Traffico a São Paulo: camelão e code infinite verso Santos

 



Dal ponte della Consciência Negra al mare: un viaggio lento tra clacson, venditori ambulanti e déjà-vu balneari...

Oggi vado a São Paulo e, come sempre sono bloccata in coda! Questo mi ha ricordato il fine settimana scorso...

São Paulo, ponte della Consciência Negra. Tutti con la stessa idea geniale: “Andiamo al mare!”. Risultato? 100 km di coda. Considerando che la distanza da São Paulo a Santos è di 88 km, qualcuno ha probabilmente iniziato la fila direttamente dal garage di casa. Ma niente paura: sulle autostrade pauliste ci sono i veri eroi del traffico, i camelão.

Vendono di tutto: cibo, acqua, bibite ghiacciate, caricabatterie, tergicristalli, ombrelli e persino giocattoli per intrattenere i bambini.

Sono un’istituzione, il pronto soccorso del pendolare bloccato. Senza di loro, la coda sarebbe solo disperazione; con loro, diventa un centro commerciale a cielo aperto. C’è chi racconta di aver comprato un panino, un peluche e un caricabatterie nello stesso sorpasso. Un altro giura di aver cambiato tergicristallo senza nemmeno spegnere il motore... E io ci credo, visto che a noi è successo davvero!! 

E così, tra clacson e venditori ambulanti, il viaggio verso la spiaggia si trasforma in un’esperienza mistica: un pellegrinaggio lento, condito da snack e offerte speciali. Alla fine, chi è arrivato a Santos ha trovato il mare e anche la stessa gente che aveva visto bloccata in coda. Un vero déjà-vu balneare. Ma anche gli stessi camelão, pronti a vendere occhiali da sole e palloni e... l'immancabile cibo!

In pratica, São Paulo non ti lascia mai davvero andare...

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Dopo tre mesi torno in Croazia... ultima parte, la conclusione!