Cronache di una fossa tappata!

 L'inizio dell'avventura...



Il Chicco di Mais e il Tombino Perduto

Il lavoro non è stato finito bene, come già detto, e il problema rimane: l’acqua non defluisce, insieme a tutti gli stronzi  che ci galleggiano sopra. Abbiamo capito che il problema è nel tratto tra il secondo pozzetto e la fossa. Ce ne siamo accorti quando il tizio ha sparato aria compressa vicino alla fossa e il tappeto erboso si è sollevato. Questo vuol dire che c’era qualcosa d’altro.

Il mio Tomo,arrabbiato e demoralizzato, sa che deve scavare quel tratto, circa due metri, per capire perché l’aria compressa uscisse sollevando l’erba. Così, armato di santa pazienza e di una pala, inizia a scavare. Dopo appena 10 cm, sentiamo un rumore strano: tong tong. Non è un suono che la terra dovrebbe fare. Prende una paletta, sposta un po’ di terra e… sorpresa sorpresa: c’è un altro tombino di ispezione.

A quel punto mi rivolgo a tutti gli dei del cielo, e chiunque sia in ascolto, e li ringrazio. Apriamo il tombino: è pieno anche quello. Il mio Tomo cerca, con la famosa bacchetta, che non essendo magica, non riesce a smuovere il blocco, e oltretutto non trova nessuna uscita. Vede però un buco nell’angolo, proprio all’inizio del tombino. Ecco perché, nonostante fosse tappato, non è mai fuoriuscito nulla. Probabilmente non è stato fatto un buon lavoro. E forse — dico forse — per fortuna, l’acqua in eccesso usciva da lì. (Mistero: l'acqua, dove andava?)

Incazzato come una biscia, molla tutto e si arrende. Torna mio figlio dal lavoro, gli raccontiamo cosa è successo. Armato di guanti e sacchi della spazzatura (per allungare il guanto), si sdraia sulla terra e…  dentro al tombino vede galleggiare un felice chicco di mais. Lo guarda, sorride e dice: “Oh, ciao! Ci si rivede!” — come se fosse un vecchio amico. Quel chicco, sopravvissuto a tutto, sembrava davvero felice di essere ritrovato.

E sì, era l’ultimo rimasto di tre latine mangiate due giorni prima. Un po’ solo, forse, ma anche orgoglioso: ha visto tutto, ha resistito, e ora galleggia come un piccolo trofeo. Un chicco che ha attraversato l’inferno… e ne è uscito pulito.

Dopo i saluti iniziali e un po’ di convenevoli, mio figlio inizia a ravanare per cercare quel famoso buco. E alleluia: lo trova!

Così, con una canna dell’acquae e tanta pazienza,  faccio un po’ di pulizia… e finalmente tutto scorre! 

Dai, anche i chicchi hanno una storia. E a volte, resistono più di noi. 🌽