di uno chef...

Ma dopo tutto questo apprendere, comprendere a acquisire  ci manca una cosa fondamentale... abbiamo disimparato a vivere!

Nei nostri anni ad imparare questo e quello, vivere è quello che sappiamo fare peggio! E' normale, ci hanno detto che siamo qualcuno se sappiamo parlare più lingue, se sappiamo dipingere, se sappiamo parlare un certo linguaggio, (qua le scuole di pensiero si spaccano tra il forbito e il linguaggio SMS). Qualcun'altro ci ha fatto intendere che siamo ciò che vestiamo, ciò che guidiamo e ciò che possediamo... nessuno ci ha detto però come vivere tutto ciò!

Abbiamo perso il piacere della vita intesa come tale, se non abbiamo un cellulare che squilla ogni secondo ci sentiamo soli, se non abbiamo il vestito in voga ci sentiamo inadeguati e se guidiamo un'utilitaria sottomarca ci sentiamo una nullità. Nel corso della vita non c'è stato nessuno che ci ha insegnato che noi siamo noi a prescindere da tutto quanto scritto sopra. Abbiamo conoscenza ma ci sentiamo stupidi, abbiamo i cellulari di ultima generazione ma ci sentiamo perennemente soli. Abbiamo duemila amici in FB ma se avvertiamo un malessere non c'è nessuno che ci ascolti!

Insomma, diventiamo adulti culturalmente preparati, sportivi capaci, persone ricche e prestanti.. ma non ci sentiamo bene. Infatti  ecco lì che i malesseri aumentano, così come aumenta l'ansia, la rabbia e la frustrazione. Siamo sempre più arrabbiati con noi stessi e il mondo... l'insofferenza diventa una costante!

Nessuno ci ha insegnato a stare soli e godere di tanta solitudine e nemmeno ad accontentarci di quel poco che basta per vivere. Non ci hanno insegnato che non serve un oggetto per riempire un vuoto, ma che siamo noi a farlo con noi stessi, con la presenza costante, la consapevolezza e con l'accettazione che noi non siamo nessuno e la capacità di godere di questo.

Sarebbe meglio che invece di avere tanti Personal Trainer per attività sportive e didattiche passare ad un Live Coach, cioè un allenatore di vita che ci dica che noi non siamo ciò che abbiamo ma siamo ciò che siamo: noi siamo solo e semplicemente  l'adesso!



ps. Tra tanti coach io proporrei anche dei Live Coach fin dall'asilo, ne guadagneremmo sicuramente in stile di vita!