Innamorarsi del bagno: il mio blu petrolio che trasforma la casa
È possibile essere innamorati di un bagno?
Sì, perché io sono innamorata del mio!
Rifacendomi al ricordo delle case tutte uguali, ci sono io con un bagno... blu petrolio. Quel blu l’ho creato io, mischiando bianco, blu, nero e giallo. Goccia dopo goccia, fino a quando ho raggiunto la tonalità che volevo… la mia tonalità! Ho osato, e ora è amore puro.
Il mio Tomo ha aggiunto del legno naturale, irregolare, con un pezzo di vite rimasto incastrato dalla sua vecchia funzione. Un quadrotto che dona stile, eleganza e personalità al muro della doccia. Le piastrelle hanno una geometria di fiori e linee: grandi, prepotenti, ma capaci di avvolgermi con la loro grandiosità.
I colori accompagnano il muro blu e il pavimento marrone. Il beige avvolge il legno naturale, creando un equilibrio caldo e rassicurante.
Sulla soglia, un mosaico. Qualcosa di imperfetto che blocca il flusso. Il disegno del pavimento si ferma lì, bloccato da rettangoli, quadrati e schegge. Al di là di quel disegno, il flusso riprende, per interrompersi davanti a un’altra porta.
La mia creazione, la mia idea, il mio voler osare. Un bagno che non è solo un luogo, ma un rifugio. Un piccolo universo che racconta chi sono: il coraggio di mescolare colori, la voglia di dare forma ai ricordi, la libertà di trasformare uno spazio comune in un’opera personale.
Il cambiamento è in atto: un respiro che dal blu petrolio si espande, e lentamente avvolge ogni stanza di coraggio e bellezza.
