Sì... e quello che ne viene fuori ha dell'incredibile! Penso di avere un indole affine alla pazzia e son sempre più convinta che la "beata ignoranza" sia stata veramente sottovalutata!
Che c'è di male ad ignorare tutto? Io ho cercato e cerco tutt'ora la mia collocazione nel mondo e non la trovo... Averla cercata e continuare a farlo, non è che aiuta molto, anzi, crea confusione e frustrazione! Ho mille domande, mille perplessità che mi soffocano il cervello. I "chi sono", "dove vado", "che ci faccio qua" e "sarà giusto" vanno per la maggiore!
Io non ho certezze e nemmeno le cerco, per carità, vorrebbe dire che ho smesso di cercare... ma a 'sto punto cercare almeno qualche risposta a che serve se le risposte alla fine son sempre di più? A che serve se risposte generano altrettante domande?
E non racconto delle conclusioni a cui arrivo!
Meno male che ne posso parlare col mio migliore amico, sennò impazzirei, ma lo conosco bene che le sue risposte le so già!
Mi ama talmente tanto che ascolta qualsiasi mia teoria! Se ne discute è vero, lui dice la sua e io la mia, segue ogni assurdità contorta partorita dal mio essere e ci rilette, come del resto faccio io... ma se queste mie teorie le raccontassi ad altri...
Se davvero raccontassi le mie conclusioni, chi mi ascolta come potrebbe reagire? Se davvero chiedessi a chiunque incontri; qual'è la differenza tra chi uccide per rabbia e frustrazione e il poliziotto o chi per lui, che uccide per ordine e dovere? So che c'è differenza, so che c'è una sottile linea che delimita il bene e il male... ma questa suddetta linea chi l'ha messa in quella posizione? e... chi è che giudica? e se lo fa, è giusto che lo faccia? Qual'è la morale che ci mette dalla parte giusta o dalla parte sbagliata?
A volte vorrei che le mie uniche domande fossero che vestiti mettere al mattino e che film andare a vedere con le amiche, lo vorrei davvero... invece no!...
Sto qua ad arrovellarmi su discorsi esistenziali, viaggi introspettivi e letture spirituali, ascoltando le mie capacità sensoriali sempre più forti ma, provando in fine una sorta di insoddisfazione perché trovata una risposta, altre mille domande si affacciano!
Parlando di questo con la mia amica Michela le ho chiesto; ma sono io quella anormale nel mondo?
La curiosità è davvero segno di intelligenza o fare tante domande è solo una forma latente di pazzia?
Io stasera torno a fare visita a me stessa; speriamo di essere in casa!