Prima di partire per questo lungo viaggio avevo detto che avrei scritto molto, che avrei scritto tutto...
Prima di partire per questo lungo viaggio avevo detto che avrei scritto molto, che avrei scritto tutto... ma ora come ora non provo nulla di nulla, e allora, come si fa a scrive il nulla?
Dopo le solite incombenze come la ritualità delle pulizie, del lavaggio panni tutto rigorosamente a mano, dopo i vari giri, i pranzi e le cene... me ne sto qua a dondolare sull'amaca e il mio sguardo gira dove capita e la mente sta ferma dov'è!
Il mio sguardo gira e va alle nuvole che oggi in assenza di vento viaggiano lente e mi chiedo se si accumuleranno ancora o si dissolveranno al sole prima di raggiungere una nuova meta...
Ed ecco che arriva un colibrì che succhia ninfa da un fiore cresciuto sulla siepe e mi chiedo quanti fiori gli servano per sentirsi sazio...
C'è poi una mosca sul bordo dell'amaca che si tiene salda per contrastare quel colpo di vento per poi rilassarsi sfregando le sue zampette e mi chiedo se ci sia un animale altrettanto sgraziato e fastidioso.. qua la risposta arriva ed il fastidio delle zanzare sale solo al formular quel pensiero...
Ricordo quella volta che parlando con Tembleque, riflettevo sul fatto che alzandomi la mattina e non facendo nulla di che', mi dava l'impressione di aspettare seduta la fine dei miei giorni. Ne ero convinta, e mi sentivo quasi dispiaciuta... con un giorno in meno da vivere!
Poi son tornata in Italia, io ho continuato a fare le stesse cose, tranne che avevo più libri, la televisione da guardare ed una connessione con il mondo. Io... ma il resto del mondo? Ed ecco che il mio pensiero va al mio Tomo e assieme a lui penso anche ad un un sacco di altra gente che si alza al mattino, il più delle volte prestissimo, fa il suo lavoro, si incazza, sta in coda, si incazza nuovamente, aspetta e fa di nuovo coda e si incazza un'altra volta, e poi torna a casa tardissimo, così tardi che nemmeno mangia un boccone e ancora meno fa due chiacchiere, la mattina si rialza e ricomincia... con un giorno in meno da vivere...
Ed eccomi qua a tirar le somme: io son qua a far nulla; sonnecchio, leggo, ascolto musica, mangio, lascio vagare i pensieri dondolando sull'amaca con i minuti che passano che son gli stessi che non riprenderò più. Dall'altra parte del mio mondo c'è un universo che corre, lavora, si stanca, si incazza, mangia, e va a dormire con i minuti passati che son gli stessi che non torneranno più...
E allora che differenza c'è se il fine è quello per tutti? Be', la sostanziale differenza c'è e sta nel viaggio! Come disse Ketut nel libro Mangia, prega e ama; non c'è nessuna differenza nel paradiso e inferno, la differenza è nel viaggio... sono le nostra scelte che stabiliscono in quale dimensione si vuol vivere!
Mi sa che ora ho capito davvero il senso di quelle parole... e ora io sono in corsa per vivere il mio paradiso!