Ultimamente ne sento parlare molto, la leggo nei blog che seguo e nelle persone che incontro; tutte con la loro personale richiesta.
L'altro giorno incontro una persona che non vedevo da tempo. Già all'epoca era una persona estremamente infelice e speravo che stesse meglio. Tra tante lamentele mi ha colpito che ritenesse la felicità un diritto di nascita, un po' come lo è la regina. ( E qua ci andrebbe un discorso a parte!)
-Ma io merito di essere felice, con tutto quello che ho passato mi merito un po' di felicità-
-Ho sopportato il duro lavoro, i maltrattamenti e abusi... non dovrebbe essere tempo di essere felice?-
-Con tutto quello che ho fatto per gli altri, non mi merito la felicità?-
No, non è così che funziona! Non basta essere stati maltrattati dalla vita che, in automatico si diventa felici. Certo, sarebbe bello, ma non è così. Infatti il concetto buddhista del "merito" è strettamente legato alla nozione di karma. Il merito si riferisce al comportamento corretto e l'insieme di qualità positive nella nostra mente. Rappresenta le potenzialità benefiche che, nel corso del tempo, si sviluppano e si manifestano come una sensazione di felicità in varie circostanze.
Questa felicità non è qualcosa che ci viene assegnato come una ricompensa per aver agito bene, né può essere donata da altri. Piuttosto, è il risultato naturale che deriva dall'agire, parlare e pensare in modo costruttivo, privo di rabbia, attaccamento, avidità o ingenuità.
Riassunto in un'unica frase; la felicità bisogna guadagnarsela...
Infatti la felicità non arriva quando hai sofferto troppo o perché la vita sul bilancino ti risulta creditrice. La felicità è un personale stato d'animo da saper coltivare, riconoscere anche. Puoi essere felice mentre ti crolla il mondo attorno, solo constatando di rimanere illeso, oppure mentre la vita ti colpisce con una mira maledetta, ma tu le sorridi lo stesso.
RispondiEliminaPerché soffrire due volte è inutile.
Grande il mio Franco! É esattamente questo lo spirito giusto!
EliminaChe meraviglia!! :D
La felicità è uno stato d'animo, un fiore sempre prossimo ad apparire e sfiorire.
RispondiEliminaUn mattino apri la finestra e lei è lì, senza motivo e quasi t'investe con forza. La respiri per trattenerla ma un attimo dopo è solo aria. Non chiederti alcun perchè, potresti spaventarla.
Ciao Sara.
Anche tu... mica scherzi eh! :D
EliminaCi sono momenti che; quando arriva arriva! Bisogna godersela nel esatto momento che arriva, perchè a volte dura solo il tempo di un respiro, ed è un momento meraviglioso!
GRAZIE! <3
Ci si allena anche alla felicità.
RispondiEliminaMa è sicuramente più complicato per chi ha vissuto una vita molto complicata e piena zeppa di dolori e difficoltà.
Ecco perchè ci si allena in continuazione. Ma ti posso garantire che è più facile trovare la felicità nella disperazione che in una vita senza sofferenza. Sì perchè solo chi ha sofferto riesce a godersi i momenti belli. Al contrario, chi non ha mai sofferto, non sa cosa vuole dir uscire da momenti bui.
EliminaNon voglio fare una gara, ma so cosa sia una vita dura e dolorosa ma so anche quanto sia bella la meraviglia del mondo. Ciò che è stato è stato e non può più farci del male, tanto vale godersi il bello che la vita ci mostra. Non sei d'accorto anche Tu?
TI abbraccio <3
Assolutamente.
Elimina❤️
Eliminala felicità è quello stato, raro e casuale, di cui ti accorgi quando è passato.
RispondiEliminamassimolegnani
Ciao Carlo, ben trovato!
EliminaPer mia esperienza personale; la felicità arriva e non è poi così rara. E quando arriva la sento così nitida che non posso non accorgermi. Anzi, dopo che l'ho sentita, cerco di trattenerla il più possibile... e me la godo finchè se ne va. Ma anche quando passa il benessere resta, sempre!
Ci è voluto tanto impegno e dedizione, ma dopo tanto lavoro, i risultati si vedono, eccome se si vedono! ;-)
Grazie del tuo passaggio e a presto!