mercoledì 18 dicembre 2024
Dolore e gratitudine: un equilibrio possibile?
giovedì 5 settembre 2024
Troverò l'uscita?
Accetto l’incertezza e mi focalizzo sul presente. Cammino con la consapevolezza di perdermi nell’intricato labirinto dell’introspezione… Poi chissà, un giorno potrei anche trovare l’uscita. Se va male, avrò almeno fatto un sacco di passi!
sabato 20 luglio 2024
Non è ciò che fai che dà senso alla tua vita, ma è ciò che vivi il vero senso della Vita (Sabato in filosofia)
Bisogna perseverare e credere in se stessi, nelle proprie capacità. Questo è ciò che mi viene Insegnato e che risiede nel mio Io. E’ un bene così prezioso che non permetto a nessuno di potermene privare! -
sabato 13 luglio 2024
Budai: Oltre la Pancia, la Gioia del Buddha
Girando per il web, mi sono resa conto che c’è una certa confusione sulla figura del Buddha. Infatti, qualcuno pensa che il Buddha sia grasso… invece non è così; il Buddha storico era magro. Quello grasso ha un altro nome… ma andiamo a vedere con calma!
Esistono due interpretazioni principali sulla figura di Budai o Pu-tai, come alcuni preferiscono chiamarlo. La prima sostiene che fosse uno dei primi diciotto arhat del Buddhismo, coloro che hanno raggiunto il pieno risveglio spirituale. Il suo nome era Angida, ed era un abile cacciatore di serpenti. Dopo averli catturati, toglieva loro il veleno per evitare che mordessero i passanti e poi li liberava. Per la sua bontà, ottenne la Bodhi, cioè l’illuminazione spirituale, nell’ambito del buddismo.
La storia più nota afferma che fosse un monaco Chan di nome Qìcǐ, nativo di Fenghua, oggi nella provincia di Zhejiang, Cina, che visse durante la dinastia Liang.
Si dice che al momento della sua morte abbia composto il seguente inno: Maitreya, il vero Maitreya, ti manifesti in molteplici forme. Spesso ti riveli alla gente del tempo, altre volte non ti riconoscono.
Per questo motivo è generalmente identificato con Maitreya.
Budai/Hotei è sempre rappresentato grasso e calvo, con una sacca sulle spalle o sotto il braccio, dalla quale prende il nome, che non si svuota mai e con la quale nutre i poveri e i bisognosi. È piena di piante di riso (simbolo di abbondanza), dolci, cibo e molte cose di grande valore.
Spesso ha con sé una ciotola da elemosine, che rappresenta la sua natura di monaco buddista.
Il suo ruolo è di proteggere i deboli, i poveri e i bambini, ed è spesso ritratto accanto a loro. Nelle raffigurazioni giapponesi, Hotei è talvolta seduto su un carro condotto da ragazzi, o sventola il ventaglio che esaudisce i desideri (oogi), il ventaglio usato cerimonialmente dai potenti per dimostrare di accettare la richiesta di un vassallo.
Nei templi buddisti Chan e Zen, una sua statua è generalmente posta all’ingresso con il viso sorridente rivolto verso l’entrata. È inoltre presente in un koan della scuola Zen. In questo, egli viaggia donando caramelle ai bambini poveri, elemosinando solo da monaci e laici Zen.
Un giorno un monaco gli chiede: “Qual è il significato dello Zen?”. Hotei depone la sua bisaccia. “Come si realizza lo Zen?”, continua il monaco. Hotei riprende la bisaccia e si rimette in cammino.
Nel Taoismo, Budai è considerato una divinità dell’abbondanza e della soddisfazione, dell’accontentarsi di quel che si ha. La grande pancia è simbolo di gioia, fortuna e realizzazione; inoltre, nella tradizione cinese, la pancia è considerata la dimora dell’anima, e la sua dimensione può essere considerata un’allegoria per la sua grande bontà. Secondo una tradizione popolare, sfregando la sua pancia è possibile ottenere ricchezza, fortuna e prosperità.
Nell’Ikuantao, le statue di Budai si trovano spesso nella parte centrale dei templi; in esso è chiamato Maitreya, ma è considerato l’incarnazione di molti insegnamenti taoisti, tra cui la generosità e la disponibilità.
Hotei è l’unica delle Sette Divinità della Fortuna giapponesi a essere probabilmente ispirato a una persona realmente esistita ed è il più conosciuto al di fuori del Giappone. Per gli Shintoisti è considerato Dio dell’abbondanza e della buona salute, e per questo spesso una sua statuetta o amuleto viene posto in casa dai credenti. È particolarmente associato ai bambini.
sabato 6 luglio 2024
Oltre la Materia: La Ricerca Spirituale degli Indios (Sabato in filosofia)
Quelle che seguono sono cose che dico da tempo e delle quali sono anche convinta della loro veridicità. Tempo fa ho fatto un ripulisti delle cose che possedevo; infatti, ora non possiedo più nulla se non cianfrusaglie delle quali non fatico a lasciare. Leggo queste parole (non mie) e me le ripeto, soprattutto la parte sulla rabbia, ogni tanto quella riesce a prendere il sopravvento!
Ho deciso di trascriverle, sia per condividerle con chi vorrà continuare a leggere, sia per stamparmele bene in mente. Spero che siano illuminanti per voi come lo sono state per me!
Parole tratte dal libro La donna di Luce di Hernàn H. Mamani… un libro che, per me, vale la pena di prendere in considerazione!
-Ccama aveva inoltre parlato della continua ricerca degli indios della pace e dell’armonia; quando uno è arrabbiato, gli altri gli dicono:Che ti prende, sei impazzito? Ricorda che la vita è breve e fugace, non sprecarla in litigi. Usa le tue energie in modo più consapevole, perché solo così raggiungerai la luce dopo la morte. La luce sprigionata dal tuo essere ti permetterà di raggiungere l’eterna dimora. L’odio ti regalerà solo buio e ignoranza e t’impedirà di trovare la strada per la Casa del Sole. Lì vivono tutti i morti, nell’altra dimensione della vita.
-Quando una persona si fa sopraffare dall’ambizione o mostra un interesse esagerato per i beni terreni, gli ricordano: -Perché ti affanni tanto? Ti sembra vita questa? A che scopo accumuli tante ricchezze? C’è forse qualcosa che potrai portare nell’aldilà? Ti sei preparato per il lungo viaggio verso la vera casa? In questa vita, non potrai trovare bene maggiore che riuscire ad essere un Runa, non un bipede che insozza la terra. Potrai diventare ricco, potente, famoso, ma a cosa servirà se non hai saputo trasmettere gioia e amore al prossimo. Tutti i titoli, le tue ricchezze, le tue terre dovrai lasciarle qui. Te ne andrai da solo, senza nessuno dei tuoi beni.
La sola cosa importante nella vita è diventare un Hatun Runa, un uomo illuminato. Non dimenticare che il tuo corpo verrà restituito alla terra, da dove sei venuto. Polvere sei e polvere diventerai. Perciò, anziché affannarti ad accumulare ricchezze terrene, cerca di accumulare quelle spirituali, perché solo quelle sono eterne.-
mercoledì 3 luglio 2024
Havaianas, la storia delle ciabatte più famose al mondo (Curiosità)
Il prodotto Havaianas era prodotto con suola in gomma e cinturini, mentre questa suola conteneva una trama che imitava la suola in paglia di riso di Zori. Insomma, era un prodotto economico, funzionale, di qualità, in un paese caldo e popoloso come il Brasile, è bastato questo per garantire il successo fin dall'inizio.
Le prime pubblicità delle Havaianas sono state realizzate con storie che mostravano le famiglie brasiliane utilizzando il prodotto. Gli annunci parlavano esclusivamente delle caratteristiche funzionali del prodotto. Subito dopo furon, però, sono stati realizzati spot pubblicitari con con protagonista la famiglia Trapo, un famoso programma comico dell'epoca. Questo fu sicuramente l'inizio dell'associazione tra Havaianas e la sua narrativa umoristica.
giovedì 27 giugno 2024
Verde Speranza: Un Futuro Radioso per la Savana Brasiliana?
Ogni tanto 'buone' notizie! Certo, restiamo caduti visto che siamo ben lontani dalla perfezione, ma per ora bisogna accontentarsi di piccoli passi!
Ebbene sì, la riduzione della deforestazione in Amazzonia, finalmente è un segnale in positivo, con 201 km² di foresta persi a novembre e un totale di 5.206 km² negli ultimi 12 mesi, rappresentando una diminuzione del 51% rispetto all'anno precedente. Mi sembra buono no?
Questo calo è il risultato delle politiche ambientali introdotte dal presidente Lula, che ha preso misure decisive per proteggere l'ecosistema amazzonico e combattere il disboscamento illegale.
Purtroppo ci son effetti che non aiutano. La foresta amazzonica è stata colpita da una siccità senza precedenti che ha avuto effetti devastanti, prosciugando i fiumi e causando la morte di vasti tratti di foresta, il che ha facilitato la diffusione di incendi. Questa situazione ha avuto ripercussioni significative sulle comunità locali, isolando alcune di esse e compromettendo la sicurezza alimentare e la qualità dell'aria.
Nonostante la deforestazione sia diminuita in Amazzonia, essa continua ad aumentare nel Cerrado, (una vasta savana tropicale situata in Brasile, nota per la sua ricca biodiversità di flora e fauna. È considerata la savana più biologicamente ricca al mondo secondo il WWF) che sta subendo pressioni a causa dell'espansione agricola.
Lula ha anche istituito sei nuove aree protette per le popolazioni indigene, coprendo oltre 620.000 ettari. Queste aree sono off-limits per le attività estrattive e consentono alle comunità indigene di mantenere le loro pratiche tradizionali.
Infine, durante l'ultima COP28, (28ª conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici si è svolta dal 30 novembre al 13 dicembre 2023 a Dubai, negli Emirati arabi uniti. L'UE e i suoi 27 Stati membri hanno partecipato all'evento in qualità di parti della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) il presidente Lula ha chiesto un impegno globale per sostenere gli sforzi del Brasile nella conservazione dell'Amazzonia, ottenendo, per ora, finanziamenti da Norvegia e Germania per il Fondo per l'Amazzonia.
A questo punto speriamo che altri paesi aderiscano in fretta. L'Amazzonia non è solo un affare del Sud America, se la foresta non verrà salvata sarà un problema di tutti!
lunedì 24 giugno 2024
Paradiso violato: Quando i Turisti Diventano Invasori
Spazzatura raccolta nei sentieri! |
Che dite, vale la pena di preservate tutto questo? Ecco perché i turisti stanno bene a casa loro!
sabato 15 giugno 2024
L’Arte del Vivere: Un Cammino di Forza e Saggezza (Sabato in filosofia)
La vita, dall'alba al tramonto.
sabato 8 giugno 2024
Navigare nel Mare del Destino: Quando il Libero Arbitrio incontra la Predestinazione
Un paio di mesi fa, mi sono immersa nella lettura de "La biblioteca dei morti", per poi passare al "Libro delle anime", e di recente ho concluso il suo intrigante seguito, "I custodi della biblioteca". Opere che esplorano il concetto di destino. Ah, il destino… permettimi di condividere alcune riflessioni su questo tema.
Esistono due filosofie principali: il libero arbitrio e la predestinazione. Questo mi porta a riflettere su due questioni fondamentali. Forse, nonostante crediamo di essere i fautori delle nostre scelte, siamo in realtà predestinati a vivere questa vita, illudendoci di avere il controllo del nostro fato. Oppure, potremmo essere veramente liberi nelle nostre azioni, ma ci viene offerta l’illusione del destino come un capro espiatorio per i momenti di fallimento. Entrambe le teorie sembrano avere un loro fondamento, non trovate?
Sono ben consapevole che la storia non si costruisce con i "se" e i "ma", tuttavia il dubbio persiste. Chissà se era inevitabile che i miei genitori mi concepissero quella sera, o se dovevo rimanere su quella spiaggia quel giorno, o ancora, se Tomo doveva svegliarmi per salvarci dal monossido di carbonio quella notte. E poi, se dovevo essere io a svegliare Tomo, per poi, nove mesi dopo, diventare tre. Se, se, se! Se tutto ciò che ho sempre creduto fosse sotto il mio controllo si rivelasse preordinato, quante energie e quanta frustrazione avrei potuto risparmiare? Se tutto fosse già scritto, quale sarebbe il vero scopo della vita?
E se tutto ciò in cui ho creduto fino ad ora si rivelasse l’esatto opposto? È come osservare un’immagine riflessa: sembra identica, ma in realtà è diversa… o forse no?
Siamo noi a plasmare il nostro destino, o siamo destinati a credere di avere tale potere?
sabato 1 giugno 2024
Tempesta di dolore
È tornato, così, senza nessun preavviso!
È successo l'altra notte, dormivo bene, stranamente mi ero addormentata subito. Qua è iniziato il freddo ed ero accucciata sotto le coperte. Il dolore è stato così forte che ho urlato! Sembrava una tempesta di fulmini. Stilettate ovunque! Nelle mani, lungo le braccia, sulla schiena, gambe e piedi. Ma il dolore più forte era dietro le unghie di mani e piedi! Una grossa di scossa elettrica dipanando lungo i miei nervi. Ho pianto, e piangendo ripetevo la parola più usata in questo mio tempo; ti prego basta! Me lo avevano detto che c'era la possibilità che la nevralgia potesse tornare, ai meno fortunati succede. Ecco, io speravo davvero di non entrare in questa categoria, e invece!
Il giorno dopo non fa così così male e spero sia stato solo un episodio isolato. E invece no, la notte dopo è la stessa cosa. Il modus operandi è lo stesso e capita alle stessa ora. Mi lascia dolorante e piangente per qualche ora, e verso le tre, esausta, mi addormento.
La cosa si ripete ancora e ancora e ora temo la notte...
mercoledì 29 maggio 2024
Chioma al cipollino, cronache di un taglio speziato!
In un commento nel post precedente si è parlato del fatto che mi taglio di capelli da sola, e questo mi ha sbloccato un ricordo!
Era il 2005 e vivevo in Repubblica Dominicana da qualche mese. All’epoca avevo un taglio scalato che arrivava alle spalle; erano ricci e formavano un bel caschetto sbarazzino. Ma avevano un difetto: se li lasciavo crescere, questi facevano effetto teepee! Allora ho chiesto alla mia vicina di casa, Andreia, chi tagliasse i capelli nel villaggio; lei mi ha fatto il nome di Regina.
Una mattina, erano le 10 circa, mi avvio ed entro nel “salone”. Chiamo ma non mi risponde nessuno. Aspetto un attimo e richiamo. Sento un chiacchiericcio provenire dal cortile sul retro e allora esco e paleso la mia presenza.
-Hola, Regina.-
-Holà, linda, lo siento, pero no te escuché! - Avevo immaginato che non mi avesse sentito e non ha nulla da scusarsi. Le dico che ho bisogno di un taglio e chiedo se ha tempo.
-Por supuesto! Espera un momento que llegue. ¡Tú siéntate! - Ok, ha tempo, mi siedo dove indicato e aspetto che torni. Rientra e mi chiede se ho lavato la testa; le dico di sì. Allora prende uno spruzzino e inizia a bagnarmi i capelli che sono quasi asciutti. Già sento un odore pungente. Lei probabilmente intravede il movimento del mio naso e iniziano le spiegazioni.
-Sé que mis manos apestan… ma devi sapere che mi hanno regalato un sacco di cipolle e allora le sto tagliando fini fini, un po’ le do alle vicine y con lo que sobra preparo el locrito para todos!-
Ben felice che lei abbia tutte quelle cipolle, immagino la bontà del locrito e la felicità di chi lo riceverà ma… San Cristóbal Colón, non riesco a respirare e mi lacrimano gli occhi! O almeno credo siano lacrime perché, tra una sforbiciata e l’altra, non ha fatto che spruzzare acqua, sentivo i rivoli perfino giù nella schiena… Per tutto il tempo tengo gli occhi chiusi e respiro il necessario per restare in vita! Che agonia!
-Terminado. ¿Cómo se ve? - Mi guardo allo specchio e non capisco nulla, sembro un pulcino che sta affogando nell’acqua di cipolle ma mento dicendole ¡maravilloso! Pago e vado!
Esco all’aria e finalmente respiro a pieni polmoni… un momento, l’odore lo sento ancora! Strada facendo incontro i miei bimbi che mi mostrano quello che hanno trovato nei loro giri: una pietra, un rametto e chi mi fa notare le manine pulite. Li guardo e sembra che loro non sentano il puzzo infernale. Immagino che sia rimasto tutto nel mio naso, meno male! Mi avvio verso casa ma ad ogni folata d’aria risento quell’odore, mi sa che mi sono fissata davvero!
Entro in casa e chiedo al Fanciullo se anche lui sente puzza.
-Wow… potresti fare un soffritto con ciò che hai in testa! -
-È così grave? -
-Mmmh, non peggio dell’aspetto… -
-Cosa dici? -
-Vai a specchiarti, non vorrei rovinarti la sorpresa… -
Vado allo specchio e… oh santa madre divina, che ha combinato quella donna, sembro un… fungo!! Con i capelli bagnati non si vedeva ma ora che si sono asciugati li guardo e… mi sbaglio o sembra che stiano ridendo di me?! Vado subito a farmi una doccia per togliermi l’odore, poi prendo una forbice e inizio a sistemare il sistemabile!
Ecco, quel giorno è iniziata la fase hazlo tú mismo. Negli anni ho affinato la tecnica e nelle mie varie vite estere ho sempre fatto da sola. Solo nelle pause italiane mi sono avvalsa delle mani esperte di Francesca, ma per il resto solo apprensione, pettine, forbici e taglia capelli.
Questa è una delle tante decisioni prese nella mia vita. Qual è la differenza? Questa ha l’odore di cipolle bianche!
sabato 25 maggio 2024
Rinascita allo specchio
Sto bene, e come ho già detto qui la battaglia è stata dura ma ne sto uscendo vittoriosa!
Ieri, per la prima volta dopo tanto tempo, mi sono guardata allo specchio. Avevo smesso di farlo perché nel riflesso vedevo una vecchia donna, stanca e ormai rassegnata alla vita e al dolore, e onestamente, non mi riconoscevo più.
Ma ieri ho preso coraggio e l’ho fatto. Con immensa gioia, nei miei occhi, però, non c’era più la resa e la tristezza, ma una grandissima voglia di emergere dal pantano in cui ero finita.
Così ho preso pettine e forbici e mi sono tagliata i capelli. Ci è voluto un attimo; nonostante siano anni che lo faccio da sola, questa volta le braccia non volevano collaborare. Ma alla fine sono riuscita! Mi sono lavata di nuovo la testa e mi sono asciugata i capelli con il phon. Con dei colpi di spazzola ben assestati, ho domato le ciocche ribelli che da sempre permettono ai miei capelli di andare dove vogliono. Questa volta ho vinto io! Poi ho aggiunto un po’ di cera per dare lucentezza e stile. Lo sguardo ancora spento non mi piaceva, e così ho applicato un filo di mascara per dare più spessore agli occhi.
Mi sono guardata allo specchio e, guardandomi negli occhi, mi sono detta: Bentornata, tesoro!
mercoledì 22 maggio 2024
Cose e storie che puoi trovare in Brasile (Curiosità)
Il Brasile rimane per me uno dei paesi più belli del mondo, noto per le sue bellissime spiagge, la splendida Amazzonia, i frenetici carnevali e molto altro ancora. Il paese sudamericano ospita una popolazione di oltre 214 milioni di abitanti e la maggior parte parla il portoghese come lingua principale.
Ho deciso di fare un elenco che esplora alcune delle attrazioni turistiche più uniche, le meraviglie naturali, i cibi e altre caratteristiche autoctone che puoi trovare solo in Brasile. Ne ho vissute molte, ma mi piacerebbe conoscerle tutte personalmente; spero che l’universo mi dia il tempo necessario!
lunedì 20 maggio 2024
La notte in cui il dolore si è arreso
Ieri, per la prima volta dopo più di tre mesi, non ho sentito dolore e ancora non posso crederci!
Due settimane fa, ho avuto l’ultima crisi di dolore. Era notte fonda, intorno alle tre, e non riuscivo nemmeno a respirare. Le fitte si irradiavano lungo gli arti e un bruciore insopportabile mi attanagliava la schiena e l'addome. Non riuscivo a stare sdraiata tanto il bruciore era forte, ma non riuscivo nemmeno a stare seduta perché i muscoli del dorso non mi sostenevano dal dolore. Il male era così intenso che non riuscivo a sopportare nemmeno i vestiti. Ero nuda con un lenzuolo sulle spalle, faceva freddo e non potevo mettermi addosso nulla. Ho chiesto pietà perché il dolore era diventato insopportabile.
Negli occhi del mio Tomo ho visto la disperazione dell’impotenza, l’ho visto così perso, povera Anima…
Avevo tanto freddo ed ero così dolorante! Ho così pensato di fare una doccia bollente. È stata una buona idea: i muscoli si sono rilassati un po’ e il bruciore si è calmato. Tomo mi ha spalmato un po’ di pomata, mi ha rimboccato le coperte e, con ancora gli occhi pieni di lacrime, mi sono addormentata.
È stata l’ultima notte insonne. La notte successiva ho dormito un po' meglio; le fitte si sono calmate parecchio e il bruciore si è attenuato. E così i giorni si sono alternati tra buoni e meno buoni, ma in me la gioia di una rinascita si è fatta più forte!
Ieri, per la prima volta dopo mesi, non ho sentito dolore e io, così felice, ancora non posso crederci!
sabato 18 maggio 2024
Shiva (Sabato in filosofia)
Lo Shivaismo, un culto antichissimo pre-vedico che si sviluppò nelle valli dell'Indo e del Gange, contemplava la possibilità di un uomo totale in rapporto armonico con il Tutto.
Questa meta veniva raggiunta attraverso le tecniche di yoga, le arti, la danza e l'estasi, permettendo il raggiungimento di forme di conoscenza che oltrepassano il razionalismo. L'obiettivo è quello di arrivare ad un'intuizione della natura profonda dell'esistere... dove il pensiero, la materia e la percezione appaiono per ciò che sono: forme di energia inseparabili le une dalle altre.
Shiva viene rappresentato seduto sulla pelle di tigre (la tigre è il veicolo dell'energia femminile Shakti, che lo sostiene), ha in mano un tridente (rappresentante le tre tendenze fondamentali, i guna: creare, preservare, distruggere).
Ha un sottile di luna sul capo a mo' di diadema (è la coppa del soma, il potere spirituale che nasce dalla sublimazione dell'Eros), il serpente intorno al collo (simboleggia il dominio sulla paura e il risveglio del piacere), il tamburello damaru (è il ritmo incessante della creazione che nasce dalla danza dei principi maschile e femminile), la collana di teschi (simbolo dei cicli senza fine delle epoche cosmiche).
Buona giornata a tutti!
Dhanly
martedì 14 maggio 2024
Un mondo nuovo... e ci sarai anche tu!
Esiste qualcosa che mi riempie di gioia immensa; è la consapevolezza che, nonostante i tuoi tentativi di diffondere malevolenza, disprezzo e desiderio di distruggere chi non è come te, il concetto di una "razza pura" è un'illusione. Accettalo, perché non è mai esistita e, nonostante i tuoi sforzi, continuerà a non esistere.
Varcando i limiti del proprio pensiero, si può scoprire l'incanto del mondo nelle sue infinite varietà e lasciarsi sedurre da esso. Le persone perseguiranno sempre nuove prospettive, si innamoreranno di diverse tonalità e profumi.
Non sarai tu, così disgustato dalla diversità, né tuo figlio, ma forse sarà tuo nipote, distante dalle tue idee, a compiere questo passo.
E così il mondo diventerà un luogo meraviglioso, perché l'idea di una "razza pura", così ancorata all'immobilità, svanirà; non ci sarà più "la mia terra" o "il tuo spazio"... esisterà un'unica, grande casa dove il tuo disprezzo per l'altro si dissolverà e persino il ricordo di te e delle tue parole svanirà.
E in quel giorno, sarò lì con te, in un'altra vita e in una nuova forma, a celebrare l'era in cui il mondo si tingerà di una splendida tonalità di beige, con occhi a mandorla, e sì, sarà magnifico rivederti e riconoscerti... proprio nelle sembianze che oggi disprezzi così tanto!
sabato 4 maggio 2024
Oltre la vita... (Riflessioni)
Ho bisogno di riposo così decido ni mettermi comoda e di vedermi un film. Scorro il menù. La mia prima scelta si è rivelata noiosa, così ho optato per "Oltre la vita", un film che esplora l'aldilà attraverso la vera storia di Dannion Brinkley, tornato in vita dopo essere stato dichiarato morto nel 1975.
Sono abbastanza stanca e più che vederlo lo ascolto, decidendo di vederlo con attenzione in un secondo momento. Circa un'ora dopo, una conversazione nel film cattura la mia attenzione: il dialogo tra il protagonista e una donna sopravvissuta a un tentativo di suicidio.
-Perché l'hai fatto?- chiede lui.
-Volevo essere libera... fuggire, dormire senza più pensieri. Ma mi hanno salvata; sono morta per dieci minuti.-
-E sei stata... lassù?-
-Più un inferno che un paradiso. Bruciavo, cani feroci mi attaccavano... un dolore senza fine, neanche da morta trovavo pace...-
-La morte non è una via di fuga.. è un premio e ti viene assegnato quando te lo meriti...-
Aspetta un momento... la morte, quindi, non è fuga ma un premio, assegnato a chi lo merita. Questa affermazione mi ha colpito, spingendomi a riflettere. Immaginare un mondo che vede la morte come un dono, non come una tragedia, ma qualcosa che celebra il passaggio di un essere caro... come un arrivo glorioso e non come una perdita.
Credo nella reincarnazione, ma senza aver certezze e a volte questa mancanza di fede mi lascia dubbi. Tuttavia, questa nuova prospettiva mi riempie di una felicità sorprendente.
Spesso penso alla morte come conclusione di un viaggio e inizio di un nuovo percorso che mi riporta sulla terra per esperienze, risoluzioni e apprendimenti. Ho sempre visto la morte come una tappa necessaria per la crescita, ma mai come un premio. E se fosse così? Se venissimo ricompensati con la morte quando la meritiamo? Le nostre paure crollerebbero, liberandoci dalla spada di Damocle che ci sovrasta, non vi pare?
Se fossimo convinti che la vita è solo un transito verso qualcosa di migliore, la nostra percezione della vita cambierebbe? Per chi crede in questa unica vita, non sarebbe un sollievo?
Queste riflessioni mi portano a un sorriso, invitando a ulteriori meditazioni che potrebbero rivoluzionare completamente queste parole. Un pensiero che si completa in se stesso...
mercoledì 1 maggio 2024
Ho bisogno di un miracolo...
E niente, non ne vengo fuori! Sono dolorante, stanca e demoralizzata Questa nevralgia post erpetica non mi dà pace. Passo le notti in lacrime e le giornate piegata in due dal dolore.
Mai avrei pensato di provare così tanto dolore! Ho fitte lancinanti lungo gli arti e la pelle mi brucia, ovunque, e la cosa peggiore è che non c'è medicina che mi dia sollievo... La mia vita sta diventando uno strazio e questo dolore mi sta togliendo la voglia di vivere! Giuro, non c'è la faccio più!
Non so perché lo stia scrivendo, probabilmente spero che, buttando qua la mia disperazione, se ne vada anche tutto questo dolore, davvero, non so ... So solo che ogni attimo prego chiunque sia in ascolto, di fare il miracolo e farmi guarire... perché così non riesco ad andare avanti.
sabato 27 aprile 2024
Tra i fiori il ciliegio Tra gli uomini il guerriero (Sabato in filosofia)
I giapponesi danno molta importanza alla fine di ogni cosa che ha avuto un inizio poiché è proprio la fine che determina il ricordo. È importante chiudere in bellezza non solo le imprese ma anche (e soprattutto) le piccole azioni quotidiane. Questo nasce dalla consapevolezza del filo sottile che ci unisce a coloro che ci hanno preceduto, a chi abbiamo intorno e a chi verrà dopo di noi.
sabato 20 aprile 2024
Una Geometria che va oltre il singolo Uomo. (Sabato in Filosofia )
Shoei scrive...
La possibilità di scorgere la Verità si svela a chi innanzitutto si dimostra capace di vivere una chiara ed aperta visione mentale della realtà impedendone una sua contaminazione e distorsione.
sabato 30 marzo 2024
L'insegnamento dei Guerrieri (Sabato in filosofia)
L’Insegnamento Theravada è l’Insegnamento dei guerrieri.
Il filosofo Theravada crea armonia, serenità e bellezza intorno a sè
come riflesso del suo equilibrio interiore e al tempo stesso è chiamato a
combattere da guerriero per custodire, curare e difendere l’Ideale.
Ogni giorno è una battaglia contro le illusioni della vita, contro i condizionamenti della mente.
Gli ostacoli che non vengono superati si ripropongono ciclicamente sempre più difficili e sempre gli stessi.
Scappare vuol dire solo rimandare il duello poichè come insegna il Maestro “ se hai paura dell’onda essa ti viene a cercare ”.
Affrontare la vita vuol dire non alimentare la negatività con la paura ,
riuscire a vivere SEMPRE la mente come un senso (il sesto fra tutti) e
sviluppare dunque le giuste armi per difendersi dal male diventando
strumento di positività.
Dal mio punto di vista ,se non vivessi ogni mia giornata come una battaglia, sarei semplicemente fregato!
Fregato perchè senza combattere e senza affrontare concretamente il
pensiero si può solo comprendere razionalmente l’illusione dell’ego...
ma ciò non è sufficiente ad annullarlo.
La comprensione astratta e teorica non può bastare a quanti camminano
verso l’Io e non basta neanche a quanti realizzano che approcciarsi alla
spiritualità con lo strumento della mente risulta vano come il
tentativo di afferrare l’aria con le mani... per questo motivo ogni
giorno è una battaglia.
Shoei
mercoledì 27 marzo 2024
Ti ho amata, ti ho odiata, ti perdono.
Il mio cammino continua: Nel post precedente ho parlavo di questo dolore che mi accompagna da anni. Le chiacchierate con mia sorella e i trattamenti Reiki stanno facendo il loro effetto; portano a galla quello che ho cercato di seppellire nel profondo della mia anima e devo dire che ne sta venendo fuori un gran bel quadro.
Ho riletto le domande sull'articolo riguardo al Fuoco di Sant'Antonio, quella riguardo al tradimento: Ho vissuto un tradimento che mi fa sentire inadeguato? Al momento non ci ho pensato, ovvero, ho pensato ad un altro episodio. Poi nelle mie successive meditazioni è venuto fuori un viso...
Il viso è quello della mia vecchia amica, ne ho parlato qua. Pensavo davvero di aver chiuso qual capitolo ma a quanto pare non è così. E pensare che ne ero davvero convinta!
Ed ecco che il senso di tradimento fa capolino. Perché parlo di tradimento? Perché pensavo fossimo amiche, perché avevo delle aspettative, perché pensavo che il mio esserci volesse dire che ci doveva esserci anche lai. Ma non è così che funziona, purtroppo.
Maestro Chen mi insegna che bisogna amare senza aspettarsi qualcosa in cambio. Bello, ma la mia mente egoica fa fatica ad accettarlo. C'è una cosa però che riesco a fare bene, cioè lasciare andare. Per farlo però devo fare un'altra cosa; mettere nero su bianco i miei sentimenti, ed eccomi qua!
L'ho amata per la sua dolcezza, per la sua bellezza e per il suo modo di porsi al mondo. Ingenua di natura pensa che il mondo sia un posto meraviglioso dove vivere. Crede che l'essere umano sia una creatura meravigliosa, nonostante tutto. Ama la buona musica e i buoni libri. Mi ha dato molto, non posso negarlo. Ha sempre creduto in me e mi ha spronato a fare di più.
Ma l'ho anche odiata per le sue assenze; non mi ha mai cercato, mai scritto un messaggio di sua spontanea volontà e non ha mai risposto alle me chiamate. Mai! E, se questo all'inizio non mi è pesato, dopo un po' ha iniziato a turbarmi e alla fine non lo sopportavo più. Messaggi inascoltati, chiamate senza risposta e frasi del tipo; ora non posso ti chiamo- quando torno-magari domani-quando ho un attimo-appena posso. L'ho odiata soprattutto perchè non sono valsa una cazzo di discussione, mi ha lasciando andare senza una parola. L'ho odiata perchè mi sentivo abbandonata; non c'era mai quando avevo bisogno di lei e anche quando volevo condividere con lei le felicità della mia vita. Mai.
Ma la perdono perchè non è colpa sua, perchè lei è sempre stata così e io non me ne ero accorta. Ho preteso da lei cose che non poteva darmi perchè incapace di farlo. Ho preteso attenzioni da una persona che non possedeva gli strumenti per farlo. La perdono perchè io l'ho amata e ho preteso la stessa cosa da lei.
La perdono perchè voglio liberare me stessa dal risentimento, dalla rabbia e dalla frustrazione.
Si dice che si incontrano le persone; per una ragione, una stagione o per tutta la vita. Ecco, lei è stata una stagione, una bella stagione, in verità. C'è stato il sole, il freddo e la pioggia e il vento e in questa altalena di eventi lei mi ha insegnato molto! E dirò di più: anche dalla sua fine ho appreso che tutto è eterno finche dura. Sì, perché bisogna capire che quando una cosa è finita... è finita!
E con questo mia scritto faccio un passo avanti. Ho amato, poi odiato e perdonato e ora vado avanti. Riprendo la strada dove l'avevo lasciata, senza più sentimenti negativi e rimugini. Come detto nell'altro post; il perdono non libera nessuno ma... libera me.
sabato 23 marzo 2024
Sentire il mio corpo attraverso il dolore e rinascere...
Da troppo tempo ormai sto male. Fisicamente intendo. Un malessere dietro all'altro, passato uno comincia un altro. Non so esattamente quanto tutto è iniziato ma so (adesso lo so) che ha radici lontane.
Stavo già male in Tunisia, da anni. Poi sono arrivata qua in Brasile e non è cambiato nulla, anzi Appena arrivata ho avuto l'influenza, probabilmente un virus preso in aereo. Passato quello mi è venuto il fuoco di Sant'Antonio. Poi la dermatite non mi ha lasciato un attimo di respiro, senza contare tutti piccoli acciacchi che si rincorrono e mi fanno stare male ogni momento. Ed ecco, a distanza di mesi, arriva il peggio; la nevralgia post erpetica. Giuro, non ho mai sentito tanto dolore in vita mia, e ho avuto una colica renale, così, gusto per capire.I dolori li sento ovunque, sulla schiena, alle braccia, gambe, mani, piedi, dolori e fitte muscolari che mi hanno tolto la voglia di vivere. Temo l'arrivo della sera perché di notte i dolori si amplificavano. Passo intere notti piangendo, piegata in due dal male e non c'è medicina capace di attenuarlo.
Il dolore è insopportabile e non so più cosa fare. Il medico interpellato dice che c'è poco da fare se non aspettare che il corpo si sfiammi. Mi da una cura di antinfiammatori e mi consiglia riposo...
No, non ce la faccio, le medicine non servono a nulla e io non vivo più.
Nella disperazione più nera decido di chiede aiuto.
La Vita è tua! (Sabato in Filosofia)
La magia di una serata.
Tanti sono stati gli spunti, questa sera...La storia Theravada, dove Uomini di valore che avevano lo stesso Ideale si sono incontrati millenni fa.
La filosofia Theravada, che non è religione, ma spiritualità applicata a Vita pratica.
Il “buonsenso” ed il rispetto... e tante tante altre cose che il Maestro ci ha detto, ma che non basterebbe una vita per approfondire.
Di un “punto” però vorrei dire due parole: “La Vita, la Tua Vita è l’unica cosa che in verità possiedi”. E non faresti di tutto per conservare l’unica cosa che hai?
Il Maestro Insegna che la Vita, la Vera Vita, non è la realtà di ciò che è fuori di noi, non è il lavoro, i soldi, la casa, i divertimenti, il compagno o la compagna… la vera Vita è quello che c’è nel nostro intimo, quello che c’è dentro di noi, quello che ci fa scegliere tra bene e male, tra positività e negatività, tra ciò che è buono e ciò che è cattivo per noi.
E’ quell’intimo, quel “fuoco”, quella nostra Vita, fatta anche di carne ed ossa, che dobbiamo difendere a tutti i costi; il mondo deve girare intorno a noi. E non è egoismo, è puro buonsenso.
In verità, come fai ad insegnare ad altri se Tu per primo non conosci, non hai “toccato con mano”?
La nostra Vita inizia al mattino e finisce alla sera, perché non abbiamo la certezza di svegliarci la mattina dopo. Diamole dunque un valore, viviamo come se fosse l’ultimo giorno, non lasciamo questioni irrisolte, addormentiamoci in pace e da uomini liberi, nel buonsenso.
Siamo nati liberi ed abbiamo il potere di scegliere; scegliamo ciò che è meglio e che è giusto per noi in positività, non ha senso incolpare gli altri delle nostre scelte, e non ha senso incolpare gli altri se non viviamo la vita che avremmo voluto vivere. Abbiamo il “libero arbitrio”: scegliamo il meglio per noi… dobbiamo averne il coraggio e la forza, da veri Guerrieri, senza farci torturare dai sensi si colpa, perché se Crediamo fermamente in un Ideale, niente e nessuno ci potrà fermare.
Questo ho compreso...
Ada
sabato 16 marzo 2024
Io in Verità (Sabato in filosofia)
Shoei dice...
Se nel percorrere la salita sul versante della collina la mente vive la
fretta e il desiderio di voler essere già arrivata, dandole ascolto
arrivo ad affannarmi e a mancare l’obbiettivo... Se, invece, nel
percorrere la stessa salita sullo stesso versante della stessa collina
godo la bellezza di ogni singolo passo attimo dopo attimo come qualcosa
di unico e irripetibile giungo alla meta per nulla stanco o sofferente.
La medesima realtà affrontata con due scelte e due intenzioni diverse
genera conseguenze altrettanto diverse.
Ogni attimo anche il più banale diventa così la manifestazione di uno scontro.
Ci si trova a fare i conti con pensieri negativi, insicurezza, paura,
ignoranza, desiderio e distrazione; questi i nomi dei soldati schierati
nelle file nemiche dell’esercito del male.
Ciò richiede lo sforzo e il coraggio di abbattere i muri mentali e le corazze che mi allontanano dalla Verità.
Alla luce della soddisfazione che intimamente Vivo nel percorrere questa
strada e in virtù del suo essere per me unica e fondamentale come
l’aria che respiro comprendo che non sono Io in Verità il soggetto di
questa sofferenza e sono lieto per avere ogni giorno la possibilità di
combattere contro il male, combattere per superare la dualità. Crescere
un passo alla volta nel coraggio e nel Credo poiché intravedere la
Verità non serve a molto se non si ha poi la capacità di riconoscerLa
come tale.
Shoei
sabato 9 marzo 2024
Scelte (Sabato in filosofia)
Arriva il momento in cui ogni Tua cellula deve scegliere da che parte stare... se alimentare la negatività (dubbio, paura, insicurezza, tristezza, pigrizia...) o la positività.
Sembra banale ma è uno sforzo titanico per ri-direzionare ogni singolo pensiero. Perché è facile "lasciarsi andare" all'abitudine, alle antiche convinzioni che Ti portano a restare fermo sempre al punto di partenza, dove aspetti che sia qualcun altro a darTi ragioni per Vivere in modo Onorevole.
che non sia solo la bellezza di questo " qui e ora", ma l' inizio di una rinascita.
Laura
domenica 25 febbraio 2024
Come non amare un temporale!
sabato 24 febbraio 2024
La vita è un lungo viaggio che si svolge dentro di noi. (Sabato in filosofia)
sabato 17 febbraio 2024
Theravada, una casta di guerrieri. (Sabato in Filosofia)
Dhanly parla della magia di una serata dedicata alla pura filosofia.
Le parole risuonano nell'aria come note di una melodia che torna a raccontare un'antica storia.
Tanto tempo fa ci sono stati Uomini che, cercandosi, si sono ritrovati: I Theravada, una casta di guerrieri.
Ogni guerriero è consapevole di essere strumento della Vita, scelto per Esserci affinché sia mantenuto l'equilibrio tra Bene e Male.
Oggi, come un tempo, Essi affrontano la battaglia con coraggio.
Il Maestro Insegna che fino a quando ci sarà anche solo un Uomo intento a combattere, il male non potrà vincere. Per questa ragione ogni Guida sa quanto sia importante lasciare un Allievo dopo di Se, in grado di portare l'Insegnamento orale, Strumento indispensabile per proseguire con Onore l'antica guerra.
L'Insegnamento è puro buonsenso, ha sempre cercato di portare poche parole, al fine di creare, per l'uomo, l'occasione di identificarsi in un Ideale di Vita praticabile quotidianamente con logica e coerenza.
L'Insegnamento considera che l'uomo sia una forza potente in grado di Creare anche con il pensiero. Ed è proprio nei pensieri e nell'apparente banalità del quotidiano che il Theravada dimostra la Sua coerenza nell'alimentare la positività.
La Vita è quella che l'uomo vive dentro di se.
La realtà è mutevole, non ha senso attaccarcisi.
Il guerriero vive senza regole, nel giusto equilibrio senza eccessi, crea il Suo percorso. Il buonsenso Lo guida.
Il Theravada si impegna a conoscersi e conoscendo se stesso riconosce i propri simili poiché lo star bene ha senso se lo si può condividere.
Nella condivisione il Saggio termina il ciclo.
Avendo compiuto con soddisfazione il Suo percorso, Vive nel non bisogno, Rispetta la Vita per ciò che è, non giudica, non si impone, non subisce. Vive senza aspettarsi nulla in cambio.
Rispettando se stesso può rispettare l'Altro e laddove il rispetto è reciproco, la logica conseguenza è Amore.
E l'Amore... vale la fatica di ogni battaglia.
Dhanly
sabato 10 febbraio 2024
Una Geometria che va oltre il singolo Uomo. (Sabato in Filosofia )
Shoei scrive...
La possibilità di scorgere la Verità si svela a chi innanzitutto si dimostra capace di vivere una chiara ed aperta visione mentale della realtà impedendone una sua contaminazione e distorsione.
sabato 3 febbraio 2024
L'insegnamento degli anziani (Sabato in Filosofia)
Maestro Chen scrive;
"Il termine Theravada significa Insegnamento degli Anziani.
La filosofia Buddhista Theravada racchiude esperienze raccolte nel corso di millenni e tramandate solo oralmente, di uomini il cui spirito è stato destato, illuminato e reso consapevole (i Buddha).
Definirono questo sapere Dhamma (sanscrito: Dharma), termine che riunisce in sé i significati di legge eterna, dovere morale, virtù, dottrina vera e giustizia; l’Insegnamento
Una schiera di Buddha che insegnarono “la via” verso la saggezza, precedettero il Buddha Siddharta Gautama (560 a. C.) il più conosciuto.
Davvero lontane sono quindi le origini di questo modello di vita basato sulla semplicità e il buonsenso che permette a chi lo pratica di risvegliare la capacità di vivere pienamente il rapporto con sé stesso e con tutte le forze che governano la vita dell’universo.
La filosofia Theravada trova accoglimento in un Uomo che crede in se stesso, nel valore della vita e rispetta tutto ciò che lo circonda come facente parte di un’unità. Tutto è Energia.
Quell’uomo riconosce che ogni cosa è il risultato di causa ed effetti la legge del Karma, non esistono fortuna o sfortuna; i suoi pensieri e la volontà forgiano le sue azioni che a loro volta determinano la realtà vissuta. Ogni esperienza, anche la più drammatica, risulta essere una prova nella palestra della vita, deve servire per crescere, migliorarsi, evolvere. Ampliando il proprio ristretto modo di pensare, aumentando giorno dopo giorno la consapevolezza del vivere, si arriva a modificare la propria esistenza.
E’ quindi essenzialmente per i pochi; è arduo, è per i forti di cuore, di spirito e di volontà. L’Insegnamento della scuola Theravada resta la più bella filosofia morale del mondo. E’ consona alla ragione, non esigendo fede implicita in verità dogmatiche, è obiettiva e capace di superare il vaglio della logica e della scienza.
-C.Humphreys “Il Buddhismo
Quindi non c’è tempo da perdere... si affrontino paure ed insicurezze perché la Vita è Bella e va vissuta pienamente!"
sabato 27 gennaio 2024
Conosci il tuo nemico per poterlo sconfiggere. (Sabato in Filosofia )
sabato 20 gennaio 2024
Credere in se stessi (Sabato in filosofia)
Il Maestro insegna ad avere consapevolezza di ogni momento, di ogni
azione che noi compiamo.
Se riusciamo a mettere in pratica questo
insegnamento, tutto il resto viene di conseguenza.
Se mettiamo
attenzione, non possiamo far niente che possa danneggiare noi e gli
altri.
Non possiamo non portarci rispetto e non portare rispetto agli
altri. Non possiamo non capire chi siamo veramente.
Non possiamo ignorare il nostro "Io" che ci dice cosa va bene per noi.
Dobbiamo Credere in Noi stessi, ascoltarci e capire cosa veramente vogliamo.
Il Maestro insegna che noi nasciamo ogni mattina e moriamo ogni sera
quando ci addormentiamo. Quindi, non dobbiamo MAI lasciare nulla in
sospeso, mai dire: "ma si, lo faccio domani, lo dico domani..!" perché
potremmo non portarlo a compimento e continueremmo a fare girare la
ruota del Karma.
Tutto questo rinascere, questo patire... perché? Per un piacere effimero?
Per pigrizia? Tanto prima o poi dobbiamo portare a termine ciò per cui
siamo nati, quindi tanto vale farlo il prima possibile..!
Il Maestro ci insegna: Rispetto! Rispetto per le nostre Vite. Se noi
abbiamo rispetto per noi stessi, abbiamo rispetto anche per gli altri... e dal rispetto nasce l'Amore... e con il Rispetto e l'Amore per
noi stessi, la consapevolezza di essere "Soli" non ci spaventa più,
perché il rispetto e l'Amore che abbiamo in noi attira i nostri simili.
Non dobbiamo curarci di chi non ci rispetta, dobbiamo curarci solo di
noi stessi e fare e dire solo ciò in cui crediamo impegnarci solo per
ciò di cui abbiamo bisogno per noi stessi.
Questo è il nostro compito: capire chi siamo, rispettarci, amarci e portare avanti il nostro ideale, come dei Guerrieri.
Questo ho appreso!
Ada