Scena seconda, atto primo; il vero inizio!

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Ormai siamo in aeroporto da parecchie ore, Tomo tiene d'occhio la fila al check-in della Tam per vedere se diminuisce... nulla da fare è sempre più lunga, mettiamoci in coda prima di perdere l'aereo!
Be'... giuro che mi son sentita carne da macello prima e un criceto poi! Tutti canalizzatati per fare il Check-in elettronico, poi un criceto per arrivare alla spedizione dei bagagli, donne urlatrici sbraitano il numeri dei voli in partenza o addirittura partiti, gente che continua a guardare l'orologio sbuffando e scalpitando, bambini che corrono avanti e indietro tra i nastri... c'è il mondo e sembra tutto impazzito!
Finalmente tocca a noi, consegniamo i bagagli e passiamo il Gate... wow, che silenzio!
Questa volta non ci facciamo cogliere impreparati, ci piazziamo davanti all'imbarco!

Finalmente imbarcano e son dodici ore che abbiamo lasciato la stanza... santoiddio come sono stanca!
Oggi non mi va così bene, l'aereo è pieno ma son solo tre ore di viaggio, va bene! Ma saranno le tre ore più lunghe... mi viene un mal di testa che quasi vomito! Mi alzo, mi siedo, cambio posto e arrivo anche a sedermi in terra davanti alla porta di emergenza... ma per poco, uno steward mi vede e mi chiede che c'è... è di una gentilezza squisita! Si assenta un attimo e mi porta un panno caldo adducendo che la causa può essere la pressurizzazione dell'aereo... be' sì, può essere perchè anche al Tomo fanno male le orecchie!

Ma finalmente si atterra e con l'atterraggio il mal di testa passa... son le tre e son stanca da morire!
Prendiamo i bagagli che sono i primi ad arrivare, usciamo e troviamo Adjialma, il tassista che i gestori della casa che abbiamo affittato ci hanno mandato.
Ancora non sappiamo dove andiamo a finire, la casa l'ha trovata il Tomo su internet... non abbiamo mandato soldi, per carità, ma si sa che dalle foto alla realtà a volte c'è una grandissima differenza. Infatti la mia preoccupazione aumenta con la stanchezza!

Adjialma per evitare la strada più lunga passa in mezz'in mezzo e ci fa fare stradine talmente brutte che inizio a preoccuparmi! Parla di ladrones e della pericolosità di quella zona di Fortaleza, ai semafori rossi non si ferma e se ci son le telecamere rallenta tanto prima lanciando sguardi a destra e sinistra... chiacchiera a più non posso e io ne ho già abbastanza! E quello che vedo lo trovo davvero uno schifo! Dentro di me penso davvero a: ma che cazzo di posto è questo... dove stiamo andando????
Continua a fare stradine una peggio dell'altra, ogni tanto prende qualche strada decente ma l'andazzo rimane quello!

Finalmente usciamo dalla città ma essendo buio quello che vedo è un buio assustador!
Ci dice che mancano ancora cinquanta chilometri al paese... ommiodio... cinquanta chilometri su 'ste stradine?!? Basta mi arrendo, mi metto la borsa sotto la testa e mi butto sul sedile... sia come sia ora dormo! Sento che la macchina si ferma mi tiro su convinta di essere arrivata... e invece siamo fermi da un benzinaio... il piazzale è di terra, quattro camion, due pompe e il nulla... Andiamo sempre meglio.. la pioniera che pensavo fosse in me è definitivamente andata! Meglio che continuo a dormire!
Sento che il tassista inizia a raccontare del paese.. mi tiro su e ascolto... mah!

Ed ecco che finalmente arriviamo, vedo solo un muro e un portone verde e tanta polvere... ci aprono e ci fanno entrare... sarà la stanchezza, sarà la paura che mi son presa che appena scendo dall'auto penso: domani cambio data ai voli riprendo il taxi e me ne torno a casa!

Arriva il guardiano che ci apre, luce fioca, arredamento minimalista e un caldo infernale! Ma... se riprendessi il taxi e nemmeno aspetto domani???
Sono in preda ad una rabbia che, come sempre, faccio fatica a reprimere! Tomo va a letto attacca il ventilatore che inizia un fastidioso tac tac tac... meglio che esco fuori altrimenti do di matto! Fuori c'è un po' d'aria.. mmh va meglio, ma sono sempre incazzata! Albeggia e mando un messaggio al fanciullo: arrivati ma con la voglia di ripartire! Se devo essere scocciata, che lo siano anche gli altri!
Mi metto sul divano che è più un letto e finalmente mi addormento!

La mattina Tomo si alza e per darmi corda (povero) si dice d'accordo di andarcene da li a un paio di giorni... Facciamo un caffè ed usciamo... continuo a borbottare come mio solito ma qualcosa sta cambiando! Il sole è altro, batuffoli di nuvole corrono veloci, l'aria è fresca e l'ambiente non è poi così terribile! Anzi, vi dirò di più... mi piace e anche tanto!






La casina nostra


ancora casina nostra






Arrivano Paolo e Gabriella i nostri vicini di casa a salutarci e le trovo già da subito due persone splendide! Iniziamo a raccontare l'arrivo e io descrivo l'impressione... non sono sorpresi, anzi, capiscono che dopo un viaggio con il tassista  è facile cascare nella paura ma è l'unico fidato!

Carlo da ottimo vicino di casa si rende disponibile per portarci a fare la spesa e noi accettiamo! Son sincera, ho paura di trovare un'altra Fortaleza... ma dai che andiamo!
Be'... che dire, non faccio che ripetere... ma che sorpresa, ma che carino, ma che bella chiesa, ma che bella piazza!

Ci fermiamo un attimo vicino al mare e Paolo ci mostra la spiaggia  che ora non c'è,  e ci spiega che le maree son talmente forti che appena si abbassano la spiaggia diventa lunghissima!
Riprendiamo la strada e ci porta in un supermercato che nulla a che vedere con quelli  a cui siamo abituati ma ha il suo fascino! Pazientemente ci mostra quello che ci serve e ci consiglia quello che potrebbe servirci! Facciamo la prima spesa poca roba... magari torniamo domani.









Torniamo a casa e mi sento davvero sollevata, nel centro di Paracurù ho trovato la leggerezza che cercavo... sarà il mio posto? Ancora non lo so... ma dal mio profondo del cuore lo spero davvero!