Fine corsa (e nuovo inizio): chiudo il diario di bordo e cambio ritmo

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Concludo il mio diario di bordo, nato per disintossicarmi dai social e ritrovare me stessa...



Questo diario di bordo è nato in un tempo in cui avevo bisogno di ritrovarmi.
Scrivere ogni giorno era il mio modo per restare a galla, per mettere ordine nel caos, per rispondere, anche solo a me stessa, a un mondo che mi sembrava troppo rumoroso, troppo veloce, troppo finto.

È stato il mio rifugio dai social tossici, dalla ricerca di approvazione, dal bisogno di esserci sempre.
Mi ha aiutata a guardarmi dentro, a sentire il peso e la bellezza delle cose vere.
Mi ha fatto compagnia. Mi ha guarita, un po’.

Ora sento che quel bisogno è cambiato.
Non ho più voglia di rincorrere il ritmo quotidiano.
Non ho più bisogno di raccontare tutto, subito, sempre.
Non mi mancano più quei social che prima mi sembravano indispensabili.

È tempo di rallentare.
Di scrivere quando serve, non per dovere.
Di lasciare che le parole arrivino quando vogliono, non quando le pretendo.

Questo diario giornaliero si chiude qui.
Non con un punto, ma con una virgola.
Perché non è una fine, anzi, è un cambio di passo.

Grazie a chi ha letto, condiviso, o semplicemente ascoltato in silenzio.
Ci ritroveremo, con un nuovo ritmo.
Più lento, più vero, e sempre più mio.

E comunque… non vi libererete tanto facilmente di me. 
Cambio ritmo, mica pianeta. 😉