venerdì 28 febbraio 2014

Foto e aforismi, e questa volta parlo di Cora!


I miei aforismi oggi li voglio dedicare a questa donna che in italia non è molto conosciuta. 

Si tratta di Ana Lins dos Guimarães Peixoto Bretas in arte Cora Coralina.
Nata a Goiás, 20 agosto 1889 e morta il 10 aprile 1985.  E una grande poetessa e scrittrice brasiliana, addirittura una delle più grandi scrittrici brasiliane del ventesimo secolo.
Pensate che ha pubblicato  il suo primo libro Poemas dos Becos de Goiás e Estórias Mais nel 1965 quando aveva già 75 anni.

Ha passato tutta la vita nella semplicità della sua bottega di pasticceria, vivendo lontana dalle grandi metropoli e dalle mode letterarie del secolo scorso. Ha scritto fatti ricchi di vita tratti nella sua routine, sopratutto della sua vita svolta nelle tranquille vie di Goiás.
La sua casa natale, dove ha vissuto dal 1889 al 1985, tranne un periodo dove è vissuta anello stato di San Paolo col marito, è una costruzione del secolo XVIII. In verità  una delle prime case della città di Goiás, situata sulla sponda del Rio Vermelho. 
Oggi la sua casa è diventata un piccolo museo interattivo.

Nel 1910 ha sposato un avvocato, Cantídio Tolentino de Figueiredo Bretas, con il quale si trasferì nello stato di São Paulo, dove visse fino alla fine degli anni cinquanta.
Solo dopo la morte del marito iniziò a vendere libri, ma  trasferendosi a Penápolis, dove continuò a mantenersi producendo salsicce e fritture di maiale. Si trasferì poi  a Andradina, ma nel 1956 torna definitivamente a Goiás, dove lacererà questa terra.
Fu in questo periodo che Cora cominciò a firmarsi con il suo pseudonimo e a vivere quella parte della sua vita definita come: la perdita delle mie paure...

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Qua sotto ci sono le  mie foto con le frasi di Ana Lins... in arte Cora Coralina!


venerdì 21 febbraio 2014

Vinci il male con il bene!

In questo periodo nero si sa, la maggior parte della gente prova sempre più dolore... ma le reazioni , nonostante non dovrebbe essere, son sempre di più portate verso il male.
Per quanto molta gente si mostri poco incline alla vendetta per il male che riceve, alla fine assume comunque degli atteggiamenti di ostilità indiretta. Possiamo parlare del favore rimandato, il veleno del biasimo mescolato al miele dell'esaltazione, dall'intenzionale dimenticanza nel non rendere onore al merito oppure la sufficienza nel fare un favore ad una persona decisamente poco simpatica...

Ma per vincere il male non basta questa pseudo-bontà che usa chi si nasconde dietro alla cortese scusa, senza il minimo coinvolgimento a livello affettivo.

Ma si sa, tutte le nostre azioni che contengono, seppur in minima percentuale il malessere che si prova, genera insuccesso, semina il male  e ci si ritrova comunque alla fine a provare disgusto verso noi stessi.
Quante volte si dice, siediti sulla riva del fiume e aspetta il cadavere passare... L'ho pensato e detto anche io, eccome, ma alla fine quando quel cadavere passava la gioia era assente, anzi, per quanto mi riguarda il malessere generato dal tal passaggio mi dava un dolore latente che si smuoveva facendomi stare solo male.

E allora bisogna imparare a generare il perdono! E' indispensabile armarsi di pazienza cercando di perdonare chi ci ha fatto del male, di dimenticarlo e mandagli quanto più bene possibile poiché il bene è l'unica cosa che può liberarci dal giogo del male che, se siamo coerenti vedremo che quando lo mandiamo lui ritorna a farci visita!

Come ho letto una volta: non dimentichiamoci che per frugare le tenebre non basta inveire a pugni chiusi contro il dominio della notte. E' necessario accendere la luce.

Un abbraccio di bene e luce a tutti...

Sempre io e sempre vostra!

martedì 18 febbraio 2014

Casa...

Nonostante fossi comunque connessa al mondo e mai andata veramente via, domenica pomeriggio sono tornata. Al contrario di quanto consiglia la canzone della Grandi, son partita con la voglia di tornare, ma una volta tornata è arrivata la voglia di ri-tornare!
-Pensa che Sara appena atterrata avrebbe voluto tornare a casa- Dice il mio Tomo a mia sorella che, gentilissima, è venuta a prenderci in aeroporto.
-E sì che volevo tornare a casa... guarda che tempo!- Rispondo io.

Ci guardiamo stupiti delle nostra parole e capiamo in quell'istante che abbiamo detto entrambi che volevamo tornare a casa...
Sorridiamo delle nostra parole senza capirne il vero significato. Allora noi continuiamo a camminare... probabilmente capiremo le nostre parole solo vivendo!


Sempre io e sempre vostra vi abbraccio in un abbraccio dei miei!
:-)


giovedì 13 febbraio 2014

... tutto il resto è silenzio!

"Necessità assoluta : la segretezza del proprio lavoro spirituale...

Il lavoro spirituale non assomiglia a nessun altro lavoro: è qualcosa che tocca ciò che ogni essere ha di più profondo, di più intimo. 
Svolgere questo lavoro è necessario, ma senza parlare di ciò che si fa. 

Tutti quelli che vanno a raccontare di come si esercitano, di come meditano, ecc., e anche dei risultati che ottengono, sono degli incoscienti che non sanno cosa perderanno. 

Parlando del proprio lavoro spirituale, si dà prova di non aver compreso né la natura né le esigenze di tale lavoro.
Vi consiglio dunque di tenere segreto tutto ciò che fate, per avvicinarvi a quell'ideale di luce e di bellezza al quale aspirate. Tenendo segreto questo lavoro, manterrete in voi anche lo slancio, l’ardore e l’entusiasmo di cui avete bisogno per progredire. 

E se perseverate, se i vostri sforzi sono veramente sinceri, sappiate che un giorno o l’altro questo trasparirà: tutti sentiranno la vita dello spirito manifestarsi attraverso voi”.
Omraam Mikhael Aivanhov

Il miglior consiglio che mi sia mai giunto!
Un bacio a tutti e a presto! E ora...silenzio...

:-)

sabato 8 febbraio 2014

Chiamatemi Strega!

Appena ho letto queste parole mi ci son trovata e mi sono emozionata tantissimo leggendola... la voglio condividere con voi sperando nello stesso effetto!.. e sì, chiamatemi Strega!!


Non importa chi sono. Non importa come mi chiamo. Potete chiamarmi Strega.
Perché tanto la mia natura è quella. Da sempre, dal primo vagito, dal primo respiro di vita, dal primo calcio che ho tirato al mondo.

Sono una di quelle donne che hanno il fuoco nell'anima, sono una di quelle donne che hanno la vista e l’udito di un gatto, sono una di quelle donne che parlano con gli alberi e le formiche, sono una di quelle donne che hanno il cervello di Ipazia, di Artemisia, di Madame Curie.

E sono bella! Ho la bellezza della luce, ho la bellezza dell’armonia, ho la bellezza del mare in tempesta, ho la bellezza di una tigre, ho la bellezza dei girasoli, della lavanda e pure dell’erba gramigna! Per cui sono Strega.
Sono Strega perché sono diversa, sono unica, sono un’altra, sono me stessa, sono fuori dalle righe, sono fuori dagli schemi, sono a-normale… sono io! Sono Strega perché sono fiera del mio essere animale-donna-zingara-artista e … folle ingegnere della mia vita.

Sono Strega perché so usare la testa, perché dico sempre ciò che penso, perché non ho paura della parola pericolosa e pruriginosa, della parola potente e possente.
Sono Strega perché spesso do fastidio alle Sante Inquisizioni di questo strano millennio, di questo Medioevo di tribunali mediatici e apatici. Sono Strega perché i roghi esistono ancora e io – prima o poi – potrei finirci dentro.

Dal Monologo di Barbara Giorgi scritto per Franca Rame e trovato sul blog di Elisabetta di NeuroPepe

Grazie Elisabetta!!

Sempre io e sempre vostra... oggi più strega del solito!!
Vi abbraccio di luce!