Si, sono convinta che tutti noi abbiamo una scelta, ma... nonsempre la vediamo.
Parlo di me. Nella mia vita me ne son capitate tante e ogni volta che mi si è presentata una scelta... io l'ho sempre ignorata... Anche quando son caduta nell'abisso del fallimento non ho visto nulla.
E' iniziato quando ho messo al mondo mio figlio con problemi fisici dovuti ad una malformazione congenita.. ed ecco il primo fallimento come madre. Ero convinta che se una madre faceva un figlio difettoso, la colpa non poteva che essere sua! (Che scema vero?)
Poi arriva il tracollo finanziario, il fallimento come giovane imprenditrice con seguito a discussioni con i genitori, hanno dichiarato il fallimento sia come figlia che come sorella... Da lì il passo come amica fallita è stata breve. Alla fine stavo perdendo anche mio marito... il fallimento come moglie chiude una bella serie!
Avrei dovuto capire che era ora di ridimensionare le mie aspettative... ma la voglia di dimostrare che ero qualcuno è stata più forte! Certo, mi son messa d'impegno a ristabilire la faccenda, mi ci son voluti dieci anni ma alla fine ho rimesso in piedi tutto, la famiglia si è rappacificata, il figlio si è sistemato e col marito è tornato tutto a posto... (Come amica ancora ci devo lavorare).
Avrei dovuto capire che era ora di ridimensionare le mie aspettative... ma la voglia di dimostrare che ero qualcuno è stata più forte! Certo, mi son messa d'impegno a ristabilire la faccenda, mi ci son voluti dieci anni ma alla fine ho rimesso in piedi tutto, la famiglia si è rappacificata, il figlio si è sistemato e col marito è tornato tutto a posto... (Come amica ancora ci devo lavorare).
Ma la voglia di dimostrare è ancora lì sempre più forte! Dopotutto son cresciuta in un ambiante che è quello della maggior parte delle persone, quello dove devi avere soldi, potere e bellezza. Nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso...
Lavoravo per permettermi una macchina, vestivo di tutto punto, volevo una bella casa e facevo tre ore di palestra tre volte alla settimana per dimagrire, volevo essere al top. Dopotutto nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso...
Le vacanze dovevano essere belle, a costo di fare debiti per averle e il guardaroba nuovo per la partenza... Nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso...
Ecco che arriva la proposta del Brasile, si tratta di un sacco di soldi... perché non farne sfoggio?
Si parte per questa bellissima avventura ma da subito cozzo contro la realtà... mi sento persa, ma non devo cedere, io sono Sara che vive in Brasile ed è la moglie del direttore del reparto tessitura, che vive nel residence più esclusivo della zona! Ne ho da riempirmi la bocca! Ho voglia di dimostrare al mondo che sono arrivata!
Siam sempre lì, nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso...
Qua incontro Esmeralda e Donna Olinda che mi fanno vedere il mio lato oscuro e cercano di liberarmi da esso, (e in parte ci riescono!). Con loro ho vissuto il più straordinario e profondo incontro spirituale della mia vita, Ma nonostante tutto... la scelta che mi si pone non la prendo nemmeno in considerazione... Nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso... o forse adesso si...
La vita decide che mi devo ridimensionare e con la caduta delle Twin Towers il lavoro diminuisce e.. tutti a casa. Alla notizia una mia vecchia "amica" mi dice:
-Ma torni in Italia? Ecco il tuo ennesimo fallimento!- (?)
Già... e come fallita torno a casina con la coda tra le gambe ma con la determinazione di dimostrare che valgo qualcosa... Ed ecco che mi ritrovo circondata dalle stesse identiche persone che ho lasciato alla mia partenza. Son tutti li con lo sguardo di biasimo... povera, ci ha provato un sacco di volte e tutte le volte ha fallito... Di nuovo: nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso...
Investiamo i nostri soldi in un'attività molto ambiziosa, che potrebbe anche funzionare, ma per una serie di sfortunate coincidenze e tanta ingenuità... fallisce! Ma porc... io so di valere tanto come posso dimostralo? La frustrazione aumenta al pari della mia infelicità. Più ci provo e più vado a fondo... non è possibile, non voglio arrendermi! Mi aggrappo con le mani e con i denti all'idea di quello che voglio diventare; IO VOGLIO DIVENTARE QUALCUNO, QUALCUNO DA INVIDIARE, PIENA DI SOLDI DA FAR SCHIATTARE IL MONDO!
Ma un bel giorno la vita, (magnanima), mi attira in Repubblica Dominicana con questa lusinga; posso mettere un bar in una delle più belle spiaggi dei Caraibi! WOW ora si che si ragiona!! Ora si che vedranno quello che valgo!
E invece non andrà così, chi mi ha fatto la proposta è più ingordo di me, così tanto che sento odore di imbroglio appeno lo vedo! Ma ormai son li.. tanto vale rimanerci! Vivo ai Caraibi.. c'è di che invidiarmi no?!
Ma ecco che finalmente dall'ennesima cantonata inizio ad intravedere qualcosa d'altro... la frase che mi ripetevo come un mantra: Nessuno che avevo vicino viveva in modo diverso, non la sento più... anche perché vicino a me c'è qualcuno che vive in modo diverso... molto diverso!
Finalmente capisco che si può vivere senza televisione, senza corrente e senza acqua nel rubinetto. Che si può lavare i panni nel Rio e se ci lavo loro posso anche lavare me stessa. Che basta poco per riempirsi la pancia e che con un paio di pantaloni sfilacciati e una maglietta con i buchi si vive bene ugualmente. L'auto servirebbe per comodità ma per due anni mi muovo con i mezzi locali che di bello e sicuro non hanno nulla! La casa è semplice ed ha lo stretto necessario, ci sono tante piante e tanti fiori , il panorama è da mozzare il fiato!
Ma dovrò tornare in Italia per capire tutto questo! Per fortuna quello che ho vissuto nella mia ultima esperienza Dominicana mi è rimasto dentro e nel frattempo l'episodio Brasiliano torna a galla!
Chi sono? Cosa Faccio? Cosa voglio? Che devo dimostrare? La risposta che accomuna tutte queste domande è solo una: NULLA!
Mi ci son voluti vent'anni per capirlo, la vita mi ha posto una sacco di scelte che io ho sempre ignorato... o forse non ho mai nemmeno visto tanto ero accecata da me stessa!
Poi un giorno di quattro anni fa, mi sorella mi fa un nome e quel giorno la scelta l'ho vista, l'ho accettata e fatta mia.
Il cammino per me è ancora tanto lungo e il lavoro ancora molto ma ora che so con certezza che non sono, non voglio e non devo dimostrare nulla. Con questa consapevolezza... io sono felice!
Alla fine mi son resa conto che se la maggior parte della gente continua a cozzare nelle proprie frustrazioni e infelicità non è per colpa sua... Se continua a farlo è solo perché la scelta non riesce proprio a vederla, dopotutto... nessuno di quelli che ha vicino vive in modo diverso...