mercoledì 8 febbraio 2012

Ne sei proprio sicura? ... no, non lo sono...

Nei giorni passati ne ho sentite tante su Schettino, tutti gli epiteti sono stati usati per descriverlo, YouTube è invasa da parodie e canzoni,  io stessa ne ho dette un paio molto colorite... 
Poi però quando l'onda mediatica si è placata ho iniziato a riflettere e mi son chiesta; se io fossi stata su quella nave e avessi causato quello che è successo... mi sarei comportata in modo diverso?
La mia risposta immediata è stata:
-Ma certo che si! 
Al che mi son guardata dentro e mi son rifatta la domanda
-Sara... ti saresti comportata in modo diverso?.... Ne sei sicura al cento per cento?-
-.... No, non ne sono sicura...- 

Già, come posso essere sicura di una cosa che non ho mai fatto ne provato? Chi sono io per condannare quell'uomo? Con questo non intendo assolutamente liquidarlo con ben fatto e una pacca sulla schiena, 
(lui sa che ha fatto e sa benissimo come sta), ma condannarlo non è compito mio! Certo, insultarlo, denigrarlo e schernirlo mi farà sentire migliore di lui... ma c'è una cosa che non devo dimenticare; io non lo sono! Se ci fossi stata io... magari avrei fatto diversamente... o lo stesso; la paura, la vergogna, l'esaltazione fa quaranta... e io onestamente non so come mi sarei comportata!


Da quando sono al mondo non faccio che assistere e partecipare a scontri su chi ha torto o ragione, discussioni su religione, politica, calcio... Ultimamente c'è stato un cambio di tendenza: ho smesso di pontificare, o perlomeno ci metto tutto l'impegno per non farlo! La verità, il giusto, l'intelligente, la bellezza... è tutto talmente relativo che non può esserci discussione. Nel momento che affermo con certezza cosa sia la verità o cosa sia giusto io mi metto su un pulpito e sentenzio! No, non serve a nulla... preferisco lasciare andare tutto dove deve andare, ognuno ha il suo percorso da fare, sbagli da commettere e torti da pagare. Ho smesso da tempo di dire se, ma, forse. Il giorno che pensavo che mio figlio fosse morto, neppure per un momento mi son chiesta perché a me? La risposta avrebbe potuto essere: perché a un altro? 
I torti e le violenze subite, la miseria e la solitudine... Tutte cose che mi son trovata ad affrontare... le ho prese, ho pianto mi son disperata...  ho pure litigato con Dio... ma alla fine ci son riuscita. Ho superato lezioni e pagato debiti. Ora so che ero io e solo io... Ognuno paga, fa il suo percorso e apprende le sue lezioni...

Quel giorno su quella nave c'era chi aveva finito il suo percorso sulla terra, e Schettino ne è stato il mezzo. Il nostro odio e il nostro disprezzo non cambierà il percorso... quello che è stato è stato e non si torna indietro... A che serve mandare tutto ciò? Lasciamolo fare a che in quella tragedia ha perso un padre, una madre, un fratello o una moglie... lasciamolo a loro, noi invertiamo questo nostro disprezzo in energia e mandiamola a chi deve affrontare un lutto, a loro serve sostegno, luce e amore...




51 commenti:

  1. Una splendida riflessione, che parte da dentro...
    come dovremmo fare tutti...
    guardarci dentro...
    ogni mattino ed ogni sera...
    ri acquisire la coscienza...
    se ci guardiamo dentro, ci accorgeremo che
    tutti commettiamo errori, di varia entità..
    e tutti dobbiamo accettare le conseguenze che portano con sè...
    convogliare le energie in Amore...
    quanto rammarico e tristezza risparmieremmo al nostro Animo...
    grazie Sara...
    uno scritto che aiuta a riflettere..
    un abbraccio..
    dandelìon

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    1. Ciao Dandy! Vedo che hai colto la vera essenza di questo post... grazie!

      Un abbraccio stretto a te!
      :-)

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  2. http://diunosbadigliounsorriso.blogspot.com/2012/01/piango-per-te.html

    Questo è ciò che penso in proposito, lo ripeterei tale e quale..
    Per quanto riguarda i giudizi probabilmente hai ragione, ma credimi, credimi Sara è così difficile quando a te la Verità sembra così chiara, ovvia, plateale davanti gli occhi, e non mi riferisco alla concordia, affatto, ma a tutta una serie di cose che non mi riesco a spiegare..

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    1. La mia risposta è nel mio scritto Katia...
      La verità è ovvia, qualcuno ha fatto una cappellata e qualcun altro la paga? No.. io son convinta che chi è morto doveva morire e arrabbiarmi con il mandante non serve a nulla.

      Lascio la rabbia a chi ha perso qualcuno... a me non è dato ne di giudicare ne di assolvere... qualcuno lo fa e lo farà... ma io no.

      Io credo alla reincarnazione e tutto quello che si fa in questa vita è la reazione ed un'azione della vita passata o una lezione da apprendere, chi ha sbagliato pagherà e chi doveva finire il suo percorso.. lo ha fatto.

      Il mio rancore e la mia rabbia non fa bene al mio spirito e non riporta in vita nessuno.

      Tutto qua...

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  3. E' vero che si è fatto un processo mediatico e che forse molti di noi avrebbero fatto le stesse pirlate. Ho solo un'obiezione: noi non siamo comandanti di nave. Ci sono lavori che richiedono senso di responsabilità, sangue freddo e capacità di rimanere freddi e calmi. Se non hai queste tre caratteristiche, non fai il comandante.

    Quando affondò la Doria, il comandante non voleva abbandonare la nave e solo dopo che tutti furono messi in salvo e solo dopo averlo convinto, allora abbandonò per ultimo la nave. Non si chiede di affondare con la barca, ma nemmeno di venir meno alle proprie responsabilità. Considera che se avesse avvertito prima i soccorsi, oggi si piangerebbero meno vittime.

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    1. Paolo.. non era del comandante della concordia che volevo parlare, ma dei sentimenti che mi hanno suscitato.
      Non sono stata preposta per giudicare chi ha fatto cosa e perché lo abbia fatto e come ho scritto: "Con questo non intendo assolutamente liquidarlo con ben fatto e una pacca sulla schiena", lascio il giudizio a chi è pagato per farlo.

      Come ho detto a Katia:"Il mio rancore e la mia rabbia non fa bene al mio spirito e non riporta in vita nessuno."

      Non volevo far arrabbiare nessuno con queste mie parole.. che forse guardate in un certo modo possono trovare un'altra chiave di lettura.

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    2. No, ma mi è chiara la tua chiave di lettura. Alla fine volenti o meno ci viene da giudicare una persona per quel che fa. Io non pretendo di sentirmi migliore di nessuno, ma se penso che ha commesso errori che hanno uccise delle persone, non riesco a rimanere indifferente. Niente processi mediatici, assolutamente, sarà un giudice a giudicarlo. Le persone non torneranno in vita, ma almeno si indagherà per capire le cause.

      E tranquilla, io non mi arrabbio, do solo opinioni ma non c'è nulla di personale.

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    3. Il fatto che tu non si sia arrabbiato mi lascia tranquilla! :-)

      Mi spiace, ma non riesco ad indignarmi... le cause che hanno spinto lui e qualcun'altro prima di lui,(molti sfuggono alle proprie responsabilità e altri lo faranno), non è affar mio, so solo che se lui ha sbagliato pagherà, da azione c'è sempre una reazione.. la sua sarà veramente grande e dolorosa.

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  4. È troppo facile seguire l'onda delle critiche e dei media i giornalisti hanno trovato il poro pane per parlarne ora sembra un mostro ma proviamo a riflettere, tutti possiamo sbagliare lasciamo che la giustizia faccia il suo corso. Buona serata cara Sara, un forte forte abbraccio.
    Tomaso

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    1. Già Tomaso.. c'è sempre chi specula sulle disgrazie. Mi vien da chiedere chi sia peggio... chi ha combinato il fatto o chi ci marcia... ma come ho detto ognuno paga i suoi debiti come io pago i miei.
      Un abbraccio fortissimo e un bacione!
      :-)

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  5. Sì, a volte ci lasciamo sopraffare e non ragioniamo con il cuore, mettiamo davanti cose futili tipo il comportamento di Schettino e dimentichiamo le vittime e le famiglie delle vittime. Mi piace molto quello che hai scritto Sara...se solo riflettessimo meglio ogni volta!!!

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    1. Grazie Melinda, ho scritto quello che ho sentito e continuo a sentire.. tanta compassione. Penso al dolore di chi ha subito e cerco di immaginare i sentimenti di chi ha causato e non riesco a provare rabbia, ma solo commiserazione. Non so cosa si provi ad avere tante vite sulla coscienza... Per quanto uno possa essere superficiale... la coscienza è li che bussa ed è dura metterla a tacere. C'è un castigo peggiore? La prigione, risponde qualcuno. Vero, i giudici faranno il loro lavoro ma la situazione, ahimè, non cambia.

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  6. son davvero d'accordo con quello che dici...

    basta con inutili polemiche che non portano a nulla!

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    1. Polemica? Lo sappiamo che l'essere unano ne fa il pane quotidiano... la polemica per la nave, per la neve, per il calcio... Tutto va bene per lamentatasi. Si sa che la lamentela è in essere in ognuno di noi.. a cosa porti però non lo so!
      Ciao Federica!

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  7. Per condannare o assolvere Schettino ci penserà e spero presto, la magistratura, per cui come sempre è deprecabile il processo mediatico in corso. Tuttavia permettimi di dirti che non devi porti quella domanda, perchè tu non sei un Comandante con 20 anni d'esperienza. La domanda appropriata che, secondo me, tutti noi possiamo farci è: "Se nel mio lavoro mi fossi trovato in una situazione paragonabile a quella in cui si è trovato Schettino, come mi sarei comportato?"
    Non so se la risposta sarà ugualmente incerta, ma di sicuro meno ideale.
    Grazie Sara, un caro saluto

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    1. La domanda per me non cambia significato... Il fatto che ci sia un "se" davanti alla frase vanifica lo sforzo di dare una risposta...
      Ma se devo davvero rispondere ti dico; non lo so! Come posso sapere?

      Io mi son sempre considerata una mamma presente e attenta, ma quando mio figlio ha bevuto l'acqua ragia quando aveva due anni, io non ho fatto nulla, o ben poco, nemmeno mi son resa conto della gravità della situazione... son passate due ore prima della lavanda gastrica e solo un miracolo ha fatto si che il veleno non entrasse in circolo.
      Se fosse morto, l'accusa sarebbe stata di leggerezza e incoscienza, i "se fossi stata io avrei fatto questo e quello" si sarebbero sprecati. Io mi sarei sentita l'assassina di mio figlio e i sensi di colpa mi avrebbero ammazzato.
      E' andata bene... ma se così non fosse stato, ora sarei ancora classificata una pessima madre, cosa che, agli occhi di molti, (visto che non è successo nulla) non sono.

      Sai Wiska, a volte basta spostarci anche solo di un centimetro che le cose si vedono da un'altra prospettiva.

      Grazie a te!
      Un abbraccio!

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    2. Sono completamente d'accordo con quello che dici e infatti scrivevo che la risposta forse sarebbe stata ugualmente incerta. La mia critica riguardava soltanto un certo modo di porci delle domande, che a mio modo di vedere dà luogo a risposte ideali, intendendo che non hanno niente a che vedere con la realtà. Questo vale ovviamente sia per quelli che condannano Schettino, che per quelli che lo giustificano.
      Io, per il lavoro che facevo, sono stato per lunghi periodi, responsabile della vita di altri uomini e qualche volta mi sono reso conto che il mio comportamento stava mettendo a repentaglio quelle stesse vite, forse in nome di un esasperato attaccamento al "dovere". Quindi lungi da me giudicare il Comandante della Concordia, semmai il mio voleva essere un invito alla riflessione personale,(come hai fatto tu con il coraggioso racconto della brutta vicenda che ti è capitata). Una riflessione utile a farci capire che alla fine siamo tutti "esseri umani" con le nostre virtù e le nostre debolezze e che gli accadimenti della vita non hanno quasi mai una chiave di lettura univoca, ma, come tu scrivi, assumono sembianze diverse a seconda della prospettiva con cui li si rappresenta.
      Grazie ancora Sara, un abbraccio...forte stavolta! ;)

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    3. Alla fine ci siamo capiti Wiswka... è fantastico!

      Lo sai che scrivendo quel bruttissimo fatto, per la prima volta mi son resa conto che averi potuto essere davvero colei che per leggerezza poteva veder morire il proprio figlio?

      Questo condividere con te mi ha dato una nuova consapevolezza e sono io che ringrazio te... tantissimo!

      Un abbraccione stretto a te!
      Grazie ancora!
      :-)

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  8. DA quello che scrivi mi pare di capire che credi nel Karma, e ci credo anch'io.
    E' vero, non si sa come avremmo reagito noi nella stessa situazione però...scappare così come un ladro ed essere responsabile di alcune vite nooo...credo che sarei rimasta sulla nave perchè ho una COSCIENZA io!
    Ciao, Sara, un abbraccio!
    Interessante l'argomento, brava!

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    1. Certo che credo nel karma, per questo che non riesco ad arrabbiarmi.
      Ti invito a leggere la risposta che ho dato a Wiska... quando succede una cosa qualsiasi, a nessuno è dato sapere quale sarà la reazione e comunque il giudizio non è di nostra competenza, perlomeno, non è mia.
      Un abbraccio stretto a te e grazie!

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  9. complimenti per l'onestà e il coraggio che ho sempre apprezzato in te Sara: condivido lo spirito con cui hai scritto queste riflessioni; esse però possono prestare il fianco ad una interpretazione fuorviante della vita, che sicuramente non era tua intenzione dare.
    Mi riferisco ad una certa tendenza a considerare il corso della vita ineluttabile e già determinato, con esclusione di ogni responsabilità personale da parte nostra; io sono convinto che anche la reincarnazione sia un pretesto per non impegnarsi troppo a migliorare se stessi in questa vita e conduca ad un fatalismo pericoloso e controproducente!!!
    Un abbraccio forte

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    1. Forse non ti è ben chiaro come funzioni Luigi... la reincarnazione fa si che tu ti renda responsabile di ogni TUA azione. Se io nella vita passata ho commesso tanti sbagli, è inevitabile che in questa vita io paghi. La differenza tra chi ci crede e chi no, è che se mi succede qualcosa, non posso prendermela con Dio o con i Santi in paradiso perché è solo colpa mia. Io sbaglio e io pago finché non avrò capito la lezione!
      Quello che ho passato nel passato (perdona il gioco di parole) è solo frutto di azioni della mia vita precedente.. Sarebbe senz'altro più facile dare colpa al marito, ai genitori all'avvocato, al vicino di casa e, perché no, al Padreterno... Invece no, ognuno di noi, di chi crede alla reincarnazione, sa che è il karma, da azione c'è una reazione! E' inevitabile!
      Migliorare se stessi è il principale compito di ognuno di noi e la fatica è grande. Io so di aver commesso errori nella mia vita passata e ora ne sto facendo ammenda. Gli sbagli sono i miei e io,ne pago le conseguenze.
      Come vedi non è così facile come dici, non è semplice puntare il dito a se stessi.. credimi!
      Un abbraccio a te!

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  10. Non si tratta di puntare il dito contro se stessi amica mia: ma soltanto di non coltivare false illusioni pensando che "avremo sempre tempo per correggerci e cominciare a fare il bene".
    Non avremo "esami di riparazione" di fronte a Dio. Egli prende molto sul serio il nostro agire e ogni anelito del nostro cuore.
    Dobbiamo imparare a spendere bene i giorni che passiamo su questa terra, perché non avremo una seconda opportunità.

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    1. Luigi, io non ho tanto tempo per riparare agli errori, anzi, devo farlo il prima possibile o la prossima vita sarà di nuovo lo stesso inferno.Potrei morire da un momento all'altro... Chi ha tempo non aspetti tempo o potrebbe essere troppo tardi per qualsiasi cosa.

      Anche Gesù a suo tempo disse: date e vi sarà dato:"ne riceverete in misura buona, pigiata, scossa e traboccante, perché con la stessa misura con cuoi misurate sarà misurato anche a voi."
      Vale anche il contrario, quello che se non darai/non farai non ti sarà dato/fatto.

      Mi sembra di capire che tu credi ad un Dio che osserva e giudica, io credo ad un Dio amorevole che guarda e perdona, sapendo benissimo che qualsiasi errore lo pagheremo ancora noi...

      La mia serenità sta anche in questo; porre rimedio a tutto ciò che ho fatto e non far del male a nessuno ora, le opportunità sono infinite e le vite pure... come non essere felice?

      Luigi, io so quale sia la verità... non sono all'altezza di qualsiasi giudizio e nemmeno voglio esprimerlo...ma sant'Agostino un giorno disse: "Amate e fate ciò che volete"... mi sembra che non ci sia verità più vicina a questa.
      Un abbraccio e un sorriso!
      :-)

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    2. carissima Sara, perdonami se insisto ma lo faccio perchè ti voglio bene e desidero la tua felicità.
      Non si tratta di predicare dottrine o verità preconfezionate: è sufficiente il buon senso.
      Dio non è un giudice e non vuole esserlo: "non sono venuto per giudicare il mondo, ma perchè il mondo si salvi...";
      Dio è padre e come tutti i buoni genitori desidera il bene dei propri figli e perciò li corregge quando sbagliano, altrimenti non imparerebbero mai a fare il bene.
      Anche tu, quando tuo figlio era bambino lo correggevi quando sbagliava o no???
      Lo facevi perchè lo amavi e non perchè eri giudice di tuo figlio; desideravi soltanto che crescesse sano e buono e non hai certo aspettato che fosse grande per far decidere lui su ciò che era bene o male; ne tantomeno hai confidato nella sua prossima vita, perchè smettesse di fare il monello.
      Così fa Dio anche con noi: e questo io lo imparato dalla mia esperienza di figlio di Dio, perchè effettivamente così Lui ha fatto con me.
      Un bacio

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    3. Se desiderai la mia felicità allora sii felice con me, perché io lo sono.
      Io non seguo nessuna dottrina, non sono buddista, non sono cristiana e non ho capi spirituali che mi dicono quello che devo fare... Dio che è dentro di me sa cosa mi serve e si prende cura di me ogni istante, così come io cerco di fa con me stessa e con chi mi sta vicino.
      Come ho già detto in passato, da ragazza ho insegnato catechismo e questo full immersion nel cristianesimo mi ha permesso di notare cose che non mi piacevano. Così ho iniziato il percorso che mi ha portato qua..
      Come ti ho già detto non so se sia giusto o sbagliato, non esprimo giudizi in merito, ma mi chiedo da dove ti arrivi tutta questa certezza di essere nel giusto.. io non ce l'ho.

      Con questo non dico che tu sia in torto, anzi, credi a quello che ti piace di più, continua sulla tua strada.. ognuno ha la sua e ognuno ha i suoi passi da fare e a me non resta che augurati ogni bene possibile e ogni felicità!
      Ti abbraccio forte!
      :-)

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  11. io non credo a quello che mi piace di più Sara; credo a quello che ho vissuto sulla mia pelle e ripeto che non è una questione di dottrine cristiane, buddiste o musulmane: e una questione di umano buon senso riconoscere la reincarnazione come una colossale sciocchezza!!!
    Detto questo, è chiaro che non tutto il dolore che soffriamo nella vita è causato dai nostri sbagli consapevoli: non possiamo pretendere di capire tutto il mistero del male presente nel mondo; dobbiamo avere l'umiltà di riconoscere che non possiamo comprendere tutto ciò che ci accade in termini di causa ed effetto.

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  12. Una sciocchezza per te.. ma non per me e per le migliaia persone che lo credono. Tu stai dando dello sciocco a chi segue questo credo, e pensi di essere nel giusto, non ti sembra che ci sia qualcosa di scorretto in tutto ciò?
    Io non ho capito nulla dalla vita, la sto scoprendo giorno per giorno e ogni giorno aggiungo qualche cosa in più.
    L'ho detto e lo ripeto, non so cosa sia giusto o sbagliato, e sopratutto non mi metto sul pulpito a dire una qualsiasi cosa in merito.

    Ho scritto sul mio blog un mio pensiero e mi piacerebbe che nel limite di una sana discussione, si rispettasse quello a cui credo. Io ho sempre tenuto aperto ogni porta, ogni possibilità e ogni credenza, ma mai e poi mai mi son permessa di dire che chi crede in qualcosa diversa dalla mia sia una sciocchezza, anche perché sarei presuntuosa e non c'è nulla che mi piacerebbe meno.

    Credi a quello che vuoi, libero di farlo, mai e poi mai cercherei di farti cambiare idea, io sono felice che tu credi alla tua dottrina, continua così,vai vanti e prosegui il tuo cammino, ma nel frattempo dovresti rispettare anche chi non ha le tue stesse idee.

    Un abbraccio sincero
    :-)

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  13. scusami Sara, ma qui non stiamo discutendo dell'esistenza o meno dei cavalli alati o dell'uomo delle nevi: stiamo parlando di una realtà decisiva per la salvezza della tua anima, che, se permetti, mi sta molto a cuore.
    Allora, se sono veramente tuo amico, come mi professo, io ho il dovere di dirti come stanno le cose.
    Se poi preferisci che dica sempre che tutto quello di cui parli è giusto e condivisibile allora mi comporterò di conseguenza!!!

    Un bacione

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    1. Ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà, è tutto oltre l'orizzonte che la vita terrena ci porge davanti.
      Quello che conosciamo di noi e di ciò che verrà, è solo il residuo terreno di qualcosa che sta fuori dalla nostra concezione di vita e spiritualità.
      Il giusto e lo sbagliato, sono concetti effimeri che hanno una parvenza di significato solo qui.
      Il filo invisibile che guida il nostri pensieri e le nostre azioni rimane un mistero.
      Una azione di una qualsiasi persona nella sua realtà, può influire su ciò che è la mia realtà.
      Di conseguenza ogni certezza che noi abbiamo, è come un castello di carta dove soffia il vento, ogni qualvolta pensiamo sia stabile e al sicuro, crolla dal vento di una nuova idea o un nuovo avvenimento e a noi tocca ricostruirci da capo.

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    2. Ebbravo Digital.. non avrei saputo scrivere di meglio.. Hai riassunto il senso del mio pensiero...
      La verità è talmente mutevole che trovo inutile ogni altra discussione in merito.

      Un abbraccio a te e uno a che a te Luigi..
      :-)

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  14. perdonami se sono stato troppo aggressivo ma su queste cose mi infervoro troppo!!!
    Un abbraccio a te

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    1. Un abbraccio stretto a te Luigi!
      A presto!
      :-)

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  15. Quanto hai ragione Sara... anche io mi sono sempre astenuta da fare commenti sulla vicenda, primo perché non sono un capitano e perché è facile condannare ma è molto più difficile capire.... e per capire, bisogna prima di tutto conoscere.
    In questo coso io prima di tutto non so:
    - le cause che hanno portato all'incidente;
    - le sensazioni ed emozioni che si provocano quando ad un uomo, che non do per scontato essere un incompetente, capita un evento del genere;
    - non ho la preparazione per capire le sue scelte;
    - non conosco semplicemente le regole dell'ambiente (che sono per lo più militari per cui presumo rigide e idonea a stabile le correte colpe);
    Concludendo, come dicevo.... semplicemente non so, per cui perché parlare di quello che non so?
    Voglio soltanto giustizia e risposte come credo tutti coloro che erano sulla nave ma ci saranno persone più competenti di me a stabile di chi è stata la colpa. A quel punto, forse potrò parlare anche io ... ma sono sicura che che per comprendere bene una tragedia di questa portata serva solo tempo (anche se può sembrare molto lungo...). Ciao cara....

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    1. Vedo che siam d'accordo... e il tuo elenco non posso che condividerlo!
      Le risposte le aspettiamo tutti... chi deve fare farà e se così non sarà... prima o poi pagherà! (tremendo ho fatto la rima..)

      Un abbraccio!

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  16. Se tu fossi stata al suo posto?? saresti un comandante di nave, e un comandante sa che deve essere l'ultimo ad abbandonare la nave, cosa che lui non ha fatto!! poi siccome nessuno è perfetto esistono le leggi, e in questo caso un comandante che abbandona la nave è un codardo, e i codardi vanno puniti!! buona domenica

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    1. Ciao Modna50, felice di trovarti qua!

      Voglio riportarti la risposta che ho dato a Wiska:
      "Io mi son sempre considerata una mamma presente e attenta, ma quando mio figlio ha bevuto l'acqua ragia quando aveva due anni, io non ho fatto nulla, o ben poco, nemmeno mi son resa conto della gravità della situazione... son passate due ore prima della lavanda gastrica e solo un miracolo ha fatto si che il veleno non entrasse in circolo.
      Se fosse morto, l'accusa sarebbe stata di leggerezza e incoscienza, i "se fossi stata io avrei fatto questo e quello" si sarebbero sprecati. Io mi sarei sentita l'assassina di mio figlio e i sensi di colpa mi avrebbero ammazzato.
      E' andata bene... ma se così non fosse stato, ora sarei ancora classificata una pessima madre, cosa che, agli occhi di molti, (visto che non è successo nulla) non sono.

      Sai Wiska, a volte basta spostarci anche solo di un centimetro che le cose si vedono da un'altra prospettiva."

      Io ero una mamma, e una mamma sa che quando un bambino beve l'acqua ragia il rischi immediato è lo spappolamento del fegato e del cervello... ma io l'ho sottovalutato e solo un miracolo, parola del medico, ha fatto si che a distanza di ore il veleno non è entrato in circolo... Sono stata una pessima madre, ma per fortuna non c'è stata la tragedia e così la mia "faccia" si è salvata!

      Buona domenica a te e a presto!!
      :-)

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  17. chi non ha il coraggio di fare determinate cose, non fa determinati lavori... non è che ti prendi i soldi finchè le cose vanno bene e poi quando qualcosa va storto te la svigni... mi disp ma su queste cose non transigo... ognuno deve fare BENE il suo lavoro, e se il suo compito era quello di scendere per ultimo dalla nave, quello doveva fare...

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  18. Ciao TheSweetColours...
    Io non volevo entrare in merito al lavoro di Schettino, infatti ho parlato dei miei sentimenti che non vedo concordano con i miei, ma va benissimo così.
    Il giudizio non mi compete e nemmeno voglio entrare in merito, come ho detto, se ha sbagliato pagherà ma non sarò certo io a battere il martelletto..

    A presto!
    :-)

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  19. Ciao Sara,per fortuna oggi siamo quasi ritornati alla normalità(intendo le condizioni climatiche qui in Romagna).So che ora sei in un clima di grosso cambiamento e anche la descrizioni che hai fatto su Schettino lo confermano.Secondo il mio modesto pensiero dico questo...da un punto di vista umano lui aveva tutte le responsabilità sulle spalle come comandante di una nave;da un punto di vista più universale,doveva accadere(sai cosa intendo dire).Buona giornata

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    1. So benissimo cosa intendi dire e son d'accordo con te!
      ... e... Grazie!
      Un abbraccio!
      :-)

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  20. Mi permetto di dissentire e di esprimere il mio disaccordo. Capisco bene il punto di vista di Luigi. Ora: ognuno è libero di concepire la propria esistenza anche tramite chiavi di lettura meramente irreali o astratte. Ma volendo considerare un pizzico di concretezza o di realtà le cose sono ben diverse. Ad azione corrisponde reazione, a causa corrisponde effetto, ogni scelta accompagna una conseguenza. Se vogliamo cullarci fra le mani del destino scaricando ogni responsabilità su di lui, possiamo benissimo farlo. Ma quando Schettino andò vicino alla costa rischiando gli scogli era ben capace di intendere e di volere. Abbandonare la nave ha influito sulla sua vigliaccheria. Qui nessuno si permette di giudicare nessuno, ma è anche vero che di fronte agli errori vanno considerati dei responsabili. Se avessimo lasciato tutto in mano al caso o al "era destino che accadesse" non avremmo nemmeno un sistema legislativo e/o giudiziario.
    Poi, ripeto, ognuno può anche continuare a osservare la sua vita tramite gli occhi che preferisce...

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  21. Già Pierpaolo.. osservare la sua vita tramite gli occhi che preferisce... ma con la frase: "ognuno è libero di concepire la propria esistenza anche tramite chiavi di lettura meramente irreali o astratte", giudichi un mio credo e le mie idee inferiori alle tue. Quello che per te è reale può non esserlo per me... Evviva la relatività!
    Tornando al discorso Schettino esistono leggi e regole da rispettare e chi è preposto a giudicarlo lo farà. Come già scritto non sarò io a battere il martelletto del giudizio.
    :-)

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    1. Tu l'hai detto. Sai bene che non mi permetterei mai di giudicare il tuo credo, come quello di nessun altro, inferiore al mio. Mi spiace che tu attribuisca un valore così spregevole alle mie parole che in nessun modo volevano avere quel preciso fine a cui, ripeto, tu ti riferisci e non io.
      E poi, da quando l'irrealtà e l'astrattezza rendono inferiore il pensiero altrui?
      Permettimi di sottolineare ancora una volta che mi spiace, mi spiace sul serio che tu possa aver attribuito un'idea simile al mio modo d'esprimermi. Mi dispiace proprio...
      Un abbraccio, a presto..

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    2. "ognuno è libero di concepire la propria esistenza anche tramite chiavi di lettura meramente irreali o astratte. Ma volendo considerare un pizzico di concretezza o di realtà le cose sono ben diverse"
      Perdonami tu.. ma queste parole sono tue e le parole "meramente irreali e astratte, concretezza e realtà associate ad un diversità mi son sembrate un giudizio vero e proprio.
      Come ho detto non voglio più giudicare ed essere giudicata come una che crede ad idee semplicemente irreali.. rimane, PER ME, un giudizio.
      Io credo a mio credo, che può essere astratto e irreale, ma è il mio. E il fatto che tu consideri le cose concrete diverse da quello che penso io e gli attribuisci l'irrealtà... perdonami di nuovo ma... è davvero un giudizio.

      Io sono abituata che se qualcuno mi dice che creda alla barca che aspetta solo di salpare o aspetta la resurrezione del corpo, pur non condividendo, lo accetto. Poco mi importa vedere i corpi impossibilitati alla resurrezione, ma tutto è possibile se si crede, se si crede l'impossibile diventa possibile. E' così difficile accettare la mie reincarnazione, per quanto astratta e irreale?

      Mi dispiace del tuo dispiacere, se ho frainteso, scusami, ma se ho capito bene le tue parole ti chiedo solo di accettarle per quelle che sono, senza per forza condividere.

      Un abbraccio sincero e non tanto per chiudere "peace&love", ma per il bellissimo gusto di chiudere con sincera stima!

      ps. il maiuscolo è stato usato solo per sottolineare il concetto e non è urlato ;-)

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    3. Sara, rispetto il tuo credo, ma se tu poni per te stessa le parole "irreale o astratto" in un livello inferiore rispetto al mio punto di vista, non è colpa mia (dato che io non avevo quest'intenzione). Hai detto bene: "mi sono sembrate". A te sembra, ma non a me. Sono felice di farti comunque le mie scuse, ma stai dando tu stessa "quel" peso alle mie parole che hanno infastidito il tuo libero pensare. Sai, e lo sai, che non mi sarei mai permesso di fare una cosa simile :)
      Come vedi le incomprensioni sono dietro l'angolo, neanche tu puoi evitarle, neanch'io. L'importante è chiarire le proprie posizioni e chiudere con un sorriso :)
      A presto, ricambio l'abbraccio sincero :)

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    4. E' questo il punto.. quello che sembra a me non lo è per te e viceversa... sono solo punti di vista. Nessun fastidio, ma come tutti chiedo rispetto per quello a cui credo.
      Scrivendo che condividi quello che dice Luigi,ho inteso, forse sbagliandomi,che anche tu pensassi che "una questione di umano buon senso riconoscere la reincarnazione come una colossale sciocchezza!!!" Non so tu ma qua io mi son sentita giudicare e considerata una sciocca.
      Faccio male a sentirmi offesa? Forse si, sono una persona che non è abituata a dare giudizi e a volte pretendo lo stesso, e forse al momento mi sono sentita offesa. Certo è solo un problema mio, e ci sto lavorando, ma per umana reazione un poco di risentimento l'ho provato pure io...

      Come ti ho già scritto, qua ho postato un pensiero che qualcuno ha condiviso e qualcuno no... qualcuno ha capito e qualcuno no... il giusto dov'è? Io non lo so, ma sono aperta a tutte le ipotesi.
      Se uno inizia a dire: secondo me non è così ma è cosà, ci posso anche discutere, ma se lo stesso esorde con "è un sciocchezza, è un pensiero astratto, poco reali e poco concrete" ecco che a me non va più bene... Ripeto per l'ennesima volta, il giudizio non lo emetto e mi piacerebbe che anche gli altri mi riservassero la stessa cortesia.

      Grazie di tutto e a presto!
      :-)

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    5. perdonami Sara se intervengo ancora ma la frase che tu citi non vuol dire affatto che io ti ho giudicata una sciocca: tuttalpiù una persona con poco buon senso, ma quello ormai lo abbiamo perso tutti, perchè questa società malata ce l'ha fatto perdere.
      Quando dico che la reincarnazione è una sciocchezza, non sto affatto dicendo che tutti quelli che ci credono sono degli sciocchi; anch'io ho creduto e credo a delle sciocchezze: ad esempio sono convinto che quando un aereo decolla e atterra non si schianta soltanto per una specifica grazia di Dio!
      So' benissimo che è una sciocchezza eppure continuo ad esserne convinto, e quando mi dicono che è una sciocchezza non mi offendo perchè riconosco che dati alla mano hanno ragione.
      Io credevo che dallo spirito del mio intervento si capisse che non volevo ergermi a giudice che sale in cattedra ma volevo essere padre che desidera il bene del figlio, e mi dispiace sinceramente di non esserci riuscito.
      Io non ti reputo affatto una sciocca, anzi sono convinto che tu abbia una intelligenza emotiva fuori dal comune, ma ciò non mi esime dal dovere di dirti la verità, se mi sta a cuore il tuo bene, perchè reputo inutile e anche un po' falsa l'amicizia di chi ti dice sempre che hai ragione anche quando hai torto.
      E già che ci siamo, mi permetto di aggiungere che un'altra colossale sciocchezza di cui questa società malata cerca di convincerci è che la verità non esiste: mi riferisco a questo relativismo etico che tanti disastri sta facendo nel mondo.
      Chi dice che non esiste la verità, peraltro, non si rende conto che sta affermando a sua volta una verità e quindi si sta contraddicendo con le sue stesse parole.
      Perdonami ancora dell'intrusione.
      Con affetto

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    6. Ahahaah Luigi... non mi consideri una sciocca ma una persona priva di buon senso! wow!

      Prima che tu emetta sentenza definitiva, posso scegliere? Sai.. io quasi quasi preferisco essere considerata sciocca che priva di buon senso..

      Senti, facciamo così; tu continui a credere alla verità e io continuo a precorrere la strada della mia ricerca...

      Un abbraccio stretto!
      :-)

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  22. non posso far altro che prenderne atto

    arrivederci e grazie

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    1. Grazie a te Luigi!!
      Un abbraccione e a presto!
      :-)

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