In questo periodo nero si sa, la maggior parte della gente prova sempre più dolore... ma le reazioni , nonostante non dovrebbe essere, son sempre di più portate verso il male.
Per quanto molta gente si mostri poco incline alla vendetta per il male che riceve, alla fine assume comunque degli atteggiamenti di ostilità indiretta. Possiamo parlare del favore rimandato, il veleno del biasimo mescolato al miele dell'esaltazione, dall'intenzionale dimenticanza nel non rendere onore al merito oppure la sufficienza nel fare un favore ad una persona decisamente poco simpatica...
Ma per vincere il male non basta questa pseudo-bontà che usa chi si nasconde dietro alla cortese scusa, senza il minimo coinvolgimento a livello affettivo.
Ma si sa, tutte le nostre azioni che contengono, seppur in minima percentuale il malessere che si prova, genera insuccesso, semina il male e ci si ritrova comunque alla fine a provare disgusto verso noi stessi.
Quante volte si dice, siediti sulla riva del fiume e aspetta il cadavere passare... L'ho pensato e detto anche io, eccome, ma alla fine quando quel cadavere passava la gioia era assente, anzi, per quanto mi riguarda il malessere generato dal tal passaggio mi dava un dolore latente che si smuoveva facendomi stare solo male.
E allora bisogna imparare a generare il perdono! E' indispensabile armarsi di pazienza cercando di perdonare chi ci ha fatto del male, di dimenticarlo e mandagli quanto più bene possibile poiché il bene è l'unica cosa che può liberarci dal giogo del male che, se siamo coerenti vedremo che quando lo mandiamo lui ritorna a farci visita!
Come ho letto una volta: non dimentichiamoci che per frugare le tenebre non basta inveire a pugni chiusi contro il dominio della notte. E' necessario accendere la luce.
Un abbraccio di bene e luce a tutti...
Sempre io e sempre vostra!