L'altro giorno stavo chiacchierando al telefono con mia madre e lei ha avuto una bella intuizione. In verità la mia Mamuska ha sempre avuto belle intuizioni, ma in gioventù non sempre ho voluto ascoltarla. Da un bel però ho imparato ad ascoltarla!
Ma torniamo a noi. Le ho chiesto una cosa riguardo a mio padre di quando ha avuto l'infarto; se quando è tornato a casa lei ha continuato ad aver paura. Sì perché per me è stata davvero dura. Nel post precedente l'ho liquidata con "qualche notte d'insonnia" quando in verità le notti sono state tante di più e non era semplice insonnia. Dopo che è tornato dall'ospedale mi alzavo per vedere che Tomo stesse bene e se non lo sentivo russare mi alzavo più volte. Mi sono fermata a dormire con lui più notti, arrivando a toccarlo per vedere se era caldo e se respirava. Poi mi sono imposta di tornare nella mia stanza ma sempre con la porta aperta e sempre vigile. Ma capivo che le giornate erano sempre più pesanti e io sempre più nervosa, dentro di me sapevo di non poter più continuare così.
Così alla domanda mia madre risponde che no, non è mai stata preoccupata. Oh, wow, stoica la mamma!
Ma ecco che lei aggiunge: ricorda che io ero in Italia, sapevo cosa avesse e sapevo come lo curavano. Insomma, lo sapevo papà in buone mani. A differenza di te che sei all'estero, non capivi la lingua e non ti fidavi ne di medici ne degli infermieri. Senza contare il fatto dei soldi, della burocrazia e della paura di un'eventuale ricaduta. Io qua sono sempre stata tranquilla, sempre al corrente e non avevo nessun problema burocratico.
Io ora sto parafrasando ma il succo è stato questo. E devo dire che queste parole mi hanno fatto sentire meno sciocca e più "normale".
Così qualche giorno dopo la chiamata improvvisamente mi sono fermata, seduta sul letto e mi sono fatta il discorso. Dovete sapere che per me è normale fare queste chiacchierate tra me e me, e qua è stato un discorso con tanto di nome;
-Sara, -mi sono detta- ora è arrivato il momento di mollare il colpo!-
-Ok, ma se dovesse morire?-
-Te ne farai una ragione come hanno fatto tutti prima di te!-
-Sì però come faccio...-
-Semplicemente la smetti di preoccuparti e inizi a respirare! Inutile che stai a preoccuparti per una cosa che potrebbe non succedere mai, dopotutto protesti morire tu per prima no? Che senso ha perdere giorni di tranquillità per un'eventualità?-
Ecco, qua non ho parafrasato, questo è stato il mio dialogo interiore e devo dire che mi è servito davvero! Ho ricominciato a riposare, chiudendo la porta e smettendo di andare a controllare. Non ha davvero senso avere paura, anzi, è deleterio e distruttivo. L'ho raccontato a Tomo quando è tornato dal lavoro e mi è sembrato parecchio sollevato, probabilmente oltre a soffocare me lo facevo anche con lui!
In questi giorni le cose dentro di me stanno cambiando velocemente, sento che la mia ripresa è in atto così il mio apprendimento ed è incredibile che sia questo angolo ad aiutarmi! Grazie a Blogger e grazie anche a tutti Voi!!
Sempre io e sempre Vostra!
Immagine dal web