Ieri sera, ultimo giorno dell'anno è stata una bella sera, Mauro e Antonella hanno organizzato un churrasco e così abbiamo mangiato tutti assieme nella sala comune. Io per un momento, prima di cena, mi son seduta davanti a Françoise e, mento appoggiato alle mani, lo ascoltavo... Io sono famosa per parlare un sacco, molto meno di saper ascoltare ma ieri mi son resa conto di farlo.
So di averlo già detto ma il bello di fare questi viaggi è rendersi conto che, chi più chi meno, siamo sulla stessa barca! Questa bellissima barca fatta di esperienze comuni e di sogni che in fondo si assomigliano. Capire che ogni emozione provata è simile a quella di chi ti sta di fronte e ti piace che lo stesso riesca a descriverla mentre tu non trovi le parole!
Ecco.. prima non riuscivo a scrivere nulla, ma dopo queste belle parentesi con viaggiatori come me, ecco che le emozioni prendono voce e queste emozioni son forti, talmente tanto che a a volte sembrano superare i decibel che la nostra anima è in grado di ascoltare. Poi però dopo tanto non sentire ecco che piano piano le emozioni arrivano!
Passo in macchina tra le dune e la mia anima si sente a casa, sospiro per una cosa persa e finalmente ritrovata. Le esperienze non son state tutte positive, ma anche quelle mi hanno aiutato a capire cosa mi piacerebbe fare... le esperienze negative mi hanno messo di fronte ad una scelta scartando la scusa che mi avrebbe potuto far desistere!
Vivo perennemente in pantaloncini e canottiera e le mie immancabili infradito. Qua c'è gente che va vestita bene, ma se io son vestita di stracci nessuno mi bada. Qua ho ritrovato l'invisibilità che mi piace... purtroppo si vede che son straniera e gli atteggiamenti dei nativi cambiano, per rispetto e per difetto, ma cambiano... anche se tutto sommato basta ignorare, che loro si comportano di conseguenza.
Essere lontano dall'Italia non mi da ne allegria ne angoscia... vivo di riflesso il malessere di amici che sono li e soffrono dentro quelle stanze dove ci si son rinchiusi, per paura o difesa quello non lo so e forse non sta a me dirlo... ma ascoltando anche le loro store come ho fatto con Françoise mi rendo conto che sono storie, le loro storie ma pur sempre storie, la differenza e che dagli amici italiani ricevo sempre e solo quelle più tristi!
Ho vissuto queste festività senza nemmeno rendermi conto che fosse lunedì o sabato, il calendario qua
per noi due non esiste così come l'orologio... si va ad intuito e al limite si accende il cellulare per controllare, più per abitudine che per necessità! Tutto scorre sul filo di pensieri che si svolgono per lo più in silenzio, la connessione il più delle volte non rende possibile nemmeno la musica... ma va bene così.. è nel silenzio che ci si trova e io poco alla volta sto trovando la mia anima che giorno dopo giorno riposa e riprende sempre più energia e consapevolezza!
Ecco come vivo e cosa sento... pace, consapevolezza, armonia, quiete e beatitudine. Non sarà per sempre così, ma ora sto applicando il qui e ora e per ora va bene così!
Sempre io e sempre vostra...
:-)