Si dice che siamo in un epoca di informazione immediata, infatti ora puoi sapere tutto di tutti e in tempo reale, che bello vero? Sì, tutto bellissimo e vero... forse...
Già, il forse è d'obbligo. Infatti le notizie ufficiali si rivelano per lo più false e se non son false, sono per lo più fuorvianti. Assistiamo tutti i giorni a quell'informazione "ufficiale" che di ufficiale c'è solo che è sotto controllo politico/sociale/istituzionale. Notizie manipolate da politici, da case farmaceutiche e dai "maghi" della finanza, che ci fanno credere solo a quello che Loro vogliono.
Per contro ci dovrebbe essere quella "libera", che di libero non ha assolutamente nulla, essendo per lo più pregiudizievole e preconcettuale. Si sa, il fatto se descritto con il fondamento del puro sentimento... non sarà mai il fatto realmente accaduto ma sarà quello che gli occhi del narratore arrabbiato ha visto.
Senza parlare delle ormai consolidate bufale... dove tutto sembra vero tanto è ben fatto, per poi rivelarsi una gran... bufala! (Ma nel frattempo migliaia di persone ci son cascate!)
La televisione si sa fa i suoi danni. Gente inebetita a guardare Talk Show e bere tutto con la certezza che chi li presenta è l'unto del Signore. Telegiornali che danno notizie false e quando proprio non riescono a falsificare del tutto le danno a spizzichi e bocconi, per giunta montati male...
Poi arriva internet che apre le frontiere alla sapienza ma anche qua, senza l'intelligenza personale si rischia grosso! In quel calderone chiamato Internet si vede di tutto: gente che si infiamma per l'ennesima balla colossale che nemmeno si prende la briga di verificare, si vedono condivisioni che fanno spavento dove tutti credono a tutto. Rabbia verso questo e quello, insulti e male parole, uno contro l'altro non capendo che si sta facendo l'ennesima battaglia tra poveri. Per non parlare dell'ironia che nessuno sa più cogliere... Il problema è che si crede a tutto... basta che derivi da uno schermo. Si deve capire tutto, altrimenti si deve credere a tutto, disse un giorno F.S.Frizgerald
Ma davvero siamo così liberi come ci fanno credere? La domanda è ovviamente retorica visto la risposta è li da vedere; no, non lo siamo! Ma non lo siamo solo perchè non lo vogliamo...
Trovata nel Web |
Ieri ho letto una bellissima frase di Sri Aurobindo: Il mondo intero aspira alla libertà, eppure ogni creatura è innamorata delle proprie catene. Questo è il primo paradosso e l'inestricabile nodo della nostra natura.
Vero... anzi, verissimo! Siamo affascinati dal senso di libertà ma amiamo talmente le nostre catene che rimaniamo incatenati al nostro carceriere... si potrebbe dire che siamo tutti affetti dalle Sindrome di Stoccolma! E questo carceriere, che probabilmente si chiama Paura, ci tiene legati con un filo di ragnatela... Potremmo andarcene quando vogliamo, aprire la nostra mente semplicemente abbassando la maniglia. Ma forse più che il carceriere Paura è sua moglie Pigrizia che ci fa desistere ad abbassare quella meravigliosa maniglia... E' più comodo pigiare i tasti del telecomando della tv o aggiornare le notifiche in FB piuttosto che sbattersi a cercare la verità.
La verità ci rende liberi, ma la libertà è impegno, dedizione e consacrazione che, questo è appurato, non va d'accordo con la pigrizia... Per uscire dalla nostra prigione bisogna sbattersi, pensare e ragionare con la nostra testa. Chiedersi continuamente cosa sia la verità e distinguerla dalla menzogna. Interrogarsi, inquisire e scandagliare tutto. Non bisogna fermarsi a quello che ci fa più comodo, se così faremo saremo per sempre prigionieri di quella coppia malefica: Paura e Pigrizia. Così facendo vivremo in uno stato perenne di melensa e appiccicosa oscurità.
Andy Dufresne ha detto; nella vita o si fa di tutto per vivere o si fa tutto per morire... a ognuno la sua scelta e le sue conseguenze...
Ah.. io ovviamente ho deciso di vivere!
Buona vita e liberà a tutti... se solo la volte!
:-)... ಧನ್ಯವಾದಗಳು ಬ್ರಹ್ಮಾಂಡದ ... ಲೆಕ್ಕಿಸದ!