martedì 15 aprile 2014

Cercando l'alba dentro la fine di un tramonto... Settima parte!

Qua il post precedente...

La notte sarà dura e dormire impossibile... quelle sue lacrime mi tormenteranno tutta notte, ma so che è un nuovo inizio... ancora ignoto ma pur sempre un inizio... e noi sentitamente ringraziamo!

La notte, bene o male è passata e ci svegliamo con una nuova prospettiva e speranza: Daigor si sta svegliando! Nulla di nuovo nel quotidiano, colazione come sempre e faccende!
Sono in cucina, ho tutto aperto, le giornate nonostante siamo ormai a metà ottobre, sono ancora miti.
Ad un certo punto sento il trillo del telefono nella saletta comune, finora restato muto.
-Ma è il telefono?-
-Sì...-
-Boh... rispondo ma mi sa che hanno sbagliato numero...- Dico avviandomi a rispondere.
-Pronto?-
-Signora Sara?-
-Sì...?-
-Buongiorno, la chiamo dalla terapia intensiva manonèsuccessoniente!- Mi dice tutto d'un fiato.
-Oh signur che spavento!- dico io nonostante fossi stata prontamente rassicurata!
-Eh, immagino... Senta, suo figlio è un po' agitato questa mattina e noi non riusciamo a calmarlo, a meno di dargli dei calmanti, ma non ci sembra il caso... se avete un attimo di tempo, potreste venire su un attimo? Suonate alla porta che vi apriamo subito-
Tempo di metterci le scarpe e ci fiondiamo!


-Siamo i genitori di Daigor...-
Nemmeno finiamo di dire che scatta la serratura... Dio è meraviglioso non dovere far più quelle estenuanti attese... fosse sempre così!
-Prego, soliti camici e soprascarpe e accomodatevi nella stanza-
Arriviamo e c 'è il caos, sono in quattro a tener fermo Daigor... nonostante sia legato al letto mani e piedi non riescono a tenerlo fermo! Non ha più il tubo del respiratore ma una maschera dell'ossigeno, che lui, sbatacchiando la testa a desta e sinistra vuol togliere! Ma ci sono altri tubi  che son vitali, tipo quelli che vanno nella vena centrale, il sondino naso gastrico e i due drenaggi... penso che se lo lasciassero andare quello stappa tutto!

-Le parli, le dica che è qua!-
-Ok... Ciao Daigor, sono mamma... tesoro perchè ti agiti tanto... su dai.. calmati!-
Ma nemmeno mi sente, dà uno strattone che quasi spacca la seconda sponda... già perchè ne ha già rotta una poco prima... Provo ad alzare la voce...
-DAIGOR... sono la mamma, CALMATI! Su dai calma che non sta succedendo nulla... sshhhht da bravo, sono qua, stai bravo... ecco... così... sshhhht... bravo sì.. così...-
Ed ecco che quasi per magia si calma... per farsi capire tira il braccio destro...
-...ega-
-Lo possiamo slegare?- Chiedo avendo capito la richiesta del mio ragazzo...
-Solo se promette di star bravo...-
-Hai sentito? Tu stai calmo che loro ti slegano... Ok Daigor? Prometti?-
-Ehe...-
Allora lo sgelano e lui, incredibilmente sta calmo...
Agita ancora un po' la testa...
-... stidio...-
-Sì, lo so che ti da fastidio la maschera, ma è necessaria perchè tu possa respirare ossigeno...-
-Ehe...-
Non ci credo... sto comunicando col mio ragazzo, ha capito che siamo li e si è calmato!

Continuiamo  a parlare con lui e tra un ehe e altre parole per lo più incomprensibili si calma del tutto.
I medici vedono che è tutto tranquillo e ci lasciano...
-Ve la sentite di rimanere qua? Se avete bisogno noi siam qua, non ci dovete nemmeno chiamare!- Mi dicono uscendo.
Daigor finalmente è calmo, ma sudato e accaldato... Li sul comodino ci sono delle salviette umidificate e decido di usarle. Le passo sulla fronte, sul collo, e vedo che quella frescura gli da piacere. 
-C'è la radio... vuoi ascoltare un po' di musica?-
-Ehe...-
Trovo una stazione con musica soft e l'appoggio sul suo cuscino.
Poi vedo che ha la pelle delle gambe tutte secche... 
-Scusate se disturbo- Dico al banco infermiere. -Non è che avete della crema? Daigor ha le gambe tutte secche... e magari se lo massaggio si rilassa un po'... posso? Poi, più tardi quando esco, la vado a comprare ma se ne avete anche solo un po' da usare ora...-
-Ma certo che ne abbiamo, non serve che la compri, eccola qua, la lasci pure sul suo comodino, e la usi quanta ne vuole!-
Prendo la mia crema e vado in camera, Claudio ha deciso di andare... meno siamo in quella cameretta, più c'è la possibilità che mi lascino lì... Inizio a spalmare la crema su gambe, piedi... la pelle è talmente riarsa che devo ripete l'operazione più volte! 
Ogni tanto i monitor bippano e io appena entrano i medici, mi vado ad appiattire contro una parete.. quasi a voler diventare tutt'uno con quella paratia! Il mio desiderio è diventare invisibile... meno notano la mia presenza, più mi lasciano li!
-Daigor, respira.. su forza... fai un bel respiro! Ecco così.. bravo!- Dice ad alta voce la dottoressa.
I monitor smettono il loro allarmistico frastuono e loro escono! Ora che son li da qualche ora, capisco tutte quelle cifre e parole strane che sono sui monitor e quando vedo che l'ossigenazione si sta abbassando richiamo Daigor e lo invito a respirare. Così facendo il monitor rimane in silenzio e, a parte qualche puntata di controllo,  non è necessario nessun altro tempestivo intervento!

Daigor ogni tanto si sveglia e mi guarda smarrito, ma bastano un paio di parole per tranquillizzarlo... La musica vicino al suo orecchio continua a suonare e quando c'è una canzone che conosco appoggio la testa sul braccio che ho appoggiato sulla sponda e canticchio... sul viso del mio fanciullo compare un sorriso, il più bello in assoluto che mi invita a continuare a farlo! 
Guardo attentamente quel mio bellissimo fanciullo e mi chiedo, ora che lo vedo calmo, cosa vedesse di così terribile da agitarlo così tanto! Scoprirò col tempo le assurde allucinazioni che gli tormentavano il risveglio... QUA ho messo un estratto preso dal suo libro, dove Daigor descrive perfettamente la battaglia che si consumava nella sua testa...

Le pareti della stanza son di vetro e io da dentro vedo l'attività frenetiche di quel reparto, vedo il cambio del turno e lo scambio di consegne. Vedo che parlando mi guardano, io temo che mi mandino via, ma con un sorriso mi salutano e io mi tranquillizzo!
Fuori vedo un via vai di parenti, dev'essere arrivata l'ora di visita... e io son già li! Dio come mi sento fortunata di aver avuto questo privilegio! Le ore passano tranquille ma io sento la stanchezza che arriva. E' dalle 10 che son li, ora son le diciassette passate, l'infermiera entra.
-Signora, ma lei è stanchissima.. che ne dice di andare a riposarsi? Ora è tutto tranquillo, ma dovesse agitarsi le prometto che la chiamiamo! Su, ora vada.. e grazie mille di tutto!-
-Non ho dato fastidio vero? Non vorrei mai intralciare il vostro lavoro!-
-No, assolutamente, anzi, fossero tutte come lei! Ci son mamme che per ogni bip ci vengono a chiamare allarmate e noi, anche se sappiamo benissimo riconoscere ogni tonalità di bip.. ci tocca correre! Tranquilla che se ci avesse intralciato lei non sarebbe qua da questa mattina!- Mi risponde ammiccando!
-Senta ma...- inizio il discorso con la faccia da tolla più spudorata che riesco a sfoggiare. -Posso tornare anche domani mattina...?-
Sorride l'infermiera capendo il mio gioco... -Certo che sì... senta, lei faccia una cosa, domattina viene suona e dice che è qua per dare una mano... non si sa mai che Daigor si agiti di nuovo... ma non dica che glielo detto io, mi raccomando!- 
E così sarà... il giorno dopo, alle dieci puntuale sarò ancora li!!

Nonostante la stanchezza nel breve tragitto verso casa, non cammino, volo! Son stata con il mio fanciullo per quasi otto ore, le più belle che potessi desiderare un quello sterile e triste ambiente! Arrivo a casa e Claudio sta preparando la cena, mentre lui finisce io mando il bollettino medico più bello degli ultimi giorni, le chiamate si susseguono felici, vogliono tutti essere felici con me... e lo saranno!

Dopo cena non ci sottraiamo al rito... rimaniamo sotto il portico abbracciati a guardare la luce della stanza che ora si è spenta, il nostro fanciullo ora dorme! Non so quanti Dei ci siano in cielo, ma noi li ringraziamo tutti... GRAZIE GRAZIE GRAZIE!



8 commenti:

  1. Cara Sara, poter stare in un reparto di intensiva è una grande consolazione... per Tuo figlio e per Te e per igli affetti più cari.
    Mia figlia è rianimatore, anestesista e pronto soccorso sull' ambulanza. Lei coccola sempre i suoi pazienti...(si ferma molto tempo fuori dopo il lavoro e li sprona... gli parla... li accarezza... si assicura che abbia dolore...fastidio...nervosismo e poi va a casa)
    Un bacio grande

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì Raffaella, son stata fortunata, sopratutto perchè Daigor era in una stanza tutta sua, se fosse stato messo nel reparto vero e proprio, dubito che averi potuto rimanere li! Quando lavorano attorno ai letti non devono aver intralci!!
      Wow, che lavoro duro si è scelta tua figlia... ammirevole la dedizione... dalle un abbraccio da parte mia e ringraziala tanto!!
      Un bacio grande a te e grazia ancora della pazienza!
      :-)

      Elimina
  2. Oh, come ti capisco, mia cara...ti capisco, ti sento, mi rivedo in tante cose e in tanti luoghi..
    Come ti capisco Sarina...quando c'è vita c'è speranza!
    Bacio adorabile....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Davvero.. spero solo che tu la mantenga!!
      Un bacio e un tocco di magia a te!
      Grazie!
      :-)

      Elimina
  3. Mi credi che non so cosa dire? ho letto tutto di un fiato anche quello scritto da Daigor.
    Ti lascio solo un abbraccio....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non sei l'unica, più di una persona mi ha scritto in privato scusandosi.. ma non c'è nulla da chiedere scusa ne nulla da scrivere... Quello che c'era da dire è stato detto, le emozioni esternate, ora è quasi finita!
      Domani c'è la conclusione e per me che ho già scritto è davvero finita! Mi son liberata da tutto e sto facendo spazio ad altro!
      Perciò lo dico anche a te: stai serena... va bene così, anzi, grazie di tutto!!
      Ti abbraccio stretta!
      :-)

      Elimina
  4. Un abbraccio immenso cara Sara, un brutto ricordo passato per fortuna....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì Ale, e ora che ho messo tutto su "carta" posso andare avanti con la vita!
      Un abbraccio a te e grazie!!
      :-)

      Elimina

Non sentirti obbligat* a lasciare un commento, non è questo lo scopo del mio blog.
Il do ut des mi è completamente estraneo.
In ogni modo grazie per il tuo passaggio! 💟