sabato 29 gennaio 2022

Che palle!

 E ci siamo di nuovo; siamo rimasta senza internet!  Non è la prima volta, ma la quinta in tre settimane. Connessione pessima? No, pessimi operai!

Questi signori che vivono nel deserto o nella steppa spostandosi continuamente non fanno che strappare il mio cavo. Qualcuno disse La prima volta è un caso, la seconda è una coincidenza, la terza è premeditazione! Dopo cinque volte... è una prova dai!
E il peggio è che a capo di questi signori ce n'è uno ancora uno ancora più nomade; il padrone di casa! Oggi l'ho chiamato ed ha avuto il coraggio di dare la colpa del provider. Mi spiega la pessima qualità di connessione del TTelècom mentre io sono proprio davanti ai nomadi che hanno in mano il mio cavo strappato. Glielo faccio notare e allora dice che non è sotto il suo controllo. Gli rispondo che non sarà sotto il suo controllo ma qual branco di nomadi li ha assunti lui.
Lui continua a darmi motivazioni che non stanno ne in cielo ne in terra senza senza nemmeno chiedermi scusa del continuo disagio provocato!

E che sarà mai potrebbe pensare qualcuno, ma qua è davvero un disagio continuo! E' il cantiere più lungo del mondo! (dovrebbero farci un film) Dura da più di un anno e la lentezza dei locali è esasperante. Il lavoro, a detta del capo nomade, doveva essere terminato a fine dicembre, ma nonostante siano qua a rompere le palle tutti i giorni il lavoro è appena iniziato. Un giorno fanno una spaccatura, passano il tubo e lo richiudono (un giorno). Il secondo fanno un gradino, (un giorno) il terzo rompono un pezzo di pavimento (e un altro giorno se ne andato) Poi c'è un buco da chiudere le lampade da cambiare (altri due giorni)... e così passano le settimane e ci vorranno mesi prima di concludere! 

Senza contare che quando parlano uno davanti all'altro sembra di stare al mercato del pesce. E' una cosa da non credere, urlano a mezzo metro di distanza l'uno all'altro . Già la parlata del luogo ha la sonorità di una smerigliatrice che oltre a smerigliare passa le unghie sulla lavagna mente piange come un bambino, se poi è tutto urlato ve lo lascio immaginare.

Ma la settimana scorsa  ho gridato più di loro. In perfetto italiano ho urlato: ma non riuscite a parlare un po' più piano? Dovete sbraitare per forza? Siete uno di fronte all'altro, che cazzo avrete mai da urlare tanto?! Non so cosa abbiano capito davvero ma sembra abbia funzionato, son rimasti lenti ma almeno ora non urlano più!

Ma la cosa che mi da davvero davvero fastidio che è mi prendono per i fondelli! Sul serio pensano che io sia così deficiente? Probabilmente sì visto che ora il nomade capo mi ha scritto;  The line is up! Che gran coglione, menomale che me lo ha scritto altrimenti io non me ne sarei mai accorta!
Ecco, solo perché sono donna e sono straniera, pensano davvero che sono l'ultima delle scemunite. Fa niente se ogni volta che faccio notare un problema e do la soluzione, loro accampano mille altre  spiegazioni ma alla fine dimostro che ho ragione... niente, loro continuano ad avere quella faccia di algarf che è così maledettamente insopportabile! Che poi l’imbecille è lui (il padrone di casa) che ha costruito su un terreno altrui e ora i legittimo proprietario vuole sgombro il terreno. Ora devono spostare tubature, contatori e cancello. Spostando il cancello si è dovuta creare altri parcheggi, altre coperture e altri muri. Capito? lui costruisce dove non deve... ma quella la scema sono io!

Già lo sapete vero che ne ho davvero piene le scatole di questo paese?! E' tutto così  dannatamente difficile! Per carità, sono grata della grande opportunità che questa nazione ci ha dato, ma posso giurare che ce la stiamo guadagnando, fino all'ultimo millesimo!

Ah, alla fine la spiegazione è che  dovevano cambiare il cavo per interralo, sapevano di doverlo fare ma non mi hanno avvisato. Posso anche far finta di crederci, come sempre!
Comunque sia il nomade capo è  e rimane comunque un gran minchione!



13 commenti:

  1. Strano, da come descrivi situazioni e disagi, sembri risiedere proprio sotto casa mia, qui a Roma, caput mundi, dove ci si diverte un mondo ad eleggere presidenti, dove la fibra è un miraggio, ma la monnezza tracima. Che strano.. io che ti facevo molto più lontana! ;)

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    1. Ecco, metti la tua situazione disastrosa e aggiungi poi che viviamo in un paese del terzo mondo, con una mentalità così diversa e una lingua davvero ostica con regole tutte loro e capirai che se non sopporti tu... immagina me!
      Non voglio fare gare ma... qualora lo fosse, ti garantisco che vinco io! 😉

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  2. Sono d'accordo con Franco... siamo ormai vicini di casa e di impicci quotidiani. Tu almeno ti puoi sfogare col padrone di casa... qui nessuno risponde di (e su) nulla e non puoi neppure dialogare con una voce registrata che ti tratta da imbecille chiedendoti se hai capito o meno quel che ti ha detto.
    Carissima Sara, abbiamo in comune un mondo.
    Ciao!

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    1. Sfogarmi scrivendo in inglese perché non lo so parlare correttamente per poi ricevere risposte totalmente assurde? Fidati che preferirei una macchina, almeno se quella spara stonzate si può pensare che dopotutto è una macchina. 😉
      Come ho scritto a Franco e Tissi qua è tutto moltiplicato da una vita estera estremante difficile. com'è che diceva il tizio della pubblicità? provare per credere! 😂😂
      Un abbraccio grande!

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  3. Respira.....
    La cosa che mi farebbe arrabbiare .
    Non è tanto i lavori fatti male o ..a caso..
    Ma il fatto :è una donna !!
    E quello mi farebbe incazzare tanto!!
    Dai respira ..respira ..respira ..e mandali a ..fan...o!!
    Abbraccio💖

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    1. E non è nemmeno per internet! Non è che se sto senza mezz'ora mi ammalo, è tutto l'insieme! Sono donna, vivo all'estero, non capisco nulla ne di come funziona e nemmeno la lingua, senza contare del fatto di essere disprezzati in quanto italiani italiani. Quando si vive all'estero è tutto più amplificato, soprattutto il disagio. Vedessi le occhiate di disprezzo quando li incontriamo.
      Proprio come dici, non è il lavoro fatto male ma è tutto l'insieme... Ma dai, è tutta esperienza!
      Ciao gioia, un bacio grande!

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  4. Certamente ci vuole coraggio..
    Un abbraccio forte
    Maurizio

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    1. Per fortuna quali non mi manca! 😉
      Un abbraccio a Te!

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  5. Non ti piace vivere dove vivi , e ti credo , non vi è proprio possibile rientrare in Italia ?
    Da come racconti è proprio dura , io andrei in depressione... Coraggio a te .
    Abbraccione . Laura

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    1. No, non mi piace! È il popolo peggiore che io abbia mai incontrato... c'è una tale tristezza qua! E no, siamo qua per lavoro e, volenti o nolenti ci dobbiamo stare. Come ho scritto nel post, sono veramente grata di questa opportunità, ma santo il cielo quant'è dura!
      La depressione grazie al cielo non ce l'ho e ne sto facendo di necessità virtù, devo ammettere che nonostante tutto è una grande esperienza.
      Grazie del sostegno dell'incoraggiamento Un abbraccio a te ❤️

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    2. Sono più fortunato:la fibra un pomeriggio sistemata ma in 10 gg di lavoro
      Inizio ore 9... 12 pomeriggio 14....17
      45 metri di muro in pietra facciavista con cimasa

      Venite ad abitare in provincia e in toscrnr

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    3. Caro Andrea, il lavoro è qua e qua dobbiamo stare!
      Magari, la Toscana è una meraviglia ma dubito che potremmo mai permettercela sai!? 😉
      Un abbraccio forte forte! 😀

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  6. Sì Valeria, siccome lavorano col deretano non stanno attenti e strappano i fili. Era tutto volante e ci va un attimo. Ora hanno interrato, ma basta una vanga e tanta disattenzione il danno è fatto, di nuovo!

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