Oggi nonostante il sorriso perenne sento che c'è un pensiero che mi disturba e per capirci qualcosa devo metter giù due righe per fare ordine...
Il pensiero è su me stessa e su come mi pongo agli altri.
Premetto che so di non avere la verità in tasca, ma so e sopratutto, vedo e sento quando una persona sta male... ora ho imparato a schermarmi quando sono lontana ma quando mi si presenta davanti riesco a percepire ogni sfumatura, dal disagio, alla paura, dal dolore allo smarrimento.
Allora mi metto in ascolto, qualcuno si confida e altri si sfogano... una, due, tre volte... alla quarta quando sento che le frasi diventano degli alibi e la storia che mi stanno raccontando è solo un racconto che non ha nulla a che fare con quello che sentono... parlo, non riesco a stare zitta e dico la mia. Nonostante che, chi ho di fronte vuole sentire quello che ho da dire, quando quello mi scappa dalla bocca vedo sui loro visi tristezza e dolore... quasi una delusione che io non stia li a dar ragione annuendo col capo.
Mi sento rispondere che ognuno ha i suoi tempi, che ognuno ha il suo carattere, che siamo tutti esseri umani... tutto vero, ma questo non deve essere un alibi per rimanere nelle menzogne che li fanno sentire tanto sicuri.
Ma ecco che una volta detta la mia, dopo che lascio quella persona arrabbiata io mi sento in colpa. E per quanto sia un sentimento che non voglio fare mio, questo bussa e mi dice che ho sbagliato, che la prossima volta devo stare zitta, che devo imparare a tacere, che io non sono nessuno per dire qualcosa alla gente!
Ma subito dopo mi sorge una domanda: visto che molti, tutti, sanno come sono e sono famosissima per la mia sincerità... perchè continuano a venire da me per poi lasciarmi andare via lasciandomi addosso la loro rabbia? Visto che si dice che siamo tutti esseri umani... perchè non capiscono che lo sono anche io? Io non sono una roccia, non sono insensibile.... anche se son solare, questo non vuol dire che io poi non ci rimanga male...
A volte mi vien voglia di lasciar perdere tutto ma poi arriva qual qualcuno che mi dice di non farlo... che c'è ancora qualcuno che ha bisogno di me... e allora mi tiro su e vado avanti.
Non sono in cerca di assensi, non ho scritto questo per sentirmi dire quello che desidero... forse ho scritto questo nella speranza che chi legga capisca che se non si vuole l'opinione altrui quando questa è diversa dalla propria... non venga a raccontarla a me. Io nella mia vita ho avuto tanti, tantissimi cazziatoni e, sia che chi avevo di fronte mi volesse male o bene, li ho presi e li ho fatti miei.
Ci son cose che quando mi vengono dette al momento mi danno fastidio ma so che è solo perchè riconosco in quelle parole la verità... se non lo fosse non le prenderei nemmeno in considerazione!
Rileggendo quello che ho scritto sopra sono arrivata al punto chiave: penso, e ora so, che le mie parole hanno il potere di ferire e questo non mi piace. Ora so dove devo andare a lavorare e cosa devo aggiustare. Devo cercare di accettare la versione dei fatti che mi viene raccontata come una storia fine a se stessa... una bella storia raccontata da Qualcuno. Se poi quel Qualcuno nel racconto si ascolterà e riconoscerà le Sue menzogne, bene, altrimenti continuerà a raccontarsela fino a quando vorrà.
Visto che ferire la gente non mi piace, ( e per quando l'ho fatto chiedo umilmente scusa) non ho più intenzione di farlo. Ora da me si troverà solo un punto di sfogo.
Sarà la giusta soluzione... ancora non lo so, ai posteri l'ardua sentenza!
Sempre io e... sempre più confusa!