La vita scorre giorno dopo giorno e la prendiamo così come viene e così arriva la stagione delle piogge con tutti i suoi disagi; trentacinque gradi con novantasei per cento di umidità. Piove a dirotto per giorni e in casa, essendo priva di finestre con i vetri è tutto umido, vestiti, lenzuola e cuscini trasudano umidità! Piove piove e piove ancora! Siamo dentro ad un'umida cappa che ci rende davvero nervosi!
Ma il peggio è quando si rompe il cavo principale che porta corrente... da vedersi è spettacolare, non ho mai visto tanta luce e tante scintille... senza contare il rumore!!! Ci sono tutti i colori dell'arcobaleno, rimaniamo fino a che non finisce, e finisce solo quando dalla centrale la staccano... ma si sa le cose qua vanno a rallentatore e così ci vanno ore!
Ma questo significa solo una cosa; che rimarremo senza corrente per moltissimo tempo!
Infatti i giorni passano e nessun tecnico all'orizzonte! Ovviamente siamo anche senza acqua, le pompe senza corrente non funzionano! Così salviamo l'acqua piovana ovunque; facciamo il "passamano"; da sotto Tomo prende l'acqua che vien dal tetto, il Fanciullo in piedi sul tavolo me la passa e io la butto nella riserva, poi nella lavatrice, ogni contenitore vien buono per recuperare il recuperabile!
Ed ecco che finalmente smette di piovere... ma nonostante i ripetuti richiami la corrente non c'è ancora! Manca da una settimana il frigo è vuoto e aperto. Il buio la notte è soffocante, proprio come l'aria che è ferma e umida... passano i giorni, i giorni e i giorni! Ormai siamo arrivati a tre settimane!
Come già detto se manca corrente manca anche l'acqua. Preoccupata di questo vado sul tetto e sì, siamo agli sgoccioli!
Claudio così decide di fare dei viaggi in moto ed andare al Rio a prenderla con le cubette, (secchi dalla vernice). Nulla questo, ma la moto è mezza scassata e il problema grosso è che se si spegne quando il motore è caldo... non parte più! Perciò Claudio è parecchio nervoso, fa una decina di viaggi sempre con la paura che si spenga e se si spegne bisogna aspettare che si raffreddi!
Arriva con 2 cubette per volta e il rito si ripete; le passa a Daigor che è in piedi sul tavolo e che a sua volta le passa a me che sto sul tetto e le getto nella riserva.
Quel giorno passa di li Tembleche, il mio vicino di casa, e mi dice di mettere un cappello sulla testa, il sole batte forte e io ho sì la testa dure ma non abbastanza per quel sole. Ma io son troppo figa per ascoltare, continuo imperterrita a stare ferma sul tetto sotto il sole del primo pomeriggio... Porca miseria mi stavo prendendo un insolazione che se non metto la testa nel secchio di acqua fredda mi si spacca il cervello!!
Così si va avanti fino a che la moto lo permette ma 10 viaggi non risolvono la situazione certo, 400 litri di acqua sembrano molti ma, non è così... sta di fatto che questo è! Incrociamo le dita e speriamo che sistemino in fretta. Inoltre ho vestiti sporchi da parecchi giorni ormai e l'acqua della riserva non va toccata... come li lavo? Semplice... dopo due settimane senza acqua vado a lavarli a Rio!
La sera prima li metto in ammollo e la mattina prendo la mia motoretta, due cubette una sull'altra e mi avvio per il Rio, le scarico e con l'aiuto del fanciullo mi incammino lungo il corso d'acqua.
Mi siedo dove la corrente è abbastanza per portar via il sapone.
Li, seduta dentro al fiume, strofinando i vestiti sporchi poi risciacquarli nella corrente ha un che di mistico... No, non esagero se dico che questa esperienza, che si è ripetuta ancora per parecchie volte, l'ho vissuta come qualcosa di spirituale... Io donna occidentale, che quando viveva in italia non usciva se non era truccata e vestita di tutto punto, dove la cosa più importante era apparire e dove l'ego era pari alla mia stazza... sono li seduta nel fiume, strofinando calzini e mutande sporche... Io l'ho vissuto quasi fosse un lavaggio dell'anima! Sì, li ha preso il via la mia consapevolezza e sempre li ha iniziato il mio vero cammino.
Comunque sia, e col senno di poi è stato fantastico, quella volta siamo rimasti senza corrente ed acqua per 5 settimane!
Ma i problemi legati a questo sono all'ordine del giorno ed ogni volta che non arriva l'acqua mi presento al sindaco e chiedo;
- Qué pasa con el agua?- Che succede con l'acqua?
-Qué está pasando? Passa que rompió el tornillo/ que el entrenador no es/ Que no hay dinero para arreglar cualquier cosa...- Che succede? Succede che si è rotta la vite/ Che il tecnico non viene/ Che non ci son soldi per aggiustare nulla... -
Si, c'è sempre qualcosa che non va! Tanto che una volta che si è rotta una pompa e bisogna andare a Barahona a sollecitare il tecnico, un'altra manca una vite e devo andare a Barahona a prenderla... E noi non avendo la macchina bisogna sempre servirci delle guaguas!
Tutte le volte la stessa storia, loro non pagandola non hanno diritto di protestare, ma io sì, la pago e la voglio!
Poi c'è anche la storia che quando l'acqua non c'è gli addetti dell'acquedotto consegnano l'acqua a domicilio.. da li capire il perchè non sollecitano il tecnico è immediato! L'acqua che consegnano se la fanno pagare e per loro è un guadagno extra! (Bisogna pur inventarsi qualcosa per tirare a campare!)
Ma dovrò organizzare una riunione straordinaria con il sindaco Cesar e gli addetti dell'acquedotto per mettere fine a questo lassismo (anche se giustificato...)
Con calma (giuro che son riuscita a mantenere la calma.. anche perchè se si alza la voce non si ottiene nulla) espongo il problema e minaccio pure, sono determinata ad ottenere quello che mi spetta di diritto! Oltre che parlare con il sindaco parlo con chiunque abbia voglia di ascoltarmi... ribadisco l'importanza di avere l'acqua in casa e che non è giusto continuare a pagare un diritto!
Con calma (giuro che son riuscita a mantenere la calma.. anche perchè se si alza la voce non si ottiene nulla) espongo il problema e minaccio pure, sono determinata ad ottenere quello che mi spetta di diritto! Oltre che parlare con il sindaco parlo con chiunque abbia voglia di ascoltarmi... ribadisco l'importanza di avere l'acqua in casa e che non è giusto continuare a pagare un diritto!
Funziona... miracolo dei miracoli, ottengo l'acqua e assieme a lei anche il rispetto del pueblo!
Nelle mie infinite battaglie ottengo anche la pulizia delle strade e la posa di cestini... purtroppo non ho avuto il tempo per ottenere anche la pulizia della spiaggia :-(
Un giorno alla mia ennesima rimostranza il sindaco, con infinita delicatezza mi bisbiglia:
-Sara, eres una guerrera, y sé que lo que hacen por nosotros ... pero la gente no está preparada para usted! -Sara, tu sei una guerriera, e so che lo fai per noi... ma il popolo non è pronta per te!-
-Y luego tengo que hacer, dejarlo ir?- E allora che devo fare, lasciar stare?-
-No, no, tratar de ser paciente!- No, no, cerca di essere solo un po' più paziente!
-Está bien, vamos a tener paciencia!- Va bene, cercherò di portar pazienza!
:-)
La vita è andata avanti per due anni tra alti e bassi, tra momenti di estrema pace a picchi di rabbia, tra pioggia e sole, tra pianti e sorrisi infiniti! Ho conosciuto persone belle, brutte, cattive e buone.
Il rapporto col Tomo è stato messo a dura prova e ne è uscito più forte che mai! Col Fanciullo si è creato un legame e un rapporto che ci ha tenuti saldi anche nelle crisi più neri. Ma sopratutto ho imparato a conoscere me stessa, i miei limiti e la mia forza.
Ho imparato ad apprezzare il nulla nella sia pienezza, ho imparato a gustarmi il silenzio e dentro a quel silenzio a sentire il tutto. Ho imparato che la vita va vissuta in ogni attimo, in ogni travaglio, in ogni paura e ogni soluzione. Ho imparato che il sorriso è quanto di più bello io possa offrire... Insomma, in questa mia esperienza dominicana ho imparato a VIVERE!
Grazie!
Il rapporto col Tomo è stato messo a dura prova e ne è uscito più forte che mai! Col Fanciullo si è creato un legame e un rapporto che ci ha tenuti saldi anche nelle crisi più neri. Ma sopratutto ho imparato a conoscere me stessa, i miei limiti e la mia forza.
Ho imparato ad apprezzare il nulla nella sia pienezza, ho imparato a gustarmi il silenzio e dentro a quel silenzio a sentire il tutto. Ho imparato che la vita va vissuta in ogni attimo, in ogni travaglio, in ogni paura e ogni soluzione. Ho imparato che il sorriso è quanto di più bello io possa offrire... Insomma, in questa mia esperienza dominicana ho imparato a VIVERE!
Grazie!