Sono triste di una tristezza che non riconosco, ma che sento dentro di me....
No, non è tristezza, forse è dolore, un dolore talmente forte da non volerlo! Ho pianto sabato e più piangevo più mi sentivo stupida.
-Perché sto così male!- Mi son chiesta.
A forza di chiedermelo la risposta è arrivata, così, dal nulla quella voce interiore mi ha risposto: empatia..
-Se solo accettasi questo tuo sentire quello che sentono gli altri come un dono e non come un castigo, staresti meglio-
-Lo so.. ma io non lo voglio, non voglio sentire nulla!-
No, non è tristezza, forse è dolore, un dolore talmente forte da non volerlo! Ho pianto sabato e più piangevo più mi sentivo stupida.
-Perché sto così male!- Mi son chiesta.
A forza di chiedermelo la risposta è arrivata, così, dal nulla quella voce interiore mi ha risposto: empatia..
-Se solo accettasi questo tuo sentire quello che sentono gli altri come un dono e non come un castigo, staresti meglio-
-Lo so.. ma io non lo voglio, non voglio sentire nulla!-
Tanto forte la voglia di non sentire che ho ascoltato la musica a tutto volume e ho guardato la televisione stordendomi, poi stanca di tutto questo sono andata a letto. Ma la nottata è stata insonne e il mattino mi ha accolto con un dolore ancora più grande.
-Ok... ancora una cosa e sono pronta a riceverti...-
Ho preso la macchina e sono andata alla serra del paese, ho comprato del terriccio e dei fiori.
Arrivata a casa, mi sono inginocchiata sulla terra e ho iniziato ad affondare le mani nella terra calda e umida.
-Eccomi qua, vieni pure...- Ho detto al dolore.
Così l'ho preso e fatto mio. Mi ha avvolta soffocandomi. Ho pianto e singhiozzato davanti a quei fiori. Gli ho parlato e ho accettato. Ho provato a mettermi nei suo panni, ho risentito quel dolore che quel giorno ho solo assaggiato. Mi son chiesta come avrei reagito io a quella notizia. Quella volta mi sono disperata seduta a terra, dicendomi che, no, non era possibile, e infatti per me così è stato. Ma se invece fosse stato per davvero? Quei sorrisi mi straziavano il cuore...
Ho continuato a curare quel giardino come fosse la mia anima e finalmente il dolore se ne andato lasciandomi un vuoto che poi ho colmato con la gratitudine.