Oggi ho sentito l'irresistibile voglia di scrivere nonostante non sappia cosa ne verrà fuori. Non so perchè sto scrivendo e nemmeno se quello che scrivo avrà alla fine un senso, ma come sempre, se non provo non so dove andrò a parare!
E' successo più o meno all'ora di pranzo dell'undici di questo mese.... la decisione presa mi ha dato infinite sensazioni, e le più forti sono state nell'ordine: paura, smarrimento ed euforia.
A distanza di una decina di giorni lo smarrimento è andato, l'euforia si è sopita e a ondate fa capolino la paura. (?)
Succede nei momenti in cui realizzo che la prossima primavera non vedrò spuntare i tulipani, che non sentirò più le campane rintoccare nella valle o quando mi chiedo se sia il caso o no di potare le rose, mi chiedo se a chi mi succederà piaceranno più alte o a cespuglio come è sempre piaciuto a me!
E' incredibile che io mi perda più in queste sciocchezze anziché proiettarmi nel prossimo vicino, vicinissimo futuro! Certo, forse è più facile perdersi in ciò che conosciamo meglio piuttosto che concentrarsi in quello che non è ancora successo.
Ed è in questi frangenti che sorrido ai proverbi che mi vengono propinati: chi non risica non rosica e per contro; chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa qual che lascia ma non sa quel che trova... Sono veri tutti e due... da una parte sai dove sei, e non sai cosa troverai, ma è altrettanto vero che se non provi non lo saprai mai!
Ma in fondo non posso parlare di paura, (ecco il perchè del punto di domanda iniziale!) analizzandomi sento che si tratta di una sorta di vertigine, la stessa che si prova davanti ad un precipizio: il panorama è fantastico, la brezza soffia dolce, i profumi sono inebrianti ma sotto di me c'è il vuoto. Se lo sguardo si perde davanti a me apprezzo tutto, ma se abbasso lo sguardo le farfalle nello stomaco e i brividi nelle gambe sono forti.
So di saper spiegare le ali e so di saper volare... l'ho già fatto e ho fatto voli incredibili, permettendo ai miei occhi e al mio cuore di vedere e sentire grandi emozioni... Qual'è il problema allora? Onestamente non lo so e forse non è nemmeno un problema... forse è solo il timore è che le mie ali si possano impigliare quando (so che succederà) capiterà di scendere di quota. Vuoi per stanchezza che mi prenderà, vuoi per le novità che a volte farò fatica a gestire o vuoi perchè so che l'ignoto fa sempre scendere di quota!
Ma come o già detto so cosa vuol dire volare, conosco la sensazione di libertà. Le mie esperienza passate in terre lontane mi hanno insegnato che non esiste solo il piccolo orizzonte che si vede dalle finestre di casa nostra e che oltre a quello c'è tanto di più... conosco la sensazione di nuovi panorami e cieli immensamente stellati...
So bene cosa mi aspetta e scrivendo ora, sta venendo fuori quella sensazione che era rimasta sopita! In questo momento scompare il pensiero dei tulipani, perchè so per certo ci saranno altri fiori, che non saranno rose e avranno nomi esotici e difficili da pronunciare ma... saranno altri fiori per altri inizi!
Come sempre scrivere per me ho un effetto terapeutico, tutte le sensazioni che sentivo all'inizio del mio scritto si sono dissolte, magari torneranno, ma voglio stampare bene nella mia mente (perchè è lei a volere il controllo ora) che ora sono in cima a quella montagna, che so volare e sopratutto che la vita mi sta riservando tante sorprese! Fra ottantadue giorni inizia la nostra ennesima avventura... Voglio viaggiare leggera, abbiamo solo due valigie a testa e la nostra vita deve stare tutta in quei pochi contenitori.
Ho chiuso gli occhi ed ho chiesto un favore al vento: porta via tutto ciò che è inutile.
Sono stanca di valige pesanti.
Da adesso in poi solo ciò che entra nelle tasche e nel cuore.
(Cora Coralina)
Le scelte fatte con il cuore sono sempre le migliori.
RispondiEliminaSerena giornata.
Grazie Cavaliere... è dura quando la mente urla! ;-)
EliminaMa abbiamo fatto una scelta... va tutto bene piuttosto che rimanere bloccati in mille "se e ma"!!
Sereni giorni a te e grazie!
^_^
Sei (siete) davvero sempre eccezionale/i in questa continua ricerca di avventura.
RispondiEliminaIo, confesso, non credo di averne tanta voglia ed energia.
Seguii la tua avventura in terra di Brasile. Poi, volando volando, ti ho perso. Ma,quando si vola, ci si reincontra sempre.
Ed è un piacere. Forse riesco a leggere nel tuo cuore ben oltre le parole che scrivi.
I dubbi e le incertezze ci faranno sempre compagnia. Credo
In fondo la vita, pur tra mille teorie, è ancora un mistero.,
Buona vita.
Un abbraccioooooooooooooooooooooooooooooooooo
Ciao Gianni!!
EliminaRicerca di avventura.... e d'altronde non c'è due senza tre e il quattro vien da se!
Brasile/Brasile/Santo Domingo, più di tre anni in tutto e ora si ritorna dove tutto ha avuto inizio! Quasi mi spiace che non avessi un blog in quel lontano 2001... che bello se avessi descritto quegli anni!
Ma siamo qua e son contenta che ci sia anche Tu a sostenermi! Non sembra ma anche se so a cosa vado incontro è sempre come la prima volta e ogni sostegno è ben accetto!!
Tu mi conosci... sono anni che mi segui e hai visto tutte le mi metamorfosi... chissà come sarò tra un anno!!
E' vero, la vita è un mistero e io l'adoro per questo!!
Grazie delle tue parole, è sempre bello leggerti!!
Buoni giorni a te e a presto!
Un abbraccio!!
^_^
Quante avventure!! Siete davvero meravigliosi!!
RispondiEliminaUn abbraccio forte :)
Ciao Flor!
EliminaGià tante avventure e non vedo l'ora di iniziare... un'altra volta! ;-)
Un abbraccio a te e a presto!
^_^
Il futuro ha una prospettiva solo se poggia su un passato di spessore.
RispondiEliminaIl post è bello.
Ciao Sara.
Le esperienze ci sono e la voglia di vivere anche... doverebbe bastare, o no? ;-)
EliminaGrazie Gus!!
Un abbraccio!
^_^
Conosco le sensazioni che descrivi, perchè anche se non ho mai preso una decisione grande come la tua, mi vengono in mente quelle esaltanti e anche un po' intrise di timore provate in certi passaggi importanti della vita: la scelta della scuola, del lavoro, l'andare a vivere da sola ecc... Ti ammiro perchè ci vuole coraggio e determinazione a non lasciarsi frenare dai legami e dalle responsabilità. Pensa che io, con genitori molto anziani e "fragili" non riesco neanche ad allontanarmi dall'Italia per una vacanza, non ce la faccio psicologicamente. Però ogni situazione è a sé e se hai tutte le condizioni e l'entusiasmo per partire, i fiori che vedrai sbocciare il prossimo anno saranno meravigliosi. Buon viaggio Sara e un abbraccio!
RispondiEliminaSai Ninfa... leggendo le tue parole mi son resa conto solo ora che io ho una sola responsabilità: quella verso me stessa e verso la mia felicità.
EliminaPer mia "fortuna" ho due genitori in forma che mi hanno lasciato sempre molto libera, infatti è dal 2001 che sembro una pallina da flipper! Li ho inoltre avvisati; qualora arrivasse la necessità di assistenza continua li metterò su un aereo, a costo di metterci un medico che li accompagni, e li porterei come me e loro non sembrano dispiaciuti, amano viaggiare quanto me!
Poi come dici tu ogni situazione è fine a se stessa, ma sono convinta che se si vuole una cosa le soluzioni si trovano, infatti quando non le trovavo Qualcuno mi ha detto che i miei erano solo alibi e per quanto mi riguarda era davvero così.^_^
I fiori erano tra quelli e per fortuna me ne sono resa conto subito... trovata la causa estirpato il problema. Sì, co saranno tanti fiori e nuova vita e io non vedo l'ora tic tac il tempo passa!
Un abbraccio stretto anche a te e grazie del sostegno!
Bacio!
Quando lascio un commento cancello delle parti, le riscrivo, attacco dei pezzi, cambio soggetti...quindi rileggendolo adesso mi accorgo che suona un po' male quella frase sulla responsabilità e mi scuso con te Sara. Era infatti rivolta solo a me stessa. Sono infatti d'accordo che la prima responsabilità che abbiamo sia verso di noi ed è l'essere felici, ma nel mio caso (anche se comunque io non ho mai provato il desiderio di trasferirmi altrove) in questo periodo che dura già da diversi anni, è altrettanto importante per me assicurare l'assistenza ai miei genitori, provo molta tristezza quando vedo delle persone anziane e ammalate lasciate senza l'affetto dei familiari. Ti faccio di nuovo tantissimi auguri per questa nuova fase della tua vita, ciao!
RispondiEliminaMa non ti devi assolutamente scusare, qua ognuno è libero di scrivere quello che vuole, anche perchè dalla tua "errata" esposizione ne ho tratto una riflessione tutta per me e va bene così, anzi, grazie!
EliminaL'abbiamo già ribadito che ogni esperienza è unica... troppi risvolti che non possono essere elencati!
Anche io vedo troppe case di riposo vuote di figli, quando facevo la volontaria ho deciso che i miei mai e poi mai avrebbero vissuto una simile situazione! E come già detto io ho altre fortune, come due fantastici fratelli che la pensano come me!
Poi è impossibile capire gli stati d'animo degli altri... infatti io non so cosa voglia dire non sentire il desiderio di trasferirsi. Ho un animo wanderlust, mia madre dice che assomiglio tanto ad una zia che al tempo di guerra è partita per fare la crocerossina, tornata a casa non ha resistito al richiamo della nomade che era in lei, è ripartita e nessuno sa che fine abbia fatto... e negli anni '50 era davvero una rarità! E io adoro quando mi racconta questa storia e mi chiama Zia Anselma!
Ognuno deve fare quello che sente e che lo rende felice, fosse pure rimanere nello stesso paese per tutta la vita! Viva la diversità che ci rende felici!
Grazie ancora Ninfa! Un abbraccio sentito a te!
^_^
Ti auguro un sereno cammino Sara, un abbraccione.
RispondiEliminaGrazie Ale!!
EliminaUn abbraccio a te!
^_^
Ogni cambiamento è una sfida, che ci sprona ad essere ciò che siamo e vogliamo realmente.
RispondiEliminaUn abbraccio Sara
E io la sfida l'ho colta... vediamo dove mi porterà!
EliminaUn abbraccio a te Betty!
^_^