Qualche giorno fa ricevo una mail da un amico che si dilungava in spiegazioni scuse e preoccupazioni sul fatto che le sue parole della precedente mail fossero state fraintese, si scusava per le esagerazioni e che i suoi sentimenti erano di sincero affetto e nulla di più... la sua paura di essere frainteso l'aveva reso ansioso e preoccupato per qualsiasi cosa io avessi potuto leggere tra le righe.
Ossignore è stata la mia primissima espressione ed è anche la prima parola di quella mail.... altre parole hanno seguito questa, tutte atte a tranquillizzarlo! Ma non è di questo che voglio parlare...
Fraintendimenti... Li ho conosciuti benissimo, ora però me ne tengo a debita distanza!
-Avrei voglia di vederti ed abbracciarti forte -
Dopo quel "forte"... che ci va per non essere fraintesi?
-Avrei voglia di vederti ed abbracciarti forte!!! - Questo è entusiasmo... forse troppo, potrebbe fraintendere.
-Avrei voglia di vederti ed abbracciarti forte.. - Due puntini son pochi, quattro mi mi danno ansia , tre sarebbero giusti, ma... se chi c'è dall'altra parte non conoscesse la regola? Meglio cambiare... verrei frainteso!
-Avrei voglia di vederti ed abbracciarti forte ;-) - Uno smile andrebbe bene ma forse è meglio che tolgo l'occhiolino... potrebbe pensare che ammicco... potrebbe capir male!
Fraintendimenti... quanto tempo ed energia riescono a portarci via?
Non sarebbe meglio stabilire subito delle regole? Perché siamo diventati così? Quando abbiamo iniziato ad abbassare gli occhi per paura di essere fraintesi?? Avete mai visto un bambino piccolo abbassare lo sguardo per paura di essere frainteso? Io no...
Tempo fa ho fatto un post su questo argomento... ho "messo una regola comportamentale" se dico che vi voglio bene il tutto è fine a se stesso... nulla di più e nulla di meno di un bellissimo sentimento!
Anche con le mie amiche ho fatto lo stesso. All'inizio della nostra amicizia, nonostante avessimo voglia di sentirci nessuna di noi chiamava per paura di disturbare e così i giorni passavano e tutto taceva. Così si è stabilita la regola che se una ha voglia chiama, e se disturba... lo si dice. Un semplice- Scusa ma ora non posso.. ci sentiamo più tardi? Chiamo io appena riesco... ok?- ha risolto tutti i problemi.
Forse dovemmo smettere di votarci alla preoccupazione e alla paura, e imparare a parlare di più, spiegare i propri sentimenti senza paura di apparire leggeri e futili.
Se pensiamo a quanta energia buttiamo a rimuginare su quello che possono pensare gli altri... è davvero troppo! Rimaniamo tristi e "rimuginosi" per ore e ore. Perché non riusciamo a smettere?
Forse la più grande paura è tirar giù qual maledetto muro che ci separa dai sentimenti? Ma se il muro lo lasciamo su nulla esce... ma per contro nulla entra! E se nulla entra la tristezza è un certezza!
Tempo fa avevo iniziato ad essere forzatamente spiritosa perché pensavo di avervi sfiancato con i miei scritti sempre incentrati su di me, fino a farmi stravolgere lo scopo del blog (rendendomi antipatica e questo senza sforzo!) Ora con questo grande difetto che mi contraddistingue, la sincerità, decido di parlare di tutto quello che mi passa per la testa... a costo di essere fraintesa!