In Viaggio con me è un viaggio introspettivo, perciò Vi chiedo una cosa
sola: non pretendo che mi crediate, voglio soltanto che lo prendiate in
considerazione. Per fare questo però ci va mente e cuore aperti.
Perciò
se la cosa non vi interessa e vi fa sentire a disagio, per favore,
chiudete la pagina e cercate qualcosa che Vi sia più affine.
Prima di continuare la lettura di questo post vi consiglio di leggere la 1°Parte
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I due anni passati mi hanno destabilizzato, se possibile ancor di più che in Brasile.
Là,
ho toccato con mano aspetti diversi. Mentre in Brasile ho vissuto in un
ambiente parecchio protetto, in RD ho sperimentato i veri aspetti di
quel luogo. Vivere in mezzo a loro mi ha aperto gli occhi su come si vive davvero. (la nostra storia in repubblica Dominicana l'ho raccontata QUA)
Perciò il mio rientro in Italia è stato ancora più duro! La faccenda di
quell'imbroglione mi perseguita e per spendo parecchi mesi della mia vita per smascheralo. (ci riuscirò, il tizio rimarrà impunito ma almeno il
traffico è finito)
Dentro di me sento
di avere bisogno di pace, ho troppe cose da elaborare e ho la disperata necessità di un inizio.
In una delle tante chiacchierate, mia
sorella mi parla di Osho. Parecchio incuriosita vado in biblioteca e prendo
alcuni dei suoi libri. Li leggo uno dietro l'altro! Su di me hanno così
presa, che vado in uno sconvolgente trip! Ma ciò che ho letto è davvero interessante soprattutto questa frase; È
tempo che tu smetta di cercare fuori di te, tutto quello che a tuo
avviso potrebbe renderti felice. Guarda in te e torna a casa. Così mi prendo un po' di tempo per mettere in ordine ciò che scoperto.
E come succede, a mia domanda l'Universo risponde, sempre!
Medjugorje
Così mi capita l’occasione di andare a Medjugorje col mio Tomo, è una delle tante volte, lui era là per lavoro e io lo seguo per diletto.
Nei vari gruppi in pellegrinaggio c'è questo capo spirituale; Fra' Vincenzo. É un ex
camionista convertito, una persona tanto caritatevole... quanto scassa
marroni. (concedetemi il termine, l'ho detto pure a lui e non si è offeso!)
Fatto sta che mi ha preso a cuore e mi ha trascinato ovunque; sul Prodbrdo, sul Krizevac,
dalla Veggente, all'orfanotrofio e alla comunità di ex tossicodipendenti. Uno giorno mi porta in questa dove in una stanza, sulla parete c'era una croce che
trasuda sangue umano. Son stata la prima ad entrare, (mi ci ha spinta lui) l'odore è talmente forte e l'ambiente così impattante che... ho avuto un malore!
Esco da li e Fra' Vin, dopo avermi soccorso, mi dice che c'è qualcosa in me che non va:
-Hai un assoluto bisogno di confessarti!-
-Si Fra' Vin... ma sai che non ci credo!-
-Si lo so, ma una confessione non ha mai ucciso nessuno!-
-Si Fra' Vin... quando mi viene l'ispirazione ci vado!-
I giorni passano e lui non perde occasione:
-Sara, devi confessarti!-
-Si Fra' Vin!-
-Devi confessarti!-
-Si Fra' Vin!!!-
-Devi confessarti!-
-Si Fra' Vin!!!!
-Sara devi confessarti!-
-Va bene Fra' Vin... Vado!
E' arrivato l'ultimo giorno della sua permanenza, all'ultimo Sara devi confessati mi
sento presa da sfinimento e decido di andare a confessarmi... Mary vuol
venire con me! (Mi sa che il Frate me l'ha mandata apposta per
controllarmi!).
Sono in fila e osservo i confessori che davanti a loro hanno il cartello
delle lingue che parlano: c'è un inglese che sa quattro lingue, tra cui
l'italiano, un francese che ne sa due, un tedesco che ne sa cinque e
uno spagnolo che ne sa due. Mmmh lo spagnolo mi è simpatico, è
giovane, sorridente e parla l'italiano. L'inglese invece è triste e
arcigno, il tedesco è freddo e il francese nemmeno lo prendo in considerazione la sua fila è lunghissima! Mano a mano che la gente va
avanti sento che voglio andare dallo spagnolo ma arriva il mio turno e
mi tocca l'inglese. No, da lui non ci vado! Allora mi giro verso Mary:
-Vai tu, io passo!-
-Ma poi vai... vero?
-Si che vado, tranquilla!-
-Sicura?-
-Si...-
-Promesso?-
-Siii Mary... vado, promesso che vado! Vai per carità!!-
Si libera lo spagnolo e guardo Mary, vedo che si assicura che io vada davvero!
Mi siedo e inizia la confessione:
-Buongiorno Padre!-
-Ciao!- Mi dice in un bellissimo accento spagnolo.-Da quanto tempo che non ti confessi?-
-Ossignore... è un bel po'!-
-Giorni, mesi, anni?-
-Anni, decisamente anni!!-
-Cos'è successo?-
-Cos'è successo? Semplice un giorno ho litigato con Dio!-
La rivelazione
La sua espressione perplessa mi invita a raccontare:
-Un giorno stanca di mangiare miseria, malattia e solitudine mi son
rivolta a lui per l'ultima volta e gli ho detto; ok, visto che non mi
hai mai ascoltata e mi hai abbandonata, facciamo una bella cosa,
tu rimani li "nell'alto dei cieli" che io rimango qua nel fango della
tua terra... non ti chiedo più nulla e tu non mandarmi nient'altro...
grazie! Da quel giorno non gli ho rivolto più una parole... ci
siamo ignorati a vicenda!-
Al che il Padre sorride e mi chiede:
-Posso raccontarti la mia storia?-
Dentro di me mi dico che sarebbe il mio momento... ma va bene, che racconti pure!
-Io sono Cileno e quando avevo sei anni, in un attentato hanno ucciso
mio padre... Tutti per consolarmi mi dicevano che ora era vicino a Dio,
che Dio si era preso il migliore.... ma io non ero d'accordo... io lo
volevo li con me.. avevo solo sei anni ed è con me che doveva stare e
Dio doveva lasciarmelo! Così mi sono arrabbiato con Lui! Un giorno però
il mio capo spirituale mi ha detto la cosa che io ora dico a te:
perdonalo!-
-O_O.... mi scusi... ma chi è che dovrei perdonare io?-
-Dio!-
-Cioè.... mi sta dicendo che.... IO... doveri perdonare DIO?-
-Si, se ritieni che ti ha fatto un torto o una mancanza... che ti
costa... perdonalo! Sicuramente le tue mancanze Lui te la ha
perdonate... e allora fallo anche tu!-
Rimango basita di fronte a quelle parole. Io che devo perdonare Dio? Accidenti, questa si che è bella!!
- Ego te absolvo a peccatis tuis in momine Patris et Filii et Spititus Sancti-
Mi guarda e sorride.
- No no, aspetti un attimo... e io ora che faccio?-
Se ben ricordo una volta c'erano un numero imprecisato di Padre Nostro e Ave Maria da dire dopo questo Ego te absolvo a peccatis ecc ecc...
-Non devi fare nulla, vai nel posto di Medjugorje che preferisci e semplicemente... perdonalo!-
No dai, questa è davvero bella! Mi alzo e con un grazie confuso mi avvio!
Il perdono
Mi siedo sulle panchine del sagrato, è un bel posto e si respira pace. E mo che faccio? Perdonalo.. ma come si fa a perdonare Dio? Perdonalo... Si ok, ma come si fa? Non resta che farlo.
-Ok, Dio... che ti devo dire.... ne abbiamo passate tante io e te, vero?-
Ok ok ok ok
Sospiro e prendo fiato...
-Va bene Dio... per
tutto quello che ho passato... io ti perdono...-
Non so dire che sia successo al seguire di questa parole ma è come se si
fosse squarciato il cielo e la luce fosse entrata nel mio cuore! La
pace mi ha preso e ho sentito l'amore che entrava in me.
Quiete,
fiducia gioia, appagamento e armonia.Io, me medesima.... avevo perdonato Dio, avevo
perdonato il mio "nemico", quello che ritenevo la causa di tutti i miei
mali e, finalmente sentivo la pace!
So benissimo che tutto quello che mi era successo non era colpa di Dio,
ma era più facile per me dare la colpa a lui che a me stessa, ma il fatto
di perdonarlo, mi ha fatto capire tante cose e da li in avanti ho
chiesto scusa!
Ero ancora seduta su quella panchina e un altro pensiero mi ha preso; avevo perdonato Dio, come non potevo perdonare il resto del mondo
Da quel giorno il cammino è stato proprio per il perdono. Poco alla
volta, giorno dopo giorno ho perdonato la mia famiglia, la famiglia del Tomo, gli amici, mio marito e... in fine ho perdonato me stessa.
Questi anni di isolamento dal mondo è come se mi fossi ritirata in un
infinita meditazione, qualcuno va in una Ashram in India, io invece, l'ho trovato un'altra strada.
Tornata a casa, succede che sono a letto e mi sento in pace con tutti, nessun risentimento
e nessuna rabbia.. sì, assaporo il dolce gusto del perdono! Non è
stato facile come non lo è tutt'ora, ma a quelli che io penso sian torti
subiti, ora riesco a dare un'importanza minore, riuscendo a passarci
sopra. Ognuno ha il suo cammino, ognuno ha i suoi errori, chi sono
io per giudicare? Come non mi piace essere giudicata così cerco di non
farlo a mia volta!
Quei lontani giorni ho capito che il tempo che pensavo di aver buttato via
... non è stato buttato per davvero! Il mio viaggio interiore ha preso
il via e da lo ho continuato ad andare avanti.