La mia Australia. Una tranquilla routine...
Ora è nuvoloso, il torrido vento del deserto ha finalmente cambiato direzione... Ora l'aria viene dal mare... si respira finalmente!
In fondo è andata bene... l'aria secca ha aiutato le mie braccia e le mie gambe a guarire prima. Sono tutta impasticciata di bianco, sembro un muratore appena tornato da un bagno nella calcina, ma poco importa, la lozione è quella, e fa il suo lavoro. Dopo giorni di prurito che nemmeno l'antistaminico riusciva a smorzare, oggi non sento nulla... mi sembra di rinascere!
Le giornate seguono una certa routine... Come una comune famiglia, (per noi due come due pensionati), colazione, spesa, pranzo, pennica, passeggiata al parco con Nabu e cena. Finché non avremo una macchina a disposizione, (che stiamo tentando di procurarci), queste saranno le nostre giornate. (Mica male comunque! O no?)
I ragazzi affrontano i loro problemi quotidiani con fatica e determinazione mentre noi ci manteniamo ai margini, come spettatori attenti, senza invadere uno spazio che a noi, volenti o nolenti, non è dato entrare. Ascoltiamo i loro sfoghi e le loro preoccupazioni, cercando di supportarli con parole e pensieri positivi. Ogni giornata si presenta con un nuovo problema, loro vanno avanti, e noi... incrociamo le dita per loro!!
Il fine settimana si avvicina e quelle giornate vengono dedicate a noi... vediamo quale sarà la prossima avventura!
Continua...
Continua...