Shoei...
La superficialità spalanca le porte all’erronea credenza che gli oggetti
esistono come entità indipendenti e permanenti e che sono proprio
queste circostanze “esterne” all’uomo a causare in lui la sofferenza.
Ma se la causa della sofferenza risiedesse davvero all’esterno di noi non avremmo nessuna possibilità di sottrarci da essa.
Il primo momento difficile e drammatico ci getterebbe inevitabilmente nel baratro della depressione.
Una realtà non è oggettivamente positiva o negativa, non vanta di
proprietà intrinseche e se additiamo ad essa una caratteristica stiamo
osservando una caratteristica che risiede in noi…
Ogni momento può essere dunque vissuto positivamente o negativamente e sta a noi scegliere quale fra le due forze alimentare.
L’Insegnamento crea una realtà all’interno della quale l’uomo viene portato al seme della consapevolezza.
Utilizzando tale realtà come uno specchio è possibile crescere e
diventare consapevoli di noi stessi. Affinché si possa imparare
dall’esperienza è fondamentale diventare terreno fertile.
Con una visone attenta ed aperta si vive la giusta predisposizione
mentale attraverso la quale è possibile ricevere i doni della Vita.
Quando invece abbassiamo la guardia non solo non siamo più ricettivi ma
la vita ne approfitterà per sferrarci il suo miglior colpo.
La forza di vincere la superficialità nasce dal Vivere dentro di se quel sordo rimbombo che dice : “risvegliati !”