I tuoi figli non sono figli tuoi,
Così inizia la poesia di Gibran... e continua;
Tu puoi dare dimora al loro corpo,
ma non alla loro anima,
perché la loro anima abita
nella casa dell’avvenire
dove a te non è dato entrare
neppure con il sogno.
Tu sei l’arco che lancia i figli verso il domani.
... ma se loro hanno bisogno? Dov'è che inizia il nostro compito di genitore e dov'è che finisce?
(Se mai finisce!)
(Se mai finisce!)
Mio figlio da più di un mese se ne andato di casa e ora convive con la sua fidanzata... i problemi ci sono, (ditemi dove non sono!), e a volte vengo coinvolta con richieste di consigli o anche solo perché io possa ascoltare...
Ma il più delle volte, se non vengo interpellata, mi tengo a debita distanza, proprio perché voglio essere quel famoso arco... Ma ecco una battuta che mi fa riflettere; - Ma non mi dici nulla? Pensavo che mi dicessi qualcosa.. che so, consigli, critiche... qualcosa...-
Ma il più delle volte, se non vengo interpellata, mi tengo a debita distanza, proprio perché voglio essere quel famoso arco... Ma ecco una battuta che mi fa riflettere; - Ma non mi dici nulla? Pensavo che mi dicessi qualcosa.. che so, consigli, critiche... qualcosa...-
... e allora sopraggiunge LA domanda; se chiamo io ho paura di invadere, se non chiamo pensano che non mi interesso... dov'è allora il confine che devo rispettare?
Lo so che sta a me capire dov'è la linea del confine che non devo superare... ma dall'altra parte del confine.. che si dice?
Posso chiedere... in verità l'ho fatto... ma di risposte nessuna!
Qualcuno ha un manuale nascosto da qualche parte? A me si son dimenticati di darmelo alla consegna del pargolo! ;-)
Photo Credit: TeStesso.com
Lo so che sta a me capire dov'è la linea del confine che non devo superare... ma dall'altra parte del confine.. che si dice?
Posso chiedere... in verità l'ho fatto... ma di risposte nessuna!
Qualcuno ha un manuale nascosto da qualche parte? A me si son dimenticati di darmelo alla consegna del pargolo! ;-)
Photo Credit: TeStesso.com
Penso che l'arco sia pari ad un ponte. Ed il ponte va attraversato quando si ha voglia di attraversarlo. Non possiamo non farlo quando avvertiamo di farlo, perchè nulla sappiamo del prossimo minuto.
RispondiEliminaBuone cose:-)
Ciao Cosimo, vediamo se ho capito...
RispondiEliminain pratica devo fare quando sento di fare... indipendentemente da quello che mio figlio pensi o desideri...
Ho capito bene?
Si, si proprio così...
RispondiEliminaPoi qualcosa mi fa pensare che tu abbia molto savoir-faire. Quindi hai dentro te il mix giusto.
.molto spesso anch'io sono assalito dal dubbio,se devo chiedere o non hciedere a d una perosna che voglio bene,e il piu delle volte mi rendo conto che il non fare è peggio che il fare,perchè far sentire ad un altra persona che gli vuoi bene e che la pensi non è mai una cattiva idea.
RispondiEliminaLa dolcezza e la fragilità con cui esponi il dilemma (dove inizia e dove finisce il compito del genitore) rivela la tua sensibilità ed il passaggo, a mio avviso, ad un gradino molto più alto del tuo essere che comporta molti dubbi e tante riflessioni.
RispondiEliminaSi fanno i figli senza sapere perchè (manca il manuale di istruzioni).
A cominciare da me.
Io ho solo una figlia e, potessi tornare indietro, non lo rifarei.
Non conosco il senso della vita e, tanto meno, il senso di dare vita ad altri esseri umani.
Rifiuto a prescindere qualsiasi giustificazione medioevale di perpetuazione della specie etc.
Tanto premesso vengo al sodo:
continuerei a dargli i tuoi consigli ma, piano piano, lo disabituerei fino a spingerlo dolcemente a ... vedersela da solo!
Siamo nati soli e torneremo ad esserlo.
Ma questo è solo la parte pratica.
In verità qualsiasi cosa tu faccia andrà bene.
Non puoi sbagliare.
Porsi il problema del cosa fare o non fare è un falso problema.
Perchè con i figli, come con la vita, non c'è uno schema da seguire.
Ciao Sara.
Cosimo.. il savoir-faire mi servirebbe anche quando parlo.. ma ultimamente me saltato qualche paletto e faccio fatica a controllarmi.. ma ci sto lavorando!
RispondiEliminaGrazie dei consigli.. sempre molto preziosi!!
:-)
Carter... mmmh
RispondiEliminaVero anche quello che dici tu... meglio un parola in più che una meno.. ci devo riflettere sai?
Certo che è difficile!!
Mica ce lo hanno detto alla preparazione per il parto... quelli si limitano a consigliare finché esce... ma poi!?!?
;-))
Grazie!
"continuerei a dargli i tuoi consigli ma, piano piano, lo disabituerei fino a spingerlo dolcemente a ... vedersela da solo!"
RispondiEliminaBe' potrebbe essere la soluzione.. dopotutto la freccia l'ho messa in posizione, ho tirato, e lasciato andare e la freccia è partita.. quello che posso fare, in fondo, è vedere dova va... aggiustando il vento quanto basti.. ma poi in fondo la vita è la loro...
Grande Gianni!!
da figlia ti voglio rassicurare: vivo lontana dai miei genitori ormai da tanti anni (per lavoro). Loro mi chiamano tutte le sere. Ogni volta quando sento squillare il telefono dico tra me e me: ma uffa, cosa ci dovremo dire anche stasera? Non è successo niente!
RispondiEliminaMa quando non sento quello squillo, bè, prendo la cornetta e chiamo io! :) Questo per dirti che non abbiamo bisogno del consiglio in sé o della parola di conforto. Abbiamo semplicemente bisogno di sapere che CI SIETE e che non ci abbandonerete mai. E secondo me, questo, tuo figlio lo sa! :)
Ciao Turista,( non so il tuo nome..)
RispondiEliminaE' esattamente questo che voglio evitare... quell'"uffa"!
A volte ne sento la mancanza... è il mio unico figlio, maschio, col quale ho un legame molto forte, e magari a volte mi andrebbe di sentirlo per farci due chiacchiere, ma la paura di essere la "suocera" che non sono e aborrisco, mi frena, così corro il rischio di passare per quella mamma che se ne frega... che non sono e aborrisco! O_O
"E secondo me, questo, tuo figlio lo sa! :)"
Spero che tu abbia ragione!!
Grazie delle tue rassicurazioni.. sono balsamo!!
Un abbraccio!!
Ciao cara Sara, è sempre interessante i tuoi post, oggi hai scelto una poesia che ognuno dovrebbe bene leggere, per capire il significato! grazie di averla condivisa con tutti noi.
RispondiEliminaSe trovi il tempo passa da me c è un premio per tutti.
Un abbraccio forte.
Tomaso
Ciao Tomaso!
RispondiEliminaLa poesia di Gibram è bellissima davvero!!
Un premio per tutti? Arrivo!!
Ciao, Sara! Non ci conosciamo, ma anche io sono una casalinga (con un passato un po' particolare, a dire il vero!) e anche io ho da poco creato un mio blog. Mi stavo guardando intorno per vedere cosa ci fosse di interessante in giro e l'occhio è caduto sul tuo sito! Complimenti! Sono diventata tua lettrice e verrò a visitarlo spesso. Silvana Planeta.
RispondiEliminaCiao Silvana!
RispondiEliminaBen trovata!!
è sempre molto bello essere scelta per essere seguita... mi piace!!
Son passata da te e ti ho lascito un commento...
Ci si vede presto.. ci conto!
Ciao!