Diario di bordo – 20 settembre 2025



Eccomi qua. 

Secondo giorno senza social.

Mi sento un po’ come un alcolizzato che dice: “Smetto di bere quando voglio…”  

Ciao, sono Sara e sono una socialtizzata  

Ovviamente sto esagerando, ma mi sono resa conto che stavo sui social più di quanto credevo.

Ormai avevo la mia routine: dopo le faccende giornaliere, mi sedevo in attesa di preparare il pranzo. Il malessere della nevralgia mi porta a stare parecchio seduta, e quella immobilità mi portava a prendere in mano il cellulare.  

Ieri l’ho fatto di nuovo.  

Ma appena l’ho preso, mi sono accorta che era un gesto automatico, quasi meccanico.  

Non cercavo nulla. Era solo una risposta alla noia, al vuoto, alla routine.

E proprio ieri, nei miei momenti vuoti, ho realizzato quanto quei piccoli gesti fossero ormai parte di una “routine conclamata”.  

Non era solo il contenuto a chiamarmi. Era il gesto stesso: il tocco, lo scroll, il riflesso.

Oggi sto imparando a disinnescare quel gesto. A riconoscerlo, a lasciarlo andare. Non è facile. È come disimparare una lingua che ho parlato per anni.  

Ma ogni volta che scelgo di non farlo... mi riapproprio di un frammento di me.