Questo post l'ho scritto nel lontano 2013 ma voglio riproporlo. Le cose nel frattempo sono migliorate, io stessa sono cambiata tanto in questi ultimi otto anni, figuriamoci dal '91!
Anche la gratitudine è cambiata, ora è immensa, perché a mettere le basi è stata lei! Margherita!
E' la metà del 1991, tutto sta andato a rotoli, non ho soldi, ho un
bambino piccolo, col Tomo non parlo più ormai da tempo e la mia famiglia
sembra che sia sia dimenticata di me. In un paio di anni sono
ingrassata di cinquanta chili e mi sento sfatta, brutta e indesiderata.
Tomo non mi degna più di uno sguardo, mio figlio passa le giornata a
piangere e vomitare quello che mangia e gli amici sono spariti... mi
sento totalmente sola!
Decido di andare da una dietologa che mi è stata consigliata. Il giorno
dall'appuntamento raggiungo la palazzina e nell'androne cerco
un'indicazione che mi faccia capire in che porta entrare. Vedo più
targhe di ottone; sulla prima vedo un Ortopedico, un'alta con scritto
Dentista, un'altra Psicologa e finalmente Dietologa. Capisco di essere
dentro in uno studio medico. Mentre aspetto che mi si apra leggo i nomi
dei medici e l'attenzione viene catturata da una tal Margherita B...
Chissà perché quel nome mi piace tanto... nemmeno finisco di formulare
il pensiero che sento la chiave che vien girata, una signora, nemmeno
troppo simpatica si affaccia e scansandosi mi fa entrare. Da quella
"dottoressa" non ritornerò più... dopo aver descritto la mia situazione
disastrosa mi consiglia palestra per rinforzare i muscoli, massaggi per
drenare i liquidi e una dieta di 1250 calorie... Capisco che ho bisogno
di una dieta ma non posso permettermi quello che potrebbe aiutarmi a
fare meglio.
Frustrata vado avanti a forza di inerzia ancora un anno, ma non riesco a
reggere il tutto, non dormo, non so nemmeno se mangio, passo il tempo a
piangere, vedo tutto nero e non c'è nemmeno un cane con cui poter
parlare.
Poi un giorno, non so per quale strano meccanismo, mi vedo da fuori, e quello che vedo mi spaventa: vedo me stessa dondolare su me stessa rannicchiata sul letto... Ok, mi dico, forse è ora che ti rivolgi a qualcuno... Il mio pensiero va al mio medico di base. E' un bravo dottore il Dott. Maffi, ha le sue tragedie familiari e di sicuro mi saprà ascoltare.
Il giorno dopo prendo coraggio e mi presento... aspetto il mio turno combattuta tra il rimanere e l'andarmene... son li per vuotare il sacco e non so quale sarà la sua reazione... Alla fine decido di rimanere.
Poi un giorno, non so per quale strano meccanismo, mi vedo da fuori, e quello che vedo mi spaventa: vedo me stessa dondolare su me stessa rannicchiata sul letto... Ok, mi dico, forse è ora che ti rivolgi a qualcuno... Il mio pensiero va al mio medico di base. E' un bravo dottore il Dott. Maffi, ha le sue tragedie familiari e di sicuro mi saprà ascoltare.
Il giorno dopo prendo coraggio e mi presento... aspetto il mio turno combattuta tra il rimanere e l'andarmene... son li per vuotare il sacco e non so quale sarà la sua reazione... Alla fine decido di rimanere.
-Buonasera Dottore...-
-Ciao Sara... che brutta faccia... dimmi cosa posso fare per te...-
-Nemmeno so da che parte iniziare... so solo che non va nulla...-
-Cioè? Non stai bene?-
-Non so bene, mio marito non mi desidera più... so che ha ragione, faccio schifo ma...-
E li mi lancio in una serie di confessioni molto intime che non sembra scomporlo, nel senso che non vedo giudizio sul suo viso.
-Sai Sara, per me hai bisogno di un buon psicologo, io posso curare il
tuo corpo.. ma tu hai bisogno di aiuto per la tua anima.. Se vuoi io ho
dei colleghi che potrebbero aiutarti... C'è anche il Dott. Tal dei Tali,
ha uno studio in questa palazzina e...-
-Dottore, io la ringrazio ma preferirei una donna... Quando andavo dalla
dietologa ho letto sulla targa di una tal Margherita B.... non la
conosco ma vorrei provare con lei...-
-Certo, vai dove ti senti meglio, io non la conosco, ma se vuoi posso prendere informazioni!-
-No Dottore, va bene così, io vado e poi al limite Le faccio sapere, ok?-
-Tutto quello che vuoi Sara, l'importate è che tu sia convinta... fammi sapere ok?-
Mi stringe la mano ed esco con la sensazione di aver preso la strada giusta!
Torno a casa e vado sulla guida telefonica e la cerco, faccio in un attimo, me lo segno; domani la chiamerò!
Prendo appuntamento per il mercoledì dopo. Tomo non
sembra impressionato da questa decisione, forse
solo leggermente infastidito, ma a me non importa, io ho bisogno di
aiuto e se devo pagare per averlo... che sia!
Il mercoledì arriva e sono agitata, lascio il piccolo da mia zia dicendo
che devo andare dall'avvocato, (dire che vado dallo psicologo ancora
non ce la faccio!) e lei lo tiene volentieri.
Arrivo ancora in quella palazzina ma la porta è un'altra! Anche chi mi viene ad aprire è diversa e mi piace da subito.
Mi fa accomodare nello studio, non noto nulla, solo che son seduta
davanti a lei.. e lei aspetta che io inizi. Il mio approccio è lo stesso
usato dal medico, le motivazioni mi sembrano sempre le stesse... passo
un'ora a parlare e lei che mi incalza con un sacco di domande... domande
che al momento mi sembrano una gran presa per i fondelli: perché pensi
che tuo marito faccia così? Perché pensi che tuo figlio faccia
così? Perché pensi che tua madre ti risponde così? (Scoprirò solo più
tardi che quelle domande erano fondamentali per la mia guarigione!)
Arriva la fine della mia ora e chiedo quanto devo pagare, lei mi risponde; cinquantamila lire. Lo sapevo già ma... santoiddio doverli dare mi pesa un sacco, anche perché con quelli ci avrei fatto la spesa!
Mi da appuntamento per il mercoledì dopo e io accetto.
La settimana passa come sempre, non torvo nessun beneficio, solo tanta stanchezza. Arriva il mercoledì mattina e mi rendo conto che non ho i soldi per andare dalla psicologa... che faccio? Semplice la chiamo e le dico che ho avuto un impegno improvviso. Ci crede e rimandiamo alla settimana dopo. Ma anche la settimana dopo la situazione non è cambiata, non ho un soldo nemmeno per fare la spesa... come faccio ad andare da lei? Chiamo e rimando di nuovo... mi vergogno da morire per dover passare per inaffidabile ma è sempre meglio che passare per povera in canna!
La volta dopo però non me la sento di mentire ancora, Tomo ha racimolato un po' di soldi e così decido di andare e finirla li. Le racconterò la verità, perso per perso almeno non passerò per disonesta.
Entro, mi siedo e inizio a raccontare il discorso che mi son preparata:
-Senta dottoressa, io le ho mentito, non è che avevo impegni... è che non ho un soldo per poterla pagare... Oggi son venuta perché li ho, ma sarà l'ultima volta... le giuro che vorrei tanto ma davvero non posso! Mi vergogno di averle mentito ma ammettere di essere una poveraccia.. non è facile...-
Continuo così per quasi tutta l'ora: le dico cosa sento, cosa faccio. Mi sfogo, piango per questa situazione che non riesco più a reggere, mi arrabbio con tutti e con me stessa per averlo permesso...
Arriva la fine dell'ora e io senza che mi chieda nulla metto i soldi sulla scrivania... Lei rimane in silenzio, li guarda e poi guarda me... Restando seduta si stacca dallo schienale della sua poltrona e si avvicina , con il dito indice spinge i soldi verso di me...
-Senta Sara, questi soldi li tenga lei, sotto c'è un piccolo supermercato... faccia la spesa li. Per la prossima volta non si faccia problemi... me li darà quando può...-
-... Io la ringrazio... ma io non so se portò mai saldare il debito...-
-Facciamo una cosa allora, non stia in ansia... non voglio nulla... lei verrà da me fino a quando ne avrà bisogno... volta per volta vedremo insieme cosa fare... va bene così?-
-.... io non so che dire... grazie mi sembra poco... ma non so che altro dire... grazie!!-
Siamo andate avanti così per sei mesi, tutti i mercoledì puntuale alle 15 ero da lei... ce l'ho messa tutta, volevo che lei fosse fiera dei miei miglioramenti! Dal Lei siamo passare a darci del tu e mi ha addirittura dato vestiti per mio figlio!
Dopo sei mesi però, tutto da sola ho deciso di smettere, sentivo di stare bene e i sensi di colpa si facevano sempre di più largo nei miei pensieri.
-Margherita... posso farti una domanda?-
-Certo... spara!-
-Perché mi hai tenuto gratis? So per certo che hai dovuto rinunciare a dei pazienti...-
Lei si avvicina di nuovo, mette le due dita, l'indice e il medio, sul bordo della sua scrivania...
-Tu eri qua, sul bordo del precipizio, ancora un passo e ti avrei persa per sempre! Io amo il mio lavoro e il mio scopo è guarire la gente... lasciarti cadere sarebbe stato per me un omicidio, non avrei mai potuto permetterlo!-
Mi sono alzata, ho girato attorno alla scrivania e l'ho abbracciata.
-E' proprio come pensavo... mi hai salvato la vita! GRAZIE!-
-Che esagerata!-
-No, non esagerata... estremamente ed eternamente grata!-
Se oggi sono quella che sono è anche grazie a lei... e grazie a me che ho creduto alle sue parole. Le ho creduto quando diceva che dentro di me c'era un leone! L'ho ascoltata quando mi diceva di provare a mettermi sempre nei panni degli altri. Le ho creduto quando mi diceva che la notte prima o poi finisce. Mi ha insegnato i primi rudimenti di un cammino che più tardi avrei fatto mio....
Lei è stata una delle tante persone che ho cercato e che l'universo mi ha messo sulla strada.
A lei la mia eterna gratitudine!
Arriva la fine della mia ora e chiedo quanto devo pagare, lei mi risponde; cinquantamila lire. Lo sapevo già ma... santoiddio doverli dare mi pesa un sacco, anche perché con quelli ci avrei fatto la spesa!
Mi da appuntamento per il mercoledì dopo e io accetto.
La settimana passa come sempre, non torvo nessun beneficio, solo tanta stanchezza. Arriva il mercoledì mattina e mi rendo conto che non ho i soldi per andare dalla psicologa... che faccio? Semplice la chiamo e le dico che ho avuto un impegno improvviso. Ci crede e rimandiamo alla settimana dopo. Ma anche la settimana dopo la situazione non è cambiata, non ho un soldo nemmeno per fare la spesa... come faccio ad andare da lei? Chiamo e rimando di nuovo... mi vergogno da morire per dover passare per inaffidabile ma è sempre meglio che passare per povera in canna!
La volta dopo però non me la sento di mentire ancora, Tomo ha racimolato un po' di soldi e così decido di andare e finirla li. Le racconterò la verità, perso per perso almeno non passerò per disonesta.
Entro, mi siedo e inizio a raccontare il discorso che mi son preparata:
-Senta dottoressa, io le ho mentito, non è che avevo impegni... è che non ho un soldo per poterla pagare... Oggi son venuta perché li ho, ma sarà l'ultima volta... le giuro che vorrei tanto ma davvero non posso! Mi vergogno di averle mentito ma ammettere di essere una poveraccia.. non è facile...-
Continuo così per quasi tutta l'ora: le dico cosa sento, cosa faccio. Mi sfogo, piango per questa situazione che non riesco più a reggere, mi arrabbio con tutti e con me stessa per averlo permesso...
Arriva la fine dell'ora e io senza che mi chieda nulla metto i soldi sulla scrivania... Lei rimane in silenzio, li guarda e poi guarda me... Restando seduta si stacca dallo schienale della sua poltrona e si avvicina , con il dito indice spinge i soldi verso di me...
-Senta Sara, questi soldi li tenga lei, sotto c'è un piccolo supermercato... faccia la spesa li. Per la prossima volta non si faccia problemi... me li darà quando può...-
-... Io la ringrazio... ma io non so se portò mai saldare il debito...-
-Facciamo una cosa allora, non stia in ansia... non voglio nulla... lei verrà da me fino a quando ne avrà bisogno... volta per volta vedremo insieme cosa fare... va bene così?-
-.... io non so che dire... grazie mi sembra poco... ma non so che altro dire... grazie!!-
Siamo andate avanti così per sei mesi, tutti i mercoledì puntuale alle 15 ero da lei... ce l'ho messa tutta, volevo che lei fosse fiera dei miei miglioramenti! Dal Lei siamo passare a darci del tu e mi ha addirittura dato vestiti per mio figlio!
Dopo sei mesi però, tutto da sola ho deciso di smettere, sentivo di stare bene e i sensi di colpa si facevano sempre di più largo nei miei pensieri.
-Margherita... posso farti una domanda?-
-Certo... spara!-
-Perché mi hai tenuto gratis? So per certo che hai dovuto rinunciare a dei pazienti...-
Lei si avvicina di nuovo, mette le due dita, l'indice e il medio, sul bordo della sua scrivania...
-Tu eri qua, sul bordo del precipizio, ancora un passo e ti avrei persa per sempre! Io amo il mio lavoro e il mio scopo è guarire la gente... lasciarti cadere sarebbe stato per me un omicidio, non avrei mai potuto permetterlo!-
Mi sono alzata, ho girato attorno alla scrivania e l'ho abbracciata.
-E' proprio come pensavo... mi hai salvato la vita! GRAZIE!-
-Che esagerata!-
-No, non esagerata... estremamente ed eternamente grata!-
Se oggi sono quella che sono è anche grazie a lei... e grazie a me che ho creduto alle sue parole. Le ho creduto quando diceva che dentro di me c'era un leone! L'ho ascoltata quando mi diceva di provare a mettermi sempre nei panni degli altri. Le ho creduto quando mi diceva che la notte prima o poi finisce. Mi ha insegnato i primi rudimenti di un cammino che più tardi avrei fatto mio....
Lei è stata una delle tante persone che ho cercato e che l'universo mi ha messo sulla strada.
A lei la mia eterna gratitudine!
Ciao Margherita, grazie, grazie, grazie!