Qui di seguito ci sono le ultime parole del mio ultimo post:
In questi giorni metterò qualcosa, magari sarà qualcosa di già scritto, magari sarà noioso. Ci saranno tante parole per esprimere un sentimento o due righe per raccontare un grandissimo cambiamento.
Il titolo già c'è: Sull'onda di un ricordo... ora devo solo aggiungere la storia.
Non voglio tediare nessuno, se annoio vi prego non leggete... ma ora c'è questa mia necessità e forse per la prima volta voglio mettere me stessa prima di tutto. Non so cosa ne verrà fuori, ma il risultato sarò sicuramente Io!
Ho scritto parecchio in questi giorni e questo a seguire è uno dei tanti capitoli della mia vita...
A volte la vita...
E' inverno, il nostro primo inverno insieme. La casa non è mai stata scaldata e fa freddo, freddo davvero! In cucina abbiamo una stufa a legna che scalda anche il salotto ma in camera il suo calore non arriva... la stanza è avvero gelida infatti la condensa sui vetri... è ghiacciata!!
Mettiamo le braci che ci sono nel camino nel braciere, chiudiamo la porta, andiamo a letto e ci accoccoliamo sperando in un poco di tepore. Sarà la stanchezza della giornata o il tepore del braciere, ma sta di fatto che ci addormentiamo in fretta tanto che rischiamo di non svegliarci nemmeno più!
Io sto dormendo, o così credo, ma sento che la testa mi pulsa e il cuore pompa a mille... ma, porca miseria, non riesco a svegliarmi. Le braccia si fanno pesanti non sento le mani e non riesco a muovermi. So che mi devo svegliare assolutamente altrimenti è finita!
Da lontano mi giunge la voce di Claudio che mi dice che mi devo muovere, che devo svegliarmi...
- Sara... Sara svegliati... svegliati Sara...-
Ma non ci riesco, non riesco a muovere un solo muscolo!
Lui, non so per quale forma di fortuna è stato svegliato da un forte dolore al braccio destro. Il braccio intorpidito ma riesce a muoversi e con i piedi mi spinge giù dal letto. Una volta terra trovo quel poco di ossigeno rimasto nella stanza. Anche ora lui è a terra e insieme ci ritroviamo a strisciare. Io verso la finestra e lui verso la porta! Non so dove ho preso tutta quella forza ma riesco ad aprire la portafinestra e finalmente respiro ossigeno!
Rimaniamo a terra storditi, infreddoliti e stremati, ma siamo ancora vivi! Battiamo il pavimento sperando che la nonna che vive sotto ci senta e chiami un medico1 Ci sente, sale da noi e lo spettacolo che le si presenta davanti la spaventa, guarda se siamo tutti e due vivi e chiama il dottore che in un vento è li da noi.
Intossicazione da monossido di carbonio è la diagnosi.
Siete dei deficienti è la sentenza.
Un gran mal di testa è la punizione.