giovedì 25 febbraio 2021

Mi perdono...

 

Dal web

Oggi sono qua per fare ammenda. Lo devo a me stessa, merito le mie scuse!
Anni fa mi ero ripromessa di non cascarci più, di non perdere il punto e smettere di volere il controllo a tutti i costi.
Ai tempi ho scritto un post; Con gli occhi del turista, uno scritto sul mettere tutto sotto esame, quello che rende vano il mio amato quieora. Mi ero ripromessa che ovunque io fossi andata ne avrei goduto del momento, di quello che è davvero importante in quell'esatto momento. E invece no, l'ho fatto di nuovo e l'ultimo post ne è la chiara dimostrazione.
Non rinnego nulla per carità, qua è davvero difficile vivere viste le abitudini così diverse, forse perché è impossibile integrarsi o forse perché la cultura è totalmente diversa e l'educazione pure. Ma venire qua è stata una mia scelta e ancor di più, nessuno mi tiene imprigionata.

Rileggendo il mio scritto e le risposte date, ho rivisto in me il tipico italiano all'estero, quello che avevo giurato di non diventare mai. La situazione è quella e non sarò certo io a cambiare la storia di questo paese. E allora a che serve riempirmi di veleno per poi riversarlo ad un ignaro e casuale lettore? Come penso di vivere il resto del tempo che devo rimanere qua? Sopravvivendo? No, nel modo più assoluto!
E niente, ci sono cascata, da sola ho messo la trappola e zak, ci son ruzzolata dentro con tutte le scarpe. Per un attimo ho dimenticato i vantaggi che ho ricevuto venendo a vivere qua. E non parlo di quelli economici, ma di quanto io sia cresciuta, di quanto io abbia acquisito in sicurezza e padronanza di me.

Dai, sono andata a sbattere contro un pullman  e sono qua a raccontarla, il mio Tomo ha avuto un infarto e sono stata grandiosa, abbiamo avuto grossi problemi burocratici e li abbiamo risolti alla grande,(ne parlerò prima o poi)  senza contare che  ho imparato a vivere in un paese così catastroficamente diverso a ciò che ero abituata... E allora perché alla fine riesco a rovinare tutto?  Perché invece di guardare il pelo che si rilassa nuotando nell'uovo, e non  mi impegno di più a vedere il TUTTO con la meraviglia e lo stupore di una volta?
Ecco perché devo chiedermi scusa, perché io non merito il veleno che mi auto infliggo!

Perciò oggi è un altro giorno, con infinite possibilità di crescita e di scoperta, da oggi bando al controllo! Basta!
Ho deciso farò come mio padre ama dire; lascia andare il fumo in su e l'acqua in giù, per quanto tu ti possa impegnare, non riuscirai mai a fare il contrario!

 E allora, che Vita sia!

14 commenti:

  1. Io non ho trovato il tuo post lamentoso o velenoso.
    E non credo neppure che rilevare, osservare e far notare qualcosa che non va significa non sapersi godere le meraviglie o quello che di bello c'è.
    Sarebbe come avere i paraocchi, o vivere perennemente sotto qualche strana sostanza che ci facesse vedere il mondo come una fiaba. Una fiaba che non esiste.
    Si possono vedere e sentire entrambe le cose. Il bello, il meraviglioso, l'eccezionale. E gli ingranaggi inceppati. Perché ci sono e la vita è anche fatta di essi.
    Un abbraccio.

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    1. Hai ragione su tutto cara Sara, la mia è stata una percezione, soltanto mia a quanto pare! Il problema non è nato nello scrivere il post, ma quello che è successo il giorno dopo. Rileggendo il mio scritto e le risposte date ho sentito crescere in me quella sensazione di rabbia e di veleno, sai, quello che si insinua e lascia quel sapore amaro? Ecco, ho pensato che se l'ho sentito io potevate sentirlo anche voi. E i questo pensiero mi ha disturbato alquanto.
      Non è la prima volta che devo venire a patti con me stessa e forse lo faccio per riuscire a superare le difficoltà che sempre incontro in ogni paese dove ho vissuto!
      Mi piace: "Il bello, il meraviglioso, l'eccezionale. E gli ingranaggi inceppati." In fondo è semplicemente Vita!
      Grazie Dolce Dama!
      Un abbraccio a TE!

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  2. Ho letto i tuoi post, quello sull'incidente con il pullman e l'altro del ricovero in ospedale di Tomo , prima non ti conoscevo e non li avevo letti. Capisco le tue difficoltà ad ambientarti in un paese arabo, così diverso dal nostro, per lingua, cultura, tradizioni. Secondo me, sei bravissima, non è facile andare a vivere in un posto così. Ricordo che, quando sono stata io a Djerba, di donne tunisine in spiaggia non se ne vedevano o, se se ne vedeva qualcuna, era tutta paludata in lunghi abiti scuri che la ricopriva completamente, ed insieme sempre a marito e figli. Un abbigliamento ideale, sotto un sole cuocente e nessuna libertà !! A me piacciono i tuoi post proprio perchè parlano di qualche cosa di completamente diverso dal nostro modo di vivere qui in Italia. Certo ci vuole forza per vivere lì, ho letto di quando ti sei trovata da sola, dopo l'incidente, di quando non potevi vedere tuo marito ... Non è facile. Forse dovresti proprio cercare di cogliere il bello che questa situazione ti può offrire, tipo un pasaggio .Io mi ricordo di avere fatto un giro sul cammello (cosa che non rifarò mai più) di essere stata a vedere dove avevano girato un famoso film (mi pare 2001 Odissea nello spazio) di ose belle ce ne sono. Però penso anche che la vita di tutti i giorni sia esasperante e, quindi , hai ragione a lamentarti !!!! Ciao. Ripasserò.

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    1. Ciao Mirtillo! Innanzitutto un WOW per essere riuscita a leggere tutte quelle parole, non è da tutti credimi!
      Vero, qua a livello umano, sociale e culturale è il peggior posto dove io sia mai vissuta, battono perfino i dominicani e in RD pensavo di aver toccato il fondo.
      Sono più di due anni che vivo qua e non sono riuscita a legare con nessuno, mai successo in vita mia. Di solito tempo un paio di mesi e già interagivo con mezzo paese ma qua è solo puro isolamento sociale!
      Le donne sono chiuse e gli uomini ottusi, impossibile entrare in contatto con la loro anima. Ma hai ragione, c'è tanto di bello se si riesce ad andare oltre, ed è quello che mi sono ripromessa di fare.
      Oggi è una bella giornata, gusta per ricominciare, anzi, riprendere da dove avevo interrotto!

      Grazie del tuo sostegno e della comprensione!
      Un abbraccio e a presto!

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  3. Sono perfettamente d'accordo con Sara DamaBianca. Non ho letto nessuna lamentela nel tuo post precedente, ma soltanto il racconto di una realtà che esiste e che, non per questo, ti disturba.
    Dovresti essere meno severa con te stessa e non chiederti scusa perché, semplicemente, non ve n'è bisogno.

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    1. Già cara Claudia, hai ragione!
      Ma a mia discolpa devo dire che è stata più la sensazione che un vero e proprio dolo. Come ho scritto nel commento di Dama è solo rileggendo che mi è montato il crimine e ho pensato che se era salito a me potevo aver indotto a farlo salire anche ad altri.

      Ma penso che sia più ciò che vivo a preoccuparmi, più di quello che trasmetto. Tomo quando torna da lavoro mi racconta di ciò che vede e io quando esco vivo ciò che sento... e questo non mi piace. Pensavo di aver trasmesso il disagio, invece no, ma questo non significa che sia una cosa bella.
      Ecco perché devo ritornare suoi miei passi e alle promesse fatte, non posso, anzi, non voglio cadere nel tranello un'alta volta. Capisci perché dico che non voglio il veleno che mi auto-infliggo? Perché se mi lascio andare alla non-disciplina rischio di finire nell'oblio della mia mente...

      Ma il fatto di scrivere qua mi aiuta sempre, le vostre parole mi portano sempre alla riflessione, perciò un immenso grazie anche a TE!
      Ti abbraccio stretta!

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  4. E' davvero vero. Parole sante di un padre.
    Il mio abbraccio
    Maurizio

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  5. Proprio niente da perdonarti, non hai parlato male di "un" paese, ma di un andazzo comune all'universo. Anzi, sei encomiabile in maniera maggiore rispetto a chi, autoctono, non riesce neanche a sistemare il proprio, di paese. Quindi serena. ;)

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    1. Anche Tu hai ragione, su tutto!
      E nello specifico aveva la possibilità di aver pulito fuori a costo zero e invece ha voluto stafare. Ora ha la botte vuota e la moglie sobria... che fenomeno!😉
      Ciao Franco!!

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  6. non so dove ti trovi ma sei delicata nell'evidenziare il diverso.
    Un tocco come una rara pubblicità
    Stimola ma non stordisce. Chi sa che equilibrio stai percorrendo, ma ti auguro di rimanere in piedi e capace di trovare il giusto benessere al tuo correre di vita

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    1. Grazie Andrea per il tuo dolce contributo, molto delicato!
      Sono in Tunisia per lavoro e sì, cerco di rimanere in piedi senza smarrirmi, ecco perché ogni tanto devo fare il punto, per trovare ciò che, troppo facilmente, rischio di perdere!
      Grazie dell'augurio, prezioso!
      Ti abbraccio.

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  7. Mi sono letta tutti i post di cui hai lasciato i link e in questo modo ho scoperto qualcosa in più su di te e della tua vita. Sei una donna coraggiosa e penso sia davvero difficile passare da una nazione all'altra seguendo il marito per lavoro e riuscendo a vivere con serenità superando una miriade di difficoltà. Ho letto con particolare apprensione il post sull'infarto avuto da tuo marito di cui avevi accennato in passato. Ho pensato a come mi sarei comportata io al tuo posto e penso che, con molta probabilità, avrei detto e fatto le stesse cose sentendo dentro un'angoscia senza fine. In quanto alla domanda che ti poni nel post odierno io penso che non ci sia nulla di cui tu debba perdonarti. Siamo esseri umani spesso circoscritti al nostro sentire per cui è difficile guardare il mondo che ci circonda da un punto di vista che non ci corrisponde. Brava tu e te lo dico spesso, a riuscirci. Non farti troppi problemi e vivi come ti pare. Con l'attenzione rivolta alle cose importanti.
    Ti abbraccio forte forte.

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    1. Ciao Mariella!
      Hai letto un sacco di parole, complimenti!😉
      Io amo cambiare nazione, ho sempre spinto io ad accettare il lavoro che arrivava. Ecco perché non ho ragione di lamentarmi. Probabilmente a voi è arrivato meno di quello che sentivo e di questo ne sono felice, ma se ripensavo al post la rabbia mi ribolliva dentro.
      Maestro Chen dice che ci va disciplina per crescere e se non ammetto lo sbaglio e poi non rimedio non c'è crescita. Se gli avessi raccontato il mio sentire di quei giorni mi avrebbe sicuramente sgridato, allora non gli ho parlato e l'ho fatto da sola!😁
      Riguardo al resto si dice che l'universo non da nulla che non possiamo affrontare e sono sicura che a chiunque succeda qualcosa di brutto questo riuscirà ad affrontare e risolvere! Siamo tutti guerrieri su questa terra ms è come l'affrontiamo che fa la differenza!
      Grazie delle tue dolcissime parole, sei sempre tanto cara!
      Un abbraccio stretto a Te!❤️

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