Shoei scrive...
La possibilità di scorgere la Verità si svela a chi innanzitutto si dimostra capace di vivere una chiara ed aperta visione mentale della realtà impedendone una sua contaminazione e distorsione.
Since 2009
Shoei scrive...
La possibilità di scorgere la Verità si svela a chi innanzitutto si dimostra capace di vivere una chiara ed aperta visione mentale della realtà impedendone una sua contaminazione e distorsione.
L’Insegnamento Theravada è l’Insegnamento dei guerrieri.
Il filosofo Theravada crea armonia, serenità e bellezza intorno a sè
come riflesso del suo equilibrio interiore e al tempo stesso è chiamato a
combattere da guerriero per custodire, curare e difendere l’Ideale.
Ogni giorno è una battaglia contro le illusioni della vita, contro i condizionamenti della mente.
Gli ostacoli che non vengono superati si ripropongono ciclicamente sempre più difficili e sempre gli stessi.
Scappare vuol dire solo rimandare il duello poichè come insegna il Maestro “ se hai paura dell’onda essa ti viene a cercare ”.
Affrontare la vita vuol dire non alimentare la negatività con la paura ,
riuscire a vivere SEMPRE la mente come un senso (il sesto fra tutti) e
sviluppare dunque le giuste armi per difendersi dal male diventando
strumento di positività.
Dal mio punto di vista ,se non vivessi ogni mia giornata come una battaglia, sarei semplicemente fregato!
Fregato perchè senza combattere e senza affrontare concretamente il
pensiero si può solo comprendere razionalmente l’illusione dell’ego...
ma ciò non è sufficiente ad annullarlo.
La comprensione astratta e teorica non può bastare a quanti camminano
verso l’Io e non basta neanche a quanti realizzano che approcciarsi alla
spiritualità con lo strumento della mente risulta vano come il
tentativo di afferrare l’aria con le mani... per questo motivo ogni
giorno è una battaglia.
Shoei
Il mio cammino continua: Nel post precedente ho parlavo di questo dolore che mi accompagna da anni. Le chiacchierate con mia sorella e i trattamenti Reiki stanno facendo il loro effetto; portano a galla quello che ho cercato di seppellire nel profondo della mia anima e devo dire che ne sta venendo fuori un gran bel quadro.
Ho riletto le domande sull'articolo riguardo al Fuoco di Sant'Antonio, quella riguardo al tradimento: Ho vissuto un tradimento che mi fa sentire inadeguato? Al momento non ci ho pensato, ovvero, ho pensato ad un altro episodio. Poi nelle mie successive meditazioni è venuto fuori un viso...
Il viso è quello della mia vecchia amica, ne ho parlato qua. Pensavo davvero di aver chiuso qual capitolo ma a quanto pare non è così. E pensare che ne ero davvero convinta!
Ed ecco che il senso di tradimento fa capolino. Perché parlo di tradimento? Perché pensavo fossimo amiche, perché avevo delle aspettative, perché pensavo che il mio esserci volesse dire che ci doveva esserci anche lai. Ma non è così che funziona, purtroppo.
Maestro Chen mi insegna che bisogna amare senza aspettarsi qualcosa in cambio. Bello, ma la mia mente egoica fa fatica ad accettarlo. C'è una cosa però che riesco a fare bene, cioè lasciare andare. Per farlo però devo fare un'altra cosa; mettere nero su bianco i miei sentimenti, ed eccomi qua!
L'ho amata per la sua dolcezza, per la sua bellezza e per il suo modo di porsi al mondo. Ingenua di natura pensa che il mondo sia un posto meraviglioso dove vivere. Crede che l'essere umano sia una creatura meravigliosa, nonostante tutto. Ama la buona musica e i buoni libri. Mi ha dato molto, non posso negarlo. Ha sempre creduto in me e mi ha spronato a fare di più.
Ma l'ho anche odiata per le sue assenze; non mi ha mai cercato, mai scritto un messaggio di sua spontanea volontà e non ha mai risposto alle me chiamate. Mai! E, se questo all'inizio non mi è pesato, dopo un po' ha iniziato a turbarmi e alla fine non lo sopportavo più. Messaggi inascoltati, chiamate senza risposta e frasi del tipo; ora non posso ti chiamo- quando torno-magari domani-quando ho un attimo-appena posso. L'ho odiata soprattutto perchè non sono valsa una cazzo di discussione, mi ha lasciando andare senza una parola. L'ho odiata perchè mi sentivo abbandonata; non c'era mai quando avevo bisogno di lei e anche quando volevo condividere con lei le felicità della mia vita. Mai.
Ma la perdono perchè non è colpa sua, perchè lei è sempre stata così e io non me ne ero accorta. Ho preteso da lei cose che non poteva darmi perchè incapace di farlo. Ho preteso attenzioni da una persona che non possedeva gli strumenti per farlo. La perdono perchè io l'ho amata e ho preteso la stessa cosa da lei.
La perdono perchè voglio liberare me stessa dal risentimento, dalla rabbia e dalla frustrazione.
Si dice che si incontrano le persone; per una ragione, una stagione o per tutta la vita. Ecco, lei è stata una stagione, una bella stagione, in verità. C'è stato il sole, il freddo e la pioggia e il vento e in questa altalena di eventi lei mi ha insegnato molto! E dirò di più: anche dalla sua fine ho appreso che tutto è eterno finche dura. Sì, perché bisogna capire che quando una cosa è finita... è finita!
E con questo mia scritto faccio un passo avanti. Ho amato, poi odiato e perdonato e ora vado avanti. Riprendo la strada dove l'avevo lasciata, senza più sentimenti negativi e rimugini. Come detto nell'altro post; il perdono non libera nessuno ma... libera me.
Da troppo tempo ormai sto male. Fisicamente intendo. Un malessere dietro all'altro, passato uno comincia un altro. Non so esattamente quanto tutto è iniziato ma so (adesso lo so) che ha radici lontane.
Stavo già male in Tunisia, da anni. Poi sono arrivata qua in Brasile e non è cambiato nulla, anzi Appena arrivata ho avuto l'influenza, probabilmente un virus preso in aereo. Passato quello mi è venuto il fuoco di Sant'Antonio. Poi la dermatite non mi ha lasciato un attimo di respiro, senza contare tutti piccoli acciacchi che si rincorrono e mi fanno stare male ogni momento. Ed ecco, a distanza di mesi, arriva il peggio; la nevralgia post erpetica. Giuro, non ho mai sentito tanto dolore in vita mia, e ho avuto una colica renale, così, gusto per capire.La magia di una serata.
Tanti sono stati gli spunti, questa sera...Shoei dice...
Se nel percorrere la salita sul versante della collina la mente vive la
fretta e il desiderio di voler essere già arrivata, dandole ascolto
arrivo ad affannarmi e a mancare l’obbiettivo... Se, invece, nel
percorrere la stessa salita sullo stesso versante della stessa collina
godo la bellezza di ogni singolo passo attimo dopo attimo come qualcosa
di unico e irripetibile giungo alla meta per nulla stanco o sofferente.
La medesima realtà affrontata con due scelte e due intenzioni diverse
genera conseguenze altrettanto diverse.
Ogni attimo anche il più banale diventa così la manifestazione di uno scontro.
Ci si trova a fare i conti con pensieri negativi, insicurezza, paura,
ignoranza, desiderio e distrazione; questi i nomi dei soldati schierati
nelle file nemiche dell’esercito del male.
Ciò richiede lo sforzo e il coraggio di abbattere i muri mentali e le corazze che mi allontanano dalla Verità.
Alla luce della soddisfazione che intimamente Vivo nel percorrere questa
strada e in virtù del suo essere per me unica e fondamentale come
l’aria che respiro comprendo che non sono Io in Verità il soggetto di
questa sofferenza e sono lieto per avere ogni giorno la possibilità di
combattere contro il male, combattere per superare la dualità. Crescere
un passo alla volta nel coraggio e nel Credo poiché intravedere la
Verità non serve a molto se non si ha poi la capacità di riconoscerLa
come tale.
Shoei
Arriva il momento in cui ogni Tua cellula deve scegliere da che parte stare... se alimentare la negatività (dubbio, paura, insicurezza, tristezza, pigrizia...) o la positività.
Sembra banale ma è uno sforzo titanico per ri-direzionare ogni singolo pensiero. Perché è facile "lasciarsi andare" all'abitudine, alle antiche convinzioni che Ti portano a restare fermo sempre al punto di partenza, dove aspetti che sia qualcun altro a darTi ragioni per Vivere in modo Onorevole.
che non sia solo la bellezza di questo " qui e ora", ma l' inizio di una rinascita.
Laura
Dhanly parla della magia di una serata dedicata alla pura filosofia.
Le parole risuonano nell'aria come note di una melodia che torna a raccontare un'antica storia.
Tanto tempo fa ci sono stati Uomini che, cercandosi, si sono ritrovati: I Theravada, una casta di guerrieri.
Ogni guerriero è consapevole di essere strumento della Vita, scelto per Esserci affinché sia mantenuto l'equilibrio tra Bene e Male.
Oggi, come un tempo, Essi affrontano la battaglia con coraggio.
Il Maestro Insegna che fino a quando ci sarà anche solo un Uomo intento a combattere, il male non potrà vincere. Per questa ragione ogni Guida sa quanto sia importante lasciare un Allievo dopo di Se, in grado di portare l'Insegnamento orale, Strumento indispensabile per proseguire con Onore l'antica guerra.
L'Insegnamento è puro buonsenso, ha sempre cercato di portare poche parole, al fine di creare, per l'uomo, l'occasione di identificarsi in un Ideale di Vita praticabile quotidianamente con logica e coerenza.
L'Insegnamento considera che l'uomo sia una forza potente in grado di Creare anche con il pensiero. Ed è proprio nei pensieri e nell'apparente banalità del quotidiano che il Theravada dimostra la Sua coerenza nell'alimentare la positività.
La Vita è quella che l'uomo vive dentro di se.
La realtà è mutevole, non ha senso attaccarcisi.
Il guerriero vive senza regole, nel giusto equilibrio senza eccessi, crea il Suo percorso. Il buonsenso Lo guida.
Il Theravada si impegna a conoscersi e conoscendo se stesso riconosce i propri simili poiché lo star bene ha senso se lo si può condividere.
Nella condivisione il Saggio termina il ciclo.
Avendo compiuto con soddisfazione il Suo percorso, Vive nel non bisogno, Rispetta la Vita per ciò che è, non giudica, non si impone, non subisce. Vive senza aspettarsi nulla in cambio.
Rispettando se stesso può rispettare l'Altro e laddove il rispetto è reciproco, la logica conseguenza è Amore.
E l'Amore... vale la fatica di ogni battaglia.
Dhanly