Strada da Barahona a Los Patos |
Era il 2007. Eravamo tornati in Brasile per cercare di ricominciare un'avventura in quella terra che ci aveva dato, molto anni prima, ma che non era andata come volevamo. Ma dopo sei mesi in Brasile è scaduto il visto turistico così decidiamo di andare a trovare una famiglia italiana che che vive In Repubblica Dominicana.
Purtroppo una volta giunti li scopriamo che se in Italia vengono considerati delle belle persone, qua scopriamo che non è davvero così! Ma questa è un'altra storia..
Alla fine scopriamo che non c'è il lavoro che speravamo, ma una piccola rendita mensile ci permette di vivere... Fino a quando, ancora non lo sappiamo, ma decidiamo di vivere alla giornata, dopotutto a Daigor piace a me pure e anche a Claudio... così optiamo di fermarci nonostante tutto...
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Guagua.. e non è uno scherzo! Questa viaggia davvero! |
Le difficoltà ci sono, Los Patos è lontano da Barahona , (clicca sui paesi per vedere dove si trovano). Distano una cinquantina di chilometri e purtroppo ci si arriva solo con i loro mezzi... le guaguas non sono delle più moderne e in alcune si riesce a vedere l'asfalto che scorre sotto di noi e la ruggine regna sovrana! A volte ci si trova ad essere in 20 su un pulmino da 9, con galline, galli e pesci morti a far da corredo!
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Negozio locale |
A Los Patos non si trova nulla... è tutto a Barahona perciò quando serve qualcosa bisogna assicurarsi di comprare tutto quella volta, non è che si può tornare quando si vuole...
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San Rafael, la strada da fare per la spesa! |
Imparo a fare liste su liste sperando di non dimenticare nulla! Imparo anche a recuperare il recuperabile! Il contenitore del burro diventa il contenitore per i piccoli oggetti, la bacchetta di ferro nei cantieri italiani diventa la barra per il mio armadio. Gli scarti di piastrelle li uso che restaurare il lavandino fatiscente con un bel mosaico. Recupero pezzi di fil di ferro e chiodi e lacci delle scarpe... le cerniere di pantaloni sono introvabili e mi ritrovo a scucirle pantaloni da buttare per sostituirle quando si rompono, così per i bottoni... Tutto può servire.. nulla si distrugge ma tutto si trasforma.
Regola è solo una: non si butta nulla!
Viviamo in mezzo a loro e con loro interagisco, sopratutto con i bambini. Ce ne sono tantissimi, tutti rigorosamente a pieni nudi, i più piccoli sono sempre nudi. Li vedo seduti a terra senza mutandine, dove in terra c'è di tutto; escrementi, sputi e sporco!
Con i più grandi impongo, se vogliono parlare con me, voglio le scarpe ai piedi e le mani pulite! Funziona! Tutte le mattine c'è la sfilata per mostrarmi le ciancletas (ciabette) ai piedi e le unghie limpias! Così facendo ottengono la mia attenzione, un bacio e un abbraccio... ( ci va talmente poco per vedere un sorriso su quei visetti tristi!)
Parlo anche con gli adulti riguardo ai problemi del andare scalzi; c'è la mia vicina, Silvia, che viene da me a farsi medicare le ulcere ai piedi... buchi nella carne marcia dove entra un pugno!
Quello che vedo fa venire la nausea, tutto quella carne piena di pus, ma forza e coraggio che ce la posso fare. Pulisco con del liquido che mi ha dato il medico della clinica della pelle, mercurocromo e a volte pomata cicatrizzante... L'ulcera poco alla volta si chiude ma rimane sempre il buco dove spurga tutta quella porcheria!
Ecco, dico, -questa e una delle cause delle ulcere: gli ossuri che si trovano negli escrementi dei cani, che possono entrare nel corpo praticano dei fori nella pelle dei piedi nudi... e questo è il risultato-
Non so quanto sia vera e corretta la diagnosi ma sembra funzionare... i bimbi ( e anche gli adulti) da quel giorno hanno sempre più le scarpe!
Con parecchia difficoltà entriamo in sintonia con il pueblo... ma non è facile, seppur con pochi soldi a nostra disposizione loro ci vedono come dei ricchi che son li a sfruttarli!
Ma le riserve poco alla volta vengono lasciate ed entro nella loro vita... Sempre in punta di piedi, dopotutto li noi siamo solo ospiti!
Inizio dai bambini per conquistare le mamme... con i nonni è più facile, per loro siamo persone che portano benessere... l'invidia per loro non è contemplata! Sono meravigliosi!
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Il Rio! |
Ma le difficoltà personali nascono quando manca corrente e di conseguenza l'acqua!
Settimane senza ne una ne l'altra... per noi abituati ad avere tutto, dove basta un clik ad un interruttore o girare un rubinetto per avere quello che è normale... be' è stata davvero dura! Senza parlare delle battaglie col sindaco, e che battaglie! ...ma questa è un altra storia...