Buongiorno a Tutti ! Oggi Vi mostro una piccola scultura le cui fattezze richiamano un'arte molto arcaica.. si tratta di una rappresentazione della Grande Madre.
Ricorda la forma dell'albero, del cerchio/spirale e del vaso.
La Grande Madre come Natura, dispensatrice di vita, patrona della ciclicità del tempo, fa parte del sentire spirituale più ancestrale.
La Natura che produce le esperienze di terra, acqua, fuoco e aria, semplicemente dandosi incessantemente, è l'espressione dell'amore che è appunto "donare". Ogni cosa che faccia parte della Natura è impermanente perché si offre fino in fondo alla vita senza risparmiare nulla. L'impermanenza è ciò che rende possibile l'amore. Per questo nelle culture più antiche del mondo la morte non era considerata un evento negativo, bensì l'esaurirsi naturale del compito che ciascuna creatura ha di darsi.
L'istinto di sopravvivenza, che spesso viene confuso con la paura della morte, è in verità il bisogno congenito alla Natura di esserci... privata di questo istinto, ogni cosa semplicemente affonderebbe nel sonno eterno dello spirito e nessuna manifestazione sarebbe possibile. Esserci costa impegno, costa lottare. Lottare per esistere, esistere per darsi in un tripudio di bellezza...darsi per tutta la Natura... poiché nessuna creatura può esistere a prescindere dalla matrice.
L'uomo è l'unica specie, facente parte di Madre Terra, che agisce come fosse separata dal cerchio. Quindi e' l'unico essere che trasforma l'istinto di sopravvivenza in paura di morire perché percependosi come separato, teme lo svanire della propria coscienza individuale. Questo è il tranello che ha creato una mente lontana dalla Vita, lontana dal canto degli uccelli, dallo scorrere del fiume e dal fruscio delle foglie...
A me è stato insegnato che la chiave per l'eternità e' l'Amore e sta nella forza di lottare per manifestare il proprio pieno potenziale, ciò per cui ognuno di noi è nato...per poi donarlo alla vita, condividerlo, esattamente come farebbe un fiore! Dobbiamo lottare per crescere, per essere la migliore versione di noi stessi e smettere di avere paura...forse questa è la più difficile forma di ecologia.
Dhanly
Pochi giorni fa ho ascoltato una frase sorprendente (per me): "La vita non è un dono ma una responsabilità". Mi ha fatto pensare a una doppia responsabilità, quella verso noi stessi e verso la Vita.
RispondiEliminaNella rappresentazione della Grande Madre vedo le braccia ad arco che s'incontrano ad aureola e il suo non pare un gesto di resa ma di esultanza, di vittoria. Bella.
Grazie Sara, fa bene fermarsi a pensare a noi e alla Vita di cui sappiamo, purtroppo, poco.
Ciao!!!
È vero! E anche se fosse un dono tutti noi abbiamo il dovere di renderla degna!
RispondiEliminaAnche io amo condividere queste giornate in Filosofia. Le cerco, le leggo e le posto, poi le rileggo ancora, perché, anche se concetti semplici, io li devo assimilare per poi cercare di metterli in atto ! Non c'è nulla di meglio che condividere le idee e i punti di vista per poter imparare!
Grazie a Te per la tua presenza! ❤️❤️