sabato 22 aprile 2023

Risvegliati! (Sabato in Filosofia)

 



Shoei...

La superficialità spalanca le porte all’erronea credenza che gli oggetti esistono come entità indipendenti e permanenti e che sono proprio queste circostanze “esterne” all’uomo a causare in lui la sofferenza.
Ma se la causa della sofferenza risiedesse davvero all’esterno di noi non avremmo nessuna possibilità di sottrarci da essa.
Il primo momento difficile e drammatico ci getterebbe inevitabilmente nel baratro della depressione.
Una realtà non è oggettivamente positiva o negativa, non vanta di proprietà intrinseche e se additiamo ad essa una caratteristica stiamo osservando una caratteristica che risiede in noi…
Ogni momento può essere dunque vissuto positivamente o negativamente e sta a noi scegliere quale fra le due forze alimentare.
L’Insegnamento crea una realtà all’interno della quale l’uomo viene portato al seme della consapevolezza.
Utilizzando tale realtà come uno specchio è possibile crescere e diventare consapevoli di noi stessi. Affinché si possa imparare dall’esperienza è fondamentale diventare terreno fertile.
Con una visone attenta ed aperta si vive la giusta predisposizione mentale attraverso la quale è possibile ricevere i doni della Vita.
Quando invece abbassiamo la guardia non solo non siamo più ricettivi ma la vita ne approfitterà per sferrarci il suo miglior colpo.
La forza di vincere la superficialità nasce dal Vivere dentro di se quel sordo rimbombo che dice : “risvegliati !”

8 commenti:

  1. C'è un bel chiacchierare sul fatto che i tumori, ad esempio, arrivino da dentro, e sia la nostra incapacità di gestirci a generarli. Io non sono troppo convinto di questo, ma concordo che ognuno li gestisca a suo modo, e ci sia chi si arrende e chi combatte fino alla fine. L'ho visto in fin troppe persone, dai caratteri e dai geni più disparati, chi resiste e chi purtroppo no. Continuo a credere che dipenda tuto da infinite variabili, e che determinate risorse si attivino in caso di bisogno, insospettabili anche a chi finisce per trovarle. Insomma si, la predisposizione con la quale si affrontano gli eventi è importante, ma che questi arrivivno mirati non lo so.. posso pensare che lo stress aiuti, ma pure se ti fumi venti sigarette al giorno..e certo dobbiamo essere sempre noi a manovrare, per quanto possibile, gli shock della vita.

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    1. Anche io ho riflettuto a lungo su questa questione, e potrebbe anche essere, poi però mi sono bloccata sulla questione bambini; che responsabilità può avere un bambino che a qualche anno di vita ha già un cancro...
      Però noto, ancora una volta, che in uno scritto ognuno ci trova qualcosa di diverso. Leggendo le parole di Shoei io non ho pensato a quello che hai scritto tu, nemmeno ci ho pensato. E questo mi porta ad un altra riflessione che può sembrare lontana da ciò che è stato scritto ma forse non lo è; noi siamo ciò che pensiamo? Cioè, siamo quello che pensiamo di essere, da ciò che viviamo e da ciò che ci circonda? Sicuramente siamo ciò che abbiamo vissuto ma soprattutto quello che ci vive attorno... Sì lo so, ha fatto un casino, mi sa che ci devo pensare un po' su!
      Grazie Franco per le continue riflessioni!

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  2. N1 cerchiamo di volerci bene!
    Volerci bene in primis...
    Poi il resto viene a ruota...

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    1. È un buon punto di inizio!
      Ciao Tissi! ❤️

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  3. Se parli di oggetti, sono d'accordo. La serenità non dipende da una borsa di Versace. È dentro di noi. Diverso è se non hai un lavoro, o una casa dove stare o dove crescere sereni i figli, se hai un male incurabile, una persona cara che soffre o che è morta ecc... C'è poco da esser calmi o positivi e, se fosse, rischiamo di cadere nell'indifferenza. Meglio la speranza laddove è possibile. Siamo umani e siamo fatti di emozioni, che rispondono agli accadimenti. Senza di esse saremmo solo automi e non sarebbe vivere, perchè esse sono il sale della vita, e se le ascoltiamo bene ci insegnano chi siamo. Non possiamo sempre pilotare tutto. Anche questo diventa stressante. A volte bisogna lasciare i remi in barca e permettere alla vita di portarci dove deve, cercando in noi la forza volta per volta di affrontare ciò che succede, e di non vergognarci quando non ci riusciamo lasciandoci aiutare. Ricordo un bellissimo cartone della Disney, dove una bimba con i suoi genitori si era trasferita in una nuova città dove non aveva amici, il suo sport ecc... . Si alzava la mattina e cercava sempre di essere allegra, fino che finalmente ha ceduto a tristezza e si è potuta lasciare andare ad un pianto curativo e liberatorio ma, più di tutto, ha potuto permettere ai suoi genitori di abbracciarla e aiutarla. Non siamo supereroi, dobbiamo saper convivere con le nostre fragilità, saperle accettare, volerci bene lo stesso e accettere e rispettare quelle degli altri. Non credo che nessuno al mondo, nemmeno i superguru più gettonati, siano stati veramente sempre calmi e positivi. Che poi ci siano persone amorevoli e sorridenti di attitudine, questo sì. Forse l'amore e la speranza sono l'unica chiave per ogni cosa.

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    1. Ed è estremamente così ma dette con parole diverse! O almeno è ciò che ho capito io.
      Una mia amica aveva appena saputo di avere il cancro. Sì è recata al Samgha e (sto parafrasando) in lacrime lo ha detto a Maestro Chen. Lui l'ha lasciata sfogare e poi le ha chiesto; sei ancora viva? Lei ha risposto di sì. E lui; te la senti di fare una cosa per me? Al suo sì; ecco, che la staccionata da dipingere, ti va di farlo?
      Ecco, per lei è stato un invito alla Vita.
      Il cancro è stato sconfitto e lei non ha perso tempo a piangersi addosso (parole sue)
      Se penso (e qui parlo per me) a quante volte butto giornate nella paura, per poi vedere che alla fine le cose vanno esattamente come devono andare! Mi fascio sempre la testa prima di romperla... quanta energia sprecata aspettandosi il peggio e quello non arriva mai!
      E bisognerebbe fare come dici tu: tirare i remi in barca e aspettare che il momento passi, senza drammi e pessimismo.
      In questi giorni di cambiamento sto facendo la lista della gratitudine... quante cose ho scoperto di cui essere grata, e quanta felicità nel rendermene conto!
      Grazie della riflessione Rossella!!
      Un abbraccio! ❤️

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  4. semplifico un pensiero... la vita ci da le carte e poi sta a noi giocarle - nel migliore dei modi o come riusciamo. A volte anche a caso. Spesso voler cercare per forza una logica o un ordine superiore è solo illusione, forse anche egocentrismo.
    Certe cose accadono e non ha senso cercare la causa, ma è meglio affrontarne la soluzione...


    e poi: beautiful blog - ect ect :P

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    1. Questo è sicuro! Cercare un senso alla vita non ha proprio... senso!
      Sono d'accordo su tutto; questa partita cerchiamo di giocarcela al meglio! Sarà sicuramente una vita migliore!!

      Ahahaha, sei una vera sagoma!!

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