martedì 8 novembre 2022

che sei soltanto un filo d’erba in un prato

 


L'altro giorno mio figlio, tra le varie chiacchiere, mi ha consigliato la visione di Strappare lungo i bordi. Le serie animate non sono tra le mie visioni preferite, ma se mi viene raccomandato di solito seguo sempre il consiglio. E questa volta ho fatto davvero bene!

Non voglio fare una recensione, non ne sono capace, ma devo dire che questa serie mi ha colpito davvero tanto! La frase che Sarah dice a Zero: Ma non ti rendi conto di quant’è bello? Che non ti porti il peso del mondo sulle spalle, che sei soltanto un filo d’erba in un prato? Non ti senti più leggero?

Una metafora che a pensarci bene ci rende liberi da tutto quell’egocentrismo, quell'essere al centro di tutto. Un'idea che prima o poi ci colpisce tutti.

Non siamo nulla... per nessuno. Eppure in qualche modo crediamo che la nostra vita interessi a tutti. Lo crediamo così tanto che facciamo tutto in funzione degli altri. Arriviamo perfino a credere di essere il centro del mondo di chiunque ci conosca. Siamo convinti di essere nel pensiero costante di chi, anche virtualmente, ci conosce. Quante volte è capitato di leggere negli status di amici; -mi assento qualche giorno, lo dico per farvi sapere che non sparisco ma tornerò presto- e pensare- e chi se ne frega, non è che ti penso ogni attimo e che se non vedo che scrivi vado in panico!- Eppure di frasi simili se ne vedono ovunque e ogni giorno.

Dopo la visione di questa serie mi sono ritrovata a pensare a se dovessi morire adesso, a chi importerebbe? A parte il mio Tomo, mio figlio e la famiglia, a chi mai potrebbe dispiacere? E anche loro dopo un po' inizierebbero a sentire sempre meno dolore e la loro vita andrebbe avanti comunque. C'è anche un famoso proverbio che cita; chi muore giace e chi vive si da pace. Il che significa che la morte di un proprio caro è sì un evento traumatico, ma bisogna saperlo affrontare e poi superare, perché la vita va avanti comunque.

Ma noi andiamo avanti a vivere in funzione degli altri, a pensare cosa ne penserà la gente di cosa faccio, cosa dirà mia madre di chi frequento o cosa penserà il mio vicino di come curo il mio giardino. Davvero è così importante dell'opinione altrui? No. Eppure.

Forse dovremmo imparare la leggerezza di Secco. In ogni occasione, anche la più tragica, se ne esce con Annamo a pijà un gelato. Probabilmente ai più può sembrare come uno stile di vita improntato al disimpegno e all’indifferenza: via di fuga, attraverso la "distrazione infantile" del gelato, dalla frustrazione e dal senso di sconfitta che dominano la sua esistenza, ma a me da l’impressione che forse (magari anche senza forse)  dovremmo iniziare a prenderci un po' meno sul serio e andare davvero a prenderci un gelato. Non dico di mandare in vacca tutta la nostra esistenza, per carità, ma di prenderla con un pochetto più di elasticità. Una leggerezza che ci permetta di vive la nostra vita per quella che è, cioè un passaggio, che bene che vada non lascerà nessuna impronta, ma soprattutto; che passare la vita senza lasciare un segno non è poi così male, anzi, vuoi mettere la liberazione di questa rivelazione?

Alla fine anche Zero lo ammette: Ho pensato che c’era qualcosa di incredibilmente rasserenante nell’essere un filo d’erba. Che non faceva la differenza per nessuno. E non c’avevo la responsabilità per tutti i mali del mondo. E il mondo andrà avanti comunque, con me e senza di me, aggiungo io.

Non ci trovate della meraviglia in tutto ciò?
Io sì.

7 commenti:

  1. Ancora una volta mi trovi completamente d'accordo!
    Anche a me questa serie è piaciuta molto.

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  2. Concordo in pieno con te ..su dai viviamo con leggerezza ,prendiamoci un po meno sul serio...leggerezza questa sconosciuta..
    Abbraccio

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  3. Non lo siamo tutti? Solo che i più non se ne rendono conto!😏

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  4. Se c'è una persona che se ne è sempre fregata di quello che dice la gente , sono io .
    Non ho mai vissuto in funzione degli altri e non ho rimpianti .
    L'altro giorno , in riva al fiume , osservavo le oche , le papere , i gabbiani che svolazzavano
    felici , ecco , avrei voluto essere una come loro , unica preoccupazione , procurarsi il cibo .
    Abbraccio . Laura

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    1. Noi che ci consideriamo esseri superiori dovremmo solo imparare da chi consideriamo inferiori! 😏

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