Quarto giorno senza social
Alla sera, quando vado a letto e metto il cellulare in ricarica, si attiva automaticamente il “benessere digitale”, (Ironico vero?) e fino a che non stacco il cavetto, non si attiva nulla.
Ieri mattina, appena staccato, ho sentito la mancanza delle notifiche a tendina che mi arrivavano da Instagram e Threads.
A volte erano anche più di venti.
Tra like e commenti piacevoli, c’erano anche risposte completamente fuori tema o, peggio ancora, attacchi e ingiurie.
E così, la mia giornata iniziava già in agitazione, ancora prima di leggere.
Poi entravo in modalità attacco. Pronta a difendermi, a rispondere, a ribattere. Un campo di battaglia prima ancora del caffè.
Eppure… ieri mattina mi è mancato tutto questo.
Solo un attimo.
Un riflesso.
Come chi smette di fumare e sente la mancanza del gesto, non della sigaretta.
Poi la parte razionale di me ha fatto capolino:
“Ma davvero mi serve tutto questo?” Ho tolto la possibilità dei commenti sul blog ed ora vuoi davvero sopportare tutto questo? Perché lo sto facendo?
Ma la verità è che non mi mancavano i contenuti. Mi mancava l’adrenalina, il ritmo, il riflesso.
Quel bombardamento digitale che mi faceva sentire “dentro al mondo”, anche se mi stava consumando. Il corpo e la mente si aspettano il solito caos… e quando non arriva, sentono il vuoto.
Un vuoto che non è pace, ma disintossicazione.
Quindi sì, ieri mattina ho sentito la mancanza delle notifiche.
Ma poi ho respirato.
E ho pensato: “Che bello non sapere chi mi ha insultato prima ancora di alzarmi dal letto.”
Un piccolo lusso, direi.✨