giovedì 29 aprile 2021

Ma che nervi!

 Make No Sense - Bronze League Tournament 1

Io vivo nel paese dell'assurdo! No, non voglio sentire "ma anche in Italia", perché credetemi, qua siamo alla follia!

Allora... Il primo periodo della pandemia, quello  da febbraio a settembre, ci sono stati in tutto 50 morti per covid, o perlomeno quelli dichiarati. Abbiamo fatto il nostro confinamento in casa di settanta giorni, le scuole sono state chiuse, bar, ristoranti e hotel chiusi e mascherine per tutti. Direi che mentre l’Italia seppelliva mille morti al giorni noi qua vivevamo la grande beatitudine.
Poi ad agosto c'è stata l'apertura e i tunisini hanno fatto rientro in patria per le vacanze. Da qual giorno è iniziata la disfatta! I contagi sono aumentati sempre di più e così anche i morti. Hanno fatto nuovi decreti con la raccomandazione sull'uso delle mascherine e il distanziamento. Voi pensate che nonostante l'obbligo qualcuno abbia ascoltato? Il ministro della salute ha detto: mi raccomando cari concittadini, non fatevi scrupolo ad usare due mascherine per volta, ne va della vostra salute! A mio parere sarebbe stato interessante iniziare ad usarne almeno una!
I bar e i ristornati devono rispettare le norme, pena chiusura dell'attività. Indovinate; sono ammassati uno sull'altro parlando fitto fitto face to face, ovviamente senza mascherina, ma nessuno chiude nulla. Pullman stracolmi e treni superaffollati, ovviamente nessuno che indossi uno schifo di mascherina! Fino a dicembre qualche mascherina in giro si vedeva, dal primo dell'anno basta, anno nuovo vita nuova, niente mascherine per tutti!

Bene, anzi male visto che i morti in otto mesi, OTTO MESI  hanno raggiunto, la terribile cifra di 10440 e in un paese di dieci milioni di abitanti sono un numero impressionante. Ma voi pensate che qualcuno abbia deciso di fare qualcosa in merito? NO, anzi sì; hanno fatto uno nuovo decreto!  Quello fatto due settimane fa dichiarava che chi entrava nel paese dovesse avere il test RT-PCR negativo effettuato  72 ore prima della partenza. Quello appena emanato richiede il test più isolamento fiduciario obbligatorio in una struttura alberghiera stabilita dal governo, in cui dopo sette giorni si deve fare il tampone e se questo è negativo si più tornare nella propria abitazione. 

Sarebbe tutto ok ma... perché bloccare chi entra nel paese con tampone negativo e lasciare gli autoctoni senza mascherina senza distanziamento? Praticamente io che ho sempre rispettato le regole vengo penalizzata solo perché qua nessuno lo fa? Come possiamo tornare in Italia per una decina di giorni per poi dover stare in albergo, in quello che indicano loro, per di più a spese nostre, per colpe non che non abbiamo?

Viviamo in un perenne stato di no sense, qua peggio che in altri posti!
La rabbia se ne sta andando, il potere terapeutico del blog sta facendo effetto... spero di non aver innervosito nessuno e se l'ho fatto chiedo scusa ma mi devo sfogare in qualche maniera no? 
In verità un altro modo ci sarebbe, ma rischierei la galera, perciò limitano i danni va!

Ciao ne!!

EDIT:
Mi sono scordata di dire che tra i no sense c'è; ad oggi la Tunisia non riconosce ai viaggiatori, la vaccinazione individuale come fattore di esenzione delle misure restrittive in ingresso.
-Viaggiare Sicuri

venerdì 23 aprile 2021

Padre Nostro (Video)


Io non sono religiosa ma ritengo che il Padre nostro sia una bella preghiera, cantata in questo modo poi prende un significato più... profondo!
 
Buon fine settimana a Voi!

Baba yetu, yetu uliye
Mbinguni yetu, yetu, amina
Baba yetu, yetu, uliye
Jina lako litukuzwe
Baba yetu, yetu uliye
Mbinguni yetu, yetu, amina
Baba yetu, yetu, uliye
Jina lako litukuzwe
Utupe leo chakula chetu
Tunachohitaji utusamehe
Makosa yetu, hey
Kama nasi tunavyowasamehe
Waliotukosea, usitutie
Katika majaribu, lakini
Utuokoe, na yule, milele na milele
Baba yetu, yetu uliye
Mbinguni yetu, yetu, amina
Baba yetu, yetu, uliye
Jina lako litukuzwe
Baba yetu, yetu uliye
Mbinguni yetu, yetu, amina
Baba yetu, yetu, uliye
Jina lako litukuzwe
Ufalme wako ufike utakalo
Lifanyike duniani kama mbinguni, amina
Baba yetu, yetu uliye
Mbinguni yetu, yetu, amina
Baba yetu, yetu, uliye
Jina lako litukuzwe
Baba yetu, yetu uliye
Mbinguni yetu, yetu, amina
Baba yetu, yetu, uliye
Jina lako litukuzwe
Utupe leo chakula chetu
Tunachohitaji utusamehe
Makosa yetu, hey
Kama nasi tunavyowasamehe
Waliotukosea, usitutie
Katika majaribu, lakini
Utuokoe na yule msiba milele
Baba yetu, yetu, uliye
Jina lako litukuzwe
Baba yetu, yetu, uliye
Jina lako litukuzwe

Baba Yetu è il Padre Nostro in lingua Swahili
Composta da Christopher Tin ed eseguita da Ron Ragin ed il Soweto Gospel Choir.


martedì 20 aprile 2021

Un million de fois!

 


Lo troviamo sempre lì, fermo, al semaforo.
E' un uomo o meglio un nonno come noi amiamo chiamarlo. Sembra che abbia una novantina d'anni ma forse ne ha di meno, difficile stabilire l'età in questo paese dove si invecchia precocemente e... vende fazzoletti. E' alto un metro e una banana, i baffi bianchi e la shashia in testa.
Se ne sta li in piedi, il bastone in una mano e due pacchetti di fazzoletti nell'altra. Nella giacca, più grande di due taglie, ha due grosse tasche dove, immagino, tenga la mercanzia da vendere.
Quando le auto si fermano si avvicina mostrando i fazzoletti, se qualcuno dice di no lui ringrazia sempre mettendo una mano sul cuore, come è uso nelle persone della sua età. Ha sempre il sorriso sulle labbra, amore negli occhi e pace nel cuore. 

Vedendo questa scena mi sono ricordata di quando vivevamo a Biella e se ci si fermava al semaforo, quello prima della stazione. Li c'era un ragazzo che quando ci fermava
esordiva con : che, c'hai un euro? Se gli rispondevamo di no lui ci copriva di pesanti insulti.

Il nonno invece è li, dopo una vita di sacrifici a vendere fazzoletti e ringraziando chiunque anche se nessuno compra nulla. A volte lo vedo seduto sul marciapiede con la testa bassa, ma appena qualcuno si ferma ecco che il suo bellissimo sorriso torna ad illuminare il suo viso! A volte però non lo vediamo;  dov'è il nonno oggi? ci chiediamo preoccupati. Temiamo sempre possa star male, ma quando la settimana dopo lo rivediamo tiriamo un sospiro di sollievo.

La povertà non lo ha reso arrogante ne tanto meno pretenzioso, lui ringrazia sempre e alla fine augura salute e serenità a chiunque... un million de fois!

lunedì 19 aprile 2021

Nell'amore... (Filosofia Theravada)

 
Dhanly

Un giorno un uomo saggio disse:
 "Se apriamo le mani, possiamo ricevere ogni cosa. Se siamo vuoti, possiamo contenere l’Universo." 
 
Crescere nella gioia e nella bellezza è possibile, ma a volte perdere qualche certezza, sentirsi soli o in uno stato di mancanza, per quanto doloroso, può essere una porta verso l'infinito. Verso un Io più ampio, che, pian piano, può arrivare a contenere tutto e infine, dissolversi e risolversi nell'eternità di un istante. 

Vi auguro una giornata unica, ma soprattutto aperta all'ignoto...

Nell'Amore

Dhanly 

Samgha filosofico Buddista Theravada 

Samgha Facebook  

Mestro Chen LB

venerdì 16 aprile 2021

Mica è finita, che vi credavate! Un altro ops!

L'altro giorno ho fatto una bella chiacchierata, lunga più di due ore, con mia amica Lilia, una dolcissima ragazza messicana conosciuta nella mia esperienza brasiliana. Oltre ad essere una persona fantastica lei capiva come ci si sente in terra straniera!  

Ripensando a lei oggi mi sono ricordata questo.
Eravamo un gruppo ristretto di amici  (sei) e alla prima festa nel residence dove viviamo decidiamo di partecipare!
Ci andiamo ma in effetti non conosciamo nessuno, allora ci sediamo e rimaniamo a guardarci attorno! Ed ecco che lo sguardo mi cade sul figlio di Esmeralda, l'altra amica nostra. Si tratta di Fabio che vedo parlare fitto fitto con un amico. Dentro di me penso che è davvero bello aver un amico così, qualcuno a cui raccontare tutto e ridere insieme! Infatti loro sembrano divertirsi un sacco! Ridono davvero come matti!
Fabio sembra accorgersi del mio sguardo, mi saluta con la mano e si gira verso il suo amico. Probabilmente gli sta chiedendo se vuole conoscerci... a quanto pare sì, infatti insieme si avvicinano:
-Hola menina ! Ti diverti?-
-Sì abbastanza dai, ma mai come vi divertite voi, sbaglio?!-
-Ahahahah hai ragione! Ti presento Carlos un mio caro amico!-
-Si vede che siete cari amici, vi divertite davvero un sacco... che poi a vedervi chiacchierare cosi fittamente, più che amici sembrate... amanti!-
-Davvero?- Mi chiede Carlos girandosi a guardare Fabio- Ma sì potrebbe essere!-
E se ne van via abbracciati continuando a ridere!

Quella sera non abbiamo fatto amicizia con nessuno, ma è successo qualcosa che non me la farà dimenticare, mai più!

Un giorno, giusto per rompere la monotonia, Mario e Lilia decidono di sposarsi, ma non c'è tanto tempo... devono farlo entro venti giorni prima che scada il Visto di permanenza di lei! O si sposano dentro i tempi o lei dovrà rientrare in Messico.
-Ok, posso organizzarlo io... Ma sì, ce la posso fare!- Butto li senza saper nulla di matrimoni!
-Davvero? Sei sicura? L'hai mai fatto?-
-Sì- sì- no... ma so per certo che ce la possiamo fare!-
Ed è così che in una settimanai troviamo il vestito, il catering, le scarpe, le bomboniere, il salone e le partecipazioni!
Nel frattempo:
-Ok, ma dove volete sposarvi?-
-Possiamo farlo al Cartorio... che dici, andiamo a vedere come si deve fare?-
Andiamo al Cartorio che altro non è che un ufficio notarile ma... molto molto pubblico. Assomiglia a un ufficio Inps con sediolini di plastica ma molto molto più squallido! Che tristezza...
-Buongiorno signorina... se uno volesse sposarsi, come deve fare?- Chiedo io che ormai sono entrata in pieno nel ruolo della Wedding Planner...

mercoledì 14 aprile 2021

Ops!!

Ieri sera vado a letto e mi metto a leggere. Da anni ormai uso gli occhiali da lettura, la vista sta pian piano peggiorando. Ho pensato di andare da un oculista per fare una visita... non è urgente ma è in programma.
Ok, sono li che che leggo mi vien sete, mi alzo e vado a bere. Torno a letto mi rimetto gli occhiali ma non vedo bene. Ma cos...  Mi do una sfregatina leggera agli occhi ma nulla.
Faccio la prova: chiudo il destro, tutto bene, chiudo il sinistro e... non vedo più una beata nespola , è tutto sfuocato! 
Ma porco di quello schifo! (In verità ho usato un'altra espressione) Mi sa che la visita dall'oculista dovrà essere prima di quanto pensassi!
Metto via il libro perché non riesco più a leggere nulla e mi metto a dormire!
 
Questa mattina al risveglio faccio la prova della vista, mi rimetto gli occhiali e... niente da fare, dall'occhio sinistro non ci vedo proprio più! La cosa mi fa incazzare perché non posso più leggere, m&r*@!
Faccio colazione rimuginando sul fatto... ma che nervi però!
Vabbé, mi dico, inutile che sto qua ad incazzarmi, meglio che faccio qualcosa, e così vado a rifare il letto.
Son li che sprimaccio il lenzuolo e vedo qualcosa che si muove...
Oh tranquilli, niente di pericoloso, era solo la lente sinistra dei miei occhiali!
Ops... 😂 😂 😂

 

lunedì 12 aprile 2021

Viaggiate!




Viaggiate che se no poi diventate razzisti
e finite per credere che la vostra pelle sia l'unica ad avere ragione
Che la vostra lingua è la più romantica
Che siete stati i primi ad essere i primi 

Viaggiate
Che se non viaggiate poi non vi si fortificano i pensieri
Non vi riempite di idee
Vi nascono sogni con le gambe fragili
E poi finite per credere alle televisioni
E a quelli che inventano nemici
Che calzano a pennello con i vostri incubi
Per farvi vivere di terrore
Senza più saluti né grazie né prego né si figuri

Viaggiate
Che viaggiare insegna a dare il buongiorno a tutti
A prescindere da quale sole proveniamo

Viaggiate che viaggiare insegna a dare la buonanotte a tutti
A prescindere dalle tenebre che ci portiamo dentro

Viaggiate che viaggiare insegna a resistere, a non dipendere
Ad accettare gli altri non solo per quello che sono
Ma anche per quello che non potranno mai essere
A conoscere di cosa siamo capaci
Sentirsi parte di una famiglia
Oltre frontiere, oltre confini, oltre tradizioni e cultura
Viaggiare insegna a essere oltre


Viaggiate che se no poi finite per credere
Che siete fatti solo per un panorama
E invece dentro di voi esistono paesaggi meravigliosi ancora da visitare
-Gio Evan

Viaggiate con la testa, con un libro o con una canzone. Non serve un mezzo per viaggiare... basta un cuore!

venerdì 9 aprile 2021

La mia The Silver Stone, che nostalgia!

Probabilmente non ne ho mai parlato qua nel blog. Voi mi conoscete da poco, ma non sono sempre stata una casalinga, in Brasile avevo una piccola attività tutta mia di creazione di gioielli semi-preziosi, si chiamava The Silver Stone!
E devo dire che andava abbastanza bene. Certo non sono diventata ricca ma mi dava da pagare l’affitto. E' durata circa due anni e poi... ci siamo trasferiti qua!

Non mi sto facendo pubblicità, qua in Tunisia non faccio nulla perché si fa fatica a reperire la materia prima per fare ciò di cui ero abituata a fare. A San Paolo invece era facile, hanno tante di quelle pietre preziose e semi preziose che c'è solo l’imbarazzo della scelta!
Consegnavo i miei lavori ovunque; Sud America, Europa e qualcosa anche negli USA!
Devo dire che mi manca tantissimo, passavo le ore a creare con tanta soddisfazione! A volte compravo gioielli già fatti, li disfavo completamente e ricreavo nuovi modelli ! Ho usato anche legno di cocco, cristalli, conchiglie e nastri per poter fare qualcosa di originale.
Il rapporto con le clienti poi era davvero forte, anche perché le coinvolgevo passo passo. Mostravo loro le pietre, i copri-perla, le monachelle, la catena e i ciondoli. Quando poi li montavo inviavo loro foto o video per chiedere se andava bene e facevo lo stesso per il prodotto finito. Io mi divertivo un sacco e loro sono sempre rimaste tanto soddisfatte!
Mi manca così tanto che ho già avvisato mia nuora di prepararsi ad andare a fare shopping, perché quando torno là voglio ricominciare!

Oggi sono qua per una botta di nostalgia e per condividere con voi parte dei miei lavori! Vi piacciono?



mercoledì 7 aprile 2021

Io boh, ma pure lei mah!



Alla mia vicina è venuto a mancare il padre, da tempo molto malato ha avuto una complicazione al cuore ed è morto. Ho sentito molto cordoglio e, nonostante gli inglesi siano persone molte controllate, ho cercato di farle sentire la mia vicinanza.

Ieri viene a dirmi che probabilmente andrà in Inghilterra e mi chiede se sposso curarle il cane. L'ho sempre fatto e le dico di sì. Poi però mi dice che non si tratterà dei soliti sei giorni ma si parla di almeno tre settimane, quattro se ci sono intoppi. Le rispondo che un mese è troppo anche perché non posso assicurarle che di rimanere qua. Le spiego che ho in ballo un sacco di cose per assicurare la mia permanenza in Tunisia e per altri ovvi motivi potrei aver bisogno di tornare in Italia.
Così le consiglio di portare il cane con se e qualora ci fossero impedimenti per il suo rientro (cosa probabile) il cane sarebbe con lei e non sarebbe preoccupata che il cane possa rimanere solo.
Lei allora mi risponde che: "volevo solo andare al funerale di mio padre e non posso portare il cane perché devo andare in barca". Chiude li la conversazione e mettendomi il muso arrabbiata se ne va.

Allora, non so esattamente cosa voglia dire; I can't really take the dog as we would have to go via the boat.  Non ho capito se deve andare in nave in Inghilterra (cosa strana) o una volta là lei debba fare un giro su di una barca ma... in tutto ciò, io cosa c’entro?
Se io ho altri impegni e non posso assicurare assistenza al cane, cosa dovrei fare secondo lei? Mettere in stand-by il mondo per lei?
In questa epoca pandemica e soprattutto vivendo all’estero è impossibile garantire  qualsiasi cosa  per una settimana, figuriamoci per un mese e poi lei che fa... mi mette il muso?

A me sinceramente 'ste storie rompono leggermente le palle, capisco il suo lutto, capisco la sua voglia di rivedere la sua famiglia, ma lei sa che non ho un cane mio proprio  perché possono succedere cose come queste e io NON voglio disturbare nessuno... perché lei lo fa?

Odio le persone che cercano di farti sentire in colpa e lei è brava in questo, ma no, no lo farò! Primo, perché non ha senso e secondo, perché non ho colpe...

Alla fine di tutto ciò rimango comunque con un grande boh che in compagnia di un altrettanto mah, mi vorticano velocemente nel cervello!

lunedì 5 aprile 2021

E voi che mi dite?

 


Nella mia vita sono stata chiamata in tanti modi. Ah-ha, so a cosa state pensando ma no, non si tratta di parolacce. Certo, nella mia vita mi hanno chiamato in modi molto pittoreschi ma non è di questo che voglio parlare!

Sono sincera quando dico che non mi ha mai dato fastidio che mi si chiamasse signora, anche quando avevo qualche anno di meno. L'ho sempre considerata una forma di rispetto, specialmente se a farlo erano i più giovani, se poi a farlo erano i più vecchi, ho sempre pensato che probabilmente è perché mi vedevano come una persona matura! Giuro, mai sentita a disagio o più vecchia per questo!

Poi succede che nel 2001 ci trasferiamo in Brasile e lì hanno iniziato a chiamarmi senhora o il più usato  dona. Devo dire che dona Sara mi è piaciuto subito per il suono che dava la pronuncia! Nulla di reverenziale, solo un modo carino di chiamare. Quando chiedevo di chiamarmi semplicemente Sara mi guardavano come a voler dire; non potremmo mai farlo!!

Poi è stata la volta di Santo Domingo e lì sono passati al mi dueña. Anche qua mi sembrava un'esagerazione, il titolo veniva usato nei tempi dei grandi proprietari terrieri dai propri schiavi ma non c'è stato verso di farli smettere. Poi quando ho chiesto su come dovevo rivolgermi alle donne del villaggio, mi è stato detto che mi dueña era il modo più rispettoso di rivolgermi a loro... dopo questo l'ho accettato di buon grado e non mi sono sentita più in imbarazzo!
C'era Satù, il vecchio contabile, che quando mi incontrava si rivolgeva a me con; mi amor, mi vida, mi cielo, che si pronuncia sielo, ma questa è un'altra storia!

C'è stata poi la piccola parentesi Australiana; qua usano madam con l’accento che cade sulla prima A, o uno dei miei preferiti; lady. Credetemi, Lady Sara ha davvero un bel suono!

Ora sono qua in Tunisia e si rivolgono a me con madam, con l'accento che cade sulla seconda A, e diciamo, con l'accento francese è così très chic. Hanno anche usato, ma più raramente in arabo; alsayidat, che si pronuncia aseiedatu.  Quando dico di chiamarmi Sara loro che fanno? Mi chiamano alsayidat Sarah!! 

Mi hanno chiamato in tutti i modi (occhio che vi leggo la mente) ma il mio preferito resta quello alla brasiliana, Dona Sara,  che per ora rimane in cima alla classifica!! 

E voi, come vi hanno chiamato nella vita o nei vostri viaggi?

లేడీస్ అండ్ జెంటిల్మెన్ త్వరలో మిమ్మల్ని చూస్తారు

venerdì 2 aprile 2021

Vi lascio una ricetta!

Oggi voglio lasciarvi una ricetta buonissima! Si tratta di un piatto che facevo sovente in Repubblica Dominicana. Non è un piatto dominicano ma lo facevo spesso perché dovete sapere che, quando vivevamo a Los Patos,  (la freccia indica la casa dove vivevo),  non si trovava di tutto e bisognava arrangiarsi con quello che c'era. Ma per questo piatto gli ingredienti sono reperibili ovunque... perciò non c'era  di meglio di un buon Chili con Carne!!

Quando sono tornata l'ho realmente preparata  per tutti! Per i miei amici, gli amici di mio figlio e ai miei partenti... è piaciuta praticamente a tutti e nessuno, e dico nessuno, ha mai avanzato nulla nel piatto e tutti hanno sempre fatto il bis! Insomma, se uno fa la scarpetta vuol dire che ha gradito no?!

Le mie porzioni son solitamente abbondanti, mio padre insegna che; il cibo è abbastanza solo se avanza... altrimenti era poco!

Per due persone, (ne avanza sempre), io uso:

-olio
-mezza cipolla
-3 etti di carne trita
-2 etti di pancetta affumicata a dadini (per una versione più leggera si può omettere e compensare con la carne)
-1 lattina di birra
-2 confezioni di fagioli borlotti/ rossi/neri (380 g 230g peso sgocciolato)
-2 cucchiai di concentrato di pomodoro
-1 dado
-mix Messico qb


Trito la cipolla finemente e la faccio soffriggere assieme ai dadini di pancetta e faccio appassire il tutto.
Aggiungo la carne con il dado, la birra e lascio sfumare.
Sfumato il tutto aggiungo due cucchiai colmi di passata, anche di più se la si vuole più rossa:


Aggiungo i fagioli completi della loro acqua:

 

Dopodiché aggiungo acqua fredda pari a due confezioni di fagioli:


 Lascio cuocere tutto a fuoco medio per  mezz'ora fino a che la consistenza sarà come questa:


 

 A fine cottura aggiungo il Mix Messicano.

Se vi piace  un poco più "zupposa", aggiungete ancora una confezione di acqua.
Assaggiate e aggiustate di sale e se non fosse sufficientemente piccante... abbondate con le spezie messicane!

Note:
-In teoria va servita calda, non bollente, accompagnata con dei tacos o del semplice pane... a vostro gusto.
-Io di solito la preparo il giorno prima e la scaldo un attimo prima di servire, lasciandola una notte i sapori si legano e il risultato è più saporito.
- E' un piatto unico, primo e secondo insieme, quando ho ospiti preparo un bell’aperitivo e questo di solito basta.
-Non so se sia fondamentale per la buona riuscita ma io lo cuocio sempre in una pentola di alluminio Dominicana,  non ho mai usato pentole Italiane per farlo... non sono una cuoca e non me ne intendo ma si dice che ogni cibo abbia la sua pentola.. sarà vero?

A voi l'ardua sentenza!! ;-)

Ed ora non mi resta che augurarvi buon appetito!!